Ferrari GG50
| Ferrari GG50 | |
|---|---|
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| Descrizione generale | |
| Costruttore |  Ferrari
|
| Tipo principale | concept car |
| Produzione | nel 2005 |
| Esemplari prodotti | 1 |
| Altre caratteristiche | |
| Dimensioni e massa | |
| Lunghezza | 4 810 mm |
| Larghezza | 1 950 mm |
| Altezza | 1 347 mm |
| Passo | 2 950 mm |
| Massa | 1 840 kg |
| Altro | |
| Stile | Giorgetto Giugiaro |
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La Ferrari GG50[1] è una concept car sportiva costruita dalla casa automobilistica italiana Ferrari nel 2005 per festeggiare i 50 anni d'attività di Giorgetto Giugiaro. Fu presentata al salone dell'automobile di Tokyo.
Motore e prestazioni[modifica | modifica wikitesto]
Rispetto alle altre Ferrari furono approntate molte modifiche, ispirate dall'esperienza in Formula 1, per massimizzare le prestazioni. La GG50 usava un motore V12 a 65° aspirato. Questo propulsore, di cilindrata 5748 cm³, sviluppava una potenza di 540 CV (quasi 400 kW). Il rapporto di compressione era di 11,2:1. Aveva un cambio sequenziale automatico a sei rapporti innovativo. La velocità massima era di 315 km/h.
Design[modifica | modifica wikitesto]
La GG50 era una coupé 2+2. Molti dettagli degli interni erano simili alla Ferrari 612 Scaglietti, ed era rassomigliante a questo modello anche parte del design esteriore. Altre caratteristiche, come il volante, derivavano dalle vetture di Formula 1. Un componente nuovo fu il cruscotto e il navigatore satellitare modello AVIC–X1R della Pioneer.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Ecco la Ferrari GG50, "la Rossa che vorrei", su repubblica.it, 18 ottobre 2005. URL consultato il 6 marzo 2017.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Ferrari GG50, su Infomotori.com, 22 novembre 2005. URL consultato il 6 novembre 2021 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2013).
- (EN) 2006 Ferrari GG50, su conceptcarz.com. URL consultato il 17 dicembre 2016.
- (ES) Ferrari GG50 Concept: 2 leyendas y un sueño, su coches20.com, 28 gennaio 2008. URL consultato il 17 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
