Roccavignale

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Roccavignale
comune
Roccavignale – Stemma
Roccavignale – Bandiera
Roccavignale – Veduta
Roccavignale – Veduta
Il municipio di Roccavignale
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Provincia Savona
Amministrazione
SindacoAmedeo Fracchia (lista civica "Continuiamo insieme") dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°21′41.9″N 8°11′34.17″E / 44.361639°N 8.192825°E44.361639; 8.192825 (Roccavignale)
Altitudine521 m s.l.m.
Superficie17,71 km²
Abitanti745[1] (31-5-2022)
Densità42,07 ab./km²
FrazioniCamponuovo, Pianissolo, Strada, Valzemola (sede comunale)
Comuni confinantiCastelnuovo di Ceva (CN), Cengio, Millesimo, Montezemolo (CN), Murialdo
Altre informazioni
Cod. postale17017
Prefisso019
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT009054
Cod. catastaleH452
TargaSV
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 594 GG[3]
Nome abitantiroccavignalesi
Patronosant'Antonio da Padova
Giorno festivo13 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Roccavignale
Roccavignale
Roccavignale – Mappa
Roccavignale – Mappa
Posizione del comune di Roccavignale nella provincia di Savona
Sito istituzionale

Roccavignale (Roccavignâ, Roccavignâle o A Rócca in ligure[4], Rocavignâl o La Rôca in piemontese) è un comune italiano sparso di 745 abitanti[1] della provincia di Savona in Liguria. La sede comunale è situata nella frazione di Valzemola.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è situato nell'alta val Bormida in una piccola valle del torrente Zemola chiusa dal rilievo del Bric San Bernardino (760 metri), al confine con la provincia di Cuneo in Piemonte.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo Roccavignale deriverebbe, secondo le fonti locali, da Rocca Vineale[5] per l'abbondanza dei vigneti sul territorio comunale.

Il territorio era già abitato in epoca neolitica, come testimonia il tumulo funerario - dolmen - rinvenuto nella località di Curino.

La prima citazione ufficiale del comune risale al 998[5] dove, con il solo nome di Vineale, viene inserito in un diploma imperiale. In seguito fu possesso dei marchesi Del Carretto[5] che qui costruirono un locale castello per la difesa del borgo; dopo tale edificazione il borgo venne identificato con il toponimo di Rochae Vinealis[5]. Nel 1268, alla divisione dei territori tra i figli di Enrico II Del Carretto, il borgo fu ereditato da Corrado Del Carretto[5] che, ricevuta l'ufficiale investitura nel 1269 e già signore del feudo di Millesimo[5], lo sottopose alla signoria di Asti[5].

Nel 1393 gli stessi marchesi cedettero il paese al Marchesato del Monferrato[5], conservandone però l'investitura ufficiale e mantenendone direttamente il possesso scongiurando, tra l'altro, i devastanti assedi nei borghi vicini di Millesimo e Cosseria della metà del XVI secolo[5].

Dal 1686 feudo del duca di Aarschot, Leopoldo Filippo d'Arenberg[5], assieme a Millesimo, divenne dal 1713 al 1738 possedimento del Regno di Sardegna[5]. Nel 1799 subì, come altri borghi vicini della val Bormida, il saccheggio e la demolizione del castello dei Del Carretto ad opera delle truppe francesi di Napoleone Bonaparte[5].

Con la dominazione francese il territorio di Roccavignale rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, rientrò nel I Cantone, capoluogo Savona, della Giurisdizione di Colombo e dal 1803 centro principale del I Cantone di Savona nella Giurisdizione di Colombo. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte.

Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel II mandamento di Millesimo del circondario di Savona facente parte della provincia di Genova; nel 1927 anche il territorio comunale roccavignalese passò sotto la neo costituita provincia di Savona.

Subisce gli ultimi aggiustamenti al territorio comunale nel 1928[6] con la cessione di alcune zone di territorio in favore del comune di Millesimo.

Dal 1973 al 30 aprile 2011 ha fatto parte della Comunità montana Alta Val Bormida.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma

«Stemma raffigurante la rocca merlata fondata sulla collina e i grappoli d'uva e riportante la scritta Arx et vinea»

Gonfalone

«Drappo giallo con la bordatura di azzurro e caricato dallo stemma comunale con l'iscrizione, centrata in argento, recante la denominazione del comune»

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di Sant'Antonio nella frazione capoluogo di Valzemola

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa parrocchiale di Sant'Eugenio, nei pressi del castello dei Del Carretto, riedificata tra il 1660 e il 1662 in stile barocco sul precedente impianto medievale.
  • Chiesa di Sant'Antonio abate nella frazione capoluogo di Valzemola.
  • Chiesa di San Rocco nella frazione di Camponuovo.
  • Chiesa di Sant'Elena nella frazione di Pianissolo.
  • Chiesa della Madonna degli Angeli nella frazione di Strada.
  • Cappella di San Martino nella frazione di Strada. Sconsacrata e convertita in biblioteca, fu ricostruita nel XVII secolo a pianta croce greca.

