Real Club Deportivo Mallorca

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RCD Mallorca
Calcio
Piratas ("Pirati"), Bermellones ("Vermiglioni"),[1] Ensaimada Mecánica ("Ensaimada meccanica")[1][2]
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Rosso, nero
Simboli Diavolo
Dati societari
Città Palma di Maiorca
Nazione Bandiera della Spagna Spagna
Confederazione UEFA
Federazione FEF
Campionato Primera División
Fondazione 1916
Proprietario Bandiera degli Stati Uniti Robert Sarver
Presidente Bandiera degli Stati Uniti Andy Kohlberg
Allenatore Bandiera del Messico Javier Aguirre
Stadio de Son Moix
(23 142 posti)
Sito web www.rcdmallorca.es
Palmarès
Coppa del Re Supercoppa spagnola
Trofei nazionali 1 Coppe del Re
1 Supercoppe di Spagna
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Il Real Club Deportivo Mallorca, noto in Italia come Maiorca, è una società calcistica spagnola con sede nella città di Palma di Maiorca, nelle Isole Baleari. Milita in Primera División, massima serie del campionato spagnolo di calcio.

Disputa le partite casalinghe allo stadio de Son Moix, capace di contenere 23 142 spettatori.

Nella sua storia ha vinto una Coppa di Spagna e una Supercoppa nazionale; a livello internazionale il massimo risultato è il raggiungimento della finale nell'ultima edizione della Coppa delle Coppe, poi persa contro la Lazio nel 1999.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fondazione come Alfonso XIII e gli esordi (1916-1949)[modifica | modifica wikitesto]

Il Real Club Deportivo Mallorca (RCD Mallorca) fu fondato nel 1916 con il nome di Alfonso XIII FBC in onore al sovrano regnante all'epoca sul trono di Spagna. Il primo stadio della squadra fu inaugurato con una partita contro il Barcellona che vide la vittoria degli ospiti per 5-0[3]. Il 28 giugno dello stesso anno lo stesso monarca spagnolo concesse alla squadra il titolo di Real Sociedad.

Nel 1917 la Federazione catalana ammise la compagine al campionato di Seconda Divisione in qualità di campione ufficioso delle Baleari, conquistando il titolo nella finale giocata a Barcellona contro il Palafrugell, sconfitto 3-1.

Il cambio di nome e l'esordio in Liga (1949-1963)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1931 il club cambiò ufficialmente il nome in Club Deportivo Mallorca[3], volendo evitare ogni richiamo alla passata monarchia con l'istituzione del regime repubblicano in Spagna[4].

Il 22 settembre 1945 fu inaugurato il nuovo stadio, inizialmente denominato "Es Fortì" e quindi, nella stessa stagione, cambiato in "Lluis Sitjar" in onore della persona che volle la costruzione dello stadio. A partire dal 1949 venne ufficialmente ripristinato il titolo di Real, modificando la denominazione ufficiale del team in Real Club Deportivo Mallorca, con il quale è tutt'oggi conosciuto.

Retrocesso nel 1954 dalla Segunda alla Tercera División, il Maiorca dovette attendere cinque anni per tornare in seconda serie nel 1959 e l'anno seguente, nel 1960, approdò per la prima volta in Primera División, la massima categoria del calcio nazionale, sotto la guida tecnica di Juan Carlos Lorenzo, che aveva terminato nel club la sua carriera da calciatore, e la presidenza di Jaime Rosselló[5]. La squadra isolana riuscì a ottenere due buone salvezze nella sua prima esperienza in Liga, retrocedendo nel 1963.

Retrocessioni e promozioni (1963-1997)[modifica | modifica wikitesto]

Il prosieguo degli anni sessanta vide il Maiorca ottenere altre due promozioni Primera (nel 1965 e 1969, non riuscendo in entrambi i casi a mantenere la categoria. Dal 1975, con la retrocessione in Tercera División, si aprì un periodo buio per il club rosso-nero, costretto a militare addirittura in quarta divisione fra il 1978 e il 1980. Toccato il fondo della propria storia, dopo aver rischiato addirittura di scomparire[4] il Maiorca riuscì tuttavia a risalire la piramide calcistica spagnola, tornando in Primera nel 1983. Gli anni ottanta furono un periodo di "saliscendi" per il club, che non riuscì a confermarsi stabilmente nella Liga pur facendovi alcune apparizioni (1983-84, 1986-87 e 1987-88), e nel quale esordì, nel 1986, Miguel Ángel Nadal, futuro capitano, primatista di presenze e bandiera della società[6].

