Franco Di Mare

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Franco Di Mare a Nola nel maggio 2018

Franco Di Mare, all'anagrafe Francesco Di Mare[1] (Napoli, 28 luglio 1955), è un giornalista, conduttore televisivo, scrittore e dirigente pubblico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giornalista professionista dal 1983, nel 1980 inizia a lavorare a l'Unità come cronista di giudiziaria, mentre l'anno successivo inizia a collaborare come corrispondente da Napoli anche per l'agenzia di servizi AGA (Agenzia di Giornali Associati) e per Radiocor (Agenzia di Stampa Economica e Finanziaria). Nel 1983 diventa giornalista professionista. Nello stesso anno viene assunto dal quotidiano “L’UNITA’” con la qualifica di redattore ordinario. Nel 1985 viene trasferito a Roma presso la redazione centrale de l'Unità in qualità di inviato speciale e poi di capo redattore.[2][3]

Nel 1991 entra in Rai alla redazione esteri del TG2, dove nel 1995 assume la qualifica di inviato speciale[3] occupandosi della Guerra dei Balcani, oltre a coprire – come inviato – le principali zone dell'Africa e dell'America centrale. Nel 2002 passa al TG1, seguendo buona parte dei conflitti degli ultimi venti anni: Bosnia, Kosovo, Somalia, Mozambico, Algeria, Albania, Etiopia, Eritrea, Ruanda, prima e seconda guerra del Golfo, Afghanistan, Timor Est, Medio Oriente e America Latina. Nel corso della sua carriera giornalistica si è occupato di politica internazionale coprendo – sempre come inviato - i falliti colpi di stato in America Latina, le campagne elettorali presidenziali di Stati Uniti, Francia, Bulgaria e Algeria. È stato autore di servizi e documentari sulla criminalità organizzata nazionale (Sicilia, Campania, Calabria e Puglia) e internazionale (Germania, Russia e Bulgaria).

Ha realizzato inchieste e servizi a seguito di attentati terroristici in Giappone, Russia, Kenya, Egitto, Stati Uniti e Medio Oriente, nonché reportage da aree colpite da calamità naturali come l'Honduras, il Guatemala, il Nicaragua, l'Alabama, l'India, l'Anatolia e la Louisiana. Ha effettuato documentari e dossier geopolitici su Australia, Sudafrica, Stati Uniti, India, ex Iugoslavia, Venezuela, Algeria, Marocco e Brasile. Ha intervistato eminenti personalità del mondo della politica e della cultura come Tony Blair, Shimon Peres, Jacques Chirac, Yasser Arafat, Condoleezza Rice, Tzavo Mbeki, Naguib Mahfouz, Amos Oz, Jorge Amado, Eli Vizer. Ha seguito la vicenda del crack della Parmalat come inviato alle Isole Cayman, lo scandalo di Calciopoli e ha realizzato - insieme a Renzo Arbore - il primo speciale sperimentale in joint-venture tra il TG1 e Rai 1 sull'uragano Katrina, da New Orleans.

Nel 2003 diviene conduttore televisivo su Rai 1, dove è al timone di Unomattina Estate, di Uno Mattina week end e poi dal 2004 di Uno Mattina.

Dal 2005 al 2009 conduce Sabato e domenica programma d'informazione e attualità leader di ascolti nella fascia mattutina - in onda su Rai 1 - nel week end dalle 6,30 alle 9,30. Dal 2005 ha condotto le finestre del TG1 all'interno di Uno Mattina sempre su Rai 1 (tre spazi con news e approfondimenti), attività che ricopre anche per la stagione 2010-2011.

Ha inoltre condotto numerose serate per Rai1, tra cui: “Premio Lucchetta”, “Mare Latino”, “Premio Internazionale Libertà”, “Premio Alta Qualità”, “Gente d'Italia” da Miami, “Speciale Premio Ischia Internazionale di Giornalismo: talk show con Cesare Romiti” e altri. Ha presentato, su invito dell'Ufficio di Gabinetto della Presidenza della Repubblica Italiana, numerosi eventi istituzionali al Quirinale alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, tra cui l'iniziativa editoriale volta alla sensibilizzazione dell'educazione civica in occasione del 60º anniversario della Costituzione Italiana. Alla sua attività di giornalista e conduttore affianca un forte impegno sociale e civile che lo ha portato a partecipare come testimonial allo spot televisivo per l'organizzazione umanitaria Smile Train e a realizzare uno spettacolo teatrale, Amira, in cui racconta le sue esperienze di inviato in aree di crisi con l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica sugli orrori della guerra.

Dal luglio 2016 conduce in seconda serata ogni venerdì Frontiere, sempre su Rai 1.

