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Democratici 66

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Democratici 66
(NL) Democraten 66
LeaderRob Jetten
PortavoceAnne-Marie Spierings
StatoPaesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi
SedePartijbureau D66,
Hoge Nieuwstraat 30,
L'Aia
AbbreviazioneD66
Fondazione14 ottobre 1966
IdeologiaLiberalismo sociale[1]
Progressismo
Federalismo europeo
CollocazioneCentro[2][3][4][5][6] / Centro-sinistra[7]
Partito europeoALDE
Gruppo parl. europeoRenew Europe
Affiliazione internazionaleInternazionale Liberale
Seggi Tweede Kamer
9 / 150
(2023)
Seggi Eerste Kamer
5 / 75
(2023)
Seggi Europarlamento
3 / 31
(2024)
Seggi Provinciali
33 / 572
(2023)
Iscritti30.022 (2023)
Colori     Verde
Sito webd66.nl e democrats.nl

I Democratici 66 (in olandese: Democraten 66, D66) sono un partito politico olandese socioliberale.

Presenta un programma progressista sulle questioni sociali e un programma di destra sulle questioni economiche.[8]

Il lijsttrekker Jan Terlouw nel 1982

Il partito è stato fondato nell'ottobre del 1966, da qui il nome, da Hans van Mierlo, giornalista, e Hans Gruijters, insieme a politici provenienti da diverse esperienze partitiche. Alle elezioni del 1967 il partito ottenne 7 seggi, in quelle del 1971 11 seggi ed il quelle del 1972 6 seggi. Nel 1973 entrò a far parte del governo. Dopo alterne vicende il partito prese parte nel 1994 a due governi "viola" (composti da liberali "blu" e socialdemocratici "rossi") guidati da Wim Kok. Nel 2002, capo del partito è stato eletto Thom de Graaf, che dopo il calo di consensi alle elezioni, nel 2003, ha ceduto il passo a Boris Dittrich, il quale è stato sostituito, nel 2006, da Frank Dales. Dopo il fallimento del governo tra laburisti e cristiano-democratici, D66 è entrato a far parte di un governo con cristiano-democratici e i liberali di destra, dal quale, però, è uscito nel 2005.

Alle politiche anticipate del 2006, il quadro politico olandese si è particolarmente complicato. Nelle elezioni si è rafforzato, infatti, il Partito Socialista, il partito più a sinistra, che ha guadagnato ben 17 seggi, ed ha ottenuto un buon risultato il Partito Per la Libertà, che ha conquistato 9 seggi. Hanno perso consensi tutti i partiti maggiori: il CDA (-3), il PvdA (-10), il VVD (-6), la Lista Pim Fortuyn (-8), che non ha più deputati. La radicalizzazione verso le estreme (SP e PVV) ha determinato un insuccesso per le liste più moderate, in particolare D66 è calato dal 4,07 al 1,96% ed ha dimezzato i seggi, da 6 a 3.

Hans van Mierlo durante un discorso al congresso del partito nel 1985

Alle elezioni del 2010 D66 migliora i propri risultati ottenendo il 6,95% e conquistando 10 seggi alla Camera (+7), collocandosi all'opposizione del governo di centro-destra guidato da Mark Rutte, composto dal VVD e CDA, che aveva continuato nel suo calo dimezzando i consensi dal 26,5 al 13,6%. Anche il SP calò al 9,9% ed i laburisti al 19,9%. Vero vincitore della consultazione fu il PVV, nazionalisti, che passò dal 5,9 al 15,5% dei consensi. L'appoggio esterno del PVV al Governo fu indispensabile affinché quest'ultimo disponesse di una maggioranza assoluta.

Le elezioni del 2012 portano ad un'ulteriore crescita per D66, che ottiene il 8,03% dei voti e 12 seggi alla Camera. Le elezioni vedono anche un rafforzamento del VVD (liberali conservatori) e del PvdA (laburisti) a discapito del SP (socialisti di sinistra), del PVV (nazionalisti) e del CDA (democristiani).

Le elezioni legislative del 2017 vedono la nona vittoria elettorale consecutiva (tra Camera, Parlamento Europeo, comunali, regionali e Senato) dei Democratici, che ottengono 19 seggi; il secondo più alto risultato della loro storia, dopo i 24 seggi ottenuti nel 1994.

