Eesti õhuvägi
Eesti õhuvägi Estonian Air Force | |
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Stemma dell'Eesti õhuvägi | |
Descrizione generale | |
Attiva | 21 novembre 1918 - metà anni trenta[1] 16 dicembre 1991 - oggi[1] |
Nazione | ![]() |
Servizio | aeronautica militare |
Dimensione | 250 (+400) effettivi, 2 aeromobili, 4 elicotteri |
Marcia | "Lennuväepoiste laul" |
Sito internet | https://web.archive.org/web/20090831153610/http://www.mil.ee/index_eng.php/?s=ohuvagi |
Parte di | |
Comandanti | |
comandante | brigadiere generale Valeri Saar[1] |
Simboli | |
Coccarda | ![]() |
Distintivo di coda | ![]() |
Voci su forze aeree presenti su Wikipedia |
L'Eesti õhuvägi (inglese Estonian Air Force, è l'attuale aeronautica militare dell'Estonia e parte integrante delle Eesti kaitsevägi, le forze armate estoni.
), conosciuta internazionalmente con la dizione inLa sede principale si trova nella base aerea di Ämari ed opera con due aerei da trasporto Antonov An-2 e due elicotteri Robinson R44. Due Aero L-39 Albatros sono stati noleggiati per addestramento.
Le batterie di difesa aerea sono equipaggiate con 100 ZU-23-2 e missili Mistral.
Il principale radar adottato dalla forza aerea è il Lockheed Martin TPS-117, situato a Kellavere, nella contea di Lääne-Virumaa, ed integrato con la rete di difesa aerea BaltNet operante nei paesi Baltici. La base aerea situata sull'aeroporto di Ämari è dotata di radar a corto raggio ASR-8.
Indice
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Periodo pre-sovietico[modifica | modifica wikitesto]
L'aviazione militare estone venne costituita il 21 novembre 1918 quando il comandante del Battaglione Ingegneria Voldemar Victor Riiberg assegno il compito a August Roos di organizzare un'unità dotata di aeromobili. La nuova componente aerea delle forze estoni ebbe modo di operare solo dopo qualche settimana in occasione della guerra di indipendenza estone, quando la nazione dovette subire l'attacco della Repubblica socialista federativa sovietica russa che era intenzionata ad occupare i territori lasciati liberi dall'Impero tedesco come conseguenza della prima guerra mondiale. Gli scontri si protrassero fino alla stipula del Trattato di Tartu nel quale si assicurava all'Estonia una propria autonomia. La forza aerea ne acquisì uno stimolo per rafforzarsi e alla metà degli anni trenta poteva contare su un parco velivoli, anche di produzione nazionale, di 130 unità, divise tra gruppo di aviazione di marina, scuola di volo, base aerea e gruppo di difesa contraerei.
L'Estonia subì in seguito le vicende belliche che determinarono l'inizio della seconda guerra mondiale. La Germania nazista stipulò con l'Unione Sovietica il patto Molotov-Ribbentrop, nel quale le due potenze definirono le rispettive sfere di influenza, e che portò i tre Paesi Baltici alla firma del "patto di assistenza e mutua difesa" che consentiva l'accesso militare ai sovietici e che di fatto generò la smilitarizzazione della propria forza armata. Negli anni successivi le alterne vicende videro il territorio interessato dal fronte orientale, occupato prima della forze tedesche quindi riconquistato definitivamente da quelle sovietiche, le quali rimasero sul territorio anche dopo il termine del conflitto. La proclamazione della Repubblica Socialista Sovietica di Estonia determinò l'annessione all'Unione Sovietica e da quel momento le forze armate furono integrate nella nuova realtà nazionale.
Periodo post dissoluzione sovietica[modifica | modifica wikitesto]
La Eesti Õhuvägi venne riformata il 13 aprile 1994, con grandi difficoltà dovute al fatto che i sovietici nel ritiro dall'Estonia avevano danneggiato tutte le installazioni. I lavori permessi dai fondi disponibili sono stati concentrati sull'aeroporto di Ämari, che dovrebbe essere pronto nel 2010.
