Cisano sul Neva
Cisano sul Neva comune | |
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Il borgo di Cisano visto da Via Delautra | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Liguria |
Provincia | Savona |
Amministrazione | |
Sindaco | Massimo Niero (lista civica Civica 24) dal 26-5-2014 (3º mandato dal 10-06-2024) |
Data di istituzione | 1861 |
Territorio | |
Coordinate | 44°05′14.36″N 8°08′42.07″E |
Altitudine | 52 m s.l.m. |
Superficie | 12,27 km² |
Abitanti | 2 112[1] (31-5-2022) |
Densità | 172,13 ab./km² |
Frazioni | Cenesi, Conscente, Martinetto, Pianboschi |
Comuni confinanti | Albenga, Arnasco, Balestrino, Ceriale, Zuccarello |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 17035 |
Prefisso | 0182 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 009025 |
Cod. catastale | C729 |
Targa | SV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 310 GG[3] |
Nome abitanti | cisanesi |
Patrono | santa Maria Maddalena |
Giorno festivo | 22 luglio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Cisano sul Neva nella provincia di Savona | |
Sito istituzionale | |
Cisano sul Nèva (Cisan[4] o Cixan[5] in ligure, pronunciato [tʃiˈʒaŋ][5]) è un comune italiano di 2 112 abitanti[1] della provincia di Savona in Liguria.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Il borgo, a forma quadrangolare, sorge nella valle del torrente Neva poco prima della confluenza del corso d'acqua con il torrente Pennavaira. Adiacente a quest'ultimo rio sorge la frazione di Conscente, dominata dal castello medievale, mentre la seconda frazione, Cenesi, è ubicata in una piccola valle laterale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Tracce e testimonianze d'epoca romana nel territorio di Cisano sul Neva (fundus Caesiani) sono visibili nei resti del mozzato monumento funebre, datato al II secolo, che impropriamente è conosciuta come la torre dei Saraceni. Il successivo borgo di Chiusano, così viene storicamente denominato nei carteggi (Clusanium, in latino), venne quindi compreso nel X secolo nella marca degli Aleramici e, dal 1091, tra i possedimenti del marchese Bonifacio del Vasto.
Forse possedimento dei marchesi di Clavesana a partire dal XII secolo, nel corso del 1274[6] l'antico fondo di Cisano fu acquistato dal Comune di Albenga che impostò un nuovo borgo fortificato, a pianta quadrata con mura e torri circolari ai lati[6], sul modello urbanistico-militare dei centri di Villanova d'Albenga e Pogli (Ortovero)[6], in modo da fronteggiare il sempre più crescente dominio feudale della famiglia Clavesana nella valle del Neva e nella sottostante piana ingauna[6].
Amministrativamente fu quindi legato all'albenganese quartiere del Torlaro[6] (come i centri di Leca, Massaro e Coasco[6]). Verso la fine del trecento vengono ricostruite le mura del borgo, opera eseguita dal prete Serafino Mignano[7][8]. Nei secoli successivi ebbe ampie autonomie sotto dei Rettori[6] prima e, dal XVIII secolo, sotto due Consoli e sei Agenti scelti in base al censo[6]. Facente parte dei domini della Repubblica di Genova[6], il borgo di Cisano, così come centri vicini della valle, subì l'assedio delle truppe del Ducato di Savoia nel corso del 1672[6]. In una delle tante battaglie che videro contrapposti sabaudi e genovesi e i loro due stati confinanti, alla devastazione e al danneggiamento delle mura medievali, si aggiunse di li a poco anche un fenomeno alluvionale del torrente Neva che interessò il centro storico[6].
Interessato dagli scontri tra le truppe austro-piemontesi e francesi correlati alla battaglia di Loano (1795)[6], con la successiva dominazione napoleonica il territorio di Cisano acquisì una propria autonomia amministrativa[6] rispetto alla municipalità ingauna rientrando dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della Repubblica Ligure[6]. Dal 28 aprile del 1798[6] fece parte del I cantone, con capoluogo Albenga, della Giurisdizione di Centa e dal 1803[6] centro principale del IV cantone della Centa nella Giurisdizione degli Ulivi. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte[6].
Nel 1815 fu inglobato nella provincia di Albenga del Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861[6]; assunse l'attuale denominazione di Cisano sul Neva con Regio decreto del 1863[6]. Dal 1859 al 1926[6] il territorio fu compreso nel I mandamento di Albenga del circondario di Albenga facente parte della provincia di Genova; nel 1927[6] con la soppressione del circondario ingauno passò, per pochi mesi, nel circondario di Savona e, infine, sotto la neo costituita provincia di Savona[6].