Nel 1991 il Maiorca disputò per la prima volta la finale della Coppa del Re, venendo sconfitto dall'Atlético Madrid per 1-0[7]. Retrocesso l'anno seguente, il club dovette trascorrere alcuni anni in Segunda prima di ottenere, nel 1997, la sua settima promozione in Primera sotto la presidenza di Bartolomé Beltrán.

Gli anni d'oro della permanenza in Primera e la finale di Coppa delle Coppe (1998-2012)[modifica | modifica wikitesto]

L'anno successivo arrivò una delle migliori prestazioni della sua storia, con in panchina l'argentino Héctor Cúper: oltre al quinto posto in campionato che sarebbe valso la qualificazione per la Coppa UEFA, la squadra fu sconfitta dal Barcellona solo ai rigori nella finale di Coppa del Re[8], risultato che le consentì di accedere al tabellone principale della Coppa delle Coppe.

Il primo titolo ufficiale arrivò pochi mesi dopo, il 22 agosto 1998, con la vittoria della Supercoppa di Spagna contro il Barcellona[9], ad aprire la stagione che regalò la miglior prestazione europea nella storia del club: l'esperienza nella Coppa delle Coppe 1998-1999 si concluse infatti in finale, il 19 maggio 1999 al Villa Park di Birmingham, contro la Lazio. L'undici di Cuper arrivò in finale superando gli scozzesi dell'Heart of Midlothian, i belgi del KRC Genk, i croati dell'Varteks Varaždin e, in un'ostica semifinale, gli inglesi del Chelsea[10]; in finale, però, il Mallorca, sorpresa del torneo, si dovette inchinare per 2-1 alla forte Lazio di Vieri e Nedvěd, match-winner della partita[11][12].

Nella stessa stagione arrivò la miglior posizione in campionato della sua storia, il terzo posto dietro Barcellona e Real Madrid, ottenendo la qualificazione per i preliminari di Champions League. Il club isolano fu però eliminato dai norvegesi del Molde prima di raggiungere la fase a gironi. Ripescata in Coppa UEFA, la squadra, inizialmente sotto la guida di Roberto Carlos Mario Gómez fino a novembre, poi sostituito da Fernando Vázquez, riuscì a raggiungere i quarti di finale, finendo eliminata per mano del Galatasaray poi vincitore del torneo[13].

Il 21 agosto fu inaugurato il nuovo stadio Son Moix e il 5 gennaio 2000 l'IFFHS inserì il Maiorca all'ottavo posto della classifica delle squadre del mondo dell'anno 1999[14].

Nuovamente terzo nel 2000-01 con il record, per il club, di 71 punti (oltre a quello di gol fatti, 61, di vittorie, 20, e di minor numero di sconfitte, 7), il Maiorca si qualificò nuovamente alla Champions League, dove nonostante due successi contro Arsenal (1-0 casalingo[15]) e Schalke 04 (1-0 in trasferta[16]) non riuscì a passare la fase a gironi, concludendo al terzo posto. Ripescato in Coppa UEFA, venne eliminato dai cechi dello Slovan Liberec.

Nel 2003 la squadra centrò quello che a tutt'oggi resta il maggior successo del club, la vittoria della Coppa del Re superando in finale per 3-0 il Recreativo de Huelva[17]. Alla conquista della coppa seguirono tre campionati mediocri, il primo dei quali addirittura concluso con una sofferta salvezza (2004-05). Il Maiorca, allenato per un quinquennio da Gregorio Manzano, chiuse in dodicesima posizione nelle stagioni 2005-06 e 2006-07, in settima nel 2007-08, trascinato dai gol di Daniel Güiza, laureatosi Pichichi del campionato con 27 gol[18], in nona l'anno seguente e in quinta nel 2010, risultato che non permise però alla squadra di partecipare all'edizione 2010-2011 della UEFA Europa League, dato che l'Organo di Controllo e Disciplina dell'UEFA decretò che il club non risultava in possesso dei requisiti necessari per partecipare alla UEFA Europa League. Il club spagnolo non soddisfaceva, infatti, i criteri minimi di ammissione (articolo 2.07 del Regolamento dell'Europa League) a causa dei debiti economici maturati, che ammontavano a circa 85 milioni di euro[19].

