Aeronautica Militare (Italia): differenze tra le versioni

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== Mezzi in dotazione ==
== Mezzi in dotazione ==
La dotazione attuale di mezzi comprende vari tipi di [[aeromobile|aeromobili]], specificatamente:<ref name="awst_20070115">"World Military Aircraft Inventory", Aerospace Source Book 2007, ''[[Aviation Week & Space Technology]]'', [[January 15]] [[2007]].</ref>
<!-- Il capitolo inizia con: "La dotazione attuale di mezzi comprende vari tipi di aeromobili, specificatamente...", per cui a ragion di locica si devono indicare gli arei attualmente disponibili, fonte principale "orbat" -->
La dotazione attuale di mezzi comprende vari tipi di [[aeromobile|aeromobili]], specificatamente:<ref name="awst_20070115">"World Military Aircraft Inventory", Aerospace Source Book 2007, ''[[Aviation Week & Space Technology]]'', [[January 15]] [[2007]].</ref> <ref name="orbat">{{cita web|url=http://www.milaviapress.com/orbat/italy/index.php|titolo=Italy military aviation OrBat|accesso=04-04-2010}}</ref> <ref name="ami">{{cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/Mezzi/velivoliDotazione/Pagine/SchedeVelivoli.aspx|titolo=Il portale dell'Aeronautica Militare - Schede Aeromobili|accesso=04-04-2010}}</ref>
;[[Aereo da caccia|Caccia]] e cacciabombardieri
;[[Aereo da caccia|Caccia]] e [[cacciabombardiere|cacciabombardieri]]
* 34 [[General Dynamics F-16 Fighting Falcon]], (F-16/A block 15); a questo numero vanno sottratti:
* 28 [[General Dynamics F-16 Fighting Falcon]] (F-16A Block 15 Fighting Falcon); tutti questi mezzi sono stati forniti in [[leasing]] dalla USAF con contratto 2003-2010, esteso fino al 2012 per 14 aeromobili; a questo numero vanno aggiunti:
:1 caduto nei pressi di [[Trapani]] (MM7237) nel 2004 per avaria della [[Auxiliary power unit|APU]] e conseguente perdita totale degli impianti elettrici e idraulici;
:1 caduto nei pressi di [[Trapani]] (MM7237) nel 2004 per avaria della [[Auxiliary power unit|APU]] e conseguente perdita totale degli impianti elettrici e idraulici;
:2 precipitati in addestramento in [[Sardegna]] nel 2006 (MM7246 e MM7263) dopo una collisione;
:2 precipitati in addestramento in [[Sardegna]] nel 2006 (MM7246 e MM7263) dopo una collisione;
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:1 caduto al largo delle [[isole Egadi]] (MM72??) nel 2008 dopo essere stato colpito da un fulmine;<ref>{{cita web|autore=David Cenciotti|url=http://cencio4.wordpress.com/2008/02/15/a-lightning-strike-causes-the-loss-of-an-italian-f-16-are-lightnings-a-risk-for-aviation-safety/|titolo= A lightning strike causes the loss of an Italian F-16. Are lightnings a risk for aviation safety?|accesso=13-10-2008|lingua=en|data=Data pubblicazione 15-02-2008}}</ref>
:1 caduto al largo delle [[isole Egadi]] (MM72??) nel 2008 dopo essere stato colpito da un fulmine;<ref>{{cita web|autore=David Cenciotti|url=http://cencio4.wordpress.com/2008/02/15/a-lightning-strike-causes-the-loss-of-an-italian-f-16-are-lightnings-a-risk-for-aviation-safety/|titolo= A lightning strike causes the loss of an Italian F-16. Are lightnings a risk for aviation safety?|accesso=13-10-2008|lingua=en|data=Data pubblicazione 15-02-2008}}</ref>
:1 precipitato in addestramento nelle acque antistanti [[Cervia]] (Ravenna) (MM72??) l'11 febbraio 2010, il pilota si è eiettato ed è stato recuperato da un peschereccio.
:1 precipitato in addestramento nelle acque antistanti [[Cervia]] (Ravenna) (MM72??) l'11 febbraio 2010, il pilota si è eiettato ed è stato recuperato da un peschereccio.
Tutti questi mezzi sono stati forniti in [[leasing]] dalla USAF con contratto 2003-2010, esteso fino al 2012 per 14 aeromobili.
<!-- Per favore, non cambiate il numero degli Eurofighter Typhoon. Adesso sono 46, diventeranno 75 nel 2010 -->
<!-- Per favore, non cambiate il numero degli Eurofighter Typhoon. Adesso sono 46, diventeranno 75 nel 2010 -->
<!-- Per favore, non cambiate il numero degli Eurofighter Typhoon se non avete fonti che contraddicono quelle citate qui e le riportate -->
<!-- Per favore, non cambiate il numero degli Eurofighter Typhoon se non avete fonti che contraddicono quelle citate qui e le riportate -->
