Castelbello-Ciardes

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Castelbello-Ciardes
comune
(IT) Castelbello-Ciardes
(DE) Kastelbell-Tschars
Castelbello-Ciardes – Stemma
Castelbello-Ciardes – Veduta
Castelbello-Ciardes – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Bolzano
Amministrazione
SindacoGustav Erich Tappeiner (SVP) dal 22-9-2020 (3º mandato)
Lingue ufficialiItaliano, Tedesco
Territorio
Coordinate46°37′41.9″N 10°54′06.34″E / 46.628306°N 10.90176°E46.628306; 10.90176 (Castelbello-Ciardes)
Altitudine587 m s.l.m.
Superficie53,79 km²
Abitanti2 297[2] (31-8-2020)
Densità42,7 ab./km²
FrazioniColsano/Galsaun, Juval, Lacinigo/Latschinig, Maragno/Marein, Montefontana/Tomberg, Montefranco/Freiberg, Montetrumes/Trumsberg
Comuni confinantiLaces, Naturno, Senales, Ultimo
Altre informazioni
Cod. postale39020
Prefisso0473
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT021018
Cod. catastaleC062
TargaBZ
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 3 267 GG[4]
Nome abitanti(IT) castelbellesi
(DE) Kastelbeller[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castelbello-Ciardes
Castelbello-Ciardes
Castelbello-Ciardes – Mappa
Castelbello-Ciardes – Mappa
Posizione del comune di Castelbello-Ciardes nella provincia autonoma di Bolzano
Sito istituzionale

Castelbello-Ciardes (Kastelbell-Tschars in tedesco) è un comune italiano di 2 297 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Castelbello-Ciardes si trova in Val Venosta, a circa 20 km dalla città di Merano.

Il castello di Castelbello

Nel territorio comunale si trova l'area protetta del biotopo Alte Etsch - Colsano.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo è attestato per la prima volta nel 1286 come Castelbel e nel 1306 come Kastelbele, mentre Ciardes è di probabile origine preromana ed è attestato nel 1183 come Sardis, nel 1201 come Schardis, nel 1281 come Tschardes e nel 1406 come Tschars.[5][6]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'incidente ferroviario del 12 aprile 2010[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Incidente ferroviario di Laces.

Il 12 aprile 2010, poco prima delle 9.00 del mattino, il treno regionale Malles Venosta-Merano delle 8:20, in corsa nella stretta gola che separa Castelbello e Laces, venne travolto da una frana e cadde nel dirupo sottostante, causando 9 vittime e 28 feriti, di cui 7 gravi.[7][8]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

«D'argento, alla ruota da molino ad otto pale di rosso.»

Lo stemma riprende le insegne dei conti Hendl, proprietari del locale castello dal 1531 al 1949. Lo stemma è stato adottato l'11 aprile 1969.[9]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Altro[modifica | modifica wikitesto]

  • Sentieri delle rogge (in tedesco Waalweg) un tempo usati per assicurare la manutenzione dei canali d'irrigazione (Waal)poi diventati attrazioni turistiche

Società[modifica | modifica wikitesto]

Ripartizione linguistica[modifica | modifica wikitesto]

La sua popolazione è per la quasi totalità di madrelingua tedesca:

% Ripartizione linguistica (gruppi principali)[11]
98,72% madrelingua tedesca
1,28% madrelingua italiana
0,00% madrelingua ladina

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[12]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
nel 1975 Johann Ausserer Sindaco
2005 2010 Josef Alber SVP Sindaco
2010 in carica Gustav Tappeiner SVP Sindaco

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 162.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, Athesia, 1995, p. 187 e 480. ISBN 88-7014-634-0
  6. ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004.
  7. ^ l'Adige Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive., URL consultato il 12/04/10
  8. ^ Provincia Autonoma di Bolzano, URL consultato il 12/04/10
  9. ^ (EN) Heraldry of the World: Kastelbell Archiviato il 1º agosto 2012 in Internet Archive.
  10. ^ Escursione alle rovine del Castello di Colsano su sentres.com
  11. ^ Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
  12. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Richard Staffler, Die Hofnamen im Landgericht Kastelbell (Vinschgau) (Schlern-Schriften, 8), Innsbruck, Wagner, 1924.
  • (DE) Lorenzo Dal Ri et al., Archäologie und Kunstgeschichte in Kastelbell-Tschars und Umgebung, Ciardes, Raiffeissenkasse Tschars, 1995.
  • (DE) Gemeindebuch Kastelbell-Tschars, a cura del Comune di Castelbello-Ciardes, Lenarepo, 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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