Lacco Ameno

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Lacco Ameno
comune
Lacco Ameno – Stemma
Lacco Ameno – Bandiera
Lacco Ameno – Veduta
Lacco Ameno – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Città metropolitana Napoli
Amministrazione
SindacoGiacomo Pascale (lista civica) dal 5-10-2020
Territorio
Coordinate40°45′N 13°53′E / 40.75°N 13.883333°E40.75; 13.883333 (Lacco Ameno)
Altitudinem s.l.m.
Superficie2,08 km²
Abitanti4 576[1] (31-10-2022)
Densità2 200 ab./km²
Comuni confinantiCasamicciola Terme, Forio
Altre informazioni
Cod. postale80076
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT063038
Cod. catastaleE396
TargaNA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 041 GG[3]
Nome abitantilacchesi
Patronosanta Restituta
Giorno festivo17 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Lacco Ameno
Lacco Ameno
Lacco Ameno – Mappa
Lacco Ameno – Mappa
Posizione del comune di Lacco Ameno nella città metropolitana di Napoli
Sito istituzionale

Lacco Ameno è un comune italiano di 4 576 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli, situato sull'isola d'Ischia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

È il meno esteso comune dell'isola d'Ischia, occupa la parte nord-ovest dell'isola e si estende lungo il mare e sulle prime pendici del Monte Epomeo. Confina a est con Casamicciola Terme e a ovest con Forio.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Casamicciola Terme.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la maggior parte degli studiosi, il nome Lacco deriva dal greco λάκκος che significa 'cisterna, serbatoio, fossa’.[4] Il 18 novembre 1862 il Consiglio comunale chiese al re Vittorio Emanuele II l'aggiunta dell'aggettivo "Ameno" al nome Lacco; concessione poi accordata con decreto ministeriale del 4 gennaio 1863.[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fondazione della città, per opera dei Greci, è databile a circa il 770 a.C. ed è considerata la più antica polis occidentale.[6]

Il 28 luglio 1883 Lacco Ameno fu gravemente danneggiato da un terremoto; insieme al vicino comune di Casamicciola il terremoto fece oltre 2 300 vittime. 269 case, circa il 69% dell'intero tessuto edilizio, furono completamente distrutte, solo 18 edifici rimasero intatti.

Dal 1938 al 1945 fu aggregato al comune di Ischia, insieme agli altri comuni dell'isola, formando un'unica entità amministrativa dell'isola d'Ischia.

Tuttavia, ciò non ha impedito il passaggio da villaggio di pescatori a località termale con sorgenti termali. L'editore italiano Angelo Rizzoli ha reso Lacco Ameno un luogo per il jet set internazionale costruendo diversi hotel negli anni 1950 e 1960. Nel 1962 donò anche l'unico ospedale di Ischia, "Ospedale Anna Rizzoli".

Il 21 agosto 2017 un terremoto di moderata magnitudo 4 ha colpito Lacco Ameno e Casamicciola Terme, uccidendo due persone, facendo crollare parzialmente una chiesa e distruggendo diverse case.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Nello stemma comunale è raffigurata santa Restituta in piedi su un isolotto nel mare, tenente nella destra la palma del martirio e nella sinistra un'imbarcazione. Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Lacco Ameno, un anfiteatro naturale che si apre sul mare, presenta le acque termali con il più alto coefficiente di radioattività nelle fonti cosiddette di Santa Restituta, patrona della cittadina e dell'intera Isola.