Aeromobili in uso[modifica | modifica wikitesto]
Aeromobile | Origine | Tipo | Versione (denominazione locale) |
In servizio (2019)[2][3] |
Note | Immagine |
Aerei da combattimento | ||||||
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Aero L-39 Albatros | ![]() |
aereo da attacco leggero conversione operativa |
L-39 | 1[2][3] | ||
Aerei da trasporto | ||||||
PZL Mielec M28 Skytruck | ![]() |
aereo da trasporto leggero | C-145A | 1[4][5][6] | 2 C-145A (M28) donati dall'USAF che saranno consegnati entro tutto il 2019.[2][3][4][5] | |
Antonov An-2 Colt | ![]() |
aereo da trasporto leggero | An-2 | 2[4][5][7][4] | ||
Elicotteri | ||||||
Robinson R44 | ![]() |
elicottero utility | R44 | 4[2][3] |
Gradi[modifica | modifica wikitesto]
- Ufficiali
Codice NATO | OF-10 | OF-9 | OF-8 | OF-7 | OF-6 | OF-5 | OF-4 | OF-3 | OF-2 | OF-1 | OF(D) | Allievo ufficiale | ||||||||||||||||||||||||
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Non equivalente | ![]() |
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Non equivalente | |||||||||||||||||||||||
Kindral | Kindralleitnant | Kindralmajor | Brigaadikindral | Kolonel | Kolonelleitnant | Major | Kapten | Leitnant | Nooremleitnant | Lipnik |
- Sottufficiali e comuni
Codice NATO | OR-9 | OR-8 | OR-7 | OR-6 | OR-5 | OR-4 | OR-3 | OR-2 | OR-1 | |||||||||||||||||||||||||||
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Non equivalente | ![]() |
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Ülemveebel | Staabiveebel | Vanemveebel | Veebel | Nooremveebel | Vanemseersant | Seersant | Nooremseersant | Kapral | Reamees |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c (EN) Estonian Air Force, su Estonian Defence Force. URL consultato il 12 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2009).
- ^ a b c d (EN) Sten Hankewitz, The Estonian defence forces to receive new equipment and better pay, su Estonian World. URL consultato il 21 marzo 2019.
- ^ a b c d (EN) World Air Force 2019 (PDF), su FlightGlobal, p. 16. URL consultato il 31 dicembre 2018.
- ^ a b c d (FR) La retraite approche pour les Antonov An-2 estoniens, su avionslegendaires.net, 5 febbraio 2019. URL consultato il 21 marzo 2019.
- ^ a b c "Estonia. In consegna i C-145/M-28" - "Aeronautica & Difesa" N. 392 - 06/2019 pag. 72
- ^ (EN) Gareth Jennings, Estonia to receive donated C-145As this year, su Jane's 360, 18 marzo 2019. URL consultato il 21 marzo 2019.
- ^ (EN) Gareth Jennings, Estonia to receive donated C-145As this year, su Jane's 360, 4 febbraio 2019. URL consultato il 21 marzo 2019.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Gerdessen, Frederik. Estonian Air Power 1918 - 1945. Air Enthusiast No 18, April - July 1982. Pag. 61–76. ISSN 0143-5450.
- Humberstone, Richard. Estonian Air Force, 1918-1940 (Insignia Air Force Special No.3). London: Blue Rider Publishing, 1999.
- Gerdessen, Frederik; Kitvel, Toivo and Tilk, Johannes. 'Aeg, mehed, lennukid. Tallinn: Eesti Entsüklopeediakirjastus 2001
- Kitvel, Toivo and Tilk, Johannes. Eesti lennukroonika: tekste ja pilte aastani 1940. Tallinn: Aviopol 2003
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Eesti õhuvägi
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Giorgio Ciarini e Manuela Michelon, Estonian Air Force, su Giorgio Ciarini, Military and Civil Aviation Website,Typhoon area, http://www.giorgiociarini.com/index.htm, agosto 2006. URL consultato il 12 febbraio 2010.
- (EN) Tod Rathbone, Estonian Air Force, su Rathbone Museum of WWII Air Force Uniforms and Insignia, http://www.rathbonemuseum.com/MAIN/main.html. URL consultato il 12 febbraio 2010.
- (EN) Estonian Air Force 1918-40, su Insignia Magazine and Blue Rider Decals, http://www.insigniamag.com. URL consultato il 12 febbraio 2010.