Provincia di Venezia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Template:Province italiane stub

Template:Provincia La Provincia di Venezia (in veneto Provincia de Venessia) è una provincia del Veneto di circa 830 mila abitanti.

Affacciata ad est sul il Mar Adriatico, confina a nord-est con il Friuli-Venezia Giulia (Provincia di Udine e Provincia di Pordenone), a sud con la Provincia di Rovigo, a ovest con la Provincia di Padova e la Provincia di Treviso.

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Venezia.

Fu dapprima abitata dagli Euganei, fu in epoca protostorica occupata dai Veneti. Essi, chiamati anche Paleoveneti, si insediarono nell'attuale territorio della provincia (XI secolo) integrandosi con gli Euganei. Secondo la leggenda erano guidati da Antenore, che fuggendo da Troia condusse il popolo degli Èneti, popolo alleato proveniente dalla Paflagonia, ad abitare le coste del Mar Adriatico.

Essendo Veneti e Romani popoli alleati, la latinizzazione dei primi fu pacifica. Nel 102 a.C. i Romani sconfissero Cimbri e Germani nella zona, aumentando la loro influenza nella zona fino a formare la Regio X Venetia et Histria. La nascita di Venezia non ha date precise. Circa nel 570 alcuni profughi provenienti dall'entroterra, specialmente da Aquileia, fuggirono su alcune isole della Laguna di Venezia al fine di sfuggire alle frequenti invasioni barbariche. Al tempo il territorio della provincia faceva parte dell'Impero Bizantino (Esarcato di Ravenna).

Con il passare dei secoli Venezia si fece sempre più indipendente e nel 697 ad Eraclea viene eletto il primo doge. Successivamente, con la distruzione di Eraclea (805) la capitale fu spostata a Rialto (Venezia).

Nel Basso Medioevo, Venezia, ormai importante Repubblica Marinara, è totalmente idipendente da Bisanzio e inizia le sua espansione nell'entroterra. Nel 1260 fu sconfitta la famiglia degli Ezzelini. In risposta alle minacciose mire espansionistiche dei Visconti di Milano, nel 1395 anche Venezia cominciò a invadere i territori vicini. Già nel 1410 i territori della Regio X Venetia et Histria erano riuniti, comprese Padova e Verona. All'inizio nel XVI secolo la repubblica comprendeva i territori dalle Alpi Giulie a Crema, l'Istria, la Dalmazia, Cipro e parte della Morea. L'Atlantizzazione conseguente alla Scoperta dell'America di Cristoforo Colombo, la caduta dell'Impero Bizantino e il rafforzamento dell'Impero Ottomano indebolirono i commerci nel Mar Mediterraneo e la Repubblica dapprima ruotò la sua economia all'agricoltura, poi si rese neutrale.

Nel 1797 Napoleone invase la Repubblica e con i trattati di Campoformido la cedé all'Austria. Dopo la sconfitta definitiva di Napoleone, l'Impero Austriaco fondò una Provincia di Venezia sulla circoscrizione del Dipartimento Adriatico, ente a sua volta istituito dal Governo del Regno Italico napoleonico. Il Dipartimento comprendeva il territorio del Dogado a cui furono, a più riprese, aggregati i Cantoni friulani (suddivisione amministrativa francese equivalente al Mandamento) di Aquileia, Latisana e Portogruaro. Con la dominazione austriaca il Dipartimento fu convertito nella Provincia di Venezia, a cui furono però sottratti i Mandamenti friulani, che vennero reinseriti nella Provincia del Friuli (tranne il Mandamento di Portogruaro che rimase a Venezia).

Geografia

La provincia di Venezia è sostanzialmente una realtà disomogenea, che unisce all'interno di un unico territorio più circondari, che fanno fatica ad interagire tra loro e spesso riescono a farlo in maniera migliore con province e regioni confinanti. La morfologia del territorio aiuta a comprendere meglio questa diversità, poiché si nota che la provincia ha una sorta di forma a "banana" con una lunghezza che misura all'incirca 120 km, e con una larghezza media di circa 25 km. Inoltre, la diversità è amplificata dalla vicinanza di importanti realtà cittadine appena al di la del confine (come Padova, Treviso e Pordenone) che molto spesso fungono da richiamo molto più forte della stessa città capoluogo, di cui si avverte la storica importanza ma, contemporanemente, la lontananza, sia fisica che culturale. Venezia è sostanzialmente è un'isola, dal punto di vista fisico, ma anche da quello culturale.

Partendo da sud, l'area del cavarzerano (Cavarzere e Cona) ha contatti molto stretti con la vicina città di Adria (in provincia di Rovigo), con cui condivide pure il distretto telefonico.