  • Torre del Municipio, ex convento dei Carmelitani, edificato nel Seicento, che si affaccia sulla piazza Santa Restituta;
  • Basilica e Museo di Santa Restituta, dedicato a santa Restituta d'Africa, co-patrona dell'isola d'Ischia. Al di sopra della Basilica paleocristiana (visitabile) sorse nel 1036 un Oratorio dedicato alla Santa, ingrandito poi nel 1301. Sul finire del Cinquecento i Carmelitani ne modificarono la struttura costruendo l'attuale basilica, dotandola di diversi altari e della statua in legno della santa. L'attuale facciata, che prospetta sull'omonima piazza, è di stile neoclassico (1910), vi si legge: Divae Restitutae V. et M. Patronae Totius Aenariae Sacrum. Secondo la tradizione, nel 304, Proclinio, dopo averla martirizzata, la mise in una barca impeciata affinché fosse bruciata in mezzo al mare. Il fuoco si appiccò invece alla barca dei carnefici, mentre la salma della Vergine Restituta di Cartagine giunse miracolosamente dalla lontana Africa, approdando nella baia di "San Montano". Un angelo in sogno avvertì la matrona Lucina dell'arrivo delle spoglie della santa. Prontamente la matrona accorse alla baia miracolosamente fiorita di gigli (pancratium maritimum). Da allora la basilica a lei dedicata, il 16, 17 e 18 maggio di ogni anno è sede, a ricordo del miracoloso evento, di solenni festeggiamenti.
    Nel marzo del 2001 papa Giovanni Paolo II l'ha elevata alla dignità di basilica minore.[7]
  • Parrocchia di Santa Maria delle Grazie, la cui data di fondazione è ignota. Custodisce al suo interno una statua di Ercole leonino del I secolo a.C., trasformata oggi in acquasantiera, e un pulpito in legno scolpito, proveniente dalla ex-cattedrale del Castello Aragonese di Ischia. Abbandonata per lungo tempo, fu riaperta al culto solo nel luglio del 1942.
  • Chiesa della SS. Annunziata.
  • Museo Villa La Colombaia - di Luchino Visconti, dimora estiva del famoso artista italiano, ora adibita a museo.
  • Congrega della SS. Assunta
  • Chiesa di San Rocco - Pio Monte Sant'Anna
  • Chiesa di San Giuseppe, in località Fango.
  • Museo archeologico di Pithecusae in Villa Arbusto, con reperti preistorici e resti dei prodotti dei ceramisti greci dei secoli VIII-II a.C. Il museo ospita l'importantissima Coppa di Nestore, il più antico frammento poetico in lingua greca.
  • Una scultura in bronzo posta al lato di un'aiuola sul lungomare rappresenta una sirena che copre pudicamente le sue grazie con le mani. La statua è in parte nascosta da un cespuglio che ne esalta l'ironico candore.

Lo scoglio "il Fungo"[modifica | modifica wikitesto]

Il caratteristico "Fungo"

Il simbolo principale è "Il Fungo": situato in mezzo al mare, ai margini di una scogliera, è un antico scoglio di tufo verde alto circa 10 metri. Eruttato dalla bocca del Monte Epomeo, con il tempo si è raffreddato e il mare lo ha eroso, facendogli assumere la caratteristica forma di un fungo, che lo ha reso famoso.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2018 i cittadini stranieri residenti a Lacco Ameno erano 421, corrispondenti all'8,7% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:[9]

  1. Ucraina 111 2,3%
  2. Repubblica Dominicana 103 2,1%
  3. Romania 60 1,2%
  4. Polonia 23 0,4%
  5. Senegal 20 0,4%

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Tradizionalmente la festa di santa Restituta era l'occasione in cui i fidanzati compivano la loro pubblica uscita. Le ragazze in età da marito (in dialetto isolano zitegghie) regalavano al ragazzo in età da moglie (in dialetto schioso) la canasta (un uovo tinto di rosso) in occasione della Pasqua. Il ragazzo ricambiava, accompagnando la ragazza alla festa della santa patrona dell'isola. Recita il detto popolare: A Pasche senza canaste, a santa Restetute appappa mosche, "Se a Pasqua non ho la canasta, a santa Restituta mangerai mosche".[10]

Pare santa Restetutë ("sembra santa Restituta"), si dice di una donna particolarmente ingioiellata. Il detto isolano nasce dalla tradizione di rivestire la statua della santa con preziosi ex voto quando è portata in processione.

