Finale della Coppa dei Campioni 1976-1977

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Voce principale: Coppa dei Campioni 1976-1977.
Finale della Coppa dei Campioni 1976-1977
Jimmy Case e Phil Neal del Liverpool con la coppa appena vinta
Informazioni generali
Sport Calcio
CompetizioneCoppa dei Campioni 1976-77
Data25 maggio 1977
CittàRoma
ImpiantoStadio Olimpico
Spettatori52 078
Dettagli dell'incontro
Liverpool Borussia M'gladbach
3 1
ArbitroRobert Wurtz (Francia)
Successione
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La finale della 22ª edizione di Coppa dei Campioni si tenne il 25 maggio 1977 allo Stadio Olimpico di Roma tra gli inglesi del Liverpool e i tedeschi occidentali del Borussia M'gladbach. L'incontro, cui assistettero oltre 52 000 spettatori, fu arbitrato dal francese Robert Wurtz e vide la vittoria per 3-1 del Liverpool che per la prima volta nella sua storia vinse la competizione.

Le squadre[modifica | modifica wikitesto]

Squadre Partecipazioni precedenti

(il grassetto indica la vittoria)

Bandiera dell'Inghilterra Liverpool Nessuna
Bandiera della Germania Borussia M'gladbach Nessuna

Il cammino verso la finale[modifica | modifica wikitesto]

Il Liverpool di Bob Paisley, campione d'Inghilterra, esordì ai sedicesimi di finale contro i nordirlandesi del Crusaders, aggiudicandosi il derby britannico con un risultato complessivo di 7-0. Agli ottavi di finale fu la volta dei turchi del Trabzonspor, i quali vinsero 1-0 la gara d'andata per poi essere travolti 3-0 ad Anfield. Ai quarti, i francesi del Saint-Étienne, finalisti della passata edizione, furono sconfitti con un risultato totale di 3-2, frutto di una sconfitta in Francia per 1-0 e di una vittoria in Inghilterra per 3-1, con un gol di David Fairclough a otto minuti dal termine. In semifinale il Liverpool affrontò gli svizzeri dello Zurigo, squadra rivelazione della competizione, che però non ebbe fortuna contro i Reds, che passarono il turno agilmente con un risultato aggregato di 6-1.

Il Borussia M'gladbach di Udo Lattek, iniziò il cammino europeo contro gli austriaci dell'Austria Vienna, i quali vinsero 1-0 la gara d'andata per poi essere travolti 3-0 al Bökelbergstadion. Agli ottavi di finale incontrò i campioni d'Italia del Torino vincendo 2-1 l'andata in Italia e pareggiando 0-0 il ritorno in Germania Ovest. Ai quarti, toccò ai belgi del Club Bruges essere eliminati dai campioni di Germania con un risultato aggregato di 3-2. In semifinale la Dinamo Kiev, che eliminò i campioni in carica del Bayern Monaco, diede filo da torcere ai Fohlen che persero all'andata 1-0, ma vinsero la gara di ritorno a Mönchengladbach 2-0 accedendo alla finale di Roma.

La finale venne vissuta alla vigilia come uno scontro tra Kevin Keegan e Allan Simonsen, i giocatori più rappresentativi delle due squadre, in ottica Pallone d'Oro. Alla fine ad alzare il trofeo individuale, nonostante la sconfitta in finale, è stato per una manciata di voti l'ala della compagine tedesca.

La partita[modifica | modifica wikitesto]

Il primo goal dei Reds di McDermott

A Roma va in scena, come nella finale del 1975, una sfida anglo-tedesca tra due squadre che raggiungono per la prima volta il final match. Il Liverpool, due volte campione d'Inghilterra, è una squadra molto tattica con giocatori esperti del calibro di Ian Callaghan. D'altro canto il Borussia M'gladbach è nel momento di maggior splendore della sua storia ed è una squadra abilissima nelle ripartenze e nei contropiedi che spesso risultano letali.

I primi quarantacinque minuti sono di marca inglese, infatti da parte dei tedeschi occidentali c'è da registrare solo un acuto di Rainer Bonhof che colpisce il palo con un tiro rasoterra. Già poco prima della mezz'ora Terry McDermott porta in vantaggio i Reds, e la prima frazione si conclude con gli inglesi in vantaggio[1]. I Fohlen reagiscono e dopo sei minuti dal fischio d'inizio del secondo tempo arriva il pari con Allan Simonsen, autore di un gol di sinistro nel sette ed eletto miglior giocatore europeo dell’anno.[2] Il gol dell'1-1 rinfranca i tedeschi che per un quarto d'ora schiacciano il Liverpool, che si salva solo grazie alle parate di Ray Clemence. Gli assalti teutonici sono inutili e al 65' Tommy Smith salta più in alto di tutti e porta in vantaggio i suoi[1]. Il gol piega le gambe ai giocatori del Borussia, che sul finire del match subiscono la terza rete, dal dischetto, di Phil Neal.

Tabellino[modifica | modifica wikitesto]

Roma
25 maggio 1977, ore 20:15 UTC+2
Liverpool3 – 1
referto
Borussia M'gladbachStadio Olimpico (52078 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Robert Wurtz

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Liverpool
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Borussia Mönchengladbach

Formazioni

Liverpool
P 1 Bandiera dell'Inghilterra Ray Clemence
D 2 Bandiera dell'Inghilterra Phil Neal
D 3 Bandiera del Galles Joey Jones
D 4 Bandiera dell'Inghilterra Thomas Smith
C 5 Bandiera dell'Inghilterra Ray Kennedy
D 6 Bandiera dell'Inghilterra Emlyn Hughes
A 7 Bandiera dell'Inghilterra Kevin Keegan
C 8 Bandiera dell'Inghilterra Jimmy Case
A 9 Bandiera dell'Irlanda Steve Heighway
C 10 Bandiera dell'Inghilterra Ian Callaghan
C 11 Bandiera dell'Inghilterra Terry McDermott
Allenatore:
Bandiera dell'Inghilterra Bob Paisley
Borussia M'gladbach
P 1 Bandiera della Germania Ovest Wolfgang Kneib
D 2 Bandiera della Germania Ovest Berti Vogts
D 3 Bandiera della Germania Ovest Hans Klinkhammer
D 4 Bandiera della Germania Ovest Hans-Jürgen Wittkamp
D 5 Bandiera della Germania Ovest Rainer Bonhof
C 6 Bandiera della Germania Ovest Horst Wohlers Uscita al 79’ 79’
A 7 Bandiera della Danimarca Allan Simonsen
A 8 Bandiera della Germania Ovest Herbert Wimmer Uscita al 24’ 24’
C 9 Bandiera della Germania Ovest Uli Stielike Ammonizione al 86’ 86’
C 10 Bandiera della Germania Ovest Winfried Schäfer
A 11 Bandiera della Germania Ovest Jupp Heynckes
Sostituzioni:
C 12 Bandiera dei Paesi Bassi Christian Kulik Ingresso al 24’ 24’
C 15 Bandiera della Germania Ovest Wilfried Hannes Ingresso al 79’ 79’
Allenatore:
Bandiera della Germania Ovest Udo Lattek

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) David Lacey, Smith goal ends an era with triumph, in The Guardian, 26 maggio 1977, p. 22.
  2. ^ 1976/77: L'indimenticabile addio di Keegan, su it.uefa.com, it.uefa.com, 25 maggio 1977.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]


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