Gianfranco De Bosio
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Gianfranco De Bosio (Verona, 16 settembre 1924) è un regista, sceneggiatore, impresario teatrale, docente ed ex partigiano italiano È chiamato il sergente di ferro del teatro italiano per la grande tempra e per il suo indire giornate lavorative di sedici ore[1].
Indice
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Durante la Resistenza, a Verona, fu un esponente di spicco della lotta contro il nazifascismo e fu uno dei componenti del CLN provinciale al comando di Renato, ossia Otello Pighin. Ha iniziato la sua attività da studente, presso il teatro dell'Università degli Studi di Padova, da lui fondato, legando il proprio nome alla riscoperta del Ruzante e alla presentazione delle sue opere in edizioni filologicamente attendibili. Si laurea nel 1946 in Letteratura francese con una tesi su Molière, con il professor Diego Valeri[2].
Ha diretto il Teatro Stabile di Torino dal 1957 al 1968. È stato Sovrintendente dell'Ente Lirico Arena di Verona dal 1968 al 1970 e dal 1992 al 1998.
Tra le sue regie teatrali spiccano accanto a quelle dei testi ruzantiani, La resistibile ascesa di Arturo Ui (1961), di Brecht, Il bugiardo (1963), Le donne de casa soa (1986) e altre commedie di Goldoni, Le mani sporche (1964), di Sartre.
Ha anche diretto tre film: Il terrorista (1963), La Betìa ovvero in amore, per ogni gaudenza, ci vuole sofferenza (1971) e Mosè (1976).
Al Teatro Verdi (Trieste) nel 1964 cura la regia di La Périchole, con Ugo Savarese, e nel 1969 di Der Freischütz, con Virginia Zeani e Nicola Rossi-Lemeni.
All'Arena di Verona debutta con la regia di Romeo e Giulietta (Gounod) nel 1977. Nel 1979 è la volta di Mefistofele di Arrigo Boito e nel 1982, Otello e la rievocazione dell’Aida del 1913 (diciassette edizioni), portata anche in trasferta in Svizzera, in Germania, a Vienna, Tokyo ed Israele. Nel 1987 cura La traviata e nel 1991 Nabucco, riproposto per cinque stagioni. Nel 2011, 2012 e 2013 riprende le due regie di Aida e Nabucco.
Al Teatro La Fenice di Venezia nel 1980 cura la regia di Maria de Rudenz, con Katia Ricciarelli, nel 1986 Attila, con Samuel Ramey e nel 1988 I quatro rusteghi, con Ivo Vinco ed Ugo Benelli.
Dal 1998 è docente presso la Scuola del Piccolo Teatro di Milano[2].
Filmografia[modifica | modifica wikitesto]
Cinema[modifica | modifica wikitesto]
- Il terrorista, 1963.
- La Betìa ovvero in amore, per ogni gaudenza, ci vuole sofferenza, 1971.
- Carmen, 1998.
Televisione[modifica | modifica wikitesto]
- Mosè, la legge del deserto/Moses the Lawgiver, mini serie TV, 1974.
- Tosca, film TV, 1976.
- Il mercante di Venezia con Sergio Fantoni, Andrea Giordano, Massimo Dapporto, Ilaria Occhini e Gianrico Tedeschi (1979) (prosa televisiva)
- Delitto di stato, miniserie TV, 1982.
- Elisabetta, regina d'Inghilterra, film TV, 1985.
Regie opere liriche[modifica | modifica wikitesto]
- La Périchole, con Ugo Savarese (1964)Teatro Verdi (Trieste)
- 'Der Freischütz, con Virginia Zeani e Nicola Rossi-Lemeni (1969) Teatro Verdi (Trieste)
- Romeo e Giulietta (Gounod) (1977) Arena di Verona
- Mefistofele (1979) Arena di Verona
- Maria de Rudenz, con Katia Ricciarelli (1980) Teatro La Fenice di Venezia
- Otello(1982) Arena di Verona
- Aida (1982) Arena di Verona
- Attila, con Samuel Ramey (1986) Teatro La Fenice di Venezia
- La traviata (1987) Arena di Verona
- I quatro rusteghi, con Ivo Vinco ed Ugo Benelli (1988) Teatro La Fenice di Venezia
- Nabucco (1991) Arena di Verona
- Aida (2011) Arena di Verona
- Aida (2012) Arena di Verona
- Nabucco (2013) Arena di Verona
Regie teatro prosa[modifica | modifica wikitesto]
- Buoio a mezzogiorno con Luigi Vannuchi (1954)
- Il matrimonio di Ludo con Cesco Baseggio, Pina Cei, Cesco Ferro, Claudio Giuntoli e Marcello Moretti (1956)
- Don Giovanni involontario con Anna Maria Bottini (1961)
- Il bugiardo con Paola Quattrini, Giulio Bosetti, Antonio Sallines e Marina Bonfigli (1962)
- Le mani sporche con Paola Quattrini e Gianni Santucci (1964).
- Venezia salvata con Corrado Pani (1982)
- Le donne di casa soa con Giulio Scarpati (1986)
- Gin Game con Valeria Valeri (1989)
- Vaccària con Andrea Blacojevic (2005)
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ https://books.google.it/books?id=yw_Mj17Y598C&pg=PA53&lpg=PA53&dq=de+bosio+sergente+ferro&source=bl&ots=NW9RHp5D2R&sig=FZurAc3pl_eW3bfAEeJVgFuNFN8&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwie7-v4uureAhVJQBoKHchfDucQ6AEwAXoECAIQAQ#v=onepage&q=de%20bosio%20sergente%20ferro&f=false
- ^ a b Gianfranco De Bosio: la passione per il teatro inizia all’università | Il Bo Live UniPD, su Il Bo Live UniPD. URL consultato il 23 novembre 2018.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Gianfranco De Bosio, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Gianfranco De Bosio, su AllMovie, All Media Network.
- Bozzetti e fotografie di scena dall'archivio dei Piccolo di Milano, su archivio.piccoloteatro.org.
- Giovanni Puglisi, "Gianfranco De Bosio e il Teatro dell'Università di Padova 1946-1953", ed Larepubblica-Espresso [1]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 79170313 · ISNI (EN) 0000 0001 0919 2203 · SBN IT\ICCU\RAVV\050564 · LCCN (EN) n84178804 · GND (DE) 119420511 · BNF (FR) cb13954531s (data) · WorldCat Identities (EN) n84-178804 |
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