Spostandosi a nord incontriamo Chioggia, realtà lagunare isolata, che ha sempre avuto un rapporto ambivalente nei confronti di Venezia; attualmente la città intrattiene rapporti molto più stretti con l'area della Saccisica e con Padova, città a cui è collegata meglio rispetto al capoluogo.

Segue l'area della Riviera del Brenta, area da sempre a cavallo tra la dominazione veneziana e quella padovana, che condivide in parte i caratteri di entrambe le città e che, assieme all'area del Miranese, è probabilmente l'unica zona in cui si avverte un rapporto più stretto con la città di Venezia.

A nord della laguna troviamo infine le aree del Sandonatese e del Portogruarese: la prima, area di recente bonifica, è sempre stata una zona di confine tra il Dogado e la giurisdizione di Treviso, città a cui buona parte dell'area fa attualmente riferimento (anche dal punto di vista religioso). A questo proposito è interessante notare che nell'area del Sandonatese la lingua parlata è una "koinè" di più dialetti della lingua veneta, la cui base però è sostanzialmente la lingua della Sinistra Piave, idioma parlato nell'area compresa tra Piave e Livenza, da Vittorio Veneto e più in giù verso Conegliano, Oderzo e San Donà, fino a giungere a Jesolo; gli altri influssi derivano in parte dal veneto parlato a Venezia, lingua tutt'ora utilizzata nella gronda lagunare e nell'enclave linguistica di Caorle; anche questo risulta un chiaro esempio di come un ambito culturale omogeneo e condiviso dalla popolazione sia in realtà diviso tra diverse realtà amministrative.

Per ultima, ma non per importanza,l'area del Portogruarese, l'unica parte del territorio veneto che si trova oltre la Livenza, area da sempre sotto la potestà del Friuli (anche dal punto di vista religioso), e che solo in era napoleonica fu aggregata amministrativamente a Venezia. Tutt'ora, soprattutto nelle zone confinanti con la Regione Friuli-Venezia Giulia, la lingua parlata è il friulano. Di recente in alcuni comuni della zona si sono tentuti dei referendum per passare alla regione autonoma che, se anche possono essere stati mossi da qualche voluttà di tipo economico, di certo possono essere stati spinti dalla volontà di riavvicinarsi all'area culturale di riferimento.

Non è quindi un caso che, soprattutto nella parte orientale della provincia, probabilmente quella più distante dall'essenza veneziana, vi siano volontà più o meno marcate di passare ad altro ente provinciale (o regionale, come nel caso della vittoria del "Sì" nel referendum di distacco dal Veneto e aggregazione al Friuli-Venezia Giulia del comune di Cinto Caomaggiore) o per la creazione di una nuova provincia (la cosiddetta "Provincia della Venezia Orientale"). Bisogna anche dire che il progetto della nuova provincia, argomento che torna alla ribalta a scadenze più o meno regolari, non entusiasma la popolazione, in particolare quella dell'area del Portogruarese, che vedrebbe in ottica migliore la riaggregazione del proprio mandamento sotto il governo della Regione Friuli-Venezia Giulia e, al contrario, considera questo progetto come la volontà di San Donà di sostituirsi al ruolo che ora ricopre Venezia. Di certo in quest'area c'è una discussione in atto per l'adeguamento dei confini degli enti locali rispetto alle esigenze del territorio, in quanto lo sviluppo è stato posteriore rispetto alle altre zone della regione, e questo a causa della perifericità; tuttavia, con una razionalizzazione dei confini e un miglior coordinamento rispetto ai centri economici di riferimento, è possibile che l'area del Veneto Orientale possa conoscere livelli di sviluppo pari, se non superiori (è già attualmente il primo distretto turistico balneare d'Europa con più di 15 milioni di presenze turistiche annue nelle località balneari di Bibione, Caorle, Eraclea Mare, la celebre Jesolo e Cavallino-Treporti) al resto del Veneto.

Economia

Cultura

Turismo

Sport

Suddivisioni amministrative

Comuni principali

N. Stemma Comune Abitanti
1
File:Venezia-Stemma.png
Venezia 268.736
2
File:Chioggia-Stemma.png
Chioggia 50.857
3
San Donà di Piave 40.014
4
Mira 38.022
5
File:Mirano-Stemma.png
Mirano 26.245
6
Spinea 25.520
7
File:Portogruaro-Stemma.png
Portogruaro 25.162
8
File:Jesolo-Stemma.png
Jesolo 23.988
9
File:Martellago-Stemma.gif
Martellago 20.313
10
File:Scorzè-Stemma.gif
Scorzè 18.864
11
File:Santa Maria di Sala-Stemma.png
Santa Maria di Sala 16.267
12
File:Noale-Stemma.png
Noale 15.341
13
Cavarzere 15.089

Altri comuni

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Template:Provincia di Venezia