Umberto D'Orsi

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Umberto D'Orsi

Umberto D'Orsi (Trieste, 30 luglio 1929Roma, 31 agosto 1976[1]) è stato un attore italiano.

Attivo nel cinema, in teatro e in televisione, è apparso in oltre cento film imprimendo il suo volto nella memoria degli spettatori per l'aria bonaria. Alto e corpulento, è stato un caratterista d'eccellenza nel cinema degli anni sessanta e settanta e il suo trasformismo gli ha consentito di interpretare ruoli sia brillanti (anche in musicarelli) sia drammatici, compresi alcuni poliziotteschi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

In un fotogramma del film Il clan dei due Borsalini (1971)

Laureatosi in legge nel 1953 era già attivo nel mondo dello spettacolo da almeno tre anni come componente di formazioni dilettantistiche di prosa e di rivista e pure come organizzatore del centro teatrale universitario. La carriera d'attore è decollata definitivamente quando Vittorio Gassman gli ha offerto una parte nel suo Riccardo III. Nel dicembre 1954 fa la sua prima apparizione sugli schermi televisivi presentando assieme a Gianni Cajafa e Ettore Conti la trasmissione Altalena di canzoni.

Si è dedicato quasi casualmente al cinema: nel 1962 fu scoperto da Luciano Salce, che lo diresse ne La cuccagna; nello stesso anno apparve ne Il processo di Verona di Carlo Lizzani, in cui era il gerarca fascista Luciano Gottardi.

Attore versatile, a suo agio in ruoli drammatici e brillanti, Ha recitato spesso in molte commedie con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia; molto attivo sui palcoscenici teatrali, dove ha lavorato con attori del calibro di Paolo Stoppa e Gabriele Lavia, fu anche nel campo degli spot pubblicitari, dove diede vita ad una celebre macchietta di Carosello, "Belisario il confusionario", interpretando poi una serie di spot per un noto brandy. [2]

La morte prematura[modifica | modifica wikitesto]

Sposato con l'attrice Milly Ristori e padre di tre figli (Patrizia, Antonella ed Emanuele), morì improvvisamente nel 1976 a 47 anni all'ospedale San Camillo di Roma, dove era in trattamento dialitico. Era da poco ritornato in teatro nella goldoniana Sior Todero brontolon.[3] Riposa nel piccolo cimitero di Arsoli (RM) vicino Roma.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Con Mario Carotenuto ne I due assi del guantone
Con Laura Troschel in Furto di sera bel colpo si spera
Con Paolo Villaggio in Fantozzi

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Con Gianni Caiafa e Ettore Conti in Altalena di canzoni
Con Nuto Navarrini in Invito al sorriso
Una scena di OPLÀ, noi viviamo!
Con Mario Pisu e Guido Alberti ne Il circolo Pickwick

La TV dei ragazzi[modifica | modifica wikitesto]

Prosa televisiva[modifica | modifica wikitesto]

Prosa radiofonica[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ E' morto Umberto D'Orsi, in La Stampa, 2 settembre 1976.
  2. ^ Vedi: Il-fantamondo.com Archiviato il 3 ottobre 2008 in Internet Archive.
  3. ^ È morto l'attore Umberto D'Orsi, in l'Unità, 2 settembre 1976, p. 7.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Radiocorriere TV
    1954, n. 23 - 1956, n. 45 - 1957, n. 57 - 1963, n. 13; n. 19; n. 39 - 1964, n. 16; n. 17; n. 18; - n. 43 - 1965, n. 9; n. 41; n. 42; n. 43; n. 45; n. 50 - 1966, n. 16; n. 42; n. 45; n. 52 - 1967, n. 48; n. 49; n. 51; n. 52 - 1968, n. 6; n. 8; n. 11; n. 17; n. 18; n. 42; n. 43; n. 49; n. 51; n. 53 - 1969, n. 1; n. 9; n. 10; n. 46; n. 48 - 1970, n. 7; n. 17; n. 18; n. 19; n. 23; n. 32; n. 35; n. 36; n. 49 - 1971, n. 9; n. 10; n. 15; n. 26; n. 41; n. 45; n. 49 - 1972, n. 10; n. 15; n. 16; n. 39 - 1973 - n. 33; n. 40; n. 44 - 1974, n. 5; n. 6; n. 14; n. 22; n. 23; n. 33; n. 49

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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