Lacco Ameno
| Lacco Ameno comune | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Regione | |
| Città metropolitana | |
| Amministrazione | |
| Sindaco | Giacomo Pascale (lista civica) dal 5-10-2020 |
| Territorio | |
| Coordinate | 40°45′N 13°53′E |
| Altitudine | 2 m s.l.m. |
| Superficie | 2,08 km² |
| Abitanti | 4 480[1] (31-7-2025) |
| Densità | 2 153,85 ab./km² |
| Comuni confinanti | Casamicciola Terme, Forio |
| Altre informazioni | |
| Cod. postale | 80076 |
| Prefisso | 081 |
| Fuso orario | UTC+1 |
| Codice ISTAT | 063038 |
| Cod. catastale | E396 |
| Targa | NA |
| Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
| Cl. climatica | zona C, 1 041 GG[3] |
| Nome abitanti | lacchesi |
| Patrono | santa Restituta |
| Giorno festivo | 17 maggio |
| Cartografia | |
| Sito istituzionale | |
Lacco Ameno è un comune italiano di 4 480 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli, situato sull'isola d'Ischia. Famoso per gli hotel esclusivi il mare cristallino e lo shopping.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]È il meno esteso comune dell'isola d'Ischia, occupa la parte nord-ovest dell'isola e si estende lungo il mare e sulle prime pendici del Monte Epomeo. Confina a est con Casamicciola Terme e a ovest con Forio.
Clima
[modifica | modifica wikitesto]Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la maggior parte degli studiosi, il nome Lacco deriva dal greco λάκκος che significa 'cisterna, serbatoio, fossa’.[4] Il 18 novembre 1862 il Consiglio comunale chiese al re Vittorio Emanuele II l'aggiunta dell'aggettivo "Ameno" al nome Lacco; concessione poi accordata con decreto ministeriale del 4 gennaio 1863.[5]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La fondazione della città, per opera dei Greci, è databile a circa il 770 a.C. ed è considerata la più antica polis occidentale.[6] Lacco Ameno è la più antica polis greca in Occidente ancora oggi esistente. Fu fondata nel 770 a.C., praticamente 27 secoli fa. Era conosciuta per la sua posizione favorevole sulla costa nord-occidentale dell'isola. La città antica si chiamava Pithecusa (o Pithekoussai) Dal greco “πίθηκος” (píthekos) = scimmia, letteralmente “terra delle scimmie”. Tuttavia, non ci sono prove che le scimmie vivessero a Ischia, quindi si pensa che il nome potesse avere un significato simbolico o derisorio dato dai Greci. Alcuni studiosi suggeriscono che potrebbe riferirsi agli abitanti primitivi dell’isola, descritti in modo caricaturale o mitico altri studiosi invece fanno riferimento ad alcune leggende greche che raccontano di uomini dell’isola trasformati in scimmie da Zeus per punizione (tema ricorrente nella mitologia greca).In questo senso, il nome avrebbe una valenza mitica e non zoologica. In seguito invece il paese prese il nome di Aenaria, nome che compare anche nelle fonti romane. Il nome Aenaria è probabilmente legato alla figura mitologica di Enea, che secondo alcuni miti avrebbe messo piede sull'isola durante il suo viaggio. Nel periodo romano, l'isola, come il resto del Golfo di Napoli, divenne una meta di villeggiatura per l'aristocrazia romana che frequentavano il territorio per terme ed ozio. Alcuni resti archeologici, tra cui terme romane e ville, sono stati ritrovati a Lacco Ameno, a testimonianza di questa antica presenza.
Il periodo medievale
[modifica | modifica wikitesto]Nel periodo medievale, l'isola passò sotto il controllo dei Normanni, che dominarono la regione nel XII secolo. Lacco Ameno, come altre zone dell'isola, divenne un centro di scambi culturali e commerciali. Nel corso dei secoli, l'isola passò sotto vari domini, tra cui quelli degli Aragonesi e, successivamente, dei Borbone.
