Colonia romana: differenze tra le versioni

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Versione delle 06:39, 9 set 2018

Una colonia romana era una comunità autonoma, situata in un territorio conquistato da Roma in cui si erano stanziati dei cittadini romani, legata da vincoli di eterna alleanza con la madrepatria.

Origine e sviluppo

L'istituzione della colonia romana si fa risalire ai tempi della sua fondazione e alle prime istituzioni volute da Romolo, e diversamente da quelle greche, comportava la compresenza di coloni romani e quella parte di uomini delle città conquistate che non veniva destinata alla schiavitù.[1]

Come luoghi in cui stanziare i propri coloni i romani prediligevano città già abitate dai popoli sottomessi. Inizialmente servivano da avamposto per controllare un territorio che sarebbe stato ulteriormente colonizzato: in questo senso, il ruolo di Aquileia nell'espansione romana verso il nord est fu importantissimo.

«Nello stesso anno [181 a.C., n.d.r.] fu dedotta nel territorio dei Galli la colonia di Aquileia. 3.000 fanti ricevettero 50 iugeri ciascuno, i centurioni 100, i cavalieri 140. I triumviri che fondarono la colonia furono Publio Scipione Nasica, Gaio Flaminio e Lucio Manlio Acidino.»

(Livio, XL, 34.2-3.)

Verso la fine della Repubblica romana, le colonie servirono soprattutto da territorio abitabile dai proletari o dai veterani dell'esercito romano: in questo modo si riduceva la pressione demografica dell'Urbe.

Amministrazione

Esistevano diversi tipi di colonia. I più importanti erano le colonie romane e le colonie di diritto latino.

Colonia di diritto romano

Gli abitanti di una colonia romana erano cittadini di Roma e godevano quindi del riconoscimento di tutti i diritti legati a questa condizione. L'amministrazione della città era controllata direttamente da Roma.

Colonia di diritto latino

Nel secondo caso venivano istituite nuove entità statali, con magistrati locali, autonomia amministrativa e, in alcuni casi, con l'emissione di monete, ma comunque con l'obbligo di fornire, in caso di guerra, l'aiuto richiesto da Roma secondo la formula togatorum. Gli abitanti delle colonie latine non erano cives Romani optimo iure, ma possedevano lo ius connubii e lo ius commercii secondo i diritti del Nomen Latinum. Le colonie venivano dedotte secondo il diritto latino sia come forma di controllo della diffusione della cittadinanza romana (in quanto considerata superiore a tutte le altre), sia per motivi pragmatici: non essendo direttamente governate da Roma come le colonie di diritto romano, ma avendo magistrati propri, potevano meglio e più velocemente prendere decisioni per difendersi da pericoli imminenti. Tra queste ricordiamo quelle fondate dopo la sconfitta definitiva degli Equi, ad Alba Fucens nel 303 a.C.,[2] a Carseoli nel 302 a.C. o nel 298 a.C., da cui era nata la tribù Aniensis.[2]

Le colonie erano rette dai duoviri, da un senato locale e da un'assemblea popolare. In età imperiale alcune città si arrogarono il titolo di colonia pur non possedendolo, perché questo titolo era diventato un privilegio di pochi municipia.

Elenco colonie romane

In età regia

Lo stesso argomento in dettaglio: Età regia di Roma.
Nome latino Nome moderno anno/i provincia o
regione augustea 		altro
Fidene 745 a.C.-737/736 a.C.[3] Latium vetus
Cameria 737/736 a.C. Latium vetus