* 74 [[Eurofighter Typhoon]]; 29 velivoli tranche 1 più 1 tranche 2 già consegnati<ref name="aereimilitari">{{cita web|url=http://www.aereimilitari.org/Aerei/EF-2000.htm|titolo=Storia del programma Eurfighter Typhoon|accesso=04-06-2008|editore=www.aereimilitari.org|data=Data pubblicazione 12-2006}}</ref><ref>{{cita web|autore=Alenia Aeronautica|url=http://www.paginedidifesa.it/2008/pdd_080338.html|titolo=Consegnato l'ultimo Eurofighter Typhoon della tranche 1|accesso=4-06-2008|editore=Pagine di Difesa|data=Data pubblicazione 26-03-2008}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.eurofighter.com/news/20081118_ItalyT2.asp|titolo=Alenia Aeronautica News: Delivery of First Tranche 2 Typhoon to the Italian Air Force|accesso=24-11-2008|lingua=en|editore=www.eurofighter.com|opera=News|data=Data pubblicazione 18-11-2008}}</ref>. Consegne da continuare di altri 55 velivoli di cui 3 biposto a standard tranche 2<ref name="aereimilitari"/> con ordine firmato nel [[2004]] che porterebbe il totale a 75 entro il [[2010]]. Possibile ulteriore ordine di altri 46 aerei<ref>{{cita web|url=http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/showXhtml.Asp?idAtto=19120&stile=6&highLight=1&paroleContenute=
* 42 [[Eurofighter Typhoon]] (Eurofighter 2000 Typhoon); 29 velivoli tranche 1 più 1 tranche 2 già consegnati<ref name="aereimilitari">{{cita web|url=http://www.aereimilitari.org/Aerei/EF-2000.htm|titolo=Storia del programma Eurfighter Typhoon|accesso=04-06-2008|editore=www.aereimilitari.org|data=Data pubblicazione 12-2006}}</ref><ref>{{cita web|autore=Alenia Aeronautica|url=http://www.paginedidifesa.it/2008/pdd_080338.html|titolo=Consegnato l'ultimo Eurofighter Typhoon della tranche 1|accesso=4-06-2008|editore=Pagine di Difesa|data=Data pubblicazione 26-03-2008}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.eurofighter.com/news/20081118_ItalyT2.asp|titolo=Alenia Aeronautica News: Delivery of First Tranche 2 Typhoon to the Italian Air Force|accesso=24-11-2008|lingua=en|editore=www.eurofighter.com|opera=News|data=Data pubblicazione 18-11-2008}}</ref>. Consegne da continuare di altri 55 velivoli di cui 3 biposto a standard tranche 2<ref name="aereimilitari"/> con ordine firmato nel [[2004]] che porterebbe il totale a 75 entro il [[2010]]. Possibile ulteriore ordine di altri 46 aerei<ref>{{cita web|url=http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/showXhtml.Asp?idAtto=19120&stile=6&highLight=1&paroleContenute=
|titolo=ODG SU P.D.L. DI BILANCIO IN COMMISSIONE 0/03256/004/04|accesso=04-06-2008|editore= IV COMMISSIONE (DIFESA) Camera dei Deputati|data=Data pubblicazione 27-11-2007}}</ref> di cui 2 biposto a standard tranche 3 che porterebbe il totale a 121 entro il [[2014]];
|titolo=ODG SU P.D.L. DI BILANCIO IN COMMISSIONE 0/03256/004/04|accesso=04-06-2008|editore= IV COMMISSIONE (DIFESA) Camera dei Deputati|data=Data pubblicazione 27-11-2007}}</ref> di cui 2 biposto a standard tranche 3 che porterebbe il totale a 121 entro il [[2014]];
<!-- Per favore, non cambiate il numero degli AMX. Diamo conto solo di quelli aggiornati allo standard ACOL -->
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<!-- Per favore, non cambiate il numero degli AMX se non avete fonti che contraddicono quelle citate qui e le riportate -->
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* 65 [[AMX International AMX|AMX Ghibli]] (originariamente 110 AMX e 26 AMX-T; prima tranche ritirata dal servizio per problemi tecnici al tettuccio)
* 67 [[AMX International AMX|AMX Ghibli]] (originariamente 110 AMX e 26 AMX-T); prima tranche ritirata dal servizio per problemi tecnici al tettuccio)
** 55 AMX Ghibli monoposto e
** 50 AMX Ghibli monoposto e
** 10 AMX-T Ghibli biposto; in via di aggiornamento allo standard ACOL - ''Aggiornamento delle Capacità Operative e Logistiche''.<ref>{{cita web|url=http://www.baskerville.it/Flynet/aeromedia/acol.html|titolo=Prosegue la sperimentazione AMX ACOL|accesso=GG-MM-2008|editore=Aeromedia|data=ottobre 2006}}</ref>;
** 17 AMX-T Ghibli biposto; in via di aggiornamento allo standard ACOL - ''Aggiornamento delle Capacità Operative e Logistiche''.<ref>{{cita web|url=http://www.baskerville.it/Flynet/aeromedia/acol.html|titolo=Prosegue la sperimentazione AMX ACOL|accesso=GG-MM-2008|editore=Aeromedia|data=ottobre 2006}}</ref>;
* 89 [[Panavia Tornado]] di cui
* 76 [[Panavia Tornado]] (originariamente 100 Tornato IDS) di cui
** 74 Panavia Tornado IDS; (18 macchine con armamento ''stand off'' a guida GPS e laser - previsti tre stadi di aggiornamento detti IDS 1<sup>o</sup> MLU - ''Middle Life Update'', IDS 2<sup>o</sup> MLU, IDS full MLU; il primo è stato completato; il secondo è in corso);
** 59 Panavia Tornado IDS; (18 macchine con armamento ''stand off'' a guida GPS e laser - previsti tre stadi di aggiornamento detti IDS 1<sup>o</sup> MLU - ''Middle Life Update'', IDS 2<sup>o</sup> MLU, IDS full MLU; il primo è stato completato; il secondo è in corso);
** 15 Panavia Tornado IT-ECR; specializzato nella soppressione delle difese aeree avversarie mediante l’impiego di missili aria-superficie AGM-88 HARM (High-speed Anti Radiation Missile).
** 17 Panavia Tornado IT-ECR; specializzato nella soppressione delle difese aeree avversarie mediante l’impiego di missili aria-superficie AGM-88 HARM (High-speed Anti Radiation Missile).


