Super 10 2002-2003
Template:Infobox campionato italiano di rugby a 15Il Super 10 2002-03 fu il 73º campionato nazionale italiano di rugby a 15 di prima divisione.
Seconda edizione con tale denominazione, e organizzata dalla Lega Italiana Rugby d'Eccellenza, per esigenze di sponsorizzazione fu noto come Findomestic Super 10. Esso vide riproporsi in semifinale le stesse sfide del Super 10 precedente[1], ovvero Petrarca - Amatori & Calvisano e Viadana - Benetton Treviso[1]; ma se, per il primo incontro, l'esito fu lo stesso di una stagione prima, con l'Amatori & Calvisano (vittorioso sia all'andata che al ritorno con un +24 complessivo di scarto) giungere alla sua terza finale consecutiva, i campioni uscenti del Viadana, dopo aver battuto Treviso all'andata per 28-26, subìrono un passivo di 15-40 al Monigo, con Franco Smith a marcare la prima meta e a seguire l'australiano Brendan "Dingo" Williams che ne mise a segno altre 4[2], il che permise ai trevigiani di imporsi sia sotto il profilo della differenza - punti che nel criticato[3] conteggio mete, fino a quella stagione ancora determinante negli incontri a eliminazione diretta, e che la stagione precedente aveva favorito il Viadana.
La finale, disputatasi al Plebiscito di Padova, fu di fatto senza storia, con Calvisano che tenne fino a tutto il primo tempo, ma che nella ripresa, ridotto in 14 dopo una contestata espulsione di Griffen[4], subì Treviso, autore di quattro mete (con Palmer, due di Manuel Dallan e Parisse) e che si conquistò così il decimo scudetto, diventando il quarto club in ordine di tempo (dopo Amatori Milano, Petrarca e Rovigo) a vestire la Stella. Nel dopopartita il presidente dell'Amatori & Calvisano, Alessandro Manzoni, già presidente dell'Amatori Milano, poi Milan, degli anni novanta, in segno di polemica con la decisione dell'arbitro romano Giulio De Santis di espellere Paul Griffen (reo, a detta del collaboratore di linea, di avere sputato verso il giudice di gara[4]), rassegnò le dimissioni da presidente del club[4].
Fu anche l'ultima uscita ufficiale della società con il nome Amatori & Calvisano: l'estate successiva, rispettando l'accordo intrapreso con la fusione societaria di cinque anni prima, essa restituì i diritti sportivi all'Amatori Milano, che si era ricostituito una stagione addietro sotto le insegne del Iride Cologno[5], e riprese il nome di Rugby Calvisano.
A retrocedere in serie A fu il Silea, società del trevigiano al suo esordio assoluto in prima divisione[1].
Squadre partecipanti e sponsor
Template:Squadre partecipanti al Super 10 di rugby
Stagione regolare
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Classifica
Template:Classifica Super 10 di rugby
Semifinali
Petrarca | 13 | 10 | ||||||||||||
Template:Rugby Amatori e Calvisano | 16 | 31 |
Viadana | 28 | 15 | ||||||||||||
Benetton | 26 | 40 |
Finale
Padova 31 maggio 2003 | Benetton Treviso | 34 – 12 | Template:Rugby Amatori e Calvisano | Stadio Plebiscito (9 100 spett.)
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Verdetti
- File:ScudettoStella.png Benetton Treviso: campione d'Italia.
- Benetton Treviso e Calvisano: qualificate alla Heineken Cup 2003-04
- Viadana, Petrarca, Parma, GRAN Parma, Rovigo, L'Aquila, Rugby Roma, Leonessa (vincitrice campionato di A) : qualificate alla European Challenge Cup 2003-04
- Silea : retrocessa in serie A.
Note
- ^ a b c Volpe, pag. 88
- ^ Emanuele Spironello, Calvisano - Treviso, la finale più attesa, in Gazzetta dello Sport, 25 maggio 2003. URL consultato il 28-1-2010.
- ^ Sergio Ghisleni, Piccolo è bello... troppe regole no, in Gazzetta dello Sport, 12 maggio 2002. URL consultato il 28-1-2010.
- ^ a b c Andrea Buongiovanni, Brilla la stella del Benetton Treviso, in Gazzetta dello Sport, 1º giugno 2003. URL consultato il 28-1-2010.
- ^ Luigi Bolognini, La nuova vita degli Amatori, in la Repubblica - Milano, 22 ottobre 2003. URL consultato il 28-1-2010.
Bibliografia
- Francesco Volpe, Paolo Pacitti, Rugby 2009, Roma, ZESI, 2008.