BMW 507: differenze tra le versioni

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== Storia ==
== Storia ==

Versione delle 18:23, 19 mar 2008

BMW 507
BMW 507
Descrizione generale
Costruttorebandiera BMW
Tipo principaleroadster
Produzionedal 1955 al 1959
Sostituita daBMW Z8
Esemplari prodotti252
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza4.385 mm
Larghezza1.650 mm
Altezza1.257 mm
Passo2.479 mm
Altro
ProgettoAlexander von Falkenhauser
StileAlbrecht von Goertz
Stessa famigliaBMW 501
BMW 502
BMW 503
BMW 3200 CS
Auto similiChevrolet Corvette Roadster
Ford Thunderbird
Jaguar XK150
Maserati A6G Spider e 3500 GT Spider
Mercedes-Benz 300 SL Roadster
Vista posteriore

La BMW 507, vettura roadster prodotta dalla casa bavarese BMW, è stata prodotta dal 1955 al 1959.

Storia

Il progetto per la realizzazione della 507 fu affidato al conte Albrecht von Goertz, già autore della linea della 503. La vettura definitiva era pronta già nel 1955, quando vi fu una prima apparizione in anteprima a New York, presso il Waldorf-Astoria, in modo da rendere la nuova vettura visibile anche alla clientela facoltosa d'oltreoceano.
La presentazione ufficiale, però, avvenne al Salone di Francoforte dello stesso anno, mentre la commercializzazione cominciò all'inzio dell'anno seguente.
La linea appare subito poco appariscente ma decisamente ricca di fascino ed eleganza. La 507 non rappresentava, come per la 300SL Mercedes o come la Chevrolet Corvette di quegli anni, un modello di punta con scopo quasi pubblicitario più che economico, ma era, per la BMW del dopoguerra, una necessità economica. Alla BMW infatti si sperava che quest'auto avrebbe sfondato sul mercato americano e che avrebbe così sanato la situazione economica della casa tedesca. Per soddsfare i più esigenti, la roadster tedesca poteva essere dotata a richiesta di un hard-top che la trasformava in una coupé a due posti secchi.

Ma le cose non andarono come sperato. Vennero prodotte solo 252 BMW 507 (253 secondo alcune fonti), in confronto alle oltre 26000 unità totali dei modelli 190 e 300SL, prodotti dalla Mercedes-Benz. Molti individuano la causa di tale fallimento nelle prestazioni della BMW, decisamente inferiori a quelle della sua diretta concorrente: la 300SL. La SL raggiungeva i 260Km/h e passava da 0 a 100km/h in meno di 8 secondi, mentre la 507 si fermava a 201Km/h di velocità massima e impiegava 9,4 secondi per il passaggio da 0 a 100km/h. E poi, rimaneva un mistero il perché di così poca potenza: a parità di cilindrata, il motore Mercedes sviluppava 240CV, mentre il motore V8 BMW ne erogava solo 150 a 5000 giri. L'ipotesi più probabile stava nel timore che il generoso V8 mutuato dalla 502, oltre una certa soglia di potenziamento, rischiasse di patire di inizi di affidabilità, per cui si preferì lasciarne la potenza ad un livello non troppo elevato. Probabilmente, osando di più, il motore avrebbe comunque retto e la 507 avrebbe conquistato maggiori consensi. Tramontata la 507, la sua erede più affine sarebbe arrivata solo 40 anni dopo e avrebbe portato il nome di Z8.

Caratteristiche estetiche

La 507 è unanimemente considerata come una delle più belle roadster mai costruite: a ciò contribuì la sua linea slanciata, forse il capolavoro di von Goertz, bassa, filante, dinamica. Il frontale, assai sottile ed aerodinamico reinterpretava il concetto della calandra a "doppio rene", proponendola in una forma sviluppata in larghezza, subito sotto il muso appuntito. Ai lati, i tondi fari anteriori erano incastonati sui classici rigonfiamenti ai lati del cofano che proseguivano all'indietro inglobando i parafanghi anteriori. Una piccola presa d'aria turba l'immobilità del lungo cofano motore, il quale termina alla base del curvo parabrezza decisamente inclinato.
La fiancata esprime un notevole dinamismo grazie alla sua linea di cintura relativamente alta, che si abbassa in corrispondenza delle portiere e si rialza subito dietro, creando un effetto ondulatorio molto dinamico. L'unico vezzo presente sulla fiancata è rappresentato dalla presa d'aria laterale dietro il parafango anteriore, una sorta di "branchia".
La coda è piuttosto corta e arrotondata, dotata di piccoli fari posteriori: le ridotte proporzioni della coda stessa donano ulteriore dinamismo alla linea della vettura, il cui posto guida si viene a trovare a ridosso del retrotreno, come sulle più belle roadster di sempre.

Meccanica

Vista delle "branchie" laterali di una 507

Il "cuore" della 507 è il classico 8 cilindri a V di 90° già presente su tutte le BMW di lusso degli anni '50, della cilindrata di 3168 cc. Condiviso con la 502 e con la 503, tale motore trova qui la sua massima evoluzione, dal momento che già fin dai primi esemplari destinati al mercato europeo eroga una potenza massima di 150 CV a 5000 giri/min. Ciò è stato reso possibile dall'adozione di due carburatori doppio corpo Zenith. Ma per il mercato americano, la 507 arrivò ad erogare ben 195 CV. Per il resto, tale V8 mantenne le caratteristiche degli altri V8 da 3.2 litri presenti sulle altre BMW dell'epoca, tra le quali la distribuzione ad un albero a camme laterale, con valvole in testa.
La trasmissione prevedeva una frizione monodisco a secco, con cambio a 4 marce sincronizzate.
Telaisticamente, la 507 proponeva il classico telaio a longheroni scatolati sul quale era montato un aventreno a ruote indipendenti ed un retrotreno ad assale rigido, entrambi provvisti di barre di torsione longitudinali. L'impianto frenante era costituito da freni a tamburo sulle quattro ruote.

Migliorie nel corso della produzione

Gli ultimi esemplari di 507 usciti dalla fabbrica erano stati migliorati secondo gli standard dell'epoca: i freni a tamburo inizialmente montati erano stati sostituiti da freni a disco sulle quattro ruote, e la potenza era salita a 160CV a 5600 giri, che, abbinati a un rapporto di trazione pari a 3,42/1, spingevano la 507 a 217-225 Km/h.

Voci correlate

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