In età repubblicana

Lo stesso argomento in dettaglio: Repubblica romana.
Nome latino Nome moderno anno/i provincia o
regione augustea 		altro
Ostia Ostia 338 a.C. Regio I Latium et Campania Rifondata
Antium[4] Anzio e Nettuno[5] 338 a.C. Regio I Latium et Campania Rifondata nel territorio dei Volsci[4]
Cales Calvi Risorta 335 a.C. Regio I Latium et Campania Ausoni
Anxur[6] Terracina 329 a.C.[6] Regio I Latium et Campania Nel paese dei Volsci[6]
Canusium Canosa di Puglia 318 a.C. Regio II Apulia et Calabria
Luceria Lucera 314 a.C. Regio II Apulia et Calabria municipio nel 90 a.C. e successivamente capitale provinciale[7]
Minturnae[8] Minturno 296 a.C.[8] Nel paese degli Aurunci[8]
Castrum Novum Picenii Giulianova tra il 290/286 a.C.[9] e il 264 a.C.[10] Regio V Picenum Tra i Piceni
Sena Gallica Senigallia 289 a.C.[11] Regio VI Umbria et ager Gallicus
Paestum Paestum 273 a.C. Regio I Latium et Campania
Cosa Ansedonia 273 a.C. Regio VII Etruria
Beneventum Benevento 268 a.C. Regio IV Samnium
Ariminum Rimini 268 a.C. Regio VIII Aemilia
Aesernia Isernia 263 a.C. Regio IV Samnium
Mediolanum Milano 222 a.C.? Regio XI Transpadana colonia nell'89 a.C. e municipio nel 49 a.C.
Placentia Piacenza 218 a.C. Regio VIII Aemilia
Cremona Cremona 218 a.C. Regio X Venetia et Histria
Brixia Brescia 196 a.C. Regio X Venetia et Histria
Copia Sibari 193 a.C. Regio III Lucania et Bruttii I coloni erano 3.000 fanti che ricevettero 20 iugeri ciascuno, e 300 cavalieri che ricevettero 40 iugeri.(Liv.35.9.7-8)
Vibo Valentia Vibo Valentia 192 a.C. Regio III Lucania et Bruttii I coloni erano 3.700 fanti che ricevettero 15 iugeri ciascuno, e 300 cavalieri che ricevettero 30 iugeri. (Liv.35.40.5-6)
Bononia[12] Bologna 189 a.C.[12] Regio VIII Aemilia
Pisaurum Pesaro[12] 184 a.C.[12] Regio VIII Aemilia
Potentia Romanorum Potenza[12] 184 a.C.[12] Regio III Lucania et Bruttii
Mutina Modena 183 a.C. Regio VIII Aemilia
Parma Parma 183 a.C. Regio VIII Aemilia
Aquileia[12][13] Aquileia[13] 181 a.C.[12][13] Regio X Venetia et Histria[13] I coloni erano 3.000 fanti (che ricevettero 50 iugeri ciascuno), centurioni (100 iugeri) e cavalieri (150 iugeri).[13]
Gravisca[12] Porto Clementino 181 a.C.[12]
Luna[12] Luni[12] 177 a.C.[12] Regio VII Etruria
Pollentia Pollenzo 125 a.C./123 a.C. Regio IX Liguria
Vardacate Casale Monferrato 125 a.C./123 a.C. Regio IX Liguria
Hasta Asti 123 a.C.-118 a.C. Regio IX Liguria
Dertona Tortona 123 a.C.-118 a.C. Regio IX Liguria
Narbo Martius Narbona 118 a.C. Gallia Narbonense
Uchi Maius Hanshir ad Dawamis Gaio Mario[14] Africa Vetus
Eporedia Ivrea 100 a.C. Regio XI Transpadana
Alba Pompeia Alba 89 a.C. Regio IX Liguria municipio tra il 49 a.C. ed il 45 a.C.
Laus Pompeia Lodi Vecchio 89 a.C. Regio XI Transpadana municipio nel 49 a.C.
Nicopolis[15] Koyulhisar 65 a.C.[15] Bitinia e Ponto[15] Durante l'ultima fase della terza guerra mitridatica, Gneo Pompeo Magno decise di fondare la città diNicopoli, nel luogo dove aveva sconfitto in battaglia Mitridate (in Armenia Minore). Qui egli inviò ad abitarla quei soldati che erano ancora feriti o in età avanzata (veterani).[15]
Karalis Cagliari ? Sardegna e Corsica municipio nel 48 a.C.
Philippi Filippi 48-47 a.C.[16] Macedonia
Cnossus Cnosso 48-47 a.C.[17] Creta
Sinope Sinop 47 a.C.[18] Bitinia e Ponto
Arelate Arles 46 a.C.[19] Gallia Narbonense
Thabraca Tabarka 46-44 a.C.[20] Africa proconsolare
Hippo Diarrhytus Biserta 46-44 a.C.[21] Africa proconsolare
Hadrumetum Susa 46-44 a.C.[22] Africa proconsolare
Thuburbo Minor Henchir Menzel El Gorschi 46-44 a.C.[23] Africa proconsolare
Uthina
(nei pressi di Cartagine) 		Udhnah 46-44 a.C.[24] Africa proconsolare
Clupea Kélibia 46-44 a.C.[20] Africa proconsolare
Carpis 46-44 a.C.[20] Africa proconsolare
Curubis Korba 45 a.C.[25] Africa proconsolare
Neapolis Nabeul 46-44 a.C.[26] Africa proconsolare
Turris Libisonis Porto Torres 46 a.C. Sardegna e Corsica
Carthago Nova Cartagena 45 a.C. Tarraconense
Tarraco Tarragona 45 a.C. Tarraconense
Olisipo Lisbona ? Lusitania 45 a.C. (municipio?)
Gades Cadice 45 a.C. Betica
Narbo Martius Narbona 45 a.C.[27][28] Gallia Narbonense nuovi veterani
Carthago Cartagine 44 a.C.[29] Africa proconsolare
Corinthus Corinto 44 a.C.[30] Achaia
Arretium Arezzo Cesare[31] Regio VII Etruria
Castrum Novum Santa Marinella Cesare[32] Regio VII Etruria
Lucus Feroniae Capena Cesare[33] Regio VII Etruria
Apta Apt Cesare[34] Gallia Narbonense
Carcaso Carcassonne Cesare[35] Gallia Narbonense
Vienna Vienne (Francia) Cesare[36] Gallia Narbonense
Lugdunum Lione 43 a.C.[37] Gallia Lugdunense
Ancona Ancona post 42 a.C.[38] Regio V Picenum
Arausio Orange 40-36 a.C.[20][39] Gallia Narbonense
Sicca Veneria Le Kef 40-36 a.C.[40] Numidia
Cirta Costantina 40-36 a.C.[41] Numidia
Banasa Sidi Ali Bou Djenoun 40-36 a.C.[42] Mauretania Tingitana
Babba[43] 40-36 a.C.[20] Mauretania Tingitana
Zilil[44] Dechra Jdid 40-36 a.C.[20] Mauretania Tingitana
Tingi[45] Tangeri 38 a.C.[20] Mauretania Tingitana
Utica Utique 36 a.C.[46] Africa proconsolare