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Reperti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

  • Dolmen di Roccavignale. Riconducibile probabilmente alla cultura megalitica del neolitico europeo[9], il dolmen sorto nella località di Curino, nei pressi della frazione di Valzemola, ha una struttura a pianta rettangolare[9] (una piccola camera funeraria con entrata ad ovest) realizzata da prismi ciclopici di ortogneiss[9]. Chiuso a sud da un grande masso, quattro grandi massi verticali costituiscono le pareti laterali, mentre tre lastroni affiancati formano la copertura di questo dolmen roccavignalese[9]; all'interno grossi elementi litoidi testimonierebbero la presenza dei resti di un pavimento[9].

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Tra i territori comunali di Roccavignale e Murialdo è presente e preservato un sito di interesse comunitario, proposto dalla rete Natura 2000 della Liguria, per il suo particolare interesse naturale, faunistico e geologico. Il sito è collocato nell'area boschiva della Croce della Tia e del rio Barchei, ai confini con il Piemonte, in cui insistono faggete (Fagus sylvatica) e formazioni miste di latifoglie; tra le particolarità di quest'area figura l'uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi), molto rara in Liguria[10].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[11]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Roccavignale sono 42[12].

Dialetto[modifica | modifica wikitesto]

Il centro storico di Valzemola

Nella frazione di Strada si parla ancora un antico gergo locale, parlato esclusivamente dai soli abitanti della zona. Tale gergo, ormai molto semplificato, era utilizzato dagli antichi commercianti ambulanti della frazione (che si definivano Picapòrte) per riconoscersi tra di loro[13].

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Ogni anno il 22, 23 e 24 dicembre la Pro Loco di Roccavignale, dal 1981, realizza la rappresentazione del presepe vivente[14] all'interno del borgo medievale della frazione Strada. La manifestazione impegna oltre 250 persone tra figuranti e organizzatori.

La sacra rappresentazione si basa su personaggi tipici evocati nei presepi tradizionali, cioè le figure dell'Annunciazione a Maria, l'incontro con Elisabetta, il censimento, il rifiuto dell'ospitalità, la reggia di Erode e la Natività.

Tutto ciò avviene nell'interno del borgo, per l'occasione illuminato da torce a vento che contribuiscono a rendere ancora più suggestivo l'ambiente. Nelle piazze e nei vicoli si dà origine alle botteghe degli artigiani, alle esibizioni degli artisti, ai bazar di vendita, alla compravendita degli schiavi, ai balletti di corte ecc.; l'unica moneta corrente è il "Talento" coniato apposta per la manifestazione.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale è costituito dalle quattro frazioni di Camponuovo, Pianissolo, Strada e Valzemola (sede comunale) per una superficie territoriale di 17,71 km². Sono altresì riconosciute dallo statuto comunale le borgate storiche di Case Facelli, Case Rosse e Martinetto[15].

Confina a nord con il comune di Cengio, a sud con Murialdo, ad ovest con Montezemolo (CN) e Castelnuovo di Ceva (CN), ad est con Millesimo.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

La principale risorsa economica del paese è l'attività agricola, specie nella produzione e coltivazione della frutta, cereali e patate.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il centro di Roccavignale è attraversato principalmente dalla strada provinciale 28 bis che gli permette il collegamento stradale con Millesimo, ad est, e Montezemolo ad ovest.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
25 giugno 1985 25 maggio 1990 Giuliano Strazzarino Democrazia Cristiana Sindaco
25 maggio 1990 24 aprile 1995 Ezio Nolasco Democrazia Cristiana Sindaco
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Giuseppe Bracco Partito Popolare Italiano Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giuseppe Bracco Partito Popolare Italiano Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Renzo Ferraro lista civica Sindaco
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Renzo Ferraro Uniti per Roccavignale
(lista civica)
Sindaco
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Amedeo Fracchia Progettiamo insieme
(lista civica)
Sindaco
27 maggio 2019 in carica Amedeo Fracchia Continuiamo insieme
(lista civica)
Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ a b c d e f g h i j k l Fonte dal libro di Enzo Bernardini, Borghi nel verde. Viaggio nell'entroterra della Riviera Ligure delle Palme, San Mauro (TO), Tipografia Stige, 2003.
  6. ^ Regio decreto 25 ottobre 1928, n. 2525
  7. ^ a b Comune di Roccavignale, Statuto (PDF), Articolo 5 Stemma e gonfalone.
  8. ^ a b Comune di Roccavignale – (SV), su araldicacivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  9. ^ a b c d e Il dolmen sul sito istituzionale del comune di Roccavignale, su comune.roccavignale.sv.it. URL consultato il 12 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2014).
  10. ^ Fonte dal sito Rete Natura 2000 in Liguria, su natura2000liguria.it. URL consultato il 15 novembre 2012.
  11. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  12. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019, su demo.istat.it. URL consultato il 22 agosto 2021.
  13. ^ G. Rubino, "Parle balurd: il gergo senza tempo di Roccavignale", Ed. Valbormida, Cengio 1989
  14. ^ Approfondimenti sul presepe vivente di Roccavignale, su presepediroccavignale.it. URL consultato il 14 luglio 2012.
  15. ^ Fonte dallo Statuto Comunale

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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