;Trasporto
;Trasporto
* 12 [[Lockheed C-130 Hercules|Lockheed C-130J Hercules]]; 6 di questi possono essere trasformati in altrettanti aerorifornitori ''KC-130J'' grazie all'adozione di appositi kit;
* 11 [[Lockheed C-130 Hercules|Lockheed C-130J Hercules]]; 6 di questi possono essere trasformati in altrettanti aerorifornitori ''KC-130J'' grazie all'adozione di appositi kit;
* 10 [[Lockheed C-130 Hercules|Lockheed C-130J-30 Hercules]];
* 10 [[Lockheed C-130 Hercules|Lockheed C-130J-30 Hercules]];
* 12 [[Alenia C-27J Spartan]].<ref>[http://www.milaviapress.com/orbat/italy/index.php Milaviapress Order of Battle]</ref>
* 12 [[Alenia C-27J Spartan]].<ref>[http://www.milaviapress.com/orbat/italy/index.php Milaviapress Order of Battle]</ref>
* [[Alenia G.222]]<ref>[http://www.aeronautica.difesa.it/Mezzi/velivoliDotazione/Pagine/G-222.aspx sito istituzionale dell'Aeronautica Militare]</ref>
* 2 [[Alenia G.222]]<ref>[http://www.aeronautica.difesa.it/Mezzi/velivoliDotazione/Pagine/G-222.aspx sito istituzionale dell'Aeronautica Militare]</ref>


;Trasporto personalità
;Trasporto personalità
* 3 [[Airbus A320#A319CJ.2FACJ|Airbus A319CJ]] (MM62174, MM62209, MM62243, l'esemplare MM62173, primo consegnato, venne venduto alla Turchia nel 2005<ref>{{cita web|url=http://www.airfleets.net/ficheapp/plane-a319-1002.htm|titolo=Turkish Air Force TC-ANA (Airbus A319) (Ex D-AJVF MM62173)|accesso=15-01-2009|lingua=en|editore=Airfleets}}</ref>);
* 3 [[Airbus A320#A319CJ.2FACJ|Airbus A319CJ]] (MM62174, MM62209, MM62243, l'esemplare MM62173, primo consegnato, venne venduto alla Turchia nel 2005<ref>{{cita web|url=http://www.airfleets.net/ficheapp/plane-a319-1002.htm|titolo=Turkish Air Force TC-ANA (Airbus A319) (Ex D-AJVF MM62173)|accesso=15-01-2009|lingua=en|editore=Airfleets}}</ref>);
* 2 [[Dassault Falcon 50]] (MM62026, MM62029) usati principalmente per compiti di [[aeroambulanza]]
* 1 [[Dassault Falcon 50]] (MM62026, MM62029) usati principalmente per compiti di [[aeroambulanza]]
* 3 [[Dassault Falcon 900|Dassault Falcon 900 EX]];
* 3 [[Dassault Falcon 900|Dassault Falcon 900 EX]];
* 2 [[Dassault Falcon 900|Dassault Falcon 900 Easy]];
* 2 [[Dassault Falcon 900|Dassault Falcon 900 Easy]];
* 9 [[Piaggio P180 Avanti]].
* 15 [[Piaggio P180 Avanti]].


;Addestramento
;Addestramento
* 30 [[SIAI-Marchetti SF-260|Aermacchi SF260EA]];<ref>{{cita web|autore=Pagine di Difesa|url=http://www.paginedidifesa.it/2007/pdd_070748.html|titolo= Consegnati all'Aeronautica militare gli ultimi due velivoli SF-260EA|accesso=15-04-2008|editore=Stato Maggiore Aeronautica}}</ref>
* 31 [[SIAI-Marchetti SF-260|Aermacchi SF260EA]];<ref>{{cita web|autore=Pagine di Difesa|url=http://www.paginedidifesa.it/2007/pdd_070748.html|titolo= Consegnati all'Aeronautica militare gli ultimi due velivoli SF-260EA|accesso=15-04-2008|editore=Stato Maggiore Aeronautica}}</ref>
* 33 [[Aermacchi]] [[Aermacchi MB-339|MB-339A MLU]];
* 82 [[Aermacchi MB-339]] (ordinati 107x MB-339A e 30x MB-339CD):
* 29 [[Aermacchi]] [[Aermacchi MB-339|MB-339CD]];
: 37 [[Aermacchi]] [[Aermacchi MB-339|MB-339A MLU]];
* 15 [[Aermacchi]] [[Aermacchi MB-339|MB-339PAN]].
: 15 [[Aermacchi]] [[Aermacchi MB-339|MB-339PAN]] ''[[Frecce Tricolori|Pattuglia Acrobatica Nazionale]]'';
: 30 [[Aermacchi]] [[Aermacchi MB-339|MB-339CD]];