In età imperiale

Lo stesso argomento in dettaglio: Impero romano.

Sappiamo che Augusto riordinò il nuovo sistema amministrativo provinciale anche grazie alla creazione di ventotto colonie[47][48] e numerosi municipi che favorirono la romanizzazione dell'intero bacino del Mediterraneo.

Località latina località moderna anno/i provincia o
regioni augustee 		altro
Beneventum Benevento Augusto[49] Regio II Apulia et Calabria nuova colonizzazione
Parma Parma Augusto[50] Regio VIII Aemilia nuova colonizzazione
Volterra Volterra Augusto[51] Regio VII Etruria nuova colonizzazione?
Nemausus Nîmes Augusto[52]
(15 a.C.?[53]) 		Gallia Narbonense
Reii Apollinaris Riez Augusto[54]
(15 a.C.?[53]) 		Gallia Narbonense
Thuburnica Augusto[20][55] Numidia
Simitthu Shimtu Augusto[56] Numidia
Assuras Az Zunfur Augusto[57] Africa proconsolare
Igilgili Jijel Augusto[20][55] Mauretania Caesariensis
Saldae Béjaïa Augusto[58] Mauretania Caesariensis
Tubusuctu El Kseur Augusto[59] Mauretania Caesariensis
Rusazu Tizi Tharoust Augusto[60] Mauretania Caesariensis
Rusguniae Matifu Augusto[61] Mauretania Caesariensis
Aquae Calidae Mauretaniae Hamman Rirha Augusto[20][55] Mauretania Caesariensis
Zuccabar Affreville Augusto[20][55] Mauretania Caesariensis
Gunugu Augusto[20][55] Mauretania Caesariensis
Cartenna Mostaganem Augusto[20][55] Mauretania Caesariensis
Germe Masut Augusto[62] Galatia
Lystra Katin Serai 25 a.C.[63] Asia
Antiochia Pisidiae Yalvac 25 a.C.[64] Pisidia
Emerita Augusta Santa Lucia del Trampal 25 a.C.[65] Betica
Caesarea Cherchell Claudio[66] Mauretania Caesariensis
Narbo Martius Narbona Claudio[27][28] Gallia Narbonense nuova colonizzazione
Augusta Treverorum Treviri Claudio[67][68] Gallia Belgica
Colonia Agrippina Colonia Claudio Germania inferiore
Apri Claudio[69] Tracia
Rusadir Melilla Vespasiano Mauretania Tingitana
Sirmium Sremska Mitrovica Vespasiano[70] Pannonia inferiore capitale della Pannonia
prima della divisione
Corinthus Corinto Vespasiano[71] Achaia nuova colonizzazione
Thamugadi Timgad 100[72] Numidia-Africa proconsolare
Theveste Tébessa 100 circa[73] Numidia-Africa proconsolare
Ulpia Traiana Sarmizegetusa Sarmizegetusa (Hunedoara) 106 Dacia
Aelia Augusta Aeclanum Mirabella Eclano 120 circa Regio II Apulia et Calabria
Utica Utique Adriano[46] Africa proconsolare nuova colonizzazione
Tipasa Adriano[74] Mauretania Tingitana
Apta Apt Adriano[75] Gallia Narbonense nuova colonizzazione
Banasa Sidi Ali Bou Djenoun Marco Aurelio[76] Mauretania Tingitana nuovi insediamenti
Apulum Alba Iulia Commodo[77] Dacia municipio sotto Marco Aurelio[78]
e sotto Settimio Severo[79]
Thuburbo Maior Henchir el Kasba Commodo[80] Africa proconsolare
Auzia Sour el Ghozlane Settimio Severo[81] Mauretania Caesariensis
Aquincum Budapest 194 Pannonia inferiore capitale provinciale
Nisibis Nusaybin 197[82] Mesopotamia
Carthago Cartagine Caracalla[83] Africa proconsolare nuova colonizzazione
Carnuntum[84] Petronell-Carnuntum[84] Caracalla[84] Pannonia superiore[84] capitale provinciale
Brigetio[85] Komárom[85] Caracalla/Eliogabalo[85] Pannonia inferiore
Edessa.[86] Urfa[86] Caracalla
(216?)[86] 		Mesopotamia[86]
Viminacium[87] Kostolac[87] Gordiano III Mesia superiore[87] capitale provinciale[87]

