Lazarus (David Bowie)

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Lazarus
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaDavid Bowie
Pubblicazione17 dicembre 2015
Durata6:22 (versione album)
4:05 (versione radiofonica)
Album di provenienzaBlackstar
GenereArt rock
EtichettaISO, Columbia
ProduttoreDavid Bowie, Tony Visconti
RegistrazioneThe Magic Shop e Human Worldwide, New York (New York)
FormatiDownload digitale
David Bowie - cronologia
Singolo precedente
(2015)

Lazarus è un singolo del cantautore britannico David Bowie, il secondo estratto dal venticinquesimo album in studio Blackstar e pubblicato il 17 dicembre 2015.

Distribuito sotto forma di download digitale, il singolo ebbe la sua prima mondiale nel corso del programma BBC Radio 6 Music di Steve Lamacq.[1] Lazarus è l'ultimo singolo pubblicato in vita da David Bowie, deceduto il 10 gennaio 2016, e raggiunse la posizione numero 45 in classifica nella britannica Official Singles Chart, e la numero 40 negli Stati Uniti.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Secondo quanto affermato dal produttore discografico Tony Visconti, il testo di Lazarus, come anche le altre tracce presenti sull'album, per volontà dello stesso Bowie sono da intendersi come un auto-epitaffio, una riflessione sull'imminente morte del musicista, malato di cancro da tempo.[3][4][5][6]

Il titolo Lazarus era già stato utilizzato da Bowie per un musical recentemente scritto per il New York City Theater.[7] Lo spettacolo è il seguito della storia di Thomas Jerome Newton, protagonista del film, tratto dall'omonimo libro di Walter Tevis, L'uomo che cadde sulla terra.

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Il videoclip, appositamente accorciato ad una versione da 4 minuti circa per il singolo, fu immesso in rete il 7 gennaio 2016 sul canale Vevo di Bowie su YouTube.[8] Il video è diretto da Johan Renck, già regista del video del precedente singolo Blackstar.

Il video mostra principalmente David Bowie, nelle vesti del personaggio con gli "occhi a bottone" già presente nel precedente video di Blackstar, giacere sul letto di morte in una squallida stanzetta. Inoltre, Bowie interpreta anche un poeta, contemporaneamente tormentato ed ispirato dal teschio apparso nel video di Blackstar.[9] Alla fine del video, Bowie scompare dentro un armadio chiudendo le ante dietro di sé. Da notare il fatto che il personaggio del poeta indossi lo stesso vestito indossato da Bowie per una serie di foto realizzate nel 1976 in occasione dell'uscita dell'album Station to Station, una delle quali fu utilizzata come retro di copertina dello stesso album per la riedizione in compact disc del 1990 della Rykodisc. In quella foto Bowie era intento a disegnare l'Albero della Vita della cabala ebraica, composto dalle dieci sfere della creazione.[10]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di David Bowie.

  1. Lazarus – 4:05

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Musicisti
Produzione

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2015/16) Posizione
massima
Australia[11] 72
Austria[12] 38
Belgio (Fiandre)[12] 10
Belgio (Vallonia)[12] 45
Canada[13] 14
Francia[12] 35
Germania[12] 77
Giappone[14] 89
Irlanda[15] 48
Italia[12] 23
Paesi Bassi[12] 32
Regno Unito[16] 45
Stati Uniti[17] 40
Stati Uniti (rock)[18] 3
Stati Uniti (rock streaming)[19] 2
Spagna[12] 49
Svezia[12] 42
Svizzera[12] 16
Ungheria[20] 8

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ David Bowie launches trailer of new single Lazarus, su The Guardian, 14 dicembre 2015. URL consultato il 18 dicembre 2015.
  2. ^ Gary Trust, David Bowie Scores First Top 40 Hot 100 Single Since 1987 With 'Lazarus', in Billboard, 19 gennaio 2016. URL consultato il 19 gennaio 2016.
  3. ^ (EN) Leonie Cooper, How David Bowie told us he was dying in the 'Lazarus' video, su nme.com, New Musical Express, 11 gennaio 2016. URL consultato l'11 gennaio 2016.
  4. ^ (EN) David Bowie: Was Lazarus Bowie singing his epitaph?, su bbc.co.uk, BBC, 11 gennaio 2016. URL consultato l'11 gennaio 2016.
  5. ^ (EN) David Bowie's last release, Lazarus, was 'parting gift' for fans in carefully planned finale, su telegraph.co.uk, the Telegraph, 11 gennaio 2016.
  6. ^ David Bowie, nell’ultimo video annunciava la sua morte in www.corriere.it, 11 gennaio 2016.
  7. ^ Lazarus at New York Theater Workshop, su New York City Theater. URL consultato il 18 gennaio 2016.
  8. ^ Filmato audio David Bowie - Lazarus, su YouTube, 7 gennaio 2016. URL consultato il 10 gennaio 2016.
  9. ^ Johan Renck, su johanrenck.com. URL consultato il 10 gennaio 2016.
  10. ^ David Bowie Station to Station publicity photo from Rykodisc Reissue" (JPG), su 41.media.tumblr.com, Tumblr, 10 gennaio 1976.
  11. ^ Gavin Ryan, ARIA Singles: Justin Bieber 'Love Yourself' Spends 6th Week at No 1, su noise11.com, Noise11, 16 gennaio 2016. URL consultato il 24 febbraio 2016.
  12. ^ a b c d e f g h i j (NL) David Bowie - Lazarus, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 24 febbraio 2016.
  13. ^ (EN) David Bowie - Chart history (Billboard Canadian Hot 100), su billboard.com, Billboard. URL consultato il 24 febbraio 2016.
  14. ^ (EN) David Bowie - Chart history (Japan Hot 100), su billboard.com, Billboard. URL consultato il 24 febbraio 2016.
  15. ^ (EN) TOP 100 SINGLES, WEEK ENDING 14 January 2016, su chart-track.co.uk, GFK Chart-Track. URL consultato il 24 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2016).
  16. ^ (EN) Official Singles Chart Top 100: 15 January 2016 - 21 January 2016, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 24 febbraio 2016.
  17. ^ (EN) David Bowie - Chart history (The Hot 100), su billboard.com, Billboard. URL consultato il 24 febbraio 2016.
  18. ^ (EN) David Bowie - Chart history (Hot Rock Songs), su billboard.com, Billboard. URL consultato il 24 febbraio 2016.
  19. ^ (EN) David Bowie - Chart history (Rock Streaming Songs), su billboard.com, Billboard. URL consultato il 24 febbraio 2016.
  20. ^ (HU) Single (track) Top 40 lista, su slagerlistak.hu, Hivatalos magyar slágerlisták. URL consultato il 24 febbraio 2016.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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