Sarah Ferrati

Sarah Ferrati (Prato, 9 dicembre 1909[1] – Roma, 3 marzo 1982) è stata un'attrice italiana.
Fu in assoluto una delle più grandi attrici teatrali italiane. La (sua) recitazione austera, essenziale, misurata, la dizione aspra e tagliente, il rigore stilistico delle interpretazioni diventarono [...] un termine di paragone costante per le nuove leve.[2]
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Si diploma all'"Accademia dei Fidenti" di Firenze, e debutta in teatro nel 1928 nella compagnia di Luigi Carini[3]. Nel 1933 ottiene il suo primo successo teatrale interpretando il personaggio di Elena nello shakespeariano Sogno di una notte di mezza estate, per la regia del tedesco Max Reinhardt con Carlo Lombardi, Cele Abba, Giovanni Cimara, Nerio Bernardi, Rina Morelli, Cesare Bettarini, Armando Migliari, Ruggero Lupi, Luigi Almirante, Giuseppe Pierozzi, Memo Benassi, Evi Maltagliati ed Eva Magni al Giardino di Boboli seguita nello stesso anno dalla regina di Bretagna nella prima assoluta di La rappresentazione di Santa Uliva di Ildebrando Pizzetti nel Chiostro Grande della Basilica di Santa Croce di Firenze con la Morelli, Bettarini, Benassi, Andreina Pagnani, Lupi, Lombardi, Bernardi, Migliari e Cimara per la regia di Jacques Copeau.

In breve passa da ruoli di "ingenua" a quelli di "prima donna". In coppia con Nino Besozzi nel 1938, nel '43 fa parte della Compagnia Stabile del "Teatro Eliseo" di Roma ed interpreta con successo La professione della signora Warren di Shaw e Hedda Gabler di Ibsen. Nel 1947 è la protagonista in Giovanna d'Arco al rogo di Arthur Honegger con Giusi Raspani Dandolo e Salvo Randone al Teatro alla Scala di Milano.
Ormai è una diva e si fa apprezzare anche come interprete di opere di Pirandello e di Cechov. Nei primi anni cinquanta, diretta da Luchino Visconti, riscuote grandi consensi sulla scena in piece come Medea di Euripide e Tre sorelle di Anton Čechov. Nel 1953 passa al Piccolo Teatro di Milano e, sotto la regia di Giorgio Strehler, si cala in ruoli di eroine affrante, come Liuba ne Il giardino dei ciliegi di Cechov (1954) e l'eccentrica protagonista de La folle di Chaillot di Jean Giraudoux (1953), favorendo tra l'altro il debutto di una novizia Ornella Vanoni. Nel 1959 e nel 1962 ha ricevuto il prestigioso Premio San Genesio come migliore attrice teatrale dell'anno.

Nel 1964 il suo nome torna a brillare quando interpreta la moglie derelitta protagonista dell'amara commedia Chi ha paura di Virginia Woolf? di Edward Albee, diretta da Franco Zeffirelli, accanto a Enrico Maria Salerno. Successivamente affronterà anche la televisione (insieme a Rina Morelli, Nora Ricci e Ave Ninchi nello sceneggiato Sorelle Materassi, del 1972), ma resterà sempre fedele al teatro, a cui si dedicherà fino a poco tempo prima della sua morte.
Sposò il tenore Luigi Infantino.