I lacchesi sono apostrofati ironicamente dagli altri abitanti dell'isola "senza crianza" per la loro spregiudicatezza nel fare denaro. Un blasone popolare mordace recita infatti: 'A pesa int'a valanza, pur a m**** pia e pesa, 'u lacchese senza crianza".[11]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Musica[modifica | modifica wikitesto]

Lacco Ameno è il titolo di una canzone napoletana contenuta nell'album Accussì grande di Massimo Ranieri su testo di Enzo Bonagura e musica di Renato Carosone.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Località[modifica | modifica wikitesto]

Lacco Ameno si compone di diverse località:

  • Il corso Angelo Rizzoli e la piazza (con i tanti alberghi di lusso e le boutiques)
  • e una zona interna dove molti residenti vivono (ʼo Lacco ʼe coppa "il Lacco di sopra")

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Grazie all'imprenditore Angelo Rizzoli (1889-1970), che edificò il primo grande albergo a cinque stelle, Lacco Ameno diventò intorno agli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso una meta frequentata e amata dal jet-set internazionale: tra i tanti habitué di rilievo spiccano il reale britannico Duca di Windsor, gli attori Clark Gable e Liz Taylor, e l’ultimo scià di Persia, Mohammad Reza Pahlavi.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
5 ottobre 2020 in carica Giacomo Pascale lista civica: Il faro Sindaco [12]
17 giugno 1985 6 giugno 1990 Tommaso Patalano lista civica Sindaco [12]
6 giugno 1990 27 maggio 1992 Vincenzo Mennella Democrazia Cristiana Sindaco [12]
27 maggio 1992 25 ottobre 1992 Giovanni Orefice Comm. pref. [12]
25 ottobre 1992 17 novembre 1997 Tommaso Patalano lista civica Sindaco [12]
31 maggio 1993 28 gennaio 1994 Maria Assunta Falco Comm. pref. [12]
17 novembre 1997 28 maggio 2002 Domenico De Siano Sindaco [12]
28 maggio 2002 29 maggio 2007 Domenico De Siano centro-destra Sindaco [12]
29 maggio 2007 12 marzo 2012 Restituta Irace lista civica Sindaco [12]
12 marzo 2012 7 maggio 2012 Rosanna Sergio Comm. pref. [12]
7 maggio 2012 7 ottobre 2014 Carmine Monti Sindaco [12]
7 ottobre 2014 1º giugno 2015 Giovanna Cerni Comm. straordinario [12]
1º giugno 2015 17 ottobre 2019 Giacomo Pascale lista civica: Il faro Sindaco [12]
17 ottobre 2019 5 ottobre 2020 Simonetta Calcaterra Comm. straordinario [12]
5 ottobre 2020 in carica Giacomo Pascale lista civica: Il faro Sindaco [12]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Ha sede nel comune la società di calcio Lacco Ameno 2013.Attualmente partecipa al campionato di prima categoria girone F 2023/2024[13]

Impianti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

Stadio Vincenzo Patalano inaugurato nel 1975 con una capienza di 500 posti.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus:text:1999.04.0057:entry=la/kkos
  5. ^ Comune di Lacco Ameno, su comunelaccoameno.it. URL consultato il 7 luglio 2020.
  6. ^ D. Musti, Storia greca. Linee di sviluppo dall'età micenea all'età romana., Laterza.
  7. ^ (EN) Catholic.org Basilicas in Italy
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ ISTAT 31 dicembre 2018, su demo.istat.it. URL consultato il 10 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  10. ^ Nicola Polito, Pregiudizi Spunti di indagine sull'eros folclorico a Ischia, 1991.
  11. ^ Gina Algranati, canti di popolo dell'isola verde, in Ischia - Canti del popolo dell'isola verde, Napoli, Tommaso Marotta Editore, 1994.
  12. ^ a b c d e f g h i j k l m n o http://amministratori.interno.it/
  13. ^ Sito Tuttocampo

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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