;Altri tipi
;Altri tipi
* 9 [[Breguet BR.1150 Atlantic]] (Pattugliatore marittimo operativo congiuntamente con la Marina Militare);
* 16 [[Breguet BR.1150 Atlantic]] (pattugliatore marittimo operativo congiuntamente con la [[Aviazione Navale]]);
* 6 [[RQ-1 Predator|RQ-1A Predator]] ([[UAV|velivolo senza pilota]]);
* 6 [[RQ-1 Predator|RQ-1A Predator]] ([[UAV|velivolo senza pilota]]);
* [[Grob G.103]] ([[aliante]]);
* [[Grob G.103]] ([[aliante]]);
* [[SIAI-Marchetti]] [[SIAI-Marchetti S-208|S-208M]];
* 20 [[SIAI-Marchetti]] [[SIAI-Marchetti S-208|S-208M]];
* 6 [[Piaggio P.166]]DL3 APH.<ref>{{cita web|url=http://www.piaggioaero.com/it/products/aircraft/p166/showcase.php|titolo=Showcase|accesso=17-03-2008
* 5 [[Piaggio P.166]]DL3 APH.<ref>{{cita web|url=http://www.piaggioaero.com/it/products/aircraft/p166/showcase.php|titolo=Showcase|accesso=17-03-2008
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* 1 [[Aeritalia]] [[G.222]] VS, aereo da ricognizione elettronica<ref>{{cita web|url=http://www.baskerville.it/flynet/aeromedia/g222hist.html|titolo=Breve storia del G 222/G 222 brief History|accesso=10-12-2009}}</ref>
* 1 [[Aeritalia]] [[G.222]] VS, aereo da ricognizione elettronica<ref>{{cita web|url=http://www.baskerville.it/flynet/aeromedia/g222hist.html|titolo=Breve storia del G 222/G 222 brief History|accesso=10-12-2009}}</ref>

Versione delle 15:47, 4 apr 2010

Disambiguazione – Se stai cercando la forza aerea militare di uno stato, vedi Aeronautica militare.
Aeronautica Militare
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

L'Aeronautica Militare è, assieme a Esercito Italiano, Marina Militare ed Arma dei Carabinieri, una delle quattro forze armate italiane, in particolare quella destinata alle operazioni aeree.

Alla data del 1º gennaio 2009 disponeva di un organico di 42.960 effettivi, di cui ufficiali 6.118, marescialli 24.410, sergenti 3.792, truppa in servizio permanente 4.316, truppa in ferma 2.324[1].

Storia

Le origini

Lo stesso argomento in dettaglio: Regia Aeronautica.

Le origini dell'aeronautica italiana possono essere fatte risalire alla campagna d'Africa Orientale del 1887-1888, quando il genio militare utilizzò degli aerostati a scopo di osservazione dall'alto. La sezione aeronautica del genio si espanderà negli anni successivi fino ad assumere la dimensione di una brigata e successivamente di un battaglione. In seguito alla venuta su invito di Wilbur Wright a Roma nel 1909 e delle dimostrazioni che diede delle caratteristiche dell'aeroplano, questi fu adottato e la prima scuola di volo militare fu fondata a Centocelle (Roma) che divenne il primo aeroporto italiano. Il primo brevetto di pilota venne rilasciato nel maggio 1911 al tenente di vascello Mario Calderara. Il primo utilizzo operativo delle forze aeree avvenne con la campagna di Libia del 1911-1912, attraverso l'utilizzo di 4 aerostati, 2 dirigibili e 28 aerei.

La prima guerra mondiale

Dopo le prime risultanze positive nell'impiego bellico, in Italia si sviluppò l'armata dell'aria, sotto il controllo dell'esercito, però non vi furono destinate abbastanza risorse economiche e allo scoccare della prima guerra mondiale nel 1915 le forze aeree italiane consistevano in solo 86 aerei. Le esigenze belliche e la sempre maggiore importanza delle operazioni dal cielo fecero diventare una priorità la costruzione di nuovi aerei e in pochi anni se ne costruirono circa 12.000, in gran parte dalle officine Caproni. Le forze aeree si specializzarono in bombardamenti e i raid più importanti avvennero sulle coste del mar Adriatico, nel 1917 a Pola (in quel momento facente parte dell'impero Austro-Ungarico) e addirittura sulla capitale dell'Impero, Vienna, dove nel 1918 avvenne un'incursione di 7 aerei guidati da Gabriele d'Annunzio.

Anche la specializzazione aerea dei caccia ebbe una notevole espansione e si cominciarono a conoscere i primi nomi degli assi, come Francesco Baracca.

La Regia Aeronautica nel primo conflitto mondiale dovette pagare un costo notevole in termini di vite umane, infatti durante il conflitto perirono quasi 2000 aviatori.

