Leandro Castellani

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Leandro Castellani (1973)

Leandro Castellani (Fano, 1º dicembre 1933[1]) è un regista, sceneggiatore e autore televisivo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È stato uno dei principali creatori dell'inchiesta storica televisiva e dei programmi di testimonianze, per i quali ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, dal Leone d'oro di Venezia al Premio Marconi, dal Premio Montecarlo al Prix Italia e diversi altri.

Fra le inchieste-tv da lui curate e realizzate: L'enigma Oppenheimer, i cicli Mille non più mille (1979), La bomba prima e dopo (1984), Norimberga: processo al processo (1985), Le mille e una Italia (1987), Vaticano segreto (1997). Ha diretto e spesso anche scritto numerosi sceneggiati, telefilm e film per la tv, fra i quali L'affare Dreyfus (1968), Il processo Slansky (1968), Le cinque giornate di Milano (1970), Orfeo in paradiso (1971), Ipotesi sulla scomparsa di un fisico atomico (1972), Delitto di regime - Il caso Don Minzoni (1973), Ladri & Quadri, (1973), Quaranta giorni di libertà (1974), La gatta (1978), Il sottoscritto Giuseppe Donati (1983), Se non avessi l'amore (1991) e molti altri.

Si è cimentato, sempre con successo, in quasi tutti i generi televisivi, dal teatro reinventato per la tv (Il Faust di Marlowe, 1977), allo spettacolo musicale (Vai col liscio!, 1974), al giallo (Sul filo della memoria, 1972) al film-tv d'impegno culturale (Tommaso d'Aquino, 1975), alla "docu-fiction" come le quindici biografie risorgimentali di Italia chiamò (1992). Ha inoltre curato la regia della quarta e quinta stagione della fiction televisiva Incantesimo (2000-2002).

Per la radio ha scritto e diretto importanti sceneggiati: Oganga Schweitzer (12 puntate), Le voci dell'aria (65 puntate), Raccontare Antonio (5 puntate). Per il cinema ha diretto Il coraggio di parlare (1987) e Don Bosco (1988).

Laureato in filosofia all'Università di Urbino e diplomato al Corso superiore di giornalismo presso la stessa università, ha dato alle stampe volumi storici, saggi giornalistici e opere di narrativa. Ha anche dedicato alcuni volumi al linguaggio audiovisivo ed è stato redattore per le voci di cinema e televisione per il dizionario di scienze e tecniche La comunicazione (2002).

È stato docente di teoria e tecnica della televisione presso la facoltà di Scienze della comunicazione dell'U.P.S. a Roma. È membro dell'Accademia marchigiana di scienze lettere ed arti, sodale del Pio Sodalizio dei Piceni di Roma, socio della Fondazione Carifano, Commendatore al merito della Repubblica Italiana.

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Come si fabbrica un programma tv, Brescia, La Scuola, 1970
  • Lo Strauss della Romagna, le avventure di Secondo Casadei, Camunia Edizioni 1982
  • Leggere e scrivere audiovisivo, Brescia, La Scuola, 1991.
  • Temi e figure del film religioso, Leumann (To), Elle Di Ci, 1994
  • La TV dell'anno zero, Roma, Studium, 1995
  • Mistero Majorana. L'ultima verità, Firenze, Editrice Clinamen, 2006
  • Il pianeta TV, Caravaggio editore, 2017
  • La ballata dello schioppo e della croce, Annulli editori, 2017

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
immagine del nastrino non ancora presente
Premio Foyer des Artistes - 45ª edizione
«scrittore, docente universitario, ideatore di programmi TV e regista capace di passare da incisive inchieste televisive a film per il grande schermo ammirati e premiati in Italia e all'estero»
— Roma (Sala Baldini – Piazza di Campitelli)[2]
— 29 gennaio 2017

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Leandro Castellani, Compleanno in famiglia, su facebook.com. URL consultato il 2 dicembre 2023.
  2. ^ Rosalba Angiuli, PREMIO FOYER DES ARTISTES: Due marchigiani saranno premiati a Roma, su pesaronotizie.com. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2017).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • P. Giorgio Martellini, Legati da un nastro di celluloide, Radiocorriere TV, 1971, n. 4, pp. 84-85

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN93586026 · ISNI (EN0000 0001 1687 8916 · SBN CFIV007897 · LCCN (ENn85101871 · GND (DE141324651 · BNF (FRcb15529560j (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n85101871