Prima del regno d’Italia il paese era molto famoso per la pesca. Era il 1501 e l’istituzione della Tonnara di Lacco, fu probabilmente uno degli ultimi atti ufficiali del Regno di Napoli indipendente, governato dal giovane Federico d’Aragona. Presto sarebbero arrivati gli Asburgo che ridussero l’antico Regno in una colonia gestita per due secoli da viceré. La tonnara di Lacco fu una delle attività produttive più apprezzate del Regno di Napoli e rivaleggiava in termini di qualità con i colleghi siciliani: ogni mattina, all’alba, i pescatori lacchesi partivano con i propri gozzi alla ricerca del buon pescato nel Mediterraneo e tornavano solo a tarda sera o anche dopo giorni di lavoro: i principali pesci venduti qui erano sgombri, palamiti e pesci luna, oltre all’immancabile tonno. Fu un’attività produttiva che durò fino al 1959, quando cedette il passo agli alberghi di lusso che cambiarono definitivamente il destino del paese
Il 28 luglio 1883 Lacco Ameno fu gravemente danneggiato da un terremoto; insieme al vicino comune di Casamicciola il terremoto fece oltre 2 300 vittime. 269 case, circa il 69% dell'intero tessuto edilizio, furono completamente distrutte, solo 18 edifici rimasero intatti.
Tuttavia, ciò non ha impedito il passaggio da villaggio di pescatori a località termale di pregio. L'imprenditore cinematografico, editore italiano e filantropo Angelo Rizzoli ha reso Lacco Ameno un luogo frequentato dal jet set internazionale costruendo a cavallo fra gli anni 1950 e 1960 diversi hotel di lusso, ancora oggi fiore all'occhiello dell'accoglienza isolana,[7] attraendo le persone più facoltose al mondo. Fece di “Villa Arbusto” la sua residenza privata (villa fatta costruire nel 1785 dal duca d’acquaviva) e si adoperó affinché i suoi giornali e la sua casa di produzione cinematografica, facessero da cassa di risonanza ai benefici delle acque termali e ai gossip dell'isola verde. Facendo una grandissima operazione di marketing realizzò molti film che videro l’isola protagonista “Vacanze ad Ischia”, “Appuntamento ad Ischia”, “Cleopatra”, e molti altri; facendo scoprire questo piccolo paradiso al gran mondo. Fu così che per il piccolo paese iniziarono a vedersi ministri, intellettuali, industriali personaggi dello spettacolo e stuoli di splendide donne .
Tutto contribuì alla nuova stagione di crescita sociale ed economica che dura tutt’oggi, vi si tennero diverse prime cinematografiche di livello internazionale, su tutte “Un re a New York” di Charlie Chaplin (1957). Nel 1962 fu lui a fondare, intitolandolo alla moglie, l’Anna Rizzoli, primo e ad oggi unico ospedale dell'isola. Angelo Rizzoli morì il 24 settembre 1970. Un museo a Villa Arbusto, il corso di Lacco Ameno a lui intitolato, un Premio cinematografico e un busto bronzeo in piazza Santa Restituta mantengono viva la fiamma del ricordo.
Il 21 agosto 2017 un terremoto di magnitudo 4 ha colpito Lacco Ameno e Casamicciola Terme, uccidendo due persone, facendo crollare parzialmente una chiesa della zona alta.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Nello stemma comunale è raffigurata Santa Restituta in piedi su un isolotto nel mare, tenente nella destra la palma del martirio e nella sinistra un'imbarcazione. Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Lacco Ameno, un anfiteatro naturale che si apre sul mare, presenta le acque termali con il più alto coefficiente di radioattività nelle fonti cosiddette di Santa Restituta[8], patrona della cittadina e dell'intera Isola.
