Mario Boyé

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Mario Boyé
Nazionalità Bandiera dell'Argentina Argentina
Calcio
Ruolo Attaccante
Termine carriera 1956
Carriera
Squadre di club1
1936-1949Boca Juniors190 (108)
1949-1950Genoa18 (12)
1950Millonarios0 (0)
1950-1954Racing Club84 (33)
1954-1955Huracán20 (7)
1955-1956Boca Juniors18 (5)
Nazionale
1945-1951Bandiera dell'Argentina Argentina17 (7)
Palmarès
 Campeonato Sudamericano
Oro Cile 1945
Oro Argentina 1946
Oro Ecuador 1947
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate all'8 agosto 2007

Mario Emilio Heriberto Boyé (Buenos Aires, 30 luglio 1922Buenos Aires, 21 luglio 1992) è stato un calciatore e attore argentino nel ruolo di attaccante. Era soprannominato el Atómico o el Matador.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Era un'ala destra.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Boca Juniors[modifica | modifica wikitesto]

Forte attaccante, giocò con profitto in Sudamerica e in Europa. Dal 1936 al 1949 giocò nel Boca Juniors, con cui debuttò l'8 giugno 1941 in una partita contro l'Independiente de Avellaneda. Con gli Xeneizes vinse due campionati, nel 1943 e 1944, segnando 108 reti in 190 incontri.

Genoa[modifica | modifica wikitesto]

Lasciò l'Argentina nella stagione 1949-50 per approdare nel Genoa. Nella stagione in Italia Boyé si mise in luce per le sue indiscusse doti realizzative andando a segno in 18 partite 12 volte, 4 nella sola sfida interna dell'8 gennaio 1950 contro la Triestina, una squadra sino a quel momento settima miglior difesa del campionato in corso[1] e considerata dal Corriere dello Sport dotata di una difesa "tra le migliori d'Italia"[2], terminata 6-2[3]; tale partita fu l'ultima in cui segnò. Abbandonò infatti a stagione in corso la compagine con una fuga rocambolesca, facendo ritorno in Argentina per ragioni familiari[4]. Si parla soprattutto di nostalgia della moglie Elsa per l'Argentina e la sua vita mondana, al confronto con la tranquilla Genova. Celebre la sua frase «En Italia me muero.». Altre cause potrebbero probabilmente essere la delusione dello stesso Boyè per la scarsa competitività della compagine rossoblu, che alla fine del girone d'andata era al quindicesimo posto in classifica, a 7 punti dall'ultima in classifica e 18 dalla capolista[3].

Ritorno nell'America Latina[modifica | modifica wikitesto]

Trova ingaggio in Colombia col Millonarios nel periodo del cosiddetto El Dorado, dove rimane pochi mesi, giocandovi alcune amichevoli; arriva però ad un accordo con il Racing Club con cui giocherà dal 1950 al 1953, diventandone un giocatore importante e aggiungendo ai suoi successi altri due campionati argentini, 1950 e nel 1951. Chiude l'esperienza nel club di Avellaneda nel 1953 per passare nel 1954 al Huracán per tornare nel 1955 al Boca Juniors. Nel campionato nazionale del 1951, anno in cui chiude la carriera agonistica, segnò un gol nella finale.

Nel 1960 tornò brevemente al Boca Juniors come manager.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Boyé vestì la maglia albiceleste 17 volte mettendo a segno 7 reti, debuttando in una partita terminata 4-2 contro l'Ecuador, il 31 gennaio 1945. La sua avventura in nazionale coincise con il dominio assoluto dell'Argentina che portò alla vittoria di tre Coppe America consecutive dal 1945 al 1947.

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Boyé apparve anche in due pellicole: il documentario sportivo Con los mismos colores nel 1949 e il film El hijo del crack del 1953.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Boca Juniors: 1943, 1944
Racing Club: 1950, 1951

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

1945, 1946, 1947

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Corriere dello Sport, 2 gennaio 1950, pagina 1 Archiviato il 4 novembre 2011 in Internet Archive. emeroteca.coni.it
  2. ^ Corriere dello Sport, 9 gennaio 1950, pagina 5 Archiviato il 4 novembre 2011 in Internet Archive. emeroteca.coni.it
  3. ^ a b Italy 1949.1950 rsssf.com
  4. ^ Pagina sul Sito RedBlue Legend, su redbluelegend.it. URL consultato il 22 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2009).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Davide Rota, Dizionario illustrato dei giocatori genoani, De Ferrari, 2008.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]