Il ritorno in Segunda, la caduta in Segunda B e la risalita (dal 2013)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2012-13 la squadra isolana retrocesse in Segunda División dopo più di un quindicennio trascorso stabilmente nella Liga, nonostante una vittoria ottenuta all'ultima giornata[20].

Nel quadriennio successivo disputò tribolate annate in seconda serie, caratterizzate da piazzamenti a ridosso della zona retrocessione. Nel 2016-17, a causa del ventesimo posto finale in classifica, il Maiorca retrocesse in Segunda División B, la terza serie spagnola, dopo 36 anni trascorsi nelle prime due categorie calcistiche nazionali[21]. Nella stagione 2017-18 ritornò in Segunda División e nella stagione successiva, dopo aver terminato al quinto posto la stagione regolare, vinse i play-off, eliminando l'Albacete in semifinale e il Deportivo La Coruña in finale e compiendo dunque un doppio salto di categoria in soli due anni[22]. L'annata 2019-2020 in massima serie si chiuse con una nuova retrocessione, sancita dall'aritmetica alla penultima giornata[23], ma la risalita in Primera División fu immediata, grazie al secondo posto in serie cadetta. Seguono un sedicesimo posto, un punto sopra la zona retrocessione, e nel 2022-2023 addirittura un nono posto a soli 3 punti dalla zona Conference League occupata dall'Osasuna. Nella stagione 2023-2024 ottiene per la prima volta dopo 21 anni l'accesso alla finale di Coppa del Re.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria del Real Club Deportivo Mallorca
  • 1931 . Viene fondato il Club Deportivo Mallorca, che raccoglie il titolo sportivo della precedente società Real Sociedad Alfonso XIII Foot-Ball Club.
  • 1931-32 . 4º in Tercera División.
  • 1932-36 . Attività a carattere regionale
  • 1936-39 . Campionato sospeso a causa della Guerra civile spagnola.
  • 1939-40 · 7º in Segunda División.

  • 1940-43 . Attività a carattere regionale
  • 1943-44 . 1º in Tercera División.
Promosso in Segunda División.
  • 1944-45 . 11º in Segunda División.
  • 1945-46 . 8º in Segunda División.
  • 1946-47 . 5º in Segunda División.
  • 1947-48 . 13º in Segunda División.
Retrocesso in Tercera División.
  • 1948-49 . 1º in Tercera División.
Promosso in Segunda División.
  • 1949 . Assume la denominazione ufficiale di Real Club Deportivo Mallorca.
  • 1949-50 . 11º in Segunda División.

  • 1950-51 . 12º in Segunda División.
  • 1951-52 . 6º in Segunda División.
  • 1952-53 . 8º in Segunda División.
  • 1953-54 . 16º in Segunda División.
Retrocesso in Tercera División.
  • 1954-55 . 1º in Tercera División.
  • 1955-56 . 2º in Tercera División.
  • 1956-57 . 1º in Tercera División.
  • 1957-58 . 1º in Tercera División.
  • 1958-59 . 1º in Tercera División.
Promosso in Segunda División.
  • 1959-60 · 1º in Segunda División.
Promosso in Primera División.

  • 1960-61 · 9º in Primera División.
  • 1961-62 · 11º in Primera División.
  • 1962-63 · 13º in Primera División.
Retrocesso in Segunda División.
  • 1963-64 · 3º in Segunda División.
  • 1964-65 · 1º in Segunda División.
Promosso in Primera División.
  • 1965-66 · 15º in Primera División.
Retrocesso in Segunda División.
  • 1966-67 · 5º in Segunda División.
  • 1967-68 · 4º in Segunda División.
  • 1968-69 · 3º in Segunda División.
Promosso in Primera División.
  • 1969-70 · 15º in Primera División.
Retrocesso in Segunda División.

  • 1970-71 · 9º in Segunda División.
  • 1971-72 · 12º in Segunda División.
  • 1972-73 · 10º in Segunda División.
  • 1973-74 · 11º in Segunda División.
  • 1974-75 · 17º in Segunda División.
Retrocesso in Tercera División.
  • 1975-76 · 9º in Tercera División.
  • 1976-77 · 3º in Tercera División.
Ammesso nella nuova Segunda División B.
  • 1977-78 · 18º in Segunda División B.
Retrocesso in Tercera División.
  • 1978-79 · 13º in Tercera División.
  • 1979-80 · 1º in Tercera División.
Promosso in Segunda División B.

