Carlo Simoni

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Carlo Simoni

Carlo Simoni (Fano, 24 ottobre 1943) è un attore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carlo Simoni nasce a Fano, studia a Bologna all’Istituto Statale d’Arte, poi si trasferisce a Roma, dove si diploma maestro d’arte all’Accademia di Belle Arti nel 1964. I suoi maestri sono: Vasco Bendini, Alberto Ziveri, Luigi Montanarini, Mino Maccari, Afro e Pericle Fazzini. Contemporaneamente lavora “a bottega” nello studio del pittore Eraldo Mori Cristiani.

Appassionato di poesia e teatro nel 1964 è ammesso all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico" a Roma, dove si diploma nel 1967.

Da allora Simoni coltiva le due arti: pittura e teatro.

La sua lunga carriera d’attore inizia subito dopo il diploma, quando viene chiamato da Luigi Squarzina al Teatro Stabile di Genova.

Nel 1969 per la RAI TV interpreta Alëša nello sceneggiato I Fratelli Karamazov regia di Sandro Bolchi. Negli anni successivi recita in altri sceneggiati Televisivi, tra i quali

Il mulino del Po”, “Papà Goriot”, “Leonardo da Vinci”, “Madame Bovary” , "Il ritorno di Casanova", "Gelosia", "Edera". E tante commedie teatrali appositamente prodotte per la diffusione televisiva.

Nel 1974 interpreta il ruolo di Edmund nello spettacolo teatrale "Re Lear" di Shakespeare diretto da Giorgio Strehler, spettacolo storico del Piccolo Teatro di Milano. Nello stesso anno interpreta il ruolo del re nello spettacolo "La Torre" con la regia di Luca Ronconi.

Nel 1975 vince a S. Vincent il premio I.D.I. (maschera d’oro come migliore attore teatrale dell’anno). Negli anni a seguire oltre a recitare e dipingere, scrive diversi testi per il teatro: "Gli ultimi giorni di Giacomo Leopardi" che mette in scena e ne realizza anche quattro puntate per la RAI. "Generi Misti", "Killer amore mio" e "Puccini e il suo canto". Scrive due sceneggiature cinematografiche: "Carla-o" e "Perduti nel peccato" ispirato a "La potenza delle tenebre" di Lev Tolstoj.

Ha lavorato nei più importanti Teatri Stabili e con i più importanti registi del teatro italiano:

Giorgio Strehler, Orazio Costa, Franco Enriquez, Aldo Trionfo, Luca Ronconi, Antonio Calenda, Mario Missiroli, Gianfranco de Bosio, Giorgio Presburgher, Gabriele Lavia.

Ricordiamo i titoli di alcuni spettacoli: “Re Lear“, “A Piacer Vostro“, “La Duchessa di Amalfi“, “La Torre“, “Il Pellicano“, “Ifigenia in Tauride“, “La cameriera brillante“, “L'importanza di chiamarsi Ernesto“, "Le rose del lago", “Molto rumore per nulla“, “California suite“, “Caro Marcello caro Federico“, “Memoires“ e alcuni autori tra i quali Dumas, Wilde, Cechov, Shakespeare, Goldoni, Euripide, Pirandello, Balzac, Ibsen, Strindberg, O’Neill, Testori, Feydeau, Neil Simon, Dario Fo.

Nel 1981 è assieme a Gabriele Lavia ne "Il Pellicano" di Strindberg per il Teatro Stabile di Trieste. Nel 1986, sempre per il T.S.T. è protagonista del "Moissi, eroe di scena fantasma d'amore" con Lea Padovani. Regia di Giorgio Presburgher.

Dal 1993 lavora principalmente come primo attore con il Teatro Stabile di Bolzano assieme a Patrizia Milani e con il regista Marco Bernardi, ma sempre coltivando l'interesse per altre collaborazioni artistiche e produzioni.

Nel 2002 partecipa al fianco di Cesare Cremonini al film Un amore perfetto.

Nel 2005 è protagonista del monologo “Il contrabbasso” di Patrick Suskind. Regia di Luisa Baldi, per il Festival di Serravalle dove nel 2007 presenta i “Memoires” di Carlo Goldoni, nella riduzione scenica di Giorgio Strehler.

Nel 2010 ha scritto e interpretato: “Cronaca di una tragedia. Beatrice Cenci: il mito” e nel 2011 il Festival di Borgio Verezzi gli affida l'apertura della stagione in coproduzione con lo spettacolo “La Marcolfa” di Dario Fo, di cui firma anche la regia.

Nell'estate 2016 è in scena con Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, regia di Ricard Reguant, spettacolo che sarà riproposto per le due successive stagioni invernali 2016 e 2017.

Nel 2017 è a Fano, sua città natale, con l'adattamento teatrale de "La buona novella" di Fabrizio De André, nella rielaborazione per solo, strumenti e coro di Lorenzo Donati eseguita dal Coro Polifonico Malatestiano.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Programmi TV[modifica | modifica wikitesto]

Prosa televisiva[modifica | modifica wikitesto]

Prosa radiofonica[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Premio Idi "maschera d'oro" come miglior attore dell'anno (1976)
  • Premio "Ombra della sera" premio alla carriera “Tommaso Fedra Inghirami”-Volterra 2019

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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