Note

  1. ^ Dionigi di Alicarnasso, II, 16.1.
  2. ^ a b Brizzi 2012, p. 79.
  3. ^ Plutarco, Vita di Romolo, 23, 7.
  4. ^ a b Rifondata nel 338 a.C. (Livio, VIII, 14.8); dal 317 a.C. ebbe propri magistrati (Livio, IX, 20.10).
  5. ^ Paola Brandizzi Vittucci, Antium: Anzio e Nettuno in epoca romana, Roma, Bardi Editore, 2000.
  6. ^ a b c Livio, VIII, 21.11).
  7. ^ Marcella Chelotti, Rilettura di CIL, IX 801 (Luceria), in Caldelli–Gregori Epigrafia e Ordine Senatorio, 30 anni dopo, Edizioni Quasar, Roma 2014, p. 663
  8. ^ a b c Livio, X, 21.7; Velleio Patercolo, I, 14.6.
  9. ^ Livio, Periochae, 11.
  10. ^ Velleio Patercolo, I, 14.8.
  11. ^ Polibio, II, 19.12.
  12. ^ a b c d e f g h i j k l m Velleio Patercolo, I, 13.2.
  13. ^ a b c d e Livio, XL, 34.2-3.
  14. ^ AE 1997, 1671; CIL VIII, 26282.
  15. ^ a b c d Cassio Dione, XXXVI, 50.3.
  16. ^ CIL III, 386a (p 977).
  17. ^ AE 2001, 2058; AE 1996, 1660; CIL III, 12041; CIL III, 14377.
  18. ^ CIL III, 13754; CIL III, 6977; CIL III, 6978; CIL III, 12220.
  19. ^ AE 1991, 1193; AE 2002, 921; CIL XII, 689 (p 818); CIL XII, 694; CIL XII, 696 (p 818); CIL XII, 700; CIL XII, 702; CIL XII, 704; AE 1959, 137; CIL XII, 719; CIL XII, 731; CIL XII, 738.
  20. ^ a b c d e f g h i j k l m Cornell & Matthews 1984, p. 72.
  21. ^ CIL VIII, 1206.
  22. ^ CIL VIII, 62.
  23. ^ CIL VIII, 14452.
  24. ^ CIL VIII, 24015.
  25. ^ ILTun 838; CIL VIII, 24100.
  26. ^ CIL VIII, 968 (p 1282).
  27. ^ a b CIL XIII, 969.
  28. ^ a b AE 1980, 609; CIL XII, 4388; CIL XII, 4390 (p 846); CIL XII, 4391; CIL XII, 4397; CIL XII, 4398; CIL XII, 4406; CIL XII, 4414; CIL XII, 4418; CIL XII, 4422; CIL XII, 4424; AE 1892, 92.
  29. ^ CIL VIII, 27420; CIL VIII, 15205; AE 1949, 36; CIL VIII, 805; AE 1902, 251; AE 1914, 167; CIL VIII, 1494.
  30. ^ AE 1997, 1392; Corinth-8-3, 82.
  31. ^ AE 1997, 517.
  32. ^ CIL XI, 3576; CIL XI, 3577; CIL XI, 3578.
  33. ^ AE 1954, 162; AE 1985, 377; AE 2005, 501; AE 1994, 612.
  34. ^ CIL XII, 1116; CIL XII, 1120; CIL XII, 1118 (p 823); CIL XII, 1114 (p 823).
  35. ^ Iscr. Latine Gallia Narbonense 656; CIL XII, 5371 (p 856).
  36. ^ AE 1993, 1148; AE 1993, 1155; CIL XII, 2327.
  37. ^ CIL X, 6087
  38. ^ Gaia Pignocchi, Il Porto di Ancona edito nel 1999
  39. ^ CIL XII, 1239 (p 824).
  40. ^ CIL VIII, 1632 (p 938); CIL VIII, 15868.
