Magyar légierő
Aeronautica militare ungherese Magyar légierő Hungarian Air Force | |
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Descrizione generale | |
Attiva | 1918 – oggi |
Nazione | ![]() |
Servizio | aeronautica militare |
Dimensione | 3.500 uomini |
Anniversari | 15 agosto |
Sito internet | http://www.hunaf.hu/ |
Parte di | |
Simboli | |
Coccarda | ![]() ![]() |
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L'aeronautica militare ungherese (in magiaro: Magyar légierő; in inglese: Hungarian Air Force), è l'aviazione militare della Repubblica d'Ungheria e parte integrante delle forze armate ungheresi.
Indice
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Periodo interbellico[modifica | modifica wikitesto]
A seguito, nel 1918, della dissoluzione dell'Impero austro-ungarico al termine della Prima guerra mondiale, venne istituita una piccola forza aerea formata con i velivoli sopravvissuti tra quelli presenti nelle scuole di volo e quelli ancora in fase di ultimazione negli stabilimenti di produzione. Questa, con la designazione di Vörös Légjárócsapat, divenne l'aeronautica militare ufficiale durante il breve periodo di esistenza dalla Repubblica sovietica ungherese, venendo sciolta alla sua caduta.[1]
Verso la Seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]
Con la ratifica del Trattato del Trianon, sottoscritto da entrambe le parti in causa il 4 giugno 1920, al ricostituito Regno d'Ungheria venne proibito di possedere un'aeronautica militare tuttavia, analogamente a quanto accaduto nella Repubblica di Weimar nello stesso periodo. Presso i vari aeroclub sparsi nel territorio venne perciò gradualmente e clandestinamente formato il personale che sarebbe andato a costituire la nuova forza aerea, la Magyar Királyi Honvéd Légierő (Forza aerea del Regno d'Ungheria).[1]
Nella seconda parte degli anni trenta venne avviato un programma di riorganizzazione ed espansione dell'arma, ancora componente aerea dell'esercito, che si concretizzò il 1º gennaio 1939 con l'istituzione di un'aeronautica militare indipendente.[1]
La forza aerea ungherese si trovò costretta a concentrare le sue azioni nella difesa del territorio, al nord per prevenire le mire espansionistiche della neocostituita Repubblica Slovacca ed altrove a causa dei brevi sconfinamenti da parte delle forze armate del Regno di Romania. Nel frattempo l'Ungheria decise di schierarsi a fianco delle Potenze dell'Asse e, nell'aprile 1941, la sua forza aerea operò congiuntamente alla tedesca Luftwaffe durante l'invasione della Jugoslavia per poi schierarsi dal 27 giugno, data in cui formalizzò la dichiarazione di guerra all'Unione Sovietica, a fianco degli alleati sul fronte orientale.[1]

Dal 1º marzo 1942 il controllo delle operazioni venne restituito all'esercito e nell'estate successiva una brigata aerea venne aggregata al VIII. Fliegerkorps operativa sul fronte orientale.[1]
Dall'inizio del marzo 1944 le forze aeree alleate iniziarono ad intraprendere missioni di bombardamento aereo sul territorio ungherese con sempre maggiore intensità ed i reparti di caccia furono impegnati nel tentare di abbattere i bombardieri avversari.[1]
Verso la fine del 1944 tutti gli sforzi vennero indirizzati a contrastare il contrattacco dell'Armata Rossa senza tuttavia sortire risultati di rilievo. Tutti gli scontri in Ungheria si conclusero il 16 aprile 1945.[1]
Dal periodo postbellico ad oggi[modifica | modifica wikitesto]
Dopo il termine della Seconda guerra mondiale lo stato ungherese rimase sotto l'influenza sovietica e la sua forza aerea venne riorganizzata nel corso del 1947 sull'impostazione della Voenno-vozdušnye sily (VVS). Nel 1949, con l'istituzione ufficiale della Repubblica Popolare d'Ungheria (Magyar Népköztársaság), lo stato entrò nell'orbita del blocco orientale e l'Unione Sovietica interessata a rafforzare le sue difese nei confronti dei sempre più tesi rapporto con il blocco occidentale decise di avviare un programma di espansione atto ad adeguare le capacità militari dell'Ungheria. Dal 1951 la designazione ufficiale della forza aerea ungherese fu Magyar Néphadsereg légiereje (Aeronautica militare della Repubblica Popolare dell'Ungheria).[1]
Quando nell'ottobre 1956 maturò la rivolta popolare di sentimento anticomunista, conosciuta come Rivoluzione ungherese, l'Armata Rossa si mobilitò immediatamente per sopprimerla militarmente. Nelle due settimane di combattimenti che ne seguirono l'aeronautica militare attaccò le truppe sovietiche ed i reparti delle basi aeree resistettero ai loro tentativi di occupazione. Al termine dell'operazione risultata vittoriosa per i sovietici la forza aerea fu smobilitata. Solo nel 1957 iniziò ad essere ricostituita una piccola forza aerea essenzialmente con il compito di sicurezza interna nel territorio. Dal 1959, quando oramai la situazione politica interna fu considerata nuovamente stabile, venne progressivamente ampliata rimanendo però parte dell'esercito ed essenzialmente una forza difensiva.[1]
Nel corso del 1990 venne avviato un programma di aggiornamento dell'avionica di tutti i velivoli in servizio con la forza aerea ungherese dotandoli di un dispositivo IFF al fine di consentire operazioni nello spazio aereo controllato dalla NATO.[1] La VVS mantenne un contingente equipaggiato con i caccia multiruolo Mikoyan-Gurevich MiG-29 stanziati presso la base aerea di Tököl fino al 1991, anno della dissoluzione dell'Unione Sovietica.
