Gissi
Gissi comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Agostino Chieffo[1] (lista civica di centrodestra Patto per Gissi) dal 26-5-2014 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 42°01′N 14°33′E / 42.016667°N 14.55°E | ||
Altitudine | 499 m s.l.m. | ||
Superficie | 36,65 km² | ||
Abitanti | 2 670[2] (31-5-2019) | ||
Densità | 72,85 ab./km² | ||
Frazioni | Località Rosario, Peschiola, Pianospedale, Pianquerceto, Tratturo | ||
Comuni confinanti | Atessa, Carpineto Sinello, Casalanguida, Furci, Monteodorisio, San Buono, Scerni | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 66052 | ||
Prefisso | 0873 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 069041 | ||
Cod. catastale | E052 | ||
Targa | CH | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] | ||
Cl. climatica | zona D, 1 945 GG[4] | ||
Nome abitanti | Gissani | ||
Patrono | San Bernardino da Siena | ||
Giorno festivo | 20 maggio | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Gissi all'interno della provincia di Chieti | |||
Sito istituzionale | |||
Gissi (Ìsce in dialetto abruzzese) è un comune italiano di 2 670 abitanti[2] della provincia di Chieti in Abruzzo. Fa parte della Comunità montana Medio Vastese. Sorge su un colle panoramico a 499 metri sul livello del mare tra i torrenti Ferrato e Morgitella, affluenti di destra del Sinello. Il suo territorio si estende su un'area di media e alta collina.
Il borgo, compatto e ingentilito da pregevoli edifici quali il Palazzo Carunchio, si staglia su una dorsale nei pressi del fiume Sinello, tra colline ricoperte di frutteti, vigne e piccoli boschi.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Nel comune, in località Colle Rovelizio, nel 1896, è stato ritrovato da Antonio De Nino un insediamento italico con tombe a cappuccina e a fossa.[5]
Non vi è nessuna fonte storica che attesti la fondazione del borgo, tuttavia L. Busico asserisce che risale all'XI-XV secolo, mentre De Nino la definisce una stazione preromana. In una visita pastorale viene citata una pieve di Santa Maria risalente al IV o al VII secolo. Prima del III secolo a.C. era colonia frentana, nel III secolo a.C. divenne colonia romana, mentre nell'XI secolo fu contea da Oderisio, abate di Montecassino e in seguito fu dei Normanni.
La prima citazione storica risale al 1039 con il gastaldo Deodato. Carlo I d'Angiò tolse il potere temporale ai benedettini e diede la contea a Rodolfo di Courtenay.[6] In seguito fu feudo di altre famiglie.
Infatti Gissi, nominata come "Gypsum" (dal colle di gesso, allo stesso modo del nome Gessopalena, altro comune abruzzese), era di proprietà dell'abbazia di Santo Stefano in Rivomare di Casalbordino, poi il vescovo Roberto di Chieti l'aveva concessa a San Salvatore della Majella (Rapino). Passata in possesso dei vari cadetti dei re di Napoli, da Federico II agli angioini; nel XV secolo era feudo di Antonio Caldora, figlio del celebre capitano Jacopo Caldora, poi sotto Ferrante d'Aragona passò ai Principi di Capua, e infine dalla metà del '600 alla potente famiglia dei D'Avalos marchesi del Vasto. Fece parte di un circondario noto come contea di Monteodorisio fino al 1799.
Successivamente fece parte del distretto di Vasto, entrando nella provincia di Chieti. Negli anni '50 Gissi soffrì di un movimento franoso che colpì la parte del Quarto da Piedi, distruggendo case e la chiesetta della Madonna delle grazie.
