Il tempo si è fermato (film 1959)

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Il tempo si è fermato
Titolo originaleIl tempo si è fermato
Paese di produzioneItalia
Anno1959
Durata83 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 2,35:1
Generecommedia
RegiaErmanno Olmi
SoggettoErmanno Olmi
SceneggiaturaErmanno Olmi
Casa di produzioneSezione cinema Edisonvolta
Distribuzione in italianoLux Film
FotografiaCarlo Bellero
MontaggioCarla Colombo
MusichePier Emilio Bassi
Interpreti e personaggi
  • Natale Rossi: Natale
  • Roberto Seveso[1]: Roberto Seveso
  • Paolo Quadrubbi: Salvetti

Il tempo si è fermato è un film del 1959 scritto e diretto da Ermanno Olmi.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Roberto Seveso, un giovane studente universitario, trova lavoro come guardiano invernale di una diga idroelettrica nei pressi del monte Adamello in provincia di Brescia in sostituzione di Pedranzini, un operaio rimasto a casa perché la moglie ha partorito.

Nella baracca, immersa nel silenzio e nell'isolamento della montagna, il giovane dovrà convivere con un collega anziano, un taciturno padre di famiglia di nome Natale. La iniziale reciproca diffidenza si trasformerà col tempo in simpatia reciproca.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Ermanno Olmi aveva lavorato come fattorino alla Edison-Volta, per mantenersi agli studi quando frequentava l'Accademia di Arte Drammatica a Milano. Successivamente realizzò per la stessa azienda una serie di documentari, Anche Il tempo si è fermato era stato concepito come documentario per l'Edison-Volta e crebbe tra le mani del giovane Olmi, divenendo il suo primo lungometraggio, girato con attori non professionisti e con suono in presa diretta[2] in piena aderenza ai canoni del neorealismo[3]. Il film viene presentato nell’ambito della 20ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia alla decima edizione della “Mostra Internazionale del Film Documentario e del Cortometraggio - Film a soggetto“.

Conservazione e restauro[modifica | modifica wikitesto]

Opera inventariata alla Cineteca della Fondazione Ansaldo tra i film «che hanno raggiunto alti livelli poetici»[4], copia del film è stata restaurata dalla Cineteca del Comune di Bologna.[5] Il tempo si è fermato, in quanto esperienza di vita e di arte, è approfondito nel film di Tatti Sanguineti Conversazione con Ermanno Olmi (2009).[6]

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

La Critica[modifica | modifica wikitesto]

Il Morandini commenta: «Racconto di comportamenti più e prima ancora che di psicologie, non fa concessioni allo spettacolo o al romanzo: nessun incidente, nemmeno una piccola slavina, tutto concentrato sui gesti, gli oggetti, i piccoli particolari quotidiani con un filo di bonaria ironia. Una piccola musica, un film di grazia»[2].

Per Il Mereghetti: «Il rigore stilistico e la partecipe aderenza agli eventi sono alla base di un'intensa ed emozionante parabola sul rapporto fra gli uomini e la natura, sul valore di un mondo impermeabile ai sussulti della modernità»[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il giovane protagonista del film, Roberto Seveso, sarà poi aiuto-operatore e operatore di Olmi nel cortometraggio "Il grande paese d'acciaio" del 1960 e nel lungometraggio I fidanzati del 1963 e poi ancora sempre per il maestro lombardo, operatore nel documentario del 1964 “700 anni fa” e assistente operatore per la pellicola Un certo giorno del 1968.
  2. ^ a b Laura, Luisa e Morando Morandini, Il Morandini: dizionario dei film 2001, Zanichelli, Bologna, 2000, p. 1323. ISBN 88-08-03105-5.
  3. ^ a b Paolo Mereghetti, Il Mereghetti: dizionario dei film 2004, Baldini Castoldi Dalai, Milano, 2003, p. 2320. ISBN 88-8490-419-6.
  4. ^ Giovanni Zanetti, Comunicare per spiegare, in Fondazione Ansaldo La cineteca 1908-2010 Inventario, Strumenti, VI, Genova, 2012, pp. XXII-XXV.
  5. ^ Museo Nazionale del Cinema, Per Magnifiche visioni. Festival Permanente del Film Restaurato Il tempo si è fermato di Ermanno Olmi, in Comunicati stampa, Torino, 7 giugno 2011. URL consultato il 28 marzo 2024.
  6. ^ Cineteca di Bologna, Film: Conversazione con Ermanno Olmi, in Il cinema ritrovato, Bologna, Fondazione Cineteca di Bologna Edizioni, 2009. URL consultato il 28 marzo 2024.

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