Dalla metà del 1993 l'Ungheria ricevette tre lotti di MiG 29 dalla Russia che furono consegnati ai reparti di stanza a Kecskemét. L'1994 la Germania, riunificata dal 1990, decise di donare parte del parco velivoli ancora in condizioni operative proveniente dalla Luftstreitkräfte und Luftverteidigung der Deutschen Demokratischen Republik, l'aeronautica militare dell'ex Repubblica Democratica Tedesca, 20 elicotteri d'attacco Mil Mi-24D/V e 20 addestratori avanzati Aero L-39 Albatros. Nel 1997 la forza aerea ungherese avviò il suo primo corso di addestramento in volo dal 1956, tuttavia benché pianificato per essere solo il primo a causa dei costi eccessivamente elevati venne interrotto alla sua conclusione. Sempre nel 1997 i Mikoyan-Gurevich MiG-23 ed i Sukhoi Su-22 vennero ritirati dal servizio.
Nell'aprile 2002 la forza aerea ungherese fu invitata a partecipare al programma NATO Flying Training in Canada (NFTC) finalizzato alla preparazione dei piloti per le missioni congiunte dei paesi aderenti alla NATO.[1]
Aeromobili in uso[modifica | modifica wikitesto]
Aeromobile | Origine | Tipo | Versione (denominazione locale) |
In servizio (2018)[2] |
Note | Immagine |
Aerei da combattimento | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|
Saab JAS 39 Gripen | ![]() |
cacciabombardiere conversione operativa |
JAS 39C JAS 39D |
11[3] 1[3] |
Sono stati consegnati 12 JAS 39C e 2 JAS 39D.[3][2][4] Un aereo della versione D è andato perso il 19 maggio del 2015, mentre uno della versione C è andato perso in un incidente il 10 giugno 2015.[3] | |
Aerei da addestramento | ||||||
Zlín Z 143 | ![]() |
Aereo da addestramento | Z 143 | 2[2] | ||
Zlín Z 242 | ![]() |
Aereo da addestramento | Z 242 | 2[2] | ||
Aerei da trasporto | ||||||
Boeing C-17 Globemaster III | ![]() |
aereo da trasporto strategico | C-17A | 3[5][2] | Nell'ambito del programma NATO Strategic Airlift Capability (SAC) con marche ungheresi e equipaggi internazionali.[5] | |
Antonov An-26 | ![]() |
trasporto tattico | An-26 | 5[6][2] | Dei 5 An-26 in organico al gennaio 2019, solo due sono pienamente operativi.[6] | |
Airbus A319 | ![]() |
aereo da trasporto | A319-112 | 2[7][2][8] | 2 A319 usati acquistati a dicembre 2017, con consegne a completate al dicembre 2018.[9][10][7] | |
Dassault Falcon 7X | ![]() |
aereo da trasporto VIP | Falcon 7X | 2[7][8] | 2 Falcon 7X acquistati di seconda mano, il primo consegnato ad agosto 2018.[8][7] | |
Elicotteri | ||||||
Mil Mi-8 Hip | ![]() |
elicottero da trasporto | Mi-8 Mi-17 |
14[2][11] | 18 esemplari sono immagazzinati.[11] | |
Airbus H125 | ![]() |
elicottero utility | H125M AS 350 |
2[2] | ||
Airbus H145 | ![]() |
elicottero utility | H145M | 2[12] | 20 H145M ordinati a giugno 2018.[13][14][15][2] I primi due esemplari sono stati consegnati a novembre 2019.[12] | |
Airbus H225 | ![]() |
elicottero multiruolo | H225M | 0 | 16 H225M ordinati a dicembre 2018.[16][15][17] | |
Mil Mi-24 Hind | ![]() |
elicottero d'attacco | Mi-24P Mi-24V |
2[2] | 12 esemplari (dei 20 che erano immagazzinati) sono stati inviati al 419esimo Aircraft Repair Plant (419 ARZ), una controllata di Rostec's Russian Helicopters, dove saranno revisionati, modernizzati e dotati di NVG (Night Vision Googles).[18][19][20] |
Aeromobili ritirati[modifica | modifica wikitesto]
- Mikoyan-Gurevich MiG-29 Fulcrum - Disponeva di 27 tra MiG-29B e MiG-29UB ricevuti nel 1993 e radiati nel 2010.[4]
- Mikoyan-Gurevich MiG-23MF Flogger
- Mikoyan-Gurevich MiG-21PF Fishbed
- Mikoyan-Gurevich MiG-21bis Fishbed
- Mikoyan-Gurevich MiG-21UM Mongol
- Sukhoi Su-22M3 Fitter
- Yakovlev Yak-52
- Mikoyan-Gurevich MiG-19PM Farmer
- Mikoyan-Gurevich MiG-15 Fagot
- Mikoyan-Gurevich MiG-15UTI
- Ilyushin Il-28 Beagle
- Mil Mi-1 Hare
Altro equipaggiamento[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d e f g h i j k (EN) John Hayles, Hungary Air Force, su Aeroflight, http://www.aeroflight.co.uk/index.html, 25 giugno 2008. URL consultato il 20 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2011).
