Cisterna d'Asti
Cisterna d'Asti comune | |
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Panorama | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Asti |
Amministrazione | |
Sindaco | Renzo Peletto (lista civica Cisterna) dall'8-6-2009 (3º mandato dal 26-5-2019) |
Territorio | |
Coordinate | 44°49′38″N 8°00′07″E |
Altitudine | 350 m s.l.m. |
Superficie | 10,73 km² |
Abitanti | 1 222[1] (31-12-2019) |
Densità | 113,89 ab./km² |
Frazioni | San Matteo, Saretto, Scaglia, Valmellana, Valzeglio |
Comuni confinanti | Canale (CN), Ferrere, Montà (CN), San Damiano d'Asti |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 14010 |
Prefisso | 0141 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 005040 |
Cod. catastale | C739 |
Targa | AT |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 588 GG[3] |
Nome abitanti | cisternesi |
Patrono | Madonna del Rosario |
Giorno festivo | 4 ottobre |
Cartografia | |
Mappa di localizzazione del comune di Cisterna d'Asti nella provincia di Asti | |
Sito istituzionale | |
Cisterna d'Asti (Sisterna in piemontese) è un comune italiano di 1 207 abitanti[4] della provincia di Asti, al confine con la provincia di Cuneo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio di Cisterna era luogo d'insediamenti almeno fin dall'epoca romana: una delle fonti più antiche rinvenute nei pressi del paese è un'epigrafe romana (citata da Gian Secondo de Canis nella "Corografia Astigiana" e oggi scomparsa), probabilmente una lastra funeraria. Questa epigrafe, divisa in «due frantumi d'iscrizione romana, portanti all'intorno qualche ornato di fogliami e di piccole cornici»[5] recita:
"VERREDIUS SPE POL(lia) M. (et) L. FILI FECE(runt) ... M. PE ....... R.D."
Si tratta molto probabilmente di una lastra funeraria dedicata al padre, Verredius, dai figli M. e L. L'epigrafe venne ritrovata nella frazione di Valmellana e, insieme a diversi ritrovamenti di monete romane nella stessa zona, suggerirebbe l'esistenza di un piccolo insediamento.
Sono stati probabilmente ritrovati reperti archeologici d'età romana anche nelle località di Mommiano (toponimo quasi sicuramente di origine romana), di Bogardo e di Vengore. Gli esatti luoghi di ritrovamento dei vari reperti non sono stati resi noti a causa della natura "privata" di tali ricerche; gli stessi reperti non sono stati donati al Comune e dunque avere un'idea esatta dell'entità di tali ritrovamenti è praticamente impossibile.
In epoca medioevale Cisterna è un importante luogo fortificato. Dalla prima metà del XII secolo passa al Vescovo di Asti quindi nel 1242 viene venduta al Comune di Asti.
Dopo varie vicissitudini passa a Gian Francesco della Rovere (1538) poi, dopo una parentesi in cui ritorna alla Santa Sede, il feudo viene venduto nel 1650 a Francesco Dal Pozzo, marchese di Voghera.[6]
Il figlio di Francesco, Iacopo Dal Pozzo della Cisterna ottenne da papa Clemente X, l'11 ottobre 1670, l'erezione del feudo a principato[7]. Lo stesso Clemente X concesse al principe il diritto di zecca, ossia di battere moneta, con breve datato 28 marzo 1673. Questo privilegio, assieme a quello della terza cognizione delle cause civili e criminali, concesso da Clemente IX ancora prima dell'erezione a principato con breve datato 30 novembre 1669, rese i poteri dei dal Pozzo quasi sovrani.[8][7][9] Iacopo fece coniare a suo nome alcune monete. Al dritto c'era il busto del principe, con lunghi capelli. Al rovescio alcune recavano uno scudo partito che mostrava a 1 e 4 un pozzo sostenuto da due draghi alati ed affrontati, 2 e 3 d’un’aquila ad un testa e coll’ali aperte, e nel centro sei stelle in uno scudetto ovale[7]. Alcuni di questi elementi sono ancora presenti nello stemma comunale.
Durante la seconda guerra mondiale e l'occupazione nazi-fascista del Piemonte, Cisterna e i suoi dintorni boscosi sono un importante centro partigiano. [10]
In aiuto dei partigiani, nel paese arrivo il Maggiore inglese Alexander Hope, morto poi a causa di un incidente durante la resistenza.
Famosa a Cisterna è la vicenda di Giacomo "Rino" Rossino: Rossino era un giovane partigiano proveniente da una frazione di San Damiano D'Asti che venne catturato dalle forze nazi-fasciste e fucilato a colpi di autoblindo sulla piazza principale del paese, che oggi porta ancora il suo nome.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]«Stemma d'oro, al pozzo di rosso, mattonato di nero, sostenuto dai due draghi alati, di verde, linguati di rosso, affrontati, controrampanti, con le code passate in decusse, esso pozzo sormontato dalla stella di otto raggi, di azzurro; al capo di rosso, caricato dalla croce di argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Cisterna d'Asti è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della medaglia d'argento al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale[11]:
Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio è collinare, coperto da boschi e vigneti
È l’unico comune della provincia di Asti a far parte geograficamente e geologicamente del Roero, ed è l'ultimo borgo di sommità che conclude la dorsale delle Rocche.
