Njörun

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Njörun (norreno: Njǫrun) era una dea (presumibilmente vanica) poco conosciuta della mitologia norrena, attestata solo nell'Edda in Prosa e in alcune kenningar dell'Edda poetica. Gli studiosi ritengono che il suo nome sia etimologicamente connesso al dio maschile Njörðr e al proto-germanico Nerthus e che potrebbe trattarsi della personificazione della terra o della sorella-moglie di Njörðr.

Attestazioni[modifica | modifica wikitesto]

Nell'Edda di Snorri Njörun è enumerata nella lista delle Asinie (ásynja), ma non vengono fornite altre informazioni su di lei[1]. Altre attestazioni del nome ricorrono nelle kenningar che indicano le donne, presenti nel Krákumál, nell'Íslendinga saga, Njáls saga e nella Harðar saga, e in opere di altri poeti. Esempi di kenningar sono Eld-Njörun (Njörun del fuoco) e Draum-Njörun (Njörun del sogno).

Teorie[modifica | modifica wikitesto]

Njörun è una figura misteriosa di cui non si sa nulla e la quale si sospetta essere soltanto un'invenzione posteriore[2]. Altri studiosi hanno ipotizzato che il nome derivi dalla radice njǫr, che prende origine da Nerthus, la dea proto-germanica della terra descritta in Tacito, e da cui deriva Njǫrðr. Inizialmente forse Njǫrðr era quindi una divinità femminile della terra, poi trasformata in maschile e patrono del mare[3].

Un'altra teoria è che Njörun possa essere semplicemente la controparte femminile di Njǫrðr, da cui prende il nome. Un processo simile avveniva, per esempio, nella religione micenea dove i nomi delle mogli degli dèi erano resi al femminile (Diwe/Diwio/ZeusDiwia[4]). Allo stesso modo Njǫrðr potrebbe aver dato origine a Njörun con l'aggiunta del suffisso -un. Come però è stato notato, Njörun e Gefjun sono le uniche dee norrene a presentare questo suffisso, e Gefjun non è in coppia con un altro dio. Le altre coppie divine che presentano la stessa etimologia sono Fjörgyn and Fjörgynn, Ullr e Ullinn, e le divinità alto-germaniche Phol e Volla (poi Fulla).

Sorella-moglie di Njörðr[modifica | modifica wikitesto]

La sorella-moglie di Njörðr è colei che, in seguito a un rapporto incestuoso con il fratello, diede alla luce i gemelli divini Freyr e Freyja. Questa figura sconosciuta e senza nome è ampiamente presente nelle fonti norrene, in primo luogo nelle due Edde, nella Ynglinga saga, nel Lokasenna. Sia lei sia Njörðr appartenevano alla stirpe dei Vanir, dove i matrimoni tra fratelli erano la norma.

Ricostruire la figura di questa divinità è reso difficile non solo dalla carenza di informazioni nelle fonti, ma anche da alcune contraddizioni. Per esempio, nello Skírnismál Freyr è figlio di Njörðr e della gigantessa Skaði.

Nella Ynglinga saga, dove Snorri Sturluson fornisce un'interpretazione evemeristica della mitologia norrena, Freyr e Freyja sono chiaramente i figli di Njörðr e della sua anonima sorella:

Þá er Njǫrðr var með

Vǫnum, þá hafði hann

átta systur sína, því at þat

váru þar lǫg; váru þeira

bǫrn Freyr ok Freyja.

Mentre Njörðr viveva

tra i Vanir aveva sua sorella

come sposa, poiché questo

era usanza tra loro. I loro figli

erano Freyr e Freyja[5].

Il racconto della Ynglinga continua dicendo che i figli lasciarono Vanaheimr insieme al padre per accompagnarlo come ostaggio dopo la guerra tra Æsir e Vanir.

Anche nel Lokasenna Freyr e Freyja sono frutto di un incesto. Loki infatti accusa Njörðr di aver dormito con la propria sorella:

Lokasenna, Loki attacca Bragi, di W.G. Collingwood
37 Loki kvað:

Hættu nú, Njǫrðr,

haf þú á hófi þik!

Munk-a ek því leyna lengr:

við systur þinni gaztu slíkan mǫg,

ok er-a þó vánu verr[6].

Disse Loki:

Basta ora, Njörðr,

non ti esaltare!

Non lo nasconderò ai presenti:

da tua sorella avesti questo figlio,

ed è andata peggio del previsto[6]

Diversamente dice la Gylfaginning, la prima parte dell'Edda di Snorri. Qui Snorri, contraddicendosi (o più semplicemente attingendo a tradizioni sovrapposte), parla dell'infelice matrimonio tra Njörðr e Skaði, avvenuto dopo che il dio andò a vivere tra gli Æsir, e afferma che Freyr e Freyja nacquero da questa unione[7].

Sempre nella Lokasenna, Loki allude anche al rapporto incestuoso tra la stessa Freyja e il fratello Freyr.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Snorri Sturluson, Giorgio Dolfini (trad. di), Edda in prosa, Adelphi
  • Snorri Sturluson, Francesco Sangriso (a cura di), Heimskringla I: le saghe dei re di Norvegia, Edizioni dell'Orso
  • Andy Orchard, Dictionary of Norse Myth and Legend. Cassell
  • Hopkins, Joseph (2012). "Goddesses Unknown I: Njǫrun and the Sister-Wife of Njǫrðr". RMN Newsletter; volume 5. pp. 39–44.
  • Sturtevant, Albert Morey, Regarding the Old Norse name Gefjon, in Scandinavian Studies volume 24, 1952
  • Finnur Jónsson, Lexicon poeticum, 1931
  • Faulkes, Anthony, Edda, 1995
  • Finnur Jónsson. Goðafræði Norðmanna og Íslendinga eftir heimildum. 1913
  • Lokasenna
  • Skírnismál
  1. ^ Faulkes p. 157
  2. ^ Orchard, p. 119
  3. ^ Jan de Vries, Contributions to the Study of Othin: Especially in His Relation to Agricultural Practices in Modern Popular Lore, Folklore Fellows Communications 94, in Hopkins, p. 39
  4. ^ Pierre Carlie, Omero e la storia, Carocci, 2014
  5. ^ Snorri Sturluson, Heimskringla I: le saghe dei re di Norvegia, Edizioni dell'Orso
  6. ^ a b Lokasenna, su norroenn-forn-sithr.blogspot.it.
  7. ^ Snorri Sturluson, Edda, pp.75-76: "Niördhr ha per moglie colei che ha nome Skadhi, la figlia del gigante Thiazi. (...) Niördhr a Nóatún ebbe due figli, il figlio di chiamò Freyr e la figlia Freyja".