- ^ a b c d e f g h i j k (EN) World Air Force 2019 (PDF), su Flightglobal.com, p. 17. URL consultato il 15 dicembre 2018.
- ^ a b c d "SECOND HUNGARIAN GRIPEN CRASHES AT DOMESTIC AIR BASE", su flightglobal.com, 11 giugno 2015, URL consultato il 16 maggio 2018.
- ^ a b "DAI MIG AL GRIPEN LA MODERNIZZAZIONE DELL'AVIAZIONE MILITARE UNGHERESE", su aviation-report.com, 12 maggio 2018, URL consultato il 16 maggio 2018.
- ^ a b "C-17: un'occasione perduta" - "Aeronautica & Difesa" N. 389 - 03/2019 pp. 60-63
- ^ a b "HUNGRÍA PODRÍA ADQUIRIR AVIONES DE TRANSPORTE AIRBUS C295", su defensa.com, 4 gennaio 2019, URL consultato il 4 gennaio 2019.
- ^ a b c d "LOS NUEVOS AIRBUS A319 DE LA FUERZA AÉREA DE HUNGRÍA", su defensa.com, 11 luglio 2019, URL consultato il 16 luglio 2019.
- ^ a b c "HUNGARYS NEW VIP FALCON ON TOUR", su airforcesmonthly.keypublishing.com, 7 dicembre 2018, URL consultato il 4 gennaio 2019.
- ^ "HUNGARIAN DEFENCE FORCES PURCHASE TWO USED AIRBUSES" Archiviato il 24 dicembre 2017 in Internet Archive., su defense-aerospace.com, 21 dicembre 2017, URL consultato il 15 dicembre 2018.
- ^ "HUNGARY ADJUSTS TO NATO SPENDING GUIDELINES" Archiviato il 15 dicembre 2018 in Internet Archive., su janes.com, 9 gennaio 2018, URL consultato il 15 dicembre 2018.
- ^ a b "BELL SIGNS AH-1Z MoU WITH ROMANIAN INDUSTRY" Archiviato il 26 novembre 2016 in Internet Archive., su janes.com, 14 novembre 2016, URL consultato il 26 novembre 2016.
- ^ a b "PRIMI DUE ELICOTTERI AIRBUS H145M PER LE FORZE ARMATE UNGHERESI", su aviation-report.com, 26 novembre 2019, 28 28 novembre 2019.
- ^ "HUNGARY ORDERS 20 H145Ms", su airbus.com 29 giugno 2018, URL consultato il 14 dicembre 2018.
- ^ "HUNGARY ORDERS H145M HELOS" Archiviato il 15 dicembre 2018 in Internet Archive., su janes.com, 1 luglio 2018, URL consultato il 14 dicembre 2018.
- ^ a b "HUNGARY BUYS H225M HELOS WITH HFORCE WEAPONS SYSTEM", su janes.com, 14 dicembre 2018, URL consultato il 14 dicembre 2018.
- ^ "HUNGARY ORDERS 16 H225M MULTI-ROLE HELICOPTERS", su airbus.com 14 dicembre 2018, URL consultato il 14 dicembre 2018.
- ^ "L'Ungheria ordina 16 elicotteri H-225M" - "Rivista italiana difesa" N. 2 - 02/2019 pag. 16
- ^ "Ungheria. Mi-24 in revisione in Russia" - "Aeronautica & Difesa" N. 378 - 04/2018 pag. 80
- ^ "HUAF MI-24s TO RECEIVE NIGHT VISION" Archiviato il 29 gennaio 2018 in Internet Archive., su janes.com, 29 gennaio 2018, URL consultato il 29 gennaio 2018.
- ^ "AGGIORNAMENTO E e NUOVI VISORI NOTTURNI PER I MIL MI-24V/P UNGHERESI", su analisidifesa.it, 6 marzo 2018, URL consultato il 6 marzo 2018.
- ^ a b (HU) Fegyverek, su Magyar Légierő - Hungarian Air Force, http://www.hunaf.hu/. URL consultato il 21 agosto 2012.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Magyar légierő
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Hungarian Air Force - Magyar Légierö, su Scramble / Dutch Aviation Society, http://www.scramble.nl/index.html, 11 settembre 2003. URL consultato il 23 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2010).
- (EN) John Hayles, Hungary Air Force, su Aeroflight, http://www.aeroflight.co.uk/index.html, 25 giugno 2008. URL consultato il 20 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2011).