Con le elezioni europee del 2019 la lunga serie positiva di D66 si interrompe bruscamente con pesante calo di consensi (7,07% dei voti e 2 seggi). Il 16 giugno 2023 l'europarlamentare Sophie in 't Veld abbandona i D66 per aderire a Volt Paesi Bassi.[9]

D66 è un partito di orientamento liberale. Fino al 1998, viste anche le origini radicali di Van Mierlo, i membri del partito si definivano radicali democratici. Dal 1998 in poi, il partito si è ufficialmente definito un partito socioliberale. Può essere definito un partito liberale progressista, infatti i D66 nascono come "alternativa" al VVD, i liberali-conservatori di centro-destra, e per continuare la tradizione culturale del Vrijzinnig Democratische Bond (Lega democratica dei liberi pensatori), confluita nel 1948 nel Partito del Lavoro, socialdemocratici. Molti Democratici preferiscono, infatti, definirsi democratici "liberi pensatori".

D66 è membro dell'Internazionale Liberale e dell'ALDE.

Alcune delle politiche più importanti proposte dal partito sono:

Presidenti dei gruppi parlamentari

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Risultati elettorali

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Elezioni legislative

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Elezione Voti % Seggi Posizione
Legislative 1967 307.810 4,48
7 / 150
Opposizione
Legislative 1971 428.067 6,78
11 / 150
Opposizione
Legislative 1972 307.048 4,15
6 / 150
Maggioranza
Legislative 1977 452.423 5,44
8 / 150
Opposizione
Legislative 1981 961.121 11,06
17 / 150
Maggioranza
Legislative 1982 351.278 4,26
6 / 150
Opposizione
Legislative 1986 562.466 6,13
9 / 150
Opposizione
Legislative 1989 701.934 7,89
12 / 150
Opposizione
Legislative 1994 1.391.202 15,49
24 / 150
Maggioranza
Legislative 1998 773.497 8,99
14 / 150
Maggioranza
Legislative 2002 484.317 5,10
7 / 150
Opposizione
Legislative 2003 393.333 4,07
6 / 150
Maggioranza[10]

Opposizione[11]

Legislative 2006 193.232 1,96
3 / 150
Opposizione
Legislative 2010 654.167 6,95
10 / 150
Opposizione
Legislative 2012 757.091 8,03
12 / 150
Opposizione
Legislative 2017 1.285.819 12,23
19 / 150
Maggioranza
Legislative 2021 1.565.861 15,02
24 / 150
Maggioranza
Legislative 2023 635.444 6,23
9 / 150
Opposizione

Elezioni europee

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Elezione Voti % Seggi
Europee 1979 511.967 9,03
2 / 25
Europee 1984 120.826 2,28
0 / 25
Europee 1989 311.990 5,95
1 / 25
Europee 1994 481.843 11,66
4 / 31
Europee 1999 205.623 5,80
2 / 31
Europee 2004 202.502 4,25
1 / 27
Europee 2009 515.422 11,32
3 / 25
Europee 2014 735.825 15,48
4 / 26
Europee 2019 389.692 7,07
2 / 26
  1. ^ (EN) Wolfram Nordsieck, Netherlands, in Parties and Elections in Europe, 2012. URL consultato il 17 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2016).
  2. ^ (EN) Il profilo di D66, su quirksmode.org.
  3. ^ Chris Terry, Democrats '66 (D66), su The Democratic Society, 11 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2020).
  4. ^ Coalition Politics and Cabinet Decision Making. p.90. Author - Juliet Kaarbo. Published by the University of Michigan. First published in 2012. Accessed via Google Books.
  5. ^ Can a pro-EU party thrive in Dutch elections? Financial Times. Author - Duncan Robinson. Published 27 February 2017. Retrieved 2 April 2018.
  6. ^ Negotiations to form new Dutch government to resume 100 days after vote Archiviato il 27 marzo 2019 in Internet Archive.. Reuters. Author - Bart H. Meijer. Published 23 June 2017. Retrieved 2 April 2018.
  7. ^ (NL) Simon Otjes, Is D66 links? [Is D66 leftist?], su montesquieu-instituut.nl. URL consultato il 17 agosto 2018.
  8. ^ What happened to the Dutch left?, su EUROPP, 15 marzo 2021.
  9. ^ (NL) Brief aan de D66-leden, su sophieintveld.substack.com, 16 giugno 2023. URL consultato il 16 giugno 2023.
  10. ^ Balkenende II
  11. ^ Balkenende III

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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