Il primo dopoguerra

Palazzo Aeronautica sede dello Stato Maggiore Aeronautica

L'importanza dell'aeronautica crebbe sempre più anche dopo la fine del conflitto, fino alla decisione di scorporare l'arma dall'esercito, elevandola a forza armata indipendente il 28 marzo 1923. Il suo primo nome fu Arma Azzurra, divenuta poi ufficialmente Regia Aeronautica su decisione del re Vittorio Emanuele III. Il Fascismo la tenne sempre nella massima importanza e con la nomina di Italo Balbo a ministro dell'Aviazione raggiunse la sua massima espansione, presentata dai gerarchi del tempo come un fiore all'occhiello, grazie ai numerosi record conquistati in fatto di lunghi raid (Italia-Brasile e ritorno, Italia-USA e ritorno, ed altri), di velocità media, di velocità massima e di altitudini raggiunte. Il record mondiale di velocità raggiunta con idrovolante con motore a pistoni risale infatti agli anni trenta ad opera appunto del pilota italiano Francesco Agello. Questi il 23 ottobre 1934, su di un idrocorsa Macchi-Castoldi M.C.72 raggiunse la sensazionale velocità di 709,202 km/h. L'Italia e gli italiani ne andavano e ne vanno fieri, visto che il record è tuttora imbattuto.

La seconda guerra mondiale

Al momento dell'entrata in guerra la Regia Aeronautica era inferiore alle forze aeree alleate e nemiche sia qualitativamente che quantitativamente. La guerra civile spagnola, a cui aveva partecipato in forze, aveva illuso i vertici dell'Arma che la maneggevolezza della formula biplana potesse ancora contrastare validamente i moderni monoplani che stavano entrando in servizio nelle altre nazioni. il concorso della seconda metà degli anni trenta per dotare comunque la R.A. di un moderno monoplano vide paradossalmente quale vincitore di fatto il Fiat C.R.42, biplano a carrello fisso con sole due mitragliatrici, che fu comunque prodotto in quantità sino al 1943 quando Germania, Inghilterra e Stati Uniti avevano in fase avanzata di realizzazione i primi aerei a reazione. I primi caccia monoplano italiani, Fiat G.50 e Macchi M.C.200, furono comunque inferiori ai coevi caccia inglesi. Iniziata con aerei inadeguati la partecipazione degli aerei italiani alla Battaglia d'Inghilterra, voluta personalmente da Mussolini, fu interrotta velocemente dopo i primi disastrosi risultati. Aerei nuovi ma già superati, con abitacolo aperto privo di radio e di battellino di salvataggio nel freddo della Manica e del Mare del Nord, con insufficiente armamento e poca velocità, misero i piloti italiani in condizioni di netta inferiorità. Con l'avvio della produzione su licenza dei più potenti motori di progettazione tedesca Daimler-Benz DB 601 e DB 605, si mise finalmente in linea materiale che poteva combattere ad armi pari col nemico, ma l'apparato industriale dell'epoca non riuscì mai a produrne in quantità sufficiente. Pur in condizioni di inferiorità qualitativa e quantitativa di mezzi, l'Arma fu comunque utilizzata in tutto lo scacchiere mediterraneo e sul fronte russo, dove le rigide condizioni operative evidenziarono nuovamente i pesanti limiti del materiale di volo. La scarsissima coordinazione dovuta all'ottusa rivalità tra Regia Aeronautica e Regia Marina, provocò i grandi insuccessi di cui furono protagonisti avieri e marinai italiani. Il conflitto di potere tra aeronautica e marina, con la prima che aveva il monopolio di tutto ciò che volava grazie alla legge Balbo, portò alla decisione di non costruire portaerei (per mettere un punto definitivo Mussolini affermò che erano inutili perché "l'Italia è tutta una portaerei"). Invece erano sicuramente utili per combattere la Royal Navy, dotata di portaerei e radar, o almeno sarebbero state necessarie squadriglie di aerei basati a terra appositamente addestrate a operazioni navali e sotto il comando funzionale della Marina. Invece l'ammiraglio comandante in mare non poteva chiedere direttamente l'appoggio aereo, ma tramite Supermarina doveva inoltrare la richiesta ai vertici dell'Aeronautica, con i ritardi immaginabili. Il governo fascista, che aveva sempre osteggiato la richiesta della marina di costruire portaerei e di avere aerei propri, solo a conflitto inoltrato e dopo il disastro della battaglia navale di Gaudo e Capo Matapan decise urgentemente di dotare di una portaerei la Regia Marina, trasformando il transatlantico Roma. L'unità avrebbe avuto comunque aerei imbarcati e piloti dell'Aeronautica, ma il sopraggiunto armistizio dell'8 settembre 1943 trovò la nave, battezzata Aquila, completata solo al 90%.

Il secondo dopoguerra

Una delle prime modifiche sostanziali dell'arma aeronautica fu il cambio di denominazione, dopo il referendum del 2 giugno 1946 prese il nome, ancora attuale, di Aeronautica Militare.

Un motivo di vanto dell'Arma Aeronautica è la sua pattuglia acrobatica, famosa in tutto il mondo, le Frecce Tricolori.

L'Aeronautica Militare si è anche occupata, fino al 1982, del controllo del traffico aereo nello spazio aereo nazionale. Dopo la smilitarizzazione del settore continua a svolgere la funzione di fornitore dei servizi del traffico aereo (Air Navigation Service Provider) sugli aeroporti militari aperti al traffico civile e nelle relative zone di controllo. I controllori del traffico aereo dell'Arma Azzurra sono presenti anche nei centri di controllo d'area di ENAV SpA per la gestione del traffico militare in volo negli spazi aerei civili. Gli Aerosoccorritori, inoltre, continuano a prestare servizio attivo portando in salvo le persone in pericolo.