È un borgo di origine antica, cinto un tempo da mura e scarpate naturali e dominato da due complessi edilizi: il castello, che custodisce al suo interno la "cisterna" che dà il nome al paese, e la chiesa parrocchiale.
Monumenti e luoghi di interesse
[modifica | modifica wikitesto]Castello
[modifica | modifica wikitesto]Il castello di Cisterna sorge sulla sommità del colle e da recinto fortificato, citato in un documento del 911, si è trasformato, in epoca barocca, in residenza nobiliare di campagna.
L'organizzazione di una cerchia doppia di recinti, anche se non ancora fortificati con bastioni in mattoni, risale all'XI - XII secolo.
Il primo recinto racchiudeva una vasta area non accessibile e con pareti strapiombanti mentre il secondo, di forma pressoché quadrata, occupava la cima del colle e nel suo interno venne ricavata la cisterna di raccolta ancora esistente, a cui si deve il nome stesso della località.
La torre, elevantesi sullo spigolo orientale del castello, costituisce la fase successiva e sembra poter essere datata al XIII secolo. In origine doveva svolgere la funzione di avvistamento, di segnalazione ed ultimo rifugio durante le incursioni nemiche ed avere lo scopo simbolico di manifestare il potere ed il prestigio della famiglia feudale che la eresse.
Non si hanno testimonianze per quanto riguarda il XIV e XV secolo, tranne l'arco ogivale (scoperto durante i lavori di restauro del 1985) sulla muratura esterna sud-occidentale.
Oggi appare con l'impianto settecentesco, quando venne rafforzato a cura di Giacomo Del Pozzo, della famiglia omonima.[12]
Nel 1784 il Castello passò di proprietà ai Savoia.
Nel 1912 il Castello venne infine donato al Comune.
La struttura fortificata domina il paesaggio collinare e vanta una cinta muraria imponente: vi si accede attraverso un antico arco sul quale si nota ancora lo stemma di papa Innocenzo XII, a ricordo dell'alta signoria esercitata dalla Chiesa nel passato del paese.[12]
Il castello ospita oggi il "Museo di arti e mestieri di un tempo"[13], fondato nel 1980 da un gruppo di volontari, che raccoglie circa 4.000 oggetti di epoca compresi tra il Seicento e il Novecento, testimonianza della cultura artigiana e contadina del Piemonte.
Il maniero fa parte del sistema dei Castelli Aperti del Basso Piemonte.
Fra i titoli nobiliari che competono ad Aimone di Savoia-Aosta vi è quello di principe della Cisterna.
Le mura del castello e l'area circostante sono state nel recente passato teatro di numerose e combattute partite di pallone elastico, come ricorda una targa apposta in piazza Hope.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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4 giugno 1985 | 21 maggio 1990 | Antonio Povero | Democrazia Cristiana | Sindaco | [14] |
21 maggio 1990 | 24 luglio 1991 | Michele Canta | - | Sindaco | [14] |
20 settembre 1991 | 24 aprile 1995 | Domenica Massocco Natta | - | Sindaco | [14] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Rosella Scapino | Partito Popolare Italiano | Sindaco | [14] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Mario Bodda | Lista civica | Sindaco | [14] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Mario Bodda | Lista civica | Sindaco | [14] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Renzo Peletto | Lista civica | Sindaco | [14] |
26 maggio 2014 | 26 maggio 2019 | Renzo Peletto | Lista civica Cisterna | Sindaco | [14] |
26 maggio 2019 | in carica | Renzo Peletto | Lista civica Cisterna | Sindaco | [14] |
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[15]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 171 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
- Romania, 79 (6,00%)
- Repubblica di Macedonia, 50 (3,80%)
- Marocco, 19 (1,44%)
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Veduta del paese e della chiesa parrocchiale dalla terrazza del castello di Cisterna
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Il monumento ai Caduti
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Mura del Castello e Municipio
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Facciata Chiesa Parrocchiale
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Veduta cappella e colline e vigneti nei dintorni di Cisterna
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2019.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Cisterna d'Asti (AT), su Tuttitalia.it. URL consultato il 18 luglio 2023.
- ^ Gian Secondo de Canis, Corografia Astigiana.
- ^ Cisterna d'Asti :: Ecomuseo delle Rocche del Roero, su ECOMUSEODELLEROCCHE.IT. URL consultato il 18 luglio 2023.
- ^ a b c Promis.
- ^ Alberto Casella, Cadetti della Real Casa, feudatari del Papa e dell’Imperatore, principi - vescovi. Il titolo di principe in Piemonte (prima parte) (PDF), in Rivista del Collegio Araldico, anno CXIX, 1 (giugno 2022), pp. 197-199.
- ^ Testo delle Bolla
- ^ Baldassarre Molino, Cisterna D'Asti, Un Principato tra Roero e Monferrato.
- ^ http://www.istitutonastroazzurro.it/istituzionidecoratemedagliaargentovalormilitare.html
- ^ a b Comune di Cisterna
- ^ Museo Arti e Mestieri di un Tempo Archiviato il 18 dicembre 2014 in Internet Archive.
- ^ a b c d e f g h i [1]
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Domenico Promis, Cisterna, in Monete del Piemonte inedite o rare - supplemento, Torino, Stamperia reale, 1861.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cisterna d'Asti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.cisterna.at.it.
- Cistèrna d'Asti, su sapere.it, De Agostini.
- Museo arti e mestieri di un tempo di Cisterna d'Asti, su museoartiemestieri.it.