Subisce gli ultimi aggiustamenti al territorio comunale nel 1929[9] quando le fu unito il soppresso comune di Cenesi e le due frazioni di Conscente e Martinetto dal comune di Zuccarello.
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Ingauna e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale nº 24 del 4 luglio 2008[10], fino al 2011 della Comunità montana Ponente Savonese.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]- Stemma
Nello stemma, tagliato d'argento e d'azzurro, sono raffigurate quattro torri quadrate di rosso, a rappresentare le quattro torri medievali poste in funzione difensiva agli angoli dell'abitato.
- Gonfalone
«Drappo di bianco…[11]»
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena nel centro storico di Cisano sul Neva. Di origine medievale[12], l'attuale struttura risalirebbe ad un rifacimento datato al XVII secolo[12], stessa datazione del campanile in stile barocco. Di fronte alla parrocchiale vi è la torre civica, con annesso orologio e campana che scandisce le ore, a sua volta ricavata[12] da un già esistente campanile in stile romanico-gotico inglobato nelle mura medievali.
- Oratorio di San Bartolomeo nel centro storico di Cisano sul Neva, antica sede della parrocchiale del borgo[12].
- Chiesa di San Calogero nei pressi del locale cimitero. Secondo la tradizione popolare fu edificata dai monaci benedettini provenienti dall'isola Gallinara nell'XI secolo[12]. La costruzione, di cui ancora si conservano tracce dello stile romanico, archi e lesene originali[12], probabilmente asservì quale luogo di ricovero ospedaliero[12].
- Chiesa parrocchiale di San Nicola nella frazione di Cenesi.
- Chiesa parrocchiale di Sant'Alessandro papa nella frazione di Conscente. Costruita pochi anni dopo il 1600[12], per la parrocchiale del borgo fu commissionata dal banchiere Ottavio Costa al pittore Guido Reni[12] una tela raffigurante la Decollazione di santa Caterina d'Alessandria, datata al 1606[12]. Tale opera fu in seguito trasferita[12] al museo diocesano di Albenga.
- Oratorio di San Giovanni Battista nella frazione di Conscente. Lo stesso Ottavio Costa commissionò[12] per questo edificio il dipinto San Giovanni Battista, opera attribuita al Caravaggio[12], che in una data non precisata fu poi sostituito da una copia[12] e quindi trasferito nel museo della città ingauna[12].
Architetture militari
[modifica | modifica wikitesto]Nel territorio di Cisano sul Neva sono ancora presenti le vecchie mura del borgo, quest'ultimo fortificato tra il 1274 e il 1288[6] dalla vicina Albenga, e le quattro torri poste agli angoli del centro storico. La stessa torre Civica, di fronte alla parrocchiale di Santa Maria Maddalena, ne è testimonianza.
Nella frazione di Conscente sorgono due testimonianze di presidi difensivi. Il primo, d'origine medievale[13], fu edificato durante la dominazione dei marchesi di Clavesana[13] sovrastante l'odierna località di Gombo, sul luogo localmente denominato come Paràgiu[13] e dove ancora insistono le tracce di un torrione[13].
Verso l'abitato di Conscente, invece, venne edificato nella seconda metà del XVI secolo[13] dalla famiglia Costa di Albenga[13] l'attuale struttura difensiva che si erge in una posizione sovrastante il borgo. Collegato "visivamente" ai due castelli di Zuccarello e Castelvecchio di Rocca Barbena[13], il "nuovo" castello di Conscente si presenta ben conservato con un mastio a forma quadrangolare, coronato di caditoie e garitte agli angoli della struttura[12]. Nel periodo napoleonico di fine Settecento ed inizio Ottocento il castello fu adibito a macello[14]. Nel corso del XIX secolo, dopo un restauro conservativo[14], fu aggiunta alla struttura la quadrata torre sul lato nord-ovest[14].
Sulla strada per Albenga si può scorgere la cosiddetta torre dei Saraceni, monumento funerario dell'Impero Romano databile intorno al II secolo[6].
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[15]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Cisano sul Neva sono 241[16], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[17]:
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Fanno parte del territorio comunale le frazioni di Cenesi, Conscente, Martinetto e Pianboschi per una superficie territoriale complessiva di 12,27 km²[18].