Air policing

Con l'ingresso dell'Albania nella NATO, le forze aeree italiane e greche contribuiscono alla difesa dello spazio aereo albanese con gli Eurofighter Typhoon italiani del 4º Stormo di Grosseto e del 36° Stormo di Gioia del Colle e gli F-16 greci.[2]

Simboli

Bandiere di guerra delle forze armate italiane e della Guardia di Finanza in sfilata per la festa della Repubblica. La bandiera di guerra dell'Aeronautica Militare è al centro.

L'Aeronautica Militare è rappresentata da:

  • Una bandiera di guerra
  • Uno stemma araldico
  • Una marcia d'ordinanza
  • Una santa patrona (la Madonna di Loreto)

La bandiera di guerra

La bandiera di guerra[3] venne concessa all'allora Regia Aeronautica, con regio decreto n° 1485 del 17 ottobre 1920 e consegnata al Generale Pier Ruggero Piccio, Comandante Generale per la R.A., il 4 novembre 1923 a Centocelle (Roma).[4]

Le decorazioni alla bandiera

Lo stesso argomento in dettaglio: Decorazioni alla Bandiera dell'Aeronautica Militare.

A partire dalla prima guerra mondiale, la bandiera ha ricevuto diverse decorazioni. Tra di esse spiccano le 2 medaglie d'oro al valor militare attribuite per la campagna dell'Africa Orientale Italiana e per il contributo dato durante la seconda guerra mondiale e la resistenza. L'elenco delle decorazioni ricevute è:

1 Croce di cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia

3 Croci di cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia

2 Medaglie d'oro al valor militare

1 Medaglia d'oro al Valor Aeronautico

5 Medaglie d'argento al valor militare

1 Medaglia d'argento al valor civile

1 Croce di guerra al valor militare

1 Medaglia d'argento al merito della Croce Rossa Italiana

1 Medaglia d'oro per i benemeriti della salute pubblica

1 Medaglia d'oro al Merito della Sanità pubblica

Lo stemma araldico

Il diritto a fregiarsi dello Stemma Araldico derivò dalla concessione dell'uso della bandiera nazionale alla Regia Aeronautica (regio decreto del 17 ottobre 1920).

Con l'avvento della Repubblica, l'Aeronautica Militare rimase "orfana" di un distintivo d'arma sino al 1970, anno in cui lo Stato maggiore dell'aeronautica inoltrò richiesta di concessione di uno Stemma per l'Arma Aeronautica. Con il decreto del presidente della Repubblica 25 gennaio 1971, veniva concesso lo stemma oggi in vigore.[5]
Il decreto dice testualmente:

"È concesso all'Aeronautica Militare uno stemma descritto come appresso: inquartato nel primo d'oro un cavallo alato azzurro, inalberato e rivoltato, tenente con le zampe anteriori una fiaccola naturale (27ª Squadriglia aeroplani); nel secondo d'argento un grifo rampante rosso (91ª Squadriglia "Baracca"); nel terzo d'argento un quadrifoglio verde (10ª Squadriglia da bombardamento Caproni); nel quarto di porpora il Leone di S.Marco in maestà con la spada e con il libro degli Evangelisti chiuso (87ª Squadriglia "Serenissima").
Sopra lo scudo un'aquila turrita d'oro e sotto, su lista svolazzante d'azzurro, il motto pure in caratteri d'oro: Virtute Siderum Tenus"
.[6]

Il motto in latino Virtute Siderum Tenus (con valore verso le stelle), è poi stato scelto anche dal pattugliatore di squadra Aviere della classe Soldati, acquistato dalla Marina Militare nel 1992.

Lo Stemma araldico venne ottenuto riunendo gli emblemi di quattro delle squadriglie che avevano dato prova di abilità, coraggio ed eroismo nella prima guerra mondiale. Le squadriglie scelte furono:

La marcia di ordinanza

La marcia di ordinanza dell'Aeronautica Militare fu composta nel 1937 dal primo maestro direttore della banda della Regia Aeronautica, Alberto Di Miniello.

La santa patrona

Lo stesso argomento in dettaglio: [[[[Santuario della Santa Casa#La Madonna Nera|Santuario della Santa Casa § La Madonna Nera.

La patrona dell'Aeronautica Militare è la Madonna di Loreto, nome con il quale viene venerata la statua nel santuario della Santa Casa della città di Loreto in provincia di Ancona. La devozione deriva dal decreto di papa Benedetto XV del 24 marzo 1920, con il quale la Madonna di Loreto venne proclamata "Patrona degli Aeronauti". La solennità è il 10 dicembre.

La preghiera dell'aviatore

La preghiera dell'aviatore viene recitata nelle cerimonie militari solenni che riguardano la Forza armata o i suoi appartenenti. Il testo, la cui versione originale si deve a Vittorio Malpassuti, modificato dopo la proclamazione della Repubblica Italiana, è il seguente:

«Dio di potenza e di gloria, che doni l'arcobaleno ai nostri cieli, noi saliamo nella Tua luce per cantare, con il rombo dei nostri motori, la Tua gloria e la nostra passione. Noi siamo uomini, ma saliamo verso di Te, dimentichi del peso della nostra carne, purificati dei nostri peccati. Tu, Dio, dacci le ali delle aquile, lo sguardo delle aquile, l'artiglio delle aquile, per portare, ovunque Tu doni la luce, l'amore, la bandiera, la gloria d'Italia e di Roma. Fa, nella pace, dei nostri voli il volo più ardito: fa, nella guerra, della nostra forza la Tua forza, o Signore, perché nessuna ombra sfiori la nostra terra. E sii con noi, come noi siamo con Te, per sempre.»