  • 1980-81 · 1º in Segunda División B.
Promosso in Segunda División.
  • 1981-82 · 6º in Segunda División.
  • 1982-83 · 3º in Segunda División.
Promosso in Primera División.
  • 1983-84 · 17º in Primera División.
Retrocesso in Segunda División.
  • 1984-85 · 7º in Segunda División.
  • 1985-86 · 3º in Segunda División.
Promosso in Primera División.
  • 1986-87 · 6º in Primera División.
  • 1987-88 · 18º in Primera División.
Retrocesso in Segunda División.
  • 1988-89 · 4º in Segunda División.
Promosso in Primera División.
  • 1989-90 · 10º in Primera División.

  • 1990-91 · 15º in Primera División.
Finalista nella Coppa del Re
  • 1991-92 · 20º in Primera División.
Retrocesso in Segunda División.
  • 1992-93 · 4º in Segunda División.
  • 1993-94 · 5º in Segunda División.
  • 1994-95 · 12º in Segunda División.
  • 1995-96 · 3º in Segunda División.
  • 1996-97 · 3º in Segunda División.
Promosso in Primera División.
  • 1997-98 · 5º in Primera División.
Finalista nella Coppa del Re
Vince la Supercopa de España (1º titolo).
Finalista nella Coppa delle Coppe.
  • 1999-00 · 10º in Primera División.
Eliminato nel terzo turno di qualificazione della Champions League
Eliminato nei quarti nella Coppa UEFA

  • 2000-01 · 3º in Primera División.
Eliminato nel secondo turno nella Coppa Intertoto
  • 2001-02 · 16º in Primera División.
Eliminato nella prima fase a gironi della Champions League
Eliminato nel terzo turno nella Coppa UEFA
  • 2002-03 · 9º in Primera División.
Vince la Coppa del Re (1º titolo)
  • 2003-04 · 11º in Primera División.
Finalista nella Supercopa de España
Eliminato nel quarto turno nella Coppa UEFA
  • 2004-05 · 17º in Primera División.
  • 2005-06 · 13º in Primera División.
  • 2006-07 · 12º in Primera División.
  • 2007-08 · 7º in Primera División.
  • 2008-09 · 9º in Primera División.
  • 2009-10 · 5º in Primera División.

  • 2010-11 · 17º in Primera División.
  • 2011-12 · 8º in Primera División.
  • 2012-13 · 18º in Primera División.
Retrocesso in Segunda División.
  • 2013-14 · 17º in Segunda División.
  • 2014-15 · 16º in Segunda División.
  • 2015-16 · 17º in Segunda División.
  • 2016-17 · 20º in Segunda División.
Retrocesso in Segunda División B.
  • 2017-18 · 1º in Segunda División B.
Promosso in Segunda División.
Promosso in Primera División
Retrocesso in Segunda División.
  • 2020-21 · 2º in Segunda División.
Promosso in Primera División
  • 2021-22 · 16º in Primera División.
  • 2022-23 · 9º in Primera División.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Colori[modifica | modifica wikitesto]

Al momento della sua fondazione come Alfonso XIII Football Club, il club vestiva una casacca di colore rosso, con pantaloncini blu, in omaggio alla divisa della nazionale spagnola. Con l'avvento della seconda Repubblica spagnola nel 1933, il club optò, per evitare ogni riferimento alla monarchia, per l'adozione di calzoncini neri, adottando la colorazione che ha mantenuto fino ai giorni nostri[4].

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma del Maiorca si compone di uno scudo dal fondo rosso bordato di giallo, sormontato dalla corona reale spagnola e contornato da decori vegetali, sulla cui estremità inferiore compare un piccolo pallone da calcio. Al centro dell'emblema, alcune lettere stilizzate riportano l'acronimo corrispondente al nome ufficiale della società.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio de Son Moix.
Panoramica del Visit Mallorca Estadi.

Il club disputa le partite casalinghe allo stadio de Son Moix, nome che deriva da quello del quartiere cittadino che lo ospita[24]. L'impianto, noto anche, per ragioni di sponsorizzazione, come Visit Mallorca Estadi, ha una capienza di 23.142 spettatori e un campo di dimensioni 105x66 metri[25]. In passato era conosciuto anche, per motivi di sponsorizzazione, anche come ONO Estadi e Iberostar Estadi. Dal 1999 il nuovo impianto, sorto per ospitare le Universiadi tenutesi nella città isolana in quell'anno, sostituisce il vecchio stadio Lluís Sitjar, edificato nel 1945[26].

