Finale della UEFA Champions League 2014-2015

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Finale della UEFA Champions League 2014-2015
Leo Messi (Barcellona) e Patrice Evra (Juventus) si contendono il possesso del pallone
Informazioni generali
Sport Calcio
CompetizioneChampions League 2014-15
Data6 giugno 2015
CittàBerlino
ImpiantoStadio Olimpico
Spettatori70 442
Dettagli dell'incontro
Juventus Barcellona
1 3
ArbitroCüneyt Çakır (Turchia)
MVPAndrés Iniesta (Spagna)
Successione
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La finale della 60ª edizione della Champions League è stata disputata sabato 6 giugno 2015 all'Olympiastadion di Berlino tra gli spagnoli del Barcellona e gli italiani della Juventus.

Le squadre[modifica | modifica wikitesto]

Squadre Partecipazioni precedenti
(il grassetto indica la vittoria)
Bandiera dell'Italia Juventus 7 (1973, 1983, 1985, 1996, 1997, 1998, 2003)
Bandiera della Spagna Barcellona 7 (1961, 1986, 1992, 1994, 2006, 2009, 2011)

Il cammino verso la finale[modifica | modifica wikitesto]

Il Barcellona di Luis Enrique, qualificato alla manifestazione grazie al secondo posto nella Liga, ha superato agilmente la fase a gironi, nella quale era testa di serie del gruppo G composto dai francesi del Paris Saint-Germain, dagli olandesi dell'Ajax e dai ciprioti dell'APOEL; con cinque vittorie e una sola sconfitta (2-3 a Parigi), i catalani hanno guadagnato il primo posto e la qualificazione con due turni di anticipo. Agli ottavi di finale gli inglesi del Manchester City sono sconfitti con un risultato complessivo di 3-1. Ai quarti c'è stato il replay del big match del girone G: la sfida tra PSG e Barcellona ha visto nuovamente gli Azulgrana avere la meglio sui parigini con un punteggio aggregato di 5-1. In semifinale i tedeschi del Bayern Monaco vengono liquidati già al Camp Nou, con un perentorio 3-0 che di fatto ha dato la qualificazione in finale al Barça, rendendo ininfluente la successiva sconfitta per 2-3 subìta nel match di ritorno all'Allianz Arena.

La Juventus di Massimiliano Allegri ha superato con qualche difficoltà la fase a gironi, nella quale era stata inserita nel gruppo A composto interamente da campioni nazionali, insieme agli spagnoli dell'Atlético Madrid, ai greci dell'Olympiakos e agli svedesi del Malmö FF; la qualificazione agli ottavi giunge solo all'ultima giornata, grazie al pareggio interno per 0-0 contro i Colchoneros che vale il secondo posto del raggruppamento, dietro proprio ai madrileni. Agli ottavi i Bianconeri hanno incontrato i tedeschi del Borussia Dortmund, superati con un risultato complessivo di 5-1. Più incerto il confronto dei quarti di finale con i monegaschi del Monaco, sconfitti di misura difendendo a Monte Carlo l'1-0 conquistato in precedenza nella sfida di andata a Torino. In semifinale i piemontesi estromettono gli iberici del Real Madrid, detentori del trofeo, grazie alla vittoria per 2-1 allo Stadium e al successivo 1-1 nel retour match del Bernabéu, tornando così in finale di Champions League a dodici anni dalla loro precedente apparizione.

Tabella riassuntiva del percorso[modifica | modifica wikitesto]

Note: In ogni risultato sottostante, il punteggio della finalista è menzionato per primo. (C: Casa; T: Trasferta)

