Gabriele Lavia

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Gabriele Lavia nel 1975

Gabriele Lavia (Milano, 10 ottobre 1942) è un attore, regista e doppiatore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gabriele Lavia nel 1973

Gabriele Lavia nasce a Milano da genitori siciliani, ma cresce a Torino, dove il padre — dipendente del Banco di Sicilia — era stato trasferito per lavoro dopo il breve lasso di tempo trascorso nel capoluogo lombardo.[1] Figura tra le più rappresentative del teatro italiano degli ultimi quarant'anni, debutta come attore teatrale nel 1963 dopo il diploma all'Accademia nazionale d'arte drammatica. Si rivela al grande pubblico recitando nello sceneggiato televisivo Marco Visconti (con Raf Vallone e Pamela Villoresi), per la regia di Anton Giulio Majano, nella parte di Ottorino Visconti. Ha preso altresì parte allo sceneggiato Aut Aut - Cronaca di una rapina (1976), interpretando un rapinatore protagonista di un colpo a una banca.

Per il Teatro alla Scala di Milano nel 1969 è il Servo della casa di Laio in Edipo re, con musiche di scena di Andrea Gabrieli per regia di Giorgio De Lullo, con Giorgio Albertazzi e Anna Proclemer. Nel 1969, diretto da Orazio Costa, interpreta il tragico scrittore Konstantin Trepliov, alla messa in scena di Čechov Il gabbiano[2]; nel 1972, per la regia di Giorgio Strehler, è Edgar, figlio del Conte di Gloucester, nello shakespeariano Re Lear, con Tino Carraro; nel 1983 cura la regia di Les pèlerins de la Mecque di Christoph Willibald Gluck con Cecilia Gasdia alla Piccola Scala e, l'anno dopo, di I Lombardi alla prima crociata con Silvano Carroli, Ghena Dimitrova e José Carreras (direttore d'orchestra Gianandrea Gavazzeni).

È stato diretto in teatro da importanti registi tra i quali Giorgio Strehler, Giuseppe Patroni Griffi, Giancarlo Sbragia, Luigi Squarzina, Mario Missiroli, Marco Sciaccaluga. Regista lui stesso di Scandalosa Gilda, del noir Sensi e La lupa, tutti con Monica Guerritore, che in quel periodo era sua moglie. Come regista teatrale esordisce nel 1975 con Otello di William Shakespeare, e come regista cinematografico nel 1983 col film Principe di Homburg (grazie al quale nel 1984 si aggiudica il Nastro d'argento al miglior regista esordiente). Come regista d'opera lirica il suo esordio è nel 1983 con I pellegrini alla Mecca di Gluck.

Come attore cinematografico è stato diretto da Francesco Nuti (nel 2002 il regista doveva realizzare il film Olga e i fratellastri Billi, film mai realizzato per problemi di salute di Nuti), Dario Argento, Gabriele Muccino, Tonino Cervi, Giuseppe Tornatore, Pupi Avati, Francesco Maselli, Damiano Damiani e Mauro Bolognini. Negli anni settanta e ottanta ha partecipato a importanti pellicole horror come Chi sei? di Ovidio G. Assonitis, Profondo rosso e Inferno di Dario Argento e infine Zeder di Pupi Avati. Ha prestato la sua voce in alcuni doppiaggi, come Hugo Weaving in V per Vendetta (2005) e Stanley Tucci in Il diavolo veste Prada (2006). Nel 2008 è stato presidente di giuria del Gran Premio Internazionale del Doppiaggio.

Nel 1989 con Giancarlo Volpi fonda a Milano la Compagnia Lavia. È stato co-direttore artistico del Teatro Eliseo di Roma (dal 1980 al 1987), direttore artistico del Teatro Stabile di Torino (dal 1997 al 2000) e del festival Taormina Arte (nel 1993). Nel 2004 è il vincitore del Premio Olimpici del Teatro per la migliore regia e per il migliore spettacolo (L'avaro di Molière). Dal 2011 dirige il Teatro stabile di Roma con sede all'Argentina. Nel 2011 partecipa allo spettacolo Italialand nella puntata del 25 novembre, interpretando "La morte" che va a prendere Bersani e con cui poi giocherà a scacchi. Bersani è interpretato da Maurizio Crozza. Al Teatro Verdi di Trieste nel 2011 cura la regia di Salomè diretto da Stefan Anton Reck.

In occasione del Giorno della Memoria al Quirinale, il 27 gennaio 2012, Lavia legge un brano tratto da Se questo è un uomo di Primo Levi, nel 25º anniversario della scomparsa dello scrittore italiano di origine ebraica.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Gabriele Lavia nel 1975 con l'allora moglie e collega Annarita Bartolomei e il loro figlio Lorenzo

Ha tre figli: Lorenzo (1972), nato dal primo matrimonio con l'attrice Annarita Bartolomei, e Maria Fragolina (1989) e Lucia (1992), nate dal secondo matrimonio con Monica Guerritore.

Nel 2015 si è risposato con l'attrice Federica Di Martino.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Gabriele Lavia in Zeder (1983)

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Opere liriche[modifica | modifica wikitesto]

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

  • Tommaso Le Pera e Anna Testa, Lavia il terribile, Imola, Manfredi Edizioni, 2017.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La Stampa - Lavia: “Rivivo i miei ricordi di bambino siciliano a Torino”
  2. ^ Filmato audio Gabriele Lavia, su YouTube.
  3. ^ Principe di Homburg, su imdb.com.
  4. ^ Albo d'oro dei premiati, su premiflaiano.com. URL consultato il 18 maggio 2022.
  5. ^ Premi Flaiano, tutti i vincitori, su il Centro, 26 giugno 2019. URL consultato il 10 luglio 2019.
  6. ^ Premio Cinema Industria, Premio speciale alla Carriera, su lasettimarte.it.
  7. ^ Notizia da Il Sole 24 Ore, su ilsole24ore.com.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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