- Sarah Ferrati nelle foto di Paolo Monti
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Sarah Ferrati durante la rappresentazione teatrale di Maria Stuarda diretta da Claudio Fino, 1958
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1955
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1955
Prosa teatrale[modifica | modifica wikitesto]
- La rappresentazione di S. Uliva, di autore ignoto, regia di Jacques Copeau, 1933
- La signora è con me, di Pierre Veber, 1937
- Trenta secondi, di Aldo De Benedetti, 1937
- Compleanno, di Ladislao Bus-Feketè, 1938
- Soli in due, di Gabor Vaszary, 1939
- I poeti servono a qualche cosa, di Nicola Manzari, 1939
- Lancio mio marito, di Guglielmo Zorzi, 1940
- L'attrice cameriera, di Paolo Ferrari, 1940
- Carte in tavola, di Somerset Maugham, 1940
- Una donna senza importanza, di Oscar Wilde, regia di Tullio Covaz, 1940
- Il trionfo del diritto, di Nicola Manzari, 1941
- Lulù, di Carlo Bertolazzi, 1941
- Uno strano tè in casa Halden, di Fritz Koselka, regia di Alessandro Brissoni, 1941
- Romei e l'allodola, di Giuseppe Adami, 1941
- Il rifugio, di Dario Niccodemi, Teatro Eliseo di Roma, 1943
- La professione della signora Warren, di George Bernard Shaw, 1943
- Aurora, Daniele tra i leoni/Turbamento, di Guido Cantini, 1943
- La bella avventura, di De Cavallet e De Fleis, 1943
- Oh, il matrimonio, di George Bernard Shaw, 1943
- Il quieto vivere, di Alfredo Testoni, 1943
- Il battitore, di E. Falk, 1943
- Do mi sol do, di Paul Geraldy, 1943
- La fiaccola sotto il moggio, di Gabriele D'Annunzio, 1944
- Romeo e Giannetta, di Jean Anouilh, 1944
- Capriccio, di Hermann Bahr, 1945
- Hedda Gabler, di Henrik Ibsen, regia di Orazio Costa, 1943
- La figlia di Jorio, di Gabriele D'Annunzio, 1945
- Giovanna D'Arco, di Paul Claudel, regia di Giorgio Strehler, 1946
- Il giardino dei ciliegi, di Anton Čechov, 1946
- Sei personaggi in cerca d'autore, di Luigi Pirandello, regia di Orazio Costa, 1947
- L'impresario delle Smirne, di Carlo Goldoni, 1947
- Anfitrione 38, di Jean Giraudoux, regia di Alessandro Brissoni, 1947
- Signora, di Jean de Létraz, regia di Alessandro Brissoni, 1947
- Candida, di George Bernard Shaw, regia di Alessandro Brissoni, 1947
- Scendete, vi chiamano, di Jean de Létraz, regia di Alessandro Brissoni, 1948
- La porta chiusa, di Marco Praga, 1948
- Sogno di una notte di mezza estate, di William Shakespeare, 1948
- Proibito al pubblico, di Dourés e Marsan, 1948
- Medea, di Euripide, regia di Guido Salvini, 1949
- Le baccanti, di Euripide, regia di Guido Salvini, 1950
- I Persiani, di Eschilo, regia di Guido Salvini, 1950
- Le tre sorelle, di Anton Čechov, regia di Luchino Visconti, 1952
- Medea, di Euripide, regia di Luchino Visconti, 1953
- La pazza di Chaillot, di Jean Giraudoux, regia di Giorgio Strehler, 1954
- Elettra, di Sofocle, 1954
- Nostra Dea, di Massimo Bontempelli, 1954
- La moglie ideale, di Marco Praga, regia di Giorgio Strehler, 1954
- Il giardino dei ciliegi, di Anton Čechov, regia di Giorgio Strehler, 1955
- La casa di Bernarda Alba, di Federico García Lorca, regia di Giorgio Strehler, 1955
- Rinaldo e Armida, di Jean Cocteau, regia di Alessandro Brissoni, 1955
- La Celestina, di Fernando de Rojas, regia di Gianfranco De Bosio, 1962
- Chi ha paura di Virginia Woolf?, di Edward Albee, regia di Franco Zeffirelli, 1963
- Un equilibrio delicato, di Edward Albee, regia di Franco Zeffirelli, 1967
- La città morta, di Gabriele D'Annunzio, regia di Franco Zeffirelli, 1975
- La professione della signora Warren, di George Bernard Shaw, regia di Jerome Kilty, 1976
- Gallina vecchia, di Augusto Novelli, rielaborazione di Sarah Ferrati, regia di Mario Ferrero, 1978
Prosa radiofonica Rai[modifica | modifica wikitesto]
- Medea, di Euripide, regia di Eugenio Salussolia, trasmessa il 30 giugno 1953
- La miliardaria, di George Bernard Shaw, regia di Mario Ferrero, trasmessa il 19 marzo 1956
- La signora Rosa, di Sabatino Lopez, regia di Umberto Benedetto, trasmessa il 24 aprile 1958
Prosa televisiva Rai[modifica | modifica wikitesto]
- Come le foglie di G.Giacosa (1954)
- L'ombra di Dario Niccodemi (1954)
- La signora Rosa di Sabatino Lopez (1954)
- Rinaldo e Armida di Jean Cocteau, regia di Alessandro Brissoni, trasmessa il 9 settembre 1955.
- Proibito al pubblico (1955)
- La commedia di colui che sposò una donna muta, di Anatole France, regia di Giancarlo Galassi Beria, trasmessa il 17 gennaio 1956.