Dal giugno 2020 lo stadio ha assunto il nome commerciale di Visit Mallorca Estadi, allo scopo di rilanciare il turismo nella regione, danneggiato dalle conseguenze della pandemia di COVID-19 del 2020 in Spagna; il termine dell'accordo di sponsorizzazione è previsto nel 2022[27].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Il logo del Maiorca su un aereo della compagnia tedesca LTU

Consiglio di amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Dal sito del club.[28]

  • Utz Claassen - Presidente
  • Monti Galmés - Vicepresidente
  • Maheta Molango - Consigliere delegato
  • Robert Sarver - Consigliere delegato
  • Andy Kohlberg - Consigliere delegato
  • Steve Nash - Consigliere delegato
  • Luis del Hoyo - Segretario
  • Ignacio Rodríguez - Vice Segretario

Struttura sportiva[modifica | modifica wikitesto]

  • carica vacante - Direttore Sportivo

Settore giovanile[modifica | modifica wikitesto]

Come numerose altre società spagnole, anche il Maiorca possiede una propria squadra filiale, il Maiorca B[29]. Fondato nel 1967 e passato attraverso diverse denominazioni, milita attualmente in Tercera División, la quarta serie del calcio nazionale.

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del R.C.D. Mallorca.

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del R.C.D. Mallorca.

Vincitori di titoli[modifica | modifica wikitesto]

I seguenti giocatori hanno ottenuto risultati di prestigio con le loro nazionali nel periodo di militanza nella società:

  • Campionato europeo
Bandiera della Spagna Fernando Navarro (2008)
Bandiera della Spagna Daniel Güiza (2008)
  • Coppa d'Africa
Bandiera del Camerun Samuel Eto'o (2000, 2002)
Bandiera del Camerun Lauren (2000)
Bandiera della Spagna Daniel Güiza (2007-2008)
Bandiera del Camerun Samuel Eto'o (2003)
Bandiera dell'Argentina Carlos Roa (1998-1999)

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

2002-2003
1998
1959-1960 (gruppo II), 1964-1965
2017-2018 (gruppo 3)
1943-1944, 1954-1955, 1956-1957, 1957-1958, 1958-1959, 1979-1980, 1980-1981
2002

Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Terzo posto: 1998-1999, 2000-2001
Finalista: 1990-1991, 1997-1998, 2023-2024
Semifinalista: 2008-2009
Finalista: 2003
Secondo posto: 2020-2021
Terzo posto: 1963-1964 (gruppo II), 1968-1969, 1982-1983, 1985-1986, 1995-1996, 1996-1997
Finalista: 1986
Finalista: 1998-1999

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazione ai campionati e ai tornei internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Campionati nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Dalla stagione 1931-1932 alla 2022-2023 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai campionati nazionali:

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Primera División 30 1960-1961 2022-2023 30
Segunda División 37 1939-1940 2020-2021 37
Segunda División B 3 1977-1978 2017-2018 3
Tercera División 12 1931-1932 1979-1980 12

Tornei internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Alla stagione 2022-23 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai tornei internazionali[30]:

Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione
UEFA Champions League 2 1999-2000 2001-2002
Coppa delle Coppe 1 1998-1999
Coppa UEFA/UEFA Europa League 3 1999-2000 2003-2004
Coppa Intertoto 1 2000

Statistiche individuali[modifica | modifica wikitesto]

Il giocatore con più presenze nelle competizioni europee è Javier Olaizola a quota 31, mentre il miglior marcatore è Samuel Eto'o con 7 gol[30].

  • Migliore cannoniere: Samuel Eto'o con 54 reti.
  • Migliore cannoniere in una sola stagione': Daniel Güiza con 27 reti (stagione 07-08).
  • Portiere con meno reti subite in una sola stagione: Carlos Roa con 23 reti subite (stagione 98-99).
  • Giocatore con più presenze: Miguel Ángel Nadal con 249 partite.

Statistiche di squadra[modifica | modifica wikitesto]

A livello internazionale la miglior vittoria è il 4-1 ottenuto contro il Monaco negli ottavi della Coppa UEFA 1999-2000, mentre la peggior sconfitta un 4-0 subito dallo Schalke 04 nella fase a gruppi della UEFA Champions League 2001-2002[30].

  • Migliore vittoria: Mallorca - Recreativo de Huelva 7-1 (stagione 07-08).
  • Migliore posizionamento nella Liga: terzo (stagione 98-99 e stagione 00-01).