- Torre del Municipio, ex convento dei Carmelitani, edificato nel 1589[9], che si affaccia sulla piazza Santa Restituta;
- Basilica e Museo di Santa Restituta, dedicato a santa Restituta d'Africa, compatrona dell'isola d'Ischia. Al di sopra della Basilica paleocristiana (visitabile) sorse nel 1036 un Oratorio dedicato alla Santa, ingrandito poi nel 1301. Sul finire del Cinquecento i Carmelitani ne modificarono la struttura costruendo l'attuale basilica, dotandola di diversi altari e della statua in legno della santa. L'attuale facciata, che prospetta sull'omonima piazza, è di stile neoclassico (1910), vi si legge: Divae Restitutae V. et M. Patronae Totius Aenariae Sacrum. Secondo la tradizione, nel 304, Proclinio, dopo averla martirizzata, la mise in una barca impeciata affinché fosse bruciata in mezzo al mare. Il fuoco si appiccò invece alla barca dei carnefici, mentre la salma della Vergine Restituta di Cartagine giunse miracolosamente dalla lontana Africa, approdando nella baia di "San Montano". Un angelo in sogno avvertì la matrona Lucina dell'arrivo delle spoglie della santa. Prontamente la matrona accorse alla baia miracolosamente fiorita di gigli (pancratium maritimum). Da allora la basilica a lei dedicata, il 16, 17 e 18 maggio di ogni anno è sede, a ricordo del miracoloso evento, di solenni festeggiamenti.
Nel marzo del 2001 papa Giovanni Paolo II l'ha elevata alla dignità di basilica minore.[10] - Parrocchia di Santa Maria delle Grazie: costruita nel 1675 dalla famiglia Monti come cappella privata, fu completata nel 1732. Dopo il terremoto del 1883 fu inagibile per cinquant'anni a causa dei danni subiti. Dopo vari interventi di rifacimento fu riaperta al culto nel 1943, con la funzione di chiesa parrocchiale. Custodisce al suo interno una statua di Ercole leonino del I secolo a.C., trasformata oggi in acquasantiera, e un pulpito in legno scolpito, proveniente dalla ex-cattedrale del Castello Aragonese di Ischia[11].
- Chiesa della SS. Annunziata: nel 1400 esisteva una piccola chiesa rurale, ristrutturata e ampliata a proprie spese nel 1540 dal canonico Aniello Monte. Nel 1598 divenne parrocchia, funzione mantenuta fino al 1943, anno in cui la sede parrocchiale fu trasferita nella chiesa di Santa Maria delle Grazie[12].
- Chiesa dell'Assunta: ubicata in piazza Rosario, si trova accanto ai ruderi di un'antica chiesa dedicata al Santissimo Rosario, distrutta nel terremoto del 1883. È sede di un'antica congregazione laicale risalente al 1600. Il campanile risale al 1972[13].
- Chiesa di San Rocco e Congrega di Sant’Anna: ubicata in piazza Rosario, risale al 1542. Distrutta dal terremoto del 1883 e successivamente ricostruita, fu aggiunto il campanile nel 1976[14].
- Chiesa di San Giuseppe: ubicata in località Fango, costruita nel 1714, fu danneggiata in modo non grave dal terremoto del 1883. Per adeguarla all'aumento della popolazione, fu demolita nel 1966 e ricostruita. I lavori terminarono nel 1973, anno in cui fu aggiunto il campanile. Danneggiata dal terremoto del 2017, è da allora inagibile[15].
- Museo archeologico di Pithecusae a Villa Arbusto, con reperti preistorici e resti dei prodotti dei ceramisti greci dei secoli VIII-II a.C. Il museo ospita la Coppa di Nestore, che riporta il più antico frammento poetico in lingua greca. La coppa fu portata alla luce nel 1955 dagli scavi della vicina necropoli di San Montano, per merito dell'archeologo tedesco Giorgio Buchner[16].
