Lista Pim Fortuyn
Lista Pim Fortuyn | |
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(NL) Lijst Pim Fortuyn | |
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Leader | Pim Fortuyn (2002), Mat Herben (2002-2008) |
Stato | ![]() |
Fondazione | 14 febbraio 2002 |
Dissoluzione | 1º gennaio 2008 |
Ideologia | Populismo di destra,[1] Liberalismo,[2] Nazionalismo liberale[2], Democrazia diretta, Antislamismo, Laicismo, Repubblicanesimo[3] |
Collocazione | Destra |
Seggi massimi Tweede Kamer | |
Seggi massimi Europarlamento | |
Iscritti | 4 100 (2003) |
La Lista Pim Fortuyn (in olandese Lijst Pim Fortuyn, LPF) è stato un partito politico olandese fondato nel 2002 su iniziativa di Pim Fortuyn, già esponente del movimento "Olanda Vivibile" (Leefbaar Nederland), e attivo fino al 2008.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il partito si presentò per la prima volta in occasione delle elezioni legislative del 2002. La settimana precedente alla consultazione elettorale, il 6 maggio 2002, Fortuyn fu ucciso da Volkert van der Graaf, attivista di estrema sinistra. La lista di Fortuyn si piazzò al secondo posto, dietro l'Appello Cristiano Democratico, ottenendo il 17,0% dei voti e 26 seggi.
Il partito passò a Mat Herben. Alle elezioni legislative 2003, la lista Pim Fortuyn ottenne il 5,7% dei voti e otto seggi.
In seguito, il partito scomparve gradualmente dalla scena politica, dissolvendosi definitivamente nel 2008. Molti dei sostenitori hanno aderito al Partito per la Libertà.
Nel dicembre 2020 il partito politico JA21 si pone tra gli obiettivi anche quello di riportare "le idee di Fortuyn nella Camera dei Rappresentanti"[4]
Ideologia[modifica | modifica wikitesto]
Il partito si caratterizzava come populista di destra,[1] liberale,[2] e nazionalista.[2]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Jens Rydgren, Joop van Holsteyn, Holland and Pim Fortuyn: A Deviant Case or the Beginning of Something New?, 2005. in Rydgren, p. 41
- ^ a b c d Cas Mudde, A Fortuynist Foreign Policy, 2007. in Schori Liang, pp. 213-214
- ^ Andeweg, R. and G. Irwin Politics and Governance in the Netherlands, Basingstoke (Palgrave) p.49
- ^ (NL) Jarry Popelier, JA21-oprichter Joost Eerdmans: 'Aan ons de taak het land te verdedigen', su panorama.nl, 7 febbraio 2021. URL consultato il 4 maggio 2021.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Jens Rydgren (a cura di), Movements of Exclusion: Radical Right-wing Populism in the Western World, New York, Nova Science Publishers, 2005, ISBN 1-59454-096-9. URL consultato l'11 giugno 2012.
- (EN) Christina Schori Liang (a cura di), Europe for the Europeans. The Foreign and Security Policy of the Populist Radical Right, Ashgate Publishing, 2007, ISBN 978-0-7546-4851-2. URL consultato l'11 giugno 2012.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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