  41. ^ AE 2000, 1721; CIL VIII, 16367; CIL VIII, 16258.
  42. ^ AE 1941, 79; AE 1954, 259.
  43. ^ AE 1967, 655.
  44. ^ AE 1987, 1129; AE 1987, 1130.
  45. ^ AE 1935, 63; AE 1955, 45.
  46. ^ a b CIL VIII, 1181 (p 1388).
  47. ^ Svetonio, Augustus, 46.
  48. ^ Res Gestae, 28.
  49. ^ AE 1969/70, 167; AE 1969/70, 168; CIL IX, 2165.
  50. ^ CIL XI, 1059.
  51. ^ AE 1994, 612.
  52. ^ CIL XII, 3291.
  53. ^ a b Cassio Dione, LIV, 23.7.
  54. ^ CIL XII, 358 (p 810); CIL XII, 367.
  55. ^ a b c d e f N.Constable, Historical atlas of ancient Rome, New York 2003, p.96.
  56. ^ CIL VIII, 10594.
  57. ^ CIL VIII, 16466.
  58. ^ AE 2003, 2026.
  59. ^ AE 1934, 39.
  60. ^ AE 1921, 16.
  61. ^ AE 1956, 160 a-b.
  62. ^ CIL III, 284; CIL III, 285.
  63. ^ CIL III, 6786.
  64. ^ CIL III, 6826; CIL III, 6827.
  65. ^ AE 1998, 747; HEp-7, 150.
  66. ^ CIL VIII, 9400.
  67. ^ Tacito, ''Historiae, IV, 77.
  68. ^ Edith M.Wightman, Roman Trier and the Treveri, London 1970, p. 40 e 42; Franz Schön, Augusta Treverorum, in Der Neue Pauly (DNP), Stuttgart 1997, ISBN 3-476-01472-X, p.286.
  69. ^ CIL III, 386a (p 977); Philippi 701; Philippi 702; Philippi 703.
  70. ^ András Mócsy, Pannonia and Upper Moesia, Londra 1974, p.86.
  71. ^ Corinth-8-3, 82.
  72. ^ CIL VIII, 17842.
  73. ^ CIL VIII, 16558.
  74. ^ AE 1935, 60; AE 1958, 128.
  75. ^ CIL XII, 1120.
  76. ^ CIL VIII, 21819; AE 1935, 170.
  77. ^ AE 1989, 628; CIL III, 7773.
  78. ^ AE 1944, 30; AE 1977, 657.
  79. ^ AE 1996, 1277; AE 1996, 1278; AE 1998, 1079; IDR-III-5-1, 7; CIL III, 1083.
  80. ^ CIL VIII, 848 (p 1272, 2423); CIL VIII, 23984; CIL VIII, 12366 (p 2423); AE 1923, 16.
  81. ^ CIL VIII, 9062; CIL VIII, 9063.
  82. ^ Cassio Dione, LXXV, 23.
  83. ^ CIL VIII, 12548.
  84. ^ a b c d P.Oliva, Pannonia and the onset of crisis in the roman empire, Praga 1962, p.340.
  85. ^ a b c Làszlò Borhy, Brigetio accampamento dei legionari e municipium sul Danubio, in Traiano ai confini dell'Impero, a cura di Grigore Arbore Popescu (1998), p.88. P.Oliva, Pannonia and the onset of crisis in the roman empire, Praga 1962, p.340.
  86. ^ a b c d C.B.Wells e altri, The escavations at Dura-Europos, "Final report V", The Parchments and Papyri, New Haven 1959, papiro 28, p.146.
  87. ^ a b c d CIL III, 8109; CIL III, 8130.