Lo scoglio "il Fungo"
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Il simbolo principale è "Il Fungo": situato in mezzo al mare, ai margini di una scogliera, è un antico scoglio di tufo verde alto circa 10 metri. Eruttato dalla bocca del Monte Epomeo, con il tempo si è raffreddato e il mare lo ha eroso, facendogli assumere la caratteristica forma di un fungo, che lo ha reso famoso.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[17]

Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2018 i cittadini stranieri residenti a Lacco Ameno erano 421, corrispondenti all'8,7% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:[18]
- Ucraina 111 2,3%
- Repubblica Dominicana 103 2,1%
- Romania 60 1,2%
- Polonia 23 0,4%
- Senegal 20 0,4%
Tradizioni e folclore
[modifica | modifica wikitesto]Tradizionalmente la festa di santa Restituta era l'occasione in cui i fidanzati compivano la loro pubblica uscita. Le ragazze in età da marito (in dialetto isolano zitegghie) regalavano al ragazzo in età da moglie (in dialetto schioso) la canasta (un uovo tinto di rosso) in occasione della Pasqua. Il ragazzo ricambiava, accompagnando la ragazza alla festa della santa patrona dell'isola. Recita il detto popolare: A Pasche senza canaste, a santa Restetute appappa mosche, "Se a Pasqua non ho la canasta, a santa Restituta mangerai mosche".[19]
Pare santa Restetutë ("sembra santa Restituta"), si dice di una donna particolarmente ingioiellata. Il detto isolano nasce dalla tradizione di rivestire la statua della santa con preziosi ex voto quando è portata in processione.
I lacchesi sono apostrofati ironicamente dagli altri abitanti dell'isola "senza crianza" per la loro spregiudicatezza nel fare denaro. Un blasone popolare mordace recita infatti: 'A pesa int'a valanza, pur a m**** pia e pesa, 'u lacchese senza crianza".[20]
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Lacco Ameno, uno dei comuni dell’isola d’Ischia, è un luogo in cui si intrecciano mito, archeologia, terme, e memoria storica, luogo in cui è stata ritrovata la Coppa di Nestore, nel sito di Monte Vico, cuore dell'antica Pithekoussai, la prima colonia greca d’Occidente (VIII sec. a.C.).
La Coppa di Nestore, uno dei reperti archeologici più affascinanti del mondo greco antico è conservato al museo archeologico di villa arbusto di Lacco Ameno. Si tratta di una piccola coppa da vino (skyphos), databile attorno al 720 a.C., rinvenuta sull’isola (antica Pithekoussai), allora colonia greca.
- Il tono ironico e leggero dell’iscrizione suggerisce che si trattasse di un oggetto usato in contesti conviviali, probabilmente in un simposio (banchetto greco).
- È una testimonianza importantissima del legame tra oralità e scrittura, e di come i miti omerici fossero già noti e reinterpretati in chiave sociale e scherzosa.
Ecco alcuni punti chiave della rilevanza culturale di Lacco Ameno:
- 1. Pithekoussai e la nascita della cultura greca in Italia
- Fondata da coloni euboici (provenienti da Calcide ed Eretria), Pithekoussai è un punto fondamentale per comprendere la diffusione della civiltà greca nel Mediterraneo occidentale.
- Oltre alla Coppa di Nestore, sono stati rinvenuti migliaia di oggetti, ceramiche, gioielli, armi e tombe che testimoniano un crocevia di scambi tra Greci, Fenici, Etruschi e Italici.
- 2. Museo Archeologico di Pithekoussai
- Ospitato nella splendida Villa Arbusto, espone la Coppa di Nestore e tanti altri reperti che raccontano la vita quotidiana, il commercio e la spiritualità dei primi coloni.
- Il museo è anche un luogo chiave per comprendere come l’alfabeto greco si sia evoluto e diffuso.