Il suo testo è scritto su una targa in bronzo presso Palazzo Aeronautica, sede dello Stato Maggiore dell'Aeronautica in Roma.

Il personale dell'Aeronautica Militare

Spille dei distintivi di grado (nell'ordine aviere capo, aviere scelto e sottotenente)
Lo stesso argomento in dettaglio: Il personale dell'Aeronautica Militare.

Il personale dell'Aeronautica Militare è composto da militari di professione suddivisi in Categorie e Ruoli (stabiliti per legge[7][8]) cosi suddivisi:

  • ufficiali (suddivisi in: "Ufficiali inferiori" - "Ufficiali superiori" - "Ufficiali generali")
  • sottufficiali (suddivisi in ruolo marescialli e ruolo sergenti)
  • truppa (suddivisi in servizio permanente o in ferma volontaria).

Oltre a questa tipologia di suddivisione in base al ruolo, l'Aeronautica Militare suddivide per esigenze formative il proprio personale in categorie intese ad identificare un settore delimitato di attività che presuppone una specifica preparazione di base comune per tutti gli appartenenti alla stessa Categoria[9].

Organigramma e struttura

Lo stesso argomento in dettaglio: Organica dell'Aeronautica Militare.
Emblema dello Stato Maggiore Aeronautica

La struttura organizzativa dell'Aeronautica Militare[10] ha subìto, negli ultimi anni, profonde modifiche in chiave riorganizzativa per adattare lo strumento aereo alle nuove esigenze dello scenario internazionale, ed anche per "adattarsi" al "nuovo modello professionale" delle forze armate.

Organizzata in tre livelli organizzativi (Centrale, Intermedio e Periferico), è costituita principalmente di quattro Comandi di Vertice (cosiddetti Alti Comandi), ovvero:

Questi Enti sono direttamente dipendenti, insieme dal altri organismi con compiti Territoriali (es.:Regioni Aeree) e di Staff (es.:Stato Maggiore Aeronautica) dal Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica.

Mezzi in dotazione

La dotazione attuale di mezzi comprende vari tipi di aeromobili, specificatamente:[11] [12] [13]

Caccia e cacciabombardieri
  • 28 General Dynamics F-16 Fighting Falcon (F-16A Block 15 Fighting Falcon); tutti questi mezzi sono stati forniti in leasing dalla USAF con contratto 2003-2010, esteso fino al 2012 per 14 aeromobili; a questo numero vanno aggiunti:
1 caduto nei pressi di Trapani (MM7237) nel 2004 per avaria della APU e conseguente perdita totale degli impianti elettrici e idraulici;
2 precipitati in addestramento in Sardegna nel 2006 (MM7246 e MM7263) dopo una collisione;
1 coinvolto in un impatto con volatili (MM7258) nel 2007 costringendo il pilota ad eiettarsi;
1 caduto al largo delle isole Egadi (MM72??) nel 2008 dopo essere stato colpito da un fulmine;[14]
1 precipitato in addestramento nelle acque antistanti Cervia (Ravenna) (MM72??) l'11 febbraio 2010, il pilota si è eiettato ed è stato recuperato da un peschereccio.
  • 42 Eurofighter Typhoon (Eurofighter 2000 Typhoon); 29 velivoli tranche 1 più 1 tranche 2 già consegnati[15][16][17]. Consegne da continuare di altri 55 velivoli di cui 3 biposto a standard tranche 2[15] con ordine firmato nel 2004 che porterebbe il totale a 75 entro il 2010. Possibile ulteriore ordine di altri 46 aerei[18] di cui 2 biposto a standard tranche 3 che porterebbe il totale a 121 entro il 2014;
  • 67 AMX Ghibli (originariamente 110 AMX e 26 AMX-T); prima tranche ritirata dal servizio per problemi tecnici al tettuccio)
    • 50 AMX Ghibli monoposto e
    • 17 AMX-T Ghibli biposto; in via di aggiornamento allo standard ACOL - Aggiornamento delle Capacità Operative e Logistiche.[19];
  • 76 Panavia Tornado (originariamente 100 Tornato IDS) di cui
    • 59 Panavia Tornado IDS; (18 macchine con armamento stand off a guida GPS e laser - previsti tre stadi di aggiornamento detti IDS 1o MLU - Middle Life Update, IDS 2o MLU, IDS full MLU; il primo è stato completato; il secondo è in corso);
    • 17 Panavia Tornado IT-ECR; specializzato nella soppressione delle difese aeree avversarie mediante l’impiego di missili aria-superficie AGM-88 HARM (High-speed Anti Radiation Missile).
Trasporto
Trasporto personalità
Addestramento
37 Aermacchi MB-339A MLU;
15 Aermacchi MB-339PAN Pattuglia Acrobatica Nazionale;
30 Aermacchi MB-339CD;
Altri tipi
Elicotteri
Aerei previsti per il futuro
Un Predator dell'Aeronautica Militare
Aeromobili radiati