- Il giardino dei ciliegi, commedia di Anton Pavlovič Čechov, regia di Claudio Fino, trasmessa il 6 aprile 1956.
- Due mondi di Rose Franken, regia di Claudio Fino, trasmessa il 26 ottobre 1956.
- Una donna senza importanza di Oscar Wilde, regia di Silverio Blasi, trasmessa il 30 novembre 1956.
- Questi ragazzi di Gherardo Gherardi (1956)
- Medea di Euripide, regia di Sarah Ferrati, trasmessa l'11 gennaio 1957.
- Il gabbiano di Anton Čechov, regia di Mario Ferrero, trasmessa il 1º febbraio 1957.
- Il ventaglio di Lady Windermere di Oscar Wilde, regia di Claudio Fino, trasmessa il 12 aprile 1957.
- La vita degli altri, regia di Claudio Fino, trasmessa il 2 agosto 1957.
- La signora X di Alexandre Bisson, regia di Claudio Fino, trasmessa l'11 ottobre 1957.
- Luce a gas di Patrick Hamilton, regia di Claudio Fino, trasmessa il 24 gennaio 1958.
- Ferika di Ladislaus Bus-Fekete, regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 18 aprile 1958.
- Maria Stuarda di Friedrich Schiller, regia di Claudio Fino, trasmessa il 7 novembre 1958.
- Il conte Aquila di Rino Alessi, regia di Sandro Bolchi, trasmessa il 18 settembre 1959.
- La milionaria di George B. Shaw, regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 23 ottobre 1959.
- La signora Rosa, regia di Mario Landi, trasmessa il 27 maggio 1960.
- I capelli bianchi di Giuseppe Adami (1961).
- La pazza di Chaillot di Jean Giraudoux, regia di Sandro Bolchi trasmessa il 2 giugno 1961.
- Zoo di vetro di Tennessee Williams, regia di Vittorio Cottafavi, trasmessa il 5 aprile 1963.
- Spettri di Henrik Ibsen, regia di Vittorio Cottafavi, trasmessa il 15 novembre 1963.
- Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello, regia di Vittorio Cottafavi, trasmessa il 22 maggio 1964.
- Come le foglie di Giuseppe Giacosa, regia di Edmo Fenoglio, trasmessa il 26 marzo 1965.
- La porta chiusa di Marco Praga, regia di Guglielmo Morandi, trasmessa il 4 giugno 1965.
- Agamennone di Eschilo, regia di Mario Ferrero, trasmessa il 9 settembre 1966.
- Le Coefore di Eschilo, regia di Mario Ferrero, trasmessa il 16 settembre 1966.
- Le Eumenidi di Eschilo, regia di Mario Ferrero, trasmessa il 23 settembre 1966.
- Le Troiane di Euripide, regia di Vittorio Cottafavi, trasmessa il 17 febbraio 1967.
- Gallina vecchia di Augusto Novelli, regia di Mario Ferrero, trasmessa il 9 gennaio 1968.
- La casa di Bernarda Alba di Federico Garcia Lorca (1971)
- Antigone di Sofocle (1971)
- Le sorelle Materassi di Aldo Palazzeschi (1972).
- La visita della vecchia signora di Friedrich Dürrenmatt, regia di Mario Landi, trasmessa il 30 novembre 1973.
- La tana di Agatha Christie (1980)
Filmografia[modifica | modifica wikitesto]
- Fiat voluntas Dei, regia di Amleto Palermi (1935)
- La strega in amore, regia di Damiano Damiani (1966)
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Premio Sarah Ferrati, su Teatro Borsi.
- ^ FERRATI, Sara in "Dizionario Biografico", su treccani.it. URL consultato il 22 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2018).
- ^ Le informazioni riguardo alla carriera teatrale dell'attrice sono tratte dalla seguente pagina [1][collegamento interrotto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sarah Ferrati
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Ferrati, Sarah, su sapere.it, De Agostini.
- Emanuela Del Monaco, FERRATI, Sara, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 46, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1996.
- (EN) Sarah Ferrati, su Discogs, Zink Media.
- Registrazioni audiovisive di Sarah Ferrati, su Rai Teche, Rai.
- Sarah Ferrati, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Sarah Ferrati, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- Ilaria Landi, Sarah Ferrati, su Archivio Multimediale Attori Italiani, 30 novembre 2011.
- Sito ufficiale di Sarah Ferrati, su premiosarahferrati.it. URL consultato l'8 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2007).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 90248131 · SBN MILV162219 · WorldCat Identities (EN) viaf-90248131 |
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