- 3. Il culto di Afrodite e gli aspetti religiosi
- Nell’iscrizione della Coppa di Nestore si cita Afrodite, e a Ischia sono state trovate offerte votive legate al culto della dea, il che dimostra un’intensa attività religiosa già nel periodo arcaico.
- 4. Tradizione termale
- Sin dall’antichità, Lacco Ameno è celebre per le sue acque termali, sfruttate dai Greci e poi dai Romani per le loro proprietà curative. Questo ha contribuito a una lunga tradizione medica e salutistica.
- 5. Il “Fungo” di Lacco Ameno
- Un simbolo più recente ma culturalmente rilevante: un masso tufaceo modellato dal mare che oggi è icona del paese, spesso associato all’identità locale e al turismo balneare nato nel dopoguerra.
Musica
[modifica | modifica wikitesto]Lacco Ameno è il titolo di una canzone napoletana contenuta nell'album Accussì grande di Massimo Ranieri su testo di Enzo Bonagura e musica di Renato Carosone.
A Lacco Ameno è una canzone di Roberto Murolo dedicata al paese.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Località
[modifica | modifica wikitesto]Lacco Ameno si compone di diverse località:
- Il corso Angelo Rizzoli e la piazza (con i tanti alberghi di lusso e le boutiques)
- e una zona interna dove molti residenti vivono (ʼo Lacco ʼe coppa "il Lacco di sopra")
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Grazie all'imprenditore Angelo Rizzoli (1889-1970), che edificò il primo grande albergo a cinque stelle, Lacco Ameno diventò a partire dagli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso una meta frequentata e amata dal jet-set internazionale: tra i tanti habitué di rilievo spiccano il reale britannico Duca di Windsor, gli attori Clark Gable e Liz Taylor, e l’ultimo scià di Persia, Mohammad Reza Pahlavi. Il primo e unico indotto del paese è rappresentato dal turismo, con particolare vocazione al segmento del lusso. Con gli alberghi si è sviluppata una catena commerciale di boutique e gioiellerie ancora oggi visibili nella piazza principale dedicata alla santa patrona. La prima infrastruttura del paese è rappresentata dal porto turistico che ospita un rinomato pontile dedicato all’attracco dei mega-yacht.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
| Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
|---|---|---|---|---|---|
| 5 ottobre 2020 | in carica | Giacomo Pascale | lista civica: Il faro | Sindaco | [21] |
| 17 giugno 1985 | 6 giugno 1990 | Tommaso Patalano | lista civica | Sindaco | [21] |
| 6 giugno 1990 | 27 maggio 1992 | Vincenzo Mennella | Democrazia Cristiana | Sindaco | [21] |
| 27 maggio 1992 | 25 ottobre 1992 | Giovanni Orefice | Comm. pref. | [21] | |
| 25 ottobre 1992 | 17 novembre 1997 | Tommaso Patalano | lista civica | Sindaco | [21] |
| 31 maggio 1993 | 28 gennaio 1994 | Maria Assunta Falco | Comm. pref. | [21] | |
| 17 novembre 1997 | 28 maggio 2002 | Domenico De Siano | Sindaco | [21] | |
| 28 maggio 2002 | 29 maggio 2007 | Domenico De Siano | centro-destra | Sindaco | [21] |
| 29 maggio 2007 | 12 marzo 2012 | Restituta Irace | lista civica | Sindaco | [21] |
| 12 marzo 2012 | 7 maggio 2012 | Rosanna Sergio | Comm. pref. | [21] | |
| 7 maggio 2012 | 7 ottobre 2014 | Carmine Monti | Sindaco | [21] | |
| 7 ottobre 2014 | 1º giugno 2015 | Giovanna Cerni | Comm. straordinario | [21] | |
| 1º giugno 2015 | 17 ottobre 2019 | Giacomo Pascale | lista civica: Il faro | Sindaco | [21] |
| 17 ottobre 2019 | 5 ottobre 2020 | Simonetta Calcaterra | Comm. straordinario | [21] | |
| 5 ottobre 2020 | in carica | Giacomo Pascale | lista civica: Il faro | Sindaco | [21] |
Altre informazioni amministrative
[modifica | modifica wikitesto]Più volte si è cercato di procedere alla fusione dei comuni dell'isola in ottica di miglioramenti dei servizi, nel 2011 si svolse il referendum sull'isola campana che però non raggiunse il quorum[22].
