Cortale

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Cortale
comune
Cortale – Stemma
Cortale – Veduta
Cortale – Veduta
Il torrente Pesipe
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Calabria
Provincia Catanzaro
Amministrazione
SindacoFrancesco Scalfaro (Partito Democratico/La Sinistra) dal 25-5-2014 (2º mandato dal 26-5-2019)
Territorio
Coordinate38°50′22.56″N 16°24′36″E / 38.8396°N 16.41°E38.8396; 16.41 (Cortale)
Altitudine410 m s.l.m.
Superficie30,01 km²
Abitanti1 876[1] (31-12-2022)
Densità62,51 ab./km²
FrazioniGiardino, Piano, Tre Aree
Comuni confinantiCaraffa di Catanzaro, Cenadi, Girifalco, Jacurso, Maida, Polia (VV), San Floro, Vallefiorita
Altre informazioni
Cod. postale88020
Prefisso0968
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT079034
Cod. catastaleD049
TargaCZ
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Nome abitanticortalesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cortale
Cortale
Cortale – Mappa
Cortale – Mappa
Posizione del comune di Cortale all'interno della provincia di Catanzaro
Sito istituzionale

Cortale (Curtàli in calabrese) è un comune italiano di 1876 abitanti[1] della provincia di Catanzaro in Calabria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Posizione geografica[modifica | modifica wikitesto]

Centro collinare situato nel Lametino, la sua collocazione permette la contemporanea vista delle coste del mar Ionio e del mar Tirreno, essendo situato esattamente al centro del punto più stretto della Calabria e della penisola italiana, una striscia di terra di circa 30 km che divide i due mari.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale si estende lungo una lingua di terra che dalla valle dell'istmo di Squillace sale verso sud sino a raggiungere l'area montana limitrofa ai monti Contessa e Covello compresi nelle Serre calabresi. Il paese è attraversato dai torrenti Pesipe e dal suo affluente Pilla. L'area urbanizzata è caratterizzata dal quartiere Basserughe oramai quasi completamente disabitato e Donnafiori più popolato e recente.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Il clime è tipicamente appenninico meridionale, moderatamente freddo durante l'inverno ed estati calde siccitose a causa delle scarse precipitazioni durante i mesi estivi e primaverili.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Cortale faceva parte dell'antico Feudo di Maida. Le sue origini risalgono ai primi dell'anno 1000 documentate da una lettera di Ruggero I risalente al 6 maggio 1098: il primo villaggio sorse intorno ad un monastero Basiliano i cui confini venivano accuratamente definiti nella suddetta lettera del Duca di Calabria Ruggero I. In seguito Cortale divenne uno dei casali del feudo di Maida che, dal 1272 al 1331, appartenne alla famiglia dei San Licet e poi a diverse casate. Nel 1795 passò ai Ruffo di San Lucido fino al 1806, anno in cui fu abolita, dalle leggi napoleoniche, la feudalità.

Con l'istituzione dei primi comuni, decreto del 1861, Cortale divenne capoluogo del Circondario comprendente Jacurso, Vena di Maida e Caraffa. La parte più antica, Cortale Inferiore, fu distrutta dal terremoto del 1783. In seguito alla catastrofe sismica, che causò centinaia di morti, fu costruita Cortale Superiore, dove si trasferì la maggior parte della popolazione.

Il paese conserva uno dei più antichi centri storici della Calabria. È conosciuto per la pregiata lavorazione della seta, fin dalla coltura del baco. Non a caso le campagne circostanti ospitano numerosi gelseti utili per produrre la seta a partire dalle foglie.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Cortale sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica 20 marzo 1984.[3]

«D'azzurro, al san Giovanni Battista di carnagione, nascente da nuvole d'argento, poste in punta, aureolato d'oro, con il mantello rosso appoggiato al braccio sinistro, impugnante con la mano sinistra la croce del Calvario, di nero, ornata di un pennone di rosso e posta in banda. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo troncato di bianco e di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Lungo la via Cesare Battisti si trova la Chiesa Matrice, costruita nel 1799. L'interno è riccamente decorato da stucchi e affreschi ottocenteschi, opere del celebre pittore Andrea Cefaly. La chiesa è stata oggetto di una lunga e travagliata contesa fra il quartiere più antico Basserughe e quello più recente costruito in seguito al devastante sisma che colpì la Calabria nel 1783. La decisione di nominare chiesa arcipretale la nuova chiesa sorta nel nuovo quartiere Donnafiori dopo il terremoto scatenò aspre lotte, finanche armate, fra il vecchio e antico quartiere Basserughe ed il neonato quartiere Donnafiori. Il vecchio quartiere sosteneva che la titolarità della chiesa arcipretale dovesse restare alla loro chiesa che però doveva essere ancora ricostruita dopo i gravi riportati a causa del violento terremoto del 1783.