Vi nacque il politico Remo Gaspari.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
- Il castello
Le prime fonti che parlano del castello risalgono all'XI secolo. Una bolla papale del 1208 narra di un castrum di Gissi. Dentro il castello c'erano la dimora del governatore, l'armeria e le scuderie. Il castello crollò prima del 1742 e al suo posto si erge ora un'abitazione.[7]
- Chiesa di Santa Maria Assunta
È sita in via Salita Castello presso via La Chiesa. È stata edificata prima del 1568 con trasformazioni successive nel XVIII-XIX secolo. Originariamente era costituita da un'aula unica basilicale. Nel XVII secolo fu ampliata. Il campanile, realizzato in pietra calcarea e suddiviso in più livelli mediante cornici marcapiano è stato costruito nel XVIII secolo. La facciata principale, anticamente in pietra, con tre portoni e rosone, è in laterizio edificato negli anni cinquanta. L'interno è a tre navate con volta con otto cappelle laterali, quattro per lato. Sopra l'ingresso vi è la cantoria che ospita un organo realizzato verso la fine del XVII secolo.[8]
- Resti del convento di San Francesco d'Assisi
Sono siti presso l'attuale municipio. Il convento risale al XIII secolo. La chiesa era a navata unica con coperture a capriate con altari laterali e un altare maggiore con coro e sagrestia. Le strutture abitative sono andate demolite ma rimangono dei resti di mura, cisterne, pozzi e frammenti lapidei.[9]
- Chiesa di Santa Lucia
Sita nella pineta di Santa Lucia Immersa in una oasi di verde, la piccola chiesa è protagonista della manifestazione religiosa in onore alla Santa, dove i fedeli si recano in processione per rendervi omaggio.
- Altro
Altro edificio di culto religioso è la chiesa di San Bernardino, ricostruita in stile moderno nel 1960 davanti alla precedente chiesa (costruita nel 1850 e abbattuta a causa delle condizioni precarie).
Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]
- Monte Sorbo
Monte Sorbo domina sulle valli del Treste e del Sinello con un'altitudine di oltre 900 m sul livello del mare. Il Sito, indicato come SIC, ci appare oggi come un ambiente in gran parte incontaminato, anche se abitato fin dall'Età del Ferro come testimoniano ritrovamenti archeologici sempre più ricchi e sorprendenti.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[10]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]
Eventi[11][modifica | modifica wikitesto]
- 19-20 maggio: Festa di San Bernardino da Siena
- 19-20 agosto: Festa San Rocco e Santa Lucia
- 20-23 agosto: Festa San Nicola e Santa Maria
Economia[modifica | modifica wikitesto]
Cave di gesso[12] (da cui trae origine il nome del paese), allevamento, agricoltura.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 aprile 1995 | 12 giugno 2004 | Giovanni Di Martino | Lista Civica di Centro-sinistra | Sindaco | [13][14] |
13 giugno 2004 | 25 maggio 2014 | Nicola Marisi | Lista Civica Per Gissi | Sindaco | [15][16] |
26 maggio 2014 | in carica | Agostino Chieffo | Lista Civica di Centro-destra Patto per Gissi | Sindaco | [1] |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Archivio Storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultati delle elezioni amministrative del 25 maggio 2014, su elezionistorico.interno.it.
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2019.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Cenni storici[collegamento interrotto]
- ^ Storia del borgo[collegamento interrotto]
- ^ Fonte: Borgo fortificato in Gissi Su Trignnosinelloturismo.it[collegamento interrotto]
- ^ La chiesa di Santa Maria Assunta[collegamento interrotto]
- ^ Resti del convento di San Francesco d'Assisi[collegamento interrotto]
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Feste e tradizioni[collegamento interrotto]
- ^ Info[collegamento interrotto]
- ^ Archivio Storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultati delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995, su elezionistorico.interno.it.
- ^ Archivio Storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultati delle elezioni amministrative del 13 giugno 1999, su elezionistorico.interno.it.
- ^ Archivio Storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultati delle elezioni amministrative del 12 giugno 2004, su elezionistorico.interno.it.
- ^ Archivio Storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultati delle elezioni amministrative del 7 giugno 2009, su elezionistorico.interno.it.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Gissi Web Gissi sul web
Controllo di autorità | VIAF (EN) 241239566 |
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