Bandiera dell'Italia Juventus Turno Bandiera della Spagna Barcellona
Avversario Risultato Fase a gironi Avversario Risultato
Bandiera della Svezia Malmö FF 2–0 (C) Giornata 1 Bandiera di Cipro APOEL 1–0 (C)
Bandiera della Spagna Atlético Madrid 0–1 (T) Giornata 2 Bandiera della Francia Paris Saint-Germain 2–3 (T)
Bandiera della Grecia Olympiakos 0–1 (T) Giornata 3 Bandiera dei Paesi Bassi Ajax 3–1 (C)
Bandiera della Grecia Olympiakos 3–2 (C) Giornata 4 Bandiera dei Paesi Bassi Ajax 2–0 (T)
Bandiera della Svezia Malmö FF 2–0 (T) Giornata 5 Bandiera di Cipro APOEL 4–0 (T)
Bandiera della Spagna Atlético Madrid 0–0 (C) Giornata 6 Bandiera della Francia Paris Saint-Germain 3–1 (C)
2ª classificata del Gruppo A
Squadra P.ti G
Bandiera della Spagna Atlético Madrid 13 6
Bandiera dell'Italia Juventus 10 6
Bandiera della Grecia Olympiakos 9 6
Bandiera della Svezia Malmö FF 3 6
Piazzamenti finali 1ª classificata del Gruppo F
Squadra P.ti G
Bandiera della Spagna Barcellona 15 6
Bandiera della Francia Paris Saint-Germain 13 6
Bandiera dei Paesi Bassi Ajax 5 6
Bandiera di Cipro APOEL 1 6
Avversario Tot. Andata Ritorno Fase a eliminazione diretta Avversario Tot. Andata Ritorno
Bandiera della Germania Borussia Dortmund 5–1 2–1 (C) 3-0 (T) Ottavi di finale Bandiera dell'Inghilterra Manchester City 3–1 2–1 (T) 1–0 (C)
Bandiera della Francia Monaco 1–0 1–0 (C) 0-0 (T) Quarti di finale Bandiera della Francia Paris Saint-Germain 5–1 3–1 (T) 2–0 (C)
Bandiera della Spagna Real Madrid 3–2 2–1 (C) 1–1 (T) Semifinali Bandiera della Germania Bayern Monaco 5–3 3–0 (C) 2–3 (T)

Contesto[modifica | modifica wikitesto]

All'Olympiastadion di Berlino va in scena la finale tra Juventus, all'ottava presenza nell'atto conclusivo della competizione dopo l'ultima sconfitta del 2003, e Barcellona, anch'esso all'ottava finale dopo l'ultimo trionfo del 2011. L'allenatore degli italiani, Allegri, schiera la squadra col 4-3-1-2: davanti al capitano Buffon, la linea difensiva a quattro è composta da Evra e Lichtsteiner come terzini e da Bonucci e Barzagli come difensori centrali. In mediana Pirlo è supportato da Pogba e Marchisio, mentre Vidal è il trequartista alle spalle delle due punte Tévez e Morata. Il tecnico degli spagnoli, Luis Enrique, opta invece per il 4-3-3: davanti al portiere ter Stegen, la retroguardia è costituita da Jordi Alba e Dani Alves come terzini e da Piqué e Mascherano come difensori centrali. In mediana Busquets è affiancato da Rakitić e dal capitano Iniesta, mentre il tridente offensivo è formato da Neymar, Messi e Suárez.

La partita[modifica | modifica wikitesto]

Il Barcellona passa già in vantaggio al 4' con Rakitić, che, servito da Iniesta, insacca in rete alle spalle di Buffon con un sinistro di prima intenzione da posizione ravvicinata, firmando subito l'1-0. La Juventus fatica a creare pericoli agli avversari, complice il gol patito a freddo, pervenendo al tiro solamente con Vidal, che dal limite dell'area non inquadra però lo specchio della porta. Gli spagnoli macinano invece gioco e sfiorano il raddoppio in tre occasioni: con un destro a giro di Neymar, terminato poco al di sopra della traversa; un tiro dalla distanza di Dani Alves, parato da Buffon, e una conclusione in diagonale di Suárez, che finisce a lato. Il primo tempo si chiude dunque con gli iberici avanti di misura.

Nella seconda frazione, i catalani vanno vicini al gol con Suárez e Messi, prima di subire tuttavia il pareggio ad opera degli italiani al 55': un colpo di tacco da parte di Marchisio lancia in contropiede Lichtsteiner, che appoggia a sua volta in mezzo all'area per Tévez, che con una girata di sinistro trova l'opposizione di ter Stegen, ma quest'ultimo nulla può sulla ribattuta di Morata, che insacca in rete da pochi passi per portare il risultato sull'1-1. Ciò porta i torinesi a spingersi in avanti, sfiorando il sorpasso con due tiri dalla distanza di Tévez e di Pogba, disinnescati dal portiere tedesco. Dopo un presunto fallo di Dani Alves ai danni di Pogba, non ritenuto punibile col calcio di rigore dall'arbitro Çakır[1], il Barcellona trova la rete del 2-1 al 68' nel momento migliore della Juventus: dopo aver dribblato Barzagli, Messi porta il pallone al limite dell'area e scocca il tiro da fuori, che viene respinto da Buffon, ma sulla seguente ribattuta è Suárez ad essere il più lesto, anticipando Evra per insaccare il gol del vantaggio. Dopo cinque minuti, gli spagnoli vanno ancora a segno, ma la rete di Neymar viene annullata per via di un tocco di mano dell'esterno brasiliano. Gli italiani provano a ristabilire la parità, però nell'ultimo minuto di recupero i catalani mettono la parola fine alla gara: sugli sviluppi di un calcio d'angolo per i torinesi, Messi avvia il contropiede solitario di Neymar, che, dopo uno scambio col subentrato Pedro, non sbaglia a tu per tu con Buffon e chiude la partita sul risultato di 3-1, consegnando agli iberici il loro quinto trofeo nella massima manifestazione continentale.