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi e rivalità[modifica | modifica wikitesto]

A livello locale, la rivalità maggiormente sentita dai tifosi del Maiorca è quella nei confronti dell'Atlético Baleares, squadra con cui i rossoneri si contendono il primato calcistico cittadino e, più in generale, quello sulle isole Baleari[31]. La partita, considerata un vero e proprio derby[32], non si è disputata per molti anni a causa della differenza di categoria fra le due squadre, che sono tornate a confrontarsi nell'annata 2017-18, dopo la retrocessione del Maiorca in Segunda División B[33].

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Rosa 2023-2024[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornata al 30 gennaio 2024.[34].

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera della Serbia P Predrag Rajković
2 Bandiera della Serbia D Matija Nastasic
3 Bandiera della Spagna D Toni Lato
4 Bandiera del Belgio D Siebe Van der Heyden
5 Bandiera della Spagna C Omar Mascarell
6 Bandiera della Spagna D José Copete
7 Bandiera del Kosovo A Vedat Muriqi
8 Bandiera della Spagna C Manu Morlanes
9 Bandiera della Spagna A Abdón Prats
10 Bandiera della Spagna C Sergi Darder
11 Bandiera della Spagna D Jaume Costa
12 Bandiera del Portogallo D Samú Costa
N. Ruolo Calciatore
13 Bandiera della Slovacchia P Dominik Greif
14 Bandiera della Spagna C Dani Rodríguez
15 Bandiera della Spagna D Pablo Maffeo
17 Bandiera del Canada A Cyle Larin
18 Bandiera della Spagna C Antonio Sánchez
19 Bandiera della Spagna C Javier Llabrés
20 Bandiera dell'Uruguay D Giovanni González
21 Bandiera della Spagna D Antonio Raíllo (capitano)
22 Bandiera della Spagna D Ignacio Vidal Miralles
23 Bandiera della Serbia A Nemanja Radonjić
24 Bandiera della Slovacchia D Martin Valjent
25 Bandiera della Spagna P Iván Cuéllar

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Liga: i soprannomi di tutte le squadre e il perché., su sport.sky.it, 17 agosto 2019. URL consultato l'11 agosto 2021.
  2. ^ (ES) Cabanillas, La Ensaimada Mecánica, su odioeternoalfutbolmoderno.es, 14 giugno 2019. URL consultato l'11 agosto 2021.
  3. ^ a b (ES) A. González, 1916: cuando empezó todo, in Diario de Mallorca, 26 novembre 2015. URL consultato il 21 agosto 2020.
  4. ^ a b c (ES) V. Masià Pous, Historial del Real Club Deportivo Mallorca, S.A.D., su lafutbolteca.com. URL consultato il 21 agosto 2020.
  5. ^ (ES) C. Montes de Oca, Temporada 1959/1960: Vallejo marca el camino hacia la gloria, in Ultima Hora, 18 giugno 2019. URL consultato il 21 agosto 2020.
  6. ^ (EN) E. McTear, BEFORE RAFA CAME MIGUEL ÁNGEL: IN CELEBRATION OF THE NADAL FAMILY’S MASTERY IN SPORT, su thesefootballtimes.co, 25 marzo 2019. URL consultato il 21 agosto 2020.
  7. ^ (ES) Santaelena: That Copa del Rey final in 1991 helped me to be an Atletico idol for a day, in Marca, 5 maggio 2020. URL consultato il 21 agosto 2020.
  8. ^ (ES) J. Bauzà, Final de Mestalla 1998: un partido para la leyenda, in Diario de Mallorca, 7 marzo 2016. URL consultato il 18 agosto 2020.
  9. ^ (EN) The 5 Spanish Sides Who Have Won the Supercopa de España Just Once, su footyfair.com. URL consultato il 18 agosto 2020.
  10. ^ (ES) T. Jaume, Cuando el RCD Mallorca eliminó al todopoderoso Chelsea de Europa, su mallorcaconfidencial.com, 21 aprile 2020. URL consultato il 18 agosto 2020.
  11. ^ G. Mocciaro, 19 maggio 1999, la Lazio vince l'ultima edizione della Coppa delle Coppe, su tuttomercatoweb.com, 19 maggio 2017. URL consultato il 18 agosto 2020.
  12. ^ (ES) P. Muñoz, Mallorca-Lazio, en el Centenario, in Marca, 28 maggio 2015. URL consultato il 18 agosto 2020.
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