Aeroporti e Basi

Note

  1. ^ "L'Aeronautica Militare ...in cifre" - Stato Maggiore Aeronautica - 3° Reparto, Edizione 2009
  2. ^ L'Aeronautica protegge l'Albania, Rivista Italiana Difesa 09/2009
  3. ^ Aggiornamento realizzato a cura della Segreteria Particolare del Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare in data 06 novembre 2009.
  4. ^ La Bandiera Aeronautica, in Portale dell'AM, Ministero della Difesa Aeronautica Militare. URL consultato il 21-04-2007.
  5. ^ Stato Maggiore Aeronautica - Ufficio Storico "Stemma della Aeronautica Militare", Roma 1973
  6. ^ Stormi d'Italia, Giulio Lazzanti, 1975, Mursia
  7. ^ Legge 10 aprile 1954, n. 113 "Stato degli ufficiali dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica", D.Lgs. 30 dicembre 1997, n. 490 "Riordino del reclutamento, dello stato giuridico e dell'avanzamento degli ufficiali, a norma dell'articolo 1, comma 97, della L. 23 dicembre 1996, n. 662"
  8. ^ L. 31.7.1954, n. 599 "Stato dei sottufficiali dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica", D. Lgs. 12.5.1995, n. 196 "Attuazione dell'art. 3 della legge 6.3.1992, n.216 in materia di riordino dei ruoli, modifica alle norme di reclutamento, stato e avanzamento del personale non direttivo delle Forze armate"
  9. ^ Stato Maggiore Aeronautica - 1° Reparto Ordinamento e Personale, direttiva OD-15 Edizione 2002
  10. ^ L'Ordinamento in A.M. - Strutture organizzative e strumenti ordinativi - Col. A.A.r.a.s. Luigi Fontanelli, Edizione 2007
  11. ^ "World Military Aircraft Inventory", Aerospace Source Book 2007, Aviation Week & Space Technology, January 15 2007.
  12. ^ Italy military aviation OrBat, su milaviapress.com. URL consultato il 04-04-2010.
  13. ^ Il portale dell'Aeronautica Militare - Schede Aeromobili, su aeronautica.difesa.it. URL consultato il 04-04-2010.
  14. ^ (EN) David Cenciotti, A lightning strike causes the loss of an Italian F-16. Are lightnings a risk for aviation safety?, su cencio4.wordpress.com, Data pubblicazione 15-02-2008. URL consultato il 13-10-2008.
  15. ^ a b Storia del programma Eurfighter Typhoon, su aereimilitari.org, www.aereimilitari.org, Data pubblicazione 12-2006. URL consultato il 04-06-2008.
  16. ^ Alenia Aeronautica, Consegnato l'ultimo Eurofighter Typhoon della tranche 1, su paginedidifesa.it, Pagine di Difesa, Data pubblicazione 26-03-2008. URL consultato il 4-06-2008.
  17. ^ (EN) Alenia Aeronautica News: Delivery of First Tranche 2 Typhoon to the Italian Air Force, in News, www.eurofighter.com, Data pubblicazione 18-11-2008. URL consultato il 24-11-2008.
  18. ^ ODG SU P.D.L. DI BILANCIO IN COMMISSIONE 0/03256/004/04, su banchedati.camera.it, IV COMMISSIONE (DIFESA) Camera dei Deputati, Data pubblicazione 27-11-2007. URL consultato il 04-06-2008.
  19. ^ Prosegue la sperimentazione AMX ACOL, su baskerville.it, Aeromedia, ottobre 2006. URL consultato il GG-MM-2008.
  20. ^ Milaviapress Order of Battle
  21. ^ sito istituzionale dell'Aeronautica Militare
  22. ^ (EN) Turkish Air Force TC-ANA (Airbus A319) (Ex D-AJVF MM62173), su airfleets.net, Airfleets. URL consultato il 15-01-2009.
  23. ^ Pagine di Difesa, Consegnati all'Aeronautica militare gli ultimi due velivoli SF-260EA, su paginedidifesa.it, Stato Maggiore Aeronautica. URL consultato il 15-04-2008.
  24. ^ Showcase, su piaggioaero.com, Piaggio Aero. URL consultato il 17-03-2008.
  25. ^ Breve storia del G 222/G 222 brief History, su baskerville.it. URL consultato il 10-12-2009.
  26. ^ Boeing KC-767 Tanker completano i collaudi Military Utility Observation, su boeingitaly.it, www.boeingitaly.it, 23-07-2009. URL consultato il 06-09-2009.
  27. ^ F-35 - Joint Strike Fighter - Lightning II - Caccia multiruolo, su digilander.libero.it, en mezzi militari, Data pubblicazione 05-11-2008. URL consultato il 24-11-2008.
  28. ^ L'ultimo scramble…, su aeronautica.difesa.it, www.aeronautica.difesa.it. URL consultato il 07-10-2007.
  29. ^ cap. G. Mattia, Pisa: Un pezzo di storia vola via, su aeronautica.difesa.it, www.aeronautica.difesa.it. URL consultato il 14-10-2007.
  30. ^ L'Hercules festeggia il primo mezzo secolo, su fly-net.org, Aeromedia. URL consultato il 14-10-2007.
  31. ^ Final AMI Tornados F.3s Returned, in Air Forces Monthly, Key Publising, February 2005, p. 9.
  32. ^ FIAT G91Y, su ftp.aeronautica.difesa.it, www.aeronautica.difesa.it. URL consultato il 14-10-2007.

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