Bibliografia

Fonti antiche
Fonti storiografiche moderne
in italiano
  • (IT) Giovanni Brizzi, Storia di Roma. 1. Dalle origini ad Azio, Bologna, Patron, 1997, ISBN 978-88-555-2419-3.
  • (IT) Giovanni Brizzi, Roma. Potere e identità: dalle origini alla nascita dell'impero cristiano, Bologna, Patron, 2012, ISBN 9788855531535.
  • (IT) Luciano Canfora, Giulio Cesare. Il dittatore democratico, Laterza, 1999, ISBN 88-420-5739-8.
  • (IT) J. Carcopino, Giulio Cesare, traduzione di Anna Rosso Cattabiani, Rusconi Libri, 1981, ISBN 88-18-18195-5.
  • (IT) Tim Cornell & John Matthews, Atlante del mondo romano, traduzione di Gaspare Bona, Novara, De Agostini, 1984, ISBN 9788840235189.
  • (IT) Giuseppe Ignazio Luzzatto & Guido Achille Mansuelli, Roma e le province, in Storia di Roma, vol. 17: tomo primo, Organizzazione, economia, società; tomo secondo, Topografia, urbanizzazione, cultura, Bologna, Cappelli, Istituto di Studi romani, 1985.
  • (IT) Piganiol André, Le conquiste dei romani, Milano, Il Saggiatore, 1989, ISBN 88-04-32321-3.
  • (IT) Howard H.Scullard, Storia del mondo romano. Dalla fondazione di Roma alla morte di Nerone, vol.I-II, Milano, BUR, 1992, ISBN 88-17-11574-6.
  • (IT) Ronald Syme, L'aristocrazia augustea, Milano, BUR, 1993, ISBN 9788817116077.
in inglese
in tedesco
in spagnolo
  • (ES) Julio Rodriguez Gonzáles, Historia del las legiones romanas, Madrid, 2003, ISBN 978-8493120788.
Corpora e florilegi epigrafici

Voci correlate

Collegamenti esterni

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