Testico

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Testico
comune
Testico – Stemma
Testico – Bandiera
Testico – Veduta
Testico – Veduta
Panorama di Testico dalla borgata di Dani
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Provincia Savona
Amministrazione
SindacoLucia Moscato (lista civica Passione Testico) dal 6-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021)
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°00′18.84″N 8°01′49.14″E / 44.005233°N 8.030317°E44.005233; 8.030317 (Testico)
Altitudine473 m s.l.m.
Superficie10,29 km²
Abitanti182[1] (31-5-2022)
Densità17,69 ab./km²
FrazioniDani, Ginestro, Poggio Bottaro
Comuni confinantiCasanova Lerrone, Cesio (IM), Chiusanico (IM), Stellanello
Altre informazioni
Cod. postale17020
Prefisso0182
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT009060
Cod. catastaleL152
TargaSV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 414 GG[3]
Nome abitantitesticesi
Patronosanti Pietro e Paolo
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Testico
Testico
Testico – Mappa
Testico – Mappa
Posizione del comune di Testico nella provincia di Savona
Sito istituzionale

Tèstico (Téštegu, Téstegu[4] o Téstego[5] in ligure) è un comune italiano di 182 abitanti[1] della provincia di Savona in Liguria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Testico è situato nei pressi della dorsale che divide le due valli dei torrenti Merula e Lerrone.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Panorama del territorio dalla SP 18

L'origine del toponimo Testico deriverebbe dal nome Testagus[6] che gli stessi Romani diedero al colle dove successivamente si svilupperà il primo castrum Testagi[6], un insediamento considerato strategico e prettamente ad uso militare - difensivo lungo il crinale tra le valli Merula e Lerrone. Alla dominazione romana seguì l'opera di evangelizzazione intrapresa dai monaci benedettini, che ribattezzeranno il luogo con il toponimo di San Pietro del Testico[6].

Parte del Contado di Albenga[6], così come riportato nella carta di re Ludovico II, datata all'869[6], il territorio di San Pietro del Testico rientrò in un periodo tra il XII e il XIII secolo[6] tra i possedimenti della Castellania di Montarosio, quindi unito ad altri paesi e "castelli" della valle di Oneglia, ma soggetto alla giurisdizione civile e criminale della diocesi di Albenga quale "feudo ecclesiastico"[6].

Fu dal 30 gennaio 1298[6] che questa zona del ponente savonese, dopo il benestare di una bolla papale di Bonifacio VIII[6], venne venduta dal vescovo albenganese Nicolò Vascone alla famiglia Doria, nel particolare nelle dirette mani di Nicolò e Federico Doria[6].

Luogo di rifugio collinare durante le periodiche incursioni dei pirati[6] per tutto il medioevo, la diretta proprietà delle valli superiori ed inferiori di Oneglia passarono dal 30 aprile 1576[6] alle dipendenze del duca Emanuele Filiberto di Savoia; tuttavia, i feudi di Cesio e Testico rimasero tra i possedimenti personali del signore Gian Gerolamo Doria del principato onegliese[6].

Circa due secoli dopo - nel 1738[6] - un decreto reale di Carlo Emanuele III di Savoia aggregò infine i restanti due territori al Regno di Sardegna, sotto la temporanea giurisdizione[6] del marchese Doria di Cirié.

Patì negli anni delle campagne napoleoniche in Italia il passaggio delle truppe d'oltralpe che, nel 1796[6], valicato il passo del Ginestro, giunsero a Testico dove spogliarono di ogni bene prezioso la locale parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, razzie nel paese e la sfigurazione dell'antico stemma nobiliare doriesco presso il portale della chiesa[6].

Annessa alla Repubblica Ligure dal 1801, la municipalità di Testico fece parte dal 1803 del V cantone del Capo Mele nella Giurisdizione degli Ulivi, salvo poi essere soppressa dal 1804 in favore dell'unica municipalità di Stellanello, inserita dal 13 giugno 1805 al 1814 nel Dipartimento di Montenotte del Primo Impero francese.

Ricostituito nel 1815 il comune di Testico e ceduta da Stellanello la frazione di Poggio Bottaro (1818), fu inglobato nella provincia di Albenga del Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel III mandamento di Andora del circondario di Albenga facente parte della provincia di Genova; nel 1927 con la soppressione del circondario ingauno passò, per pochi mesi, nel circondario di Savona e, infine, sotto la neo costituita provincia di Savona.

Con il Regio Decreto n. 774 del 28 marzo 1929[7] a Testico fu aggregata la frazione di Ginestro dal soppresso comune di Vellego che, in parte, confluì sotto la municipalità di Casanova Lerrone[7].

Durante le fasi conclusive della seconda guerra mondiale il territorio testicese fu teatro dell'omonimo eccidio che, il 15 aprile 1945, e per mano dei soldati tedeschi della Wehrmacht, portò all'uccisione di 29 civili di Testico e frazioni.

Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Ingauna e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008[8], ha fatto parte fino al 2011 della Comunità montana Ponente Savonese. Dal 2014 al 2019 ha fatto parte dell'Unione dei comuni della Val Merula e di Montarosio.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma

«D'azzurro, al castello d'argento, con torre centrale, merlato alla guelfa, aperto del campo, poggiante su di una campagna verde e sostenuto ai lati da due leoni d'oro, controrampanti. Ornamenti esteriori da Comune.[9]»

Gonfalone

«Drappo di azzurro…[9]»

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 29 ottobre 1949.[10][11]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al Merito Civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Piccolo paese dell'entroterra ligure di appena duecento abitanti fu oggetto di un efferato episodio di guerra: ventisette suoi concittadini furono presi in ostaggio e barbaramente trucidati per rappresaglia da truppe naziste. Due donne presenti nel gruppo vennero prima violentate e poi sventrate con i moschetti d'ordinanza. Nobile esempio di spirito di sacrificio e di elette virtù civiche. Testico, 15 aprile 1945»
— 8 novembre 2004[12][13]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo a Testico

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo a Testico Ricostruita nel XVII secolo in stile barocco, conserva al suo interno una pregiata pala di Lazzaro Tavarone del XVI secolo ed affreschi settecenteschi sul battistero e sulla volta.
  • Oratorio di Sant'Antonio Eremita a Testico, posto di fronte alla parrocchiale.
  • Chiesa parrocchiale di San Bernardo nella frazione di Ginestro, risalente al XVIII secolo.
  • Cappella di Santa Libera nella frazione di Ginestro.
  • Oratorio di Santa Maria delle Grazie nella frazione di Ginestro.
  • Cappella della Presentazione di Maria al tempio nella frazione di Ginestro. L'ultimo restauro risale al 1998.
  • Cappella dei Santi Rocco e Lucia nella frazione di Poggio Bottaro.
  • Cappella di San Sebastiano nell'omonima località.
  • Cappella di San Mauro.
  • Cappella dell'Assunzione. Sita sulla strada che collega Vellego (frazione di Casanova Lerrone) con il passo del Ginestro si trova nel punto in cui il rio Grande, congiungendosi con il rio Vaglie, forma il torrente Lerrone.

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

  • Castello di Testico. Dell'antico maniero difensivo, costruito dalla famiglia genovese Doria nel XIII secolo, rimangono ad oggi solo qualche rudere sul monte Arosio.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Interno della chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[14]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Testico sono 22[15].

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale è costituito, oltre al capoluogo, dalle frazioni di Ginestro e Poggio Bottaro per una superficie territoriale di 10,22 km²[16]. Fanno altresì parte del capoluogo comunale le borgate storiche di Cà del Rosso, Caselle, Dani e Roggio e le località di Pezzuolo, Praello e San Sebastiano; a Ginestro, le borgate di Poggio, Case e Costa.

Confina a nord con il comune di Casanova Lerrone, a sud con Stellanello, ad ovest con Cesio (IM) e Chiusanico (IM) e ad est con Casanova Lerrone e Stellanello.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Basa principalmente la sua attività economica sull'allevamento del bestiame, grazie ai vasti pascoli di ovini e bovini, seppur ad oggi molto limitato.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Testico è attraversato principalmente dalla strada provinciale 18 che permette il collegamento stradale con Stellanello, ad est. Altra arteria del territorio testicese è la SP 13 collegante i comuni di Stellanello, a sud, e Casanova Lerrone e Cesio verso nord-ovest.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
9 luglio 1988 3 febbraio 1989 Franco Vairo Democrazia Cristiana Sindaco [17]
3 febbraio 1989 14 giugno 1993 Silvio Aicardi Democrazia Cristiana Sindaco
14 giugno 1993 28 aprile 1997 Silvio Aicardi Democrazia Cristiana Sindaco
12 maggio 1997 14 maggio 2001 Silvio Aicardi Centro Cristiano Democratico Sindaco
14 maggio 2001 30 maggio 2006 Fulvio Ricci Unione di Centro Sindaco
30 maggio 2006 16 maggio 2011 Sandro Livio Gagliolo Unione di Centro Sindaco
30 maggio 2011 5 giugno 2016 Romolo Laureri Tradizione e futuro di Testico
(lista civica di centro-destra)
Sindaco
20 giugno 2016 4 ottobre 2021 Lucia Moscato Passione Testico
(lista civica)
Sindaco
4 ottobre 2021 in carica Lucia Moscato Passione Testico
(lista civica)
Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 652, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  6. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Fonte dal sito istituzionale del Comune di Testico-Cenni storici, su comune.testico.sv.it. URL consultato il 23 luglio 2014 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).
  7. ^ a b Storia dei Comuni - Variazioni Amministrative dall'Unità d'Italia, su elesh.it. URL consultato il 23 luglio 2014.
  8. ^ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008
  9. ^ a b Comune di Testico – (SV), su araldicacivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  10. ^ Testico, DPR 1949-10-29, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 21 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2016).
  11. ^ Stemma Comune di Testico, su Comuni-Italiani.it.
  12. ^ Comune di Testico, Medaglia d'argento al merito civile, su Presidenza della Repubblica.
  13. ^ Conferimento di onorificenze al merito civile, in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, n. 292, 16 dicembre 2006, p. 8.
  14. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  15. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019, su demo.istat.it. URL consultato il 22 agosto 2021.
  16. ^ Fonte dallo statuto comunale di Testico, acceduto il 23 luglio 2014
  17. ^ Si dimette dalla carica amministrativa

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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