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Ha sede nel comune la società di calcio Lacco Ameno 2013. Partecipa al campionato di prima categoria girone B 2025/2026[23]
Impianti sportivi
[modifica | modifica wikitesto]Stadio Vincenzo Patalano inaugurato nel 1975 con una capienza di 500 posti.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Lacco Ameno da Villa Arbusto
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Il famoso e caratteristico "fungo" di Lacco Ameno
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Veduta notturna di Lacco Ameno
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Il lungomare di Lacco Ameno visto dal porticciolo turistico. La scena è dominata dal Monte Epomeo
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Monte Vico e davanti a questo il Fungo
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La spiaggia che costeggia il lungomare di Lacco Ameno vista di notte
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Vista dei festeggiamenti di Santa Restituta, Patrona del comune e dell'intera isola d'Ischia
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Monte Vico al crepuscolo
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Lungomare di Lacco Ameno illuminato per la festa patronale di Santa Restituta
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Lacco Ameno illuminata a festa e coperta dal fumo dei fuochi d'artificio
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Una banchina del porticciolo di Lacco Ameno
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La baia di San Montano vista dal mare
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2025 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Henry George Liddell, Robert Scott, A Greek-English Lexicon, λάκκος, su perseus.tufts.edu.
- ^ Comune di Lacco Ameno, su comunelaccoameno.it. URL consultato il 7 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2020).
- ^ D. Musti, Storia greca. Linee di sviluppo dall'età micenea all'età romana., Laterza.
- ^ I Libri della Regina, su ischia.it. URL consultato il 26 agosto 2024.
- ^ Marie Curie Sklodowska (1867-1934), su ischia.org. URL consultato il 22 agosto 2024.
- ^ Chiesa di Santa Restituta, su isoladischia.com. URL consultato il 22 agosto 2024.
- ^ (EN) Catholic.org Basilicas in Italy, su gcatholic.org.
- ^ Chiesa di Santa Maria delle Grazie, su beweb.chiesacattolica.it. URL consultato il 19 agosto 2024.
- ^ Chiesa della Santissima Annunziata, su beweb.chiesacattolica.it. URL consultato il 19 luglio 2024.
- ^ Chiesa dell’Assunta, su isoladischia.com. URL consultato il 19 agosto 2024.
- ^ Chiesa di San Rocco e Congrega di Sant'Anna, su isoladischia.com. URL consultato il 19 agosto 2024.
- ^ Chiesa di San Giuseppe, su beweb.chiesacattolica.it. URL consultato il 19 agosto 2024.
- ^ La coppa di Nestore, su isoladischia.com. URL consultato il 19 agosto 2024.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ ISTAT 31 dicembre 2018, su demo.istat.it. URL consultato il 10 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
- ^ Nicola Polito, Pregiudizi Spunti di indagine sull'eros folclorico a Ischia, 1991.
- ^ Gina Algranati, canti di popolo dell'isola verde, in Ischia - Canti del popolo dell'isola verde, Napoli, Tommaso Marotta Editore, 1994.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o http://amministratori.interno.it/
- ^ Comune unico, anche Ischia ha tentato, su quinewselba.it, 16 marzo 2022.
- ^ Sito Tuttocampo, su tuttocampo.it.
Altri progetti
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Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lacco Ameno
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comunelaccoameno.it.
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 152528637 · LCCN (EN) n86083780 · GND (DE) 4380996-0 · J9U (EN, HE) 987007560001905171 |
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