Per la Juventus si trattò della sesta finale persa, il che stabilì un nuovo record negativo nella competizione.[2]

Tabellino[modifica | modifica wikitesto]

Berlino
6 giugno 2015, ore 20:45 CEST
Juventus1 – 3
referto
BarcellonaOlympiastadion (70 442 spett.)
Arbitro: Bandiera della Turchia Cüneyt Çakır

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Juventus
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Barcellona
P 1 Bandiera dell'Italia Gianluigi Buffon
D 26 Bandiera della Svizzera Stephan Lichtsteiner
D 15 Bandiera dell'Italia Andrea Barzagli
D 19 Bandiera dell'Italia Leonardo Bonucci
D 33 Bandiera della Francia Patrice Evra Uscita al 89’ 89’
C 21 Bandiera dell'Italia Andrea Pirlo
C 8 Bandiera dell'Italia Claudio Marchisio
C 6 Bandiera della Francia Paul Pogba Ammonizione al 41’ 41’
C 23 Bandiera del Cile Arturo Vidal Ammonizione al 11’ 11’ Uscita al 79’ 79’
A 10 Bandiera dell'Argentina Carlos Tévez
A 9 Bandiera della Spagna Álvaro Morata Uscita al 85’ 85’
Panchina:
P 30 Bandiera dell'Italia Marco Storari
D 5 Bandiera dell'Italia Angelo Ogbonna
C 11 Bandiera della Francia Kingsley Coman Ingresso al 89’ 89’
C 20 Bandiera dell'Italia Simone Padoin
C 27 Bandiera dell'Italia Stefano Sturaro
C 37 Bandiera dell'Argentina Roberto Pereyra Ingresso al 79’ 79’
A 14 Bandiera della Spagna Fernando Llorente Ingresso al 85’ 85’
Allenatore:
Bandiera dell'Italia Massimiliano Allegri
P 1 Bandiera della Germania Marc-André ter Stegen
D 22 Bandiera del Brasile Dani Alves
D 3 Bandiera della Spagna Gerard Piqué
D 14 Bandiera dell'Argentina Javier Mascherano
D 18 Bandiera della Spagna Jordi Alba
C 4 Bandiera della Croazia Ivan Rakitić Uscita al 90+1’ 90+1’
C 5 Bandiera della Spagna Sergio Busquets
C 8 Bandiera della Spagna Andrés Iniesta Uscita al 78’ 78’
A 10 Bandiera dell'Argentina Lionel Messi
A 9 Bandiera dell'Uruguay Luis Suárez Ammonizione al 70’ 70’ Uscita al 90+6’ 90+6’
A 11 Bandiera del Brasile Neymar
Panchina:
P 13 Bandiera del Cile Claudio Bravo
D 15 Bandiera della Spagna Marc Bartra
D 21 Bandiera del Brasile Adriano
D 24 Bandiera della Francia Jérémy Mathieu Ingresso al 90+1’ 90+1’
C 6 Bandiera della Spagna Xavi Ingresso al 78’ 78’
C 12 Bandiera del Brasile Rafinha
A 7 Bandiera della Spagna Pedro Ingresso al 90+6’ 90+6’
Allenatore:
Bandiera della Spagna Luis Enrique

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Peccato Juventus, la Champions è del Barcellona: finisce 1-3, su la Repubblica, 6 giugno 2015. URL consultato il 25 giugno 2023.
  2. ^ Juve, record beffa: sesta finale di Champions persa, su gazzetta.it, 6 giugno 2015.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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