Il 28 giugno 2017, con l'uscita dei palinsesti Rai per la stagione 2017-2018, viene ufficializzata la sua conduzione al programma Uno Mattina al fianco di Benedetta Rinaldi.

Il 20 luglio 2019 diventa nuovo vicedirettore di Rai 1, con delega ad approfondimenti ed inchieste.

Dal 14 gennaio 2020 è direttore generale dei programmi del giorno della Rai.

Il 15 maggio 2020 assume la direzione di Rai 3. Il 19 giugno, a 40 anni dalla Strage di Ustica, conduce su Rai 3 lo speciale Volo Itavia 870.

Un== Televisione ==

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Nel giugno 2008 Di Mare prende parte a una festa celebrativa per i cinquant'anni dell'azienda Fater; circa la sponsorizzazione, dichiarerà in seguito di essere stato vittima inconsapevole. A suo carico – e a carico del sodale nella sponsorizzazione, Attilio Romita – fu emessa una sanzione dall'Ordine dei Giornalisti del Lazio.[4] La sanzione a carico del giornalista verrà poi annullata il 22 giugno 2012 con una deliberazione dell'Ordine dei Giornalisti Nazionale, in quanto il fatto non sussisteva.

Libri[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2009 pubblica - con la casa editrice Rizzoli - Il cecchino e la bambina, un racconto di storie di violenza, d'amore, di paura e di speranza in tempo di guerra e nel 2011 – sempre con Rizzoli - il suo primo romanzo in larga parte autobiografico, Non chiedere perché, quest'ultimo candidato come finalista al Premio Bancarella e – nel 2011 - vincitore del Premio Roma, del Premio Letterario Città di Siderno (RC) Armando La Torre e del Premio letterario La Tore Isola d'Elba a Marciana Marina. A Non chiedere perché si è ispirata una miniserie di due puntate andata in onda su Rai 1 con protagonista Giuseppe Fiorello (nei panni del personaggio principale, Marco De Luca, alter ego dell'autore) dal nome L'angelo di Sarajevo. Il 14 novembre 2012 è uscito il suo terzo romanzo Il paradiso dei diavoli, edito da Rizzoli. Il 2 aprile 2015 è uscito il suo ultimo romanzo Il caffè dei miracoli, edito ancora da Rizzoli, vincitore del Premio Città di Como.

  • Il cecchino e la bambina. Emozioni e ricordi di un inviato di guerra, Rizzoli, 2009
  • Non chiedere perché, Rizzoli, 2011
  • Casimiro Roléx, Cairo Editore, 2012
  • Il paradiso dei diavoli, Rizzoli, 2012
  • Il caffè dei miracoli, Rizzoli, 2015
  • Il teorema del babà, Rizzoli, 2017
  • Barnaba il mago, Rizzoli, 2018

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Per l'intensa e qualificata attività professionale ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra i quali due “Oscar della Televisione”, il premio “Giornalista dell'anno”, il premio “Cimitile”, il premio “Maria Grazia Cutuli”, il premio “Ilaria Alpi”, il premio Internazionale “Eserciti e Popoli”, il premio “Personalità europea dell'anno”, il premio “Città di Fiumicino”, il premio “A prescindere”, il Premio giornalistico "Città di Salerno", il premio “Margutta” e nel 2011 il Premio Letterario "La Tore isola d'Elba" a Marciana Marina. Dal 2011 è membro del Consiglio Direttivo dell'Unicef. Ha ricevuto il Premio Simpatia 2013. Il 22 dicembre 2016 nel programma Unomattina condotto da Francesca Fialdini e Franco Di Mare in occasione del trentesimo anniversario del programma è intervenuto in diretta Papa Francesco facendo gli auguri ai telespettatori e complimentandosi con i conduttori e tutto lo staff[5]. Nel 2020 riceve anche il premio Crescenzio Sepe.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francesco Di Mare - Organizzazione e Risorse Umane, su Rai.it. URL consultato il 1º giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2022).
  2. ^ Franco Di Mare sul sito Rai, su rai.it. URL consultato il 12 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2023).
  3. ^ a b Franco Di Mare sul sito Rai Yoyo, su raiyoyo.it. URL consultato il 12 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2023).
  4. ^ Lorenzo Galeazzi, Pannolini e mezzibusti del Tg1 in una convention surreale, su ilfattoquotidiano.it, 3 gennaio 2013. URL consultato il 25 febbraio 2015.
  5. ^ Papa Francesco telefona in diretta a Unomattina: Volevo fare gli auguri - Il Mattino.it, su www.ilmattino.it. URL consultato il 26 settembre 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Direttore di Rai 3 Successore
Silvia Calandrelli 15 maggio 2020 - giugno 2022 carica cessata
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