I due figli di Ringo

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I due figli di Ringo
Titoli di testa del film
Paese di produzioneItalia
Anno1966
Durata105 min
Generecomico
RegiaGiorgio Simonelli, Giuliano Carnimeo
SoggettoMarcello Ciorciolini, Roberto Gianviti, Amedeo Sollazzo, Dino Verde
SceneggiaturaMarcello Ciorciolini, Roberto Gianviti, Amedeo Sollazzo, Dino Verde
ProduttoreLeo Cevenini, Vittorio Martino
Casa di produzioneVariety Film, Flora Film
Distribuzione in italianoVariety Film
FotografiaTino Santoni
MontaggioGiuliana Attenni
MusichePiero Umiliani
ScenografiaEnzo Bulgarelli
CostumiEnzo Bulgarelli
TruccoWalter Cossu
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

I due figli di Ringo è un film del 1966 diretto da Giorgio Simonelli e Giuliano Carnimeo.

Durante le riprese Simonelli morì e toccò a Carnimeo (aiuto regista) portare al termine il film.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Stati Uniti, seconda metà del XIX secolo. Franco e Ciccio Sono due truffatori vagabondi: il primo interpreta un criminale che tenta di provocare i cittadini mentre il secondo fa la parte del bounty killer che lo uccide. I due girano per i desolati paesini del vecchio West e ripetono la scena per ogni cittadina che incontrano con Franco che muore e con Ciccio che si fa pagare, per lo più sotto forma di cibarie.

La cosa però non riesce quando giungono in una piccola cittadina dove è presente un vero bounty killer, che si fa chiamare Joe. Quest'ultimo, dopo aver scoperto gli inganni dei due maldestri truffatori, li risparmia ma si fa promettere di farsi aiutare a ritrovare l'eredità di Ringo. Questi avrebbe dovuto lasciare una cospicua somma di oro e denaro ai suoi due figli ma nulla si è più saputo al riguardo. Franco e Ciccio fingono quindi di essere i figli di Ringo e si fanno chiamare Gringo e Django.

Dopo una serie di situazioni che si ribaltano continuamente, Joe riesce con l'aiuto maldestro di Franco e Ciccio a sgominare la banda dell'Indio, che ha derubato il banchiere Simpson (anche lui interessato all'oro), e prendersi il ricavato con la complicità di due donne che hanno manovrato le varie parti da dietro le quinte, facendosi gioco anche dei due siciliani. Tuttavia, mentre lascia Franco e Ciccio indietro a mani vuote, gli cade un taccuino. Ciccio lo legge e scopre tutte le taglie sulle teste dei banditi morti, così i due tentano di intascare comunque la somma. Ma in paese vengono visti da Joe e dalle due signore, in realtà colleghe pistolere, e quando Franco e Ciccio provano a conquistare una delle due sperando di ottenerne il denaro, vengono presi a revolverate e devono scappare dal paese.

Citazioni[modifica | modifica wikitesto]

Come era uso nelle parodie di Franchi e Ingrassia, battute e situazioni citano i film che le hanno ispirate: il bounty killer si fa chiamare Joe, come il pistolero di Per un pugno di dollari, e veste come lui sigaro compreso; anche Franco usa lo steso abito per la truffa del criminale e del bounty killer, mentre Ciccio veste come il colonnello Mortimer di Per qualche dollaro in più; i banditi sono capeggiati da un fuorilegge chiamato l'Indio, come il capobanda dello stesso film; sempre da questo vengono la gag della lettura delle taglie, il trasporto dei cadaveri sul carro e la conta dei corpi (ma in questo caso ci sono tutti, mentre nell'originale il Monco contando scopre che uno manca, e infatti sta per sparargli; pochi istanti dopo, quando Mortimer chiede cosa succede, il Monco risponderà che non gli "tornavano i conti... ne mancava uno!".

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • R. Poppi, M. Pecorari, Dizionario del cinema italiano. I film vol.3, Roma, Gremese Editore

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