Confina a nord con i comuni di Zuccarello e Balestrino, a sud con Albenga, ad ovest con Arnasco, ad est con Ceriale ed Albenga.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Si basa principalmente sull'agricoltura, fiorente la produzione di olio d'oliva, vino e la coltivazione della frutta e ortaggi. Anche il turismo vacanziero è una importante voce, grazie anche alla scoperta, da parte della comunità di rocciatori-free climber del finalese, delle vallate restrostanti Cisano e delle loro pareti di roccia, soprattutto quelle della Val Pennavaire.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Strade
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio di Cisano sul Neva è attraversato principalmente dalla strada statale 582 del Colle di San Bernardo che permette il collegamento stradale con Zuccarello, a nord, e l'entroterra di Albenga a sud. Ulteriore arteria viaria è la provinciale 3 per la frazioni albenganesi di Salea e Campochiesa.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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25 giugno 1985 | 30 maggio 1990 | Sandro Mariano | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
30 maggio 1990 | 25 luglio 1992 | Sandro Mariano | Democrazia Cristiana | Sindaco | [19] |
16 settembre 1992 | 18 febbraio 1994 | Marco Lengueglia | Democrazia Cristiana | Sindaco | [19] |
18 febbraio 1994 | 24 aprile 1995 | Gianfranco Filadelli | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
24 aprile 1995 | 6 luglio 1996 | Marco Gerini | lista civica | Sindaco | [19] |
30 agosto 1996 | 18 novembre 1996 | Comm. straord. | [20] | ||
18 novembre 1996 | 14 maggio 2001 | Paolo Torrengo | lista civica | Sindaco | |
14 maggio 2001 | 30 maggio 2006 | Paolo Torrengo | lista civica | Sindaco | |
30 maggio 2006 | 16 maggio 2011 | Maria Eugenia Cassisi | lista civica di centro-destra | Sindaco | |
16 maggio 2011 | 30 aprile 2013 | Maria Eugenia Cassisi | Insieme per il paese (lista civica di centro-destra) |
Sindaco | [19] |
30 aprile 2013 | 26 maggio 2014 | Raffaella Viscogliosi | Comm. straord. | [21] | |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Massimo Niero | Futuro e tradizione (lista civica) |
Sindaco | |
27 maggio 2019 | 10 giugno 2024 | Massimo Niero | Futuro e tradizione (lista civica) |
Sindaco | |
10 giugno 2024 | in carica | Massimo Niero | Civica 24 (lista civica) |
Sindaco |
Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]Cisano sul Neva è gemellata con:
- Bigastro, dal 2002;[senza fonte]
- Le Vigan, dal 2002.[senza fonte]
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Calcio
[modifica | modifica wikitesto]- A.S.D. Cisano Calcio, militante nel campionato di Seconda Categoria
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
- ^ a b Cisano sul Neva in genovese | DEIZE: dizionario italiano-genovese, su Conseggio pe-o patrimònio linguistico ligure. URL consultato il 2 agosto 2024.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x Fonte dal Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Artistiche, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 23 febbraio 2014.
- ^ J. Carbonara, Giovanni, Roma, 1981.
- ^ Josepha Costa Restano, Maria Celeste Paoli Maineri e Mario Marcenaro, La Cattedrale di Albenga, Albenga, Litografia Bacchetta, 2007.
- ^ Regio decreto 28 marzo 1929, n. 733
- ^ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008
- ^ Cisano sul Neva, su araldicacivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Fonte dal libro di Enzo Bernardini, Borghi nel verde. Viaggio nell'entroterra della Riviera Ligure delle Palme, San Mauro (TO), Tipografia Stige, 2003.
- ^ a b c d e f g Fonte dal sito istituzionale del Comune di Cisano sul Neva-Frazioni, su comune.cisanosulneva.sv.it. URL consultato il 24 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2014).
- ^ a b c Fonte dal sito turistico istituzionale della Provincia di Savona, su turismo.provincia.savona.it. URL consultato il 24 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019, su demo.istat.it. URL consultato il 19 agosto 2021.
- ^ Dati superiori alle 20 unità
- ^ Fonte dallo statuto comunale di Cisano sul Neva, su comune.cisanosulneva.sv.it. URL consultato il 23 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2014).
- ^ a b c d Si dimette dalla carica amministrativa
- ^ Nominato con Decreto del Presidente della Repubblica del 30 agosto 1996 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 219 del 18 settembre 1996
- ^ Nominato con Decreto del Presidente della Repubblica del 27 maggio 2013 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 133 dell'8 giugno 2013
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cisano sul Neva
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.cisanosulneva.sv.it.
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