Alle porte del centro storico si può osservare la chiesa di San Giovanni (patrono del paese), costruita nel '600. La stessa chiesa che custodisce al suo interno Santa Croce, una croce di pietra calcarea rinvenuta nelle campagne antistanti la chiesa a cui la tradizione popolare riconosce miracolosi benefici. La Santa Croce è stata esposta per qualche tempo al Museo del Louvre di Parigi ed ad una mostra di arte sacra in Vaticano. La Croce è adornata con un drappo impreziosito di oro. Il 2 ed il 3 maggio di ogni anno ricorre la festa di Santa Croce molto sentita e partecipata dai cortalesi e dagli abitanti dei paesi limitrofi.[senza fonte]

Infine, percorrendo la Scalinata di Sant'Anna, possiamo osservare l'omonima chiesa. Devastata dal terremoto del 1783, sono rimaste solo alcune rovine. Venne costruita probabilmente nei primi del '600. Qui è stata ritrovata un'iscrizione in alfabeto acheo, risalente al VII secolo a.C.[4]

Nel pieno centro storico del paese possiamo ritrovare altri reperti storici, fra cui:

  • I Cinque Canali[5]
    I Cinque Canali, la principale e più antica fontana del paese, costruita nel '500.
  • I tre Canali, altra importante fontana, costruita nel 1903 circa.
  • Palazzo Gatto, edificato nel 1635.
  • Palazzo Ruffo, importante palazzo seicentesco.

Cortale può essere suddivisa in rioni, fra cui il rione Timpa o Timpone, nel centro storico del paese; il rione Basserughe, nella zona pianeggiante; il rione Donnafiori nella parte superiore, costruito poco dopo la seconda guerra mondiale, il rione M'palopiti, termine con cui vengono definite le campagne poco distanti dal centro, ed infine la zona popolare, che si sviluppa intensivamente a ovest di Donnafiori. Vicino a quest'ultimo rione si può osservare la chiesa di piazza Italia, edificata intorno al 1930. Durante la prima guerra mondiale numerosi ragazzi provenienti da Cortale sono stati chiamati alle armi. Tra questi Raffaele Ieradi si è distinto in modo eroico facendo ritorno dagli Stati Uniti dove era emigrato per arruolarsi volontario. Alla fine della guerra è stato insignito della Medaglia d'Argento al Valor Militare per aver salvato da morte certa il suo capitano durante l'Ottava battaglia dell'Isonzo.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[6]

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 agosto di ogni anno in onore del poeta Paolo Vinci viene festeggiato il Festival degli Scordati, idea dell'attore teatrale Gianni Pellegrino.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Festival Jazz & Vento[modifica | modifica wikitesto]

Nel mese di Agosto è consuetudine lo svolgimento del Festival Jazz & Vento. Nel corso delle varie edizioni si sono avvicendati sul palco molti artisti, tra i quali: Ludovico Einaudi, Giorgio Gaslini, Billy Cobham, Stefano Bollani, Gigi Cifarelli, Enrico Rava, Stefano Di Battista, Richard Galliano, Gabriele Mirabassi, Paolo Fresu, Dado Moroni, Gianluca Petrella, Francesco Bearzatti, Fabrizio Bosso, Tino Tracanna, Franco D’Andrea, Fabio Zeppetella, Raffaele Casarano, Francesco Cafiso, Cuong Vu, Danilo Gallo, Luca Aquino, Bireli Lagrene, Brunori Sas, Luca Filastro, Kenny Garret.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Paese agricolo, Cortale è rinomato per le "graffiole", dolce tradizionale, e anche per la produzione del suo speciale Fagiolo di Cortale, riconosciuto come prodotto De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine). Dal 2020 le cinque varietà di fagioli tipiche di Cortale sono state riconosciute come presidio Slow Food[senza fonte].

Il settore dell'olivicoltura ha un forte impatto sull'economia della zona e diversi giovani imprenditori agricoli propongono il loro prodotto anche all'estero. L'olio extra vergine è prodotto nel comune di Cortale e nei paesi limitrofi con tecniche agricole e produttive che consentono di ottenere un prodotto di qualità pur minimizzando le cure colturali degli ulivi[senza fonte].

Nel comune di Cortale, inoltre, è sorto il primo parco eolico della Calabria[senza fonte].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è interessato dalle seguenti direttrici stradali:

  • \2

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Raffaele Muraca lista civica di centro-sinistra sindaco
13 giugno 1999 13 giugno 2004 Domenico Melandro lista civica di centro-destra sindaco
13 giugno 2004 7 giugno 2009 Domenico Melandro Alleanza Nazionale sindaco
7 giugno 2009 25 maggio 2014 Francesco Scalfaro lista civica Indipendente sindaco
25 maggio 2014 26 maggio 2019 Francesco Scalfaro Partito Democratico Rifondazione Comunista sindaco
26 maggio 2019 in carica Francesco Scalfaro Partito Democratico La Sinistra sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

  • Calcio: la squadra locale milita nel campionato di seconda categoria.
  • Pallavolo: le squadre locali di volley maschile e femminile militano nel campionato di prima divisione.
  • Bocce: la squadra locale vanta numerosi trofei in campo regionale e nazionale.
  • Ciclismo: squadra cicloamatoriale Uci.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2022.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Cortale, su araldicacivica.it. URL consultato il 13 luglio 2022.
  4. ^ Il ritrovamento su Lamezia Informa.
  5. ^ CORTALE INFERIORE, I CINQUE CANALI, su fondoambiente.it.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cortale nella storia della Calabria, Raffaele Barilà, Rubbettino editore
  • Disse l'anticu, Marcello Domenico, Ursini editore
  • Il monachesimo basiliano nella valle del Pesipe e la Chiesa latina di Cortale antico, Marcello Domenico, Ursini editore

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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