Circuito delle Americhe

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Circuito delle Americhe
Tracciato di Circuito delle Americhe
Tracciato di Circuito delle Americhe
Localizzazione
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
LocalitàAustin
Caratteristiche
Lunghezza5 513[1] m
Curve20
Inaugurazione2012
Categorie
Formula 1
Motomondiale
Campionato del Mondo Endurance FIA
Altre serieUnited SportsCar Championship
Formula 1
Tempo record1'36"169[1]
Stabilito daCharles Leclerc
suFerrari SF90
il3 novembre 2019
record in gara
Motomondiale
Tempo record2'03"126
Stabilito daÁlex Rins
suHonda RC213V
il16 aprile 2023
record in gara
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 30°07′58.08″N 97°38′27.96″W / 30.1328°N 97.6411°W30.1328; -97.6411

Il circuito delle Americhe (ingl. Circuit of the Americas, COTA) di Austin, in Texas, è un circuito motoristico statunitense, sede dal 2012 del Gran Premio degli Stati Uniti d'America di Formula 1 e dal 2013 del Gran Premio motociclistico delle Americhe.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il circuito visto dal satellite

Il gran premio è stato proposto originariamente a metà del 2010. Il circuito, costruito appositamente per ospitare una gara di Formula 1 a differenza di altri circuiti americani, è stato progettato da "HKS, inc." con la supervisione dell'architetto tedesco Hermann Tilke, progettista di altri tracciati di F1.

Problematiche sull'esordio[modifica | modifica wikitesto]

A novembre 2011 vengono sospesi i lavori per la costruzione del circuito a causa di una diatriba tra i costruttori dell'impianto e gli organizzatori della gara[3] in merito alla cessione dei contratti.[4] A seguito di tale decisione la gara viene depennata dal calendario mondiale.[5] Nel dicembre 2011 venne pubblicato il calendario definitivo del mondiale: venne confermata la presenza del circuito quale sede del Gran Premio degli Stati Uniti.[6] Il 25 settembre 2012 il circuito delle Americhe supera l'ultima ispezione effettuata da Charlie Whiting, delegato della FIA, ed è così pronto per ospitare a novembre il Gran Premio degli Stati Uniti.[7] La prima corsa ufficiale disputatavisi è stata quindi il Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2012, 19ª gara del Campionato mondiale di Formula 1, ed è stata vinta da Lewis Hamilton su McLaren.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Tracciato[modifica | modifica wikitesto]

Il rettilineo di partenza e la pit lane

Il circuito è lungo 5 513 metri ed è composto da 20 curve, con una differenza di altitudine totale di 41 metri. Molte curve prendono ispirazione da quelle di famosi circuiti, tra cui la sequenza Maggotts-Becketts-Chapel di Silverstone, le curve dell'arena ad Hockenheim, e la curva 8 di Istanbul. La sede stradale è volutamente molto larga in alcuni punti per permettere ai piloti diverse traiettorie.

Dal rettilineo di partenza i piloti percorrono una salita con gradiente superiore all'11% per arrivare alla curva 1, un tornantino con il punto di corda posto in cima ad una collina. Da qui si discende verso una veloce sequenza di curve ad S, per arrivare alla cieca curva 10 e al tornantino della curva 11. Ci si immette quindi nel rettilineo più lungo della pista (1 km), prima della forte frenata di curva 12, la quale permette di entrare nel settore finale, costituito da una parte più lenta seguita da una lunga curva in discesa verso destra con più punti di corda. Le ultime due curve verso sinistra riconducono sul rettilineo di partenza. Il 19 dicembre 2020 la prima curva del tracciato viene ribattezzata in Big Red, in onore del cofondatore del circuito Red McCombs.[8] Il record assoluto del circuito è di 1'32"029 stabilito da Valtteri Bottas su Mercedes nelle qualifiche del Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2019.[9]

Torre panoramica[modifica | modifica wikitesto]

Torre panoramica

Il Circuito delle Americhe dispone di una torre panoramica alta 77 m progettata da Miró Rivera Architects e costruita da Patriot Erectors come punto di riferimento per la sede. La struttura della torre è costituita da un ascensore circondato da una doppia scala a chiocciola di 419 gradini, entrambe le quali conducono a una piattaforma di osservazione a 70 m dal livello del suolo. La piattaforma offre un panorama a 360° del circuito, nonché viste sul centro della città di Austin. La piattaforma di osservazione, accessibile al pubblico a pagamento, può ospitare fino a 75 visitatori e presenta ringhiere e un pavimento entrambe in vetro.[10] Inoltre, un "velo" costituito da 18 tubi di acciaio rosso percorre quasi tutta l'altezza della torre, fungendo da tettoia sia per la piattaforma di osservazione che per il palco dell'anfiteatro sottostante. Il design della torre di osservazione è stato ispirato alle immagini di auto sportive e movimento, e il colore rosso è stato selezionato per imitare le strisce di luci che lasciano le auto da corsa di notte.[11]

Anfiteatro Austin360[modifica | modifica wikitesto]

L'anfiteatro visto dalla torre

Il 23 luglio 2012, il circuito ha annunciato un accordo di prenotazione con Live Nation per prenotare grandi concerti in un anfiteatro all'aperto da costruire alla base della torre di osservazione. Progettata da Miró Rivera Architects (lo stesso della torre), la sede è stata aperta nell'aprile 2013 con un concerto di Kenny Chesney.[12] L'anfiteatro può ospitare fino a 14 000 persone con 5 240 posti permanenti riservati. Altri 1 700 posti possono essere configurati sul piano anteriore oppure 2 300 posti in piedi. Gli ingressi, in generale, si trovano su un'area erbosa inclinata dietro i posti riservati. Il luogo era originariamente chiamato Tower Amphitheatre, ma nel marzo 2013 è stato rinominato in Austin360 Amphitheatre, con i diritti di denominazione venduti al sito di intrattenimento/eventi dell'Austin American-Statesman.[13]

Albo d'oro della Formula 1[modifica | modifica wikitesto]

Anno Pilota Scuderia
2012 Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera del Regno Unito McLaren
2013 Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera dell'Austria Red Bull
2014 Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera della Germania Mercedes
2015 Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera della Germania Mercedes
2016 Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera della Germania Mercedes
2017 Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera della Germania Mercedes
2018 Bandiera della Finlandia Kimi Räikkönen Bandiera dell'Italia Ferrari
2019 Bandiera della Finlandia Valtteri Bottas Bandiera della Germania Mercedes
2020 Non disputato
2021 Bandiera dei Paesi Bassi Max Verstappen Bandiera dell'Austria Red Bull
2022 Bandiera dei Paesi Bassi Max Verstappen Bandiera dell'Austria Red Bull
2023 Bandiera dei Paesi Bassi Max Verstappen Bandiera dell'Austria Red Bull

Vittorie per pilota[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie Pilota Anno(i)/vettura
5 Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton 2012/McLaren - 2014/Mercedes - 2015/Mercedes - 2016/Mercedes - 2017/Mercedes
3 Bandiera dei Paesi Bassi Max Verstappen 2021/Red Bull - 2022/Red Bull - 2023/Red Bull
1 Bandiera della Germania Sebastian Vettel 2013/Red Bull
1 Bandiera della Finlandia Kimi Räikkönen 2018/Ferrari
1 Bandiera della Finlandia Valtteri Bottas 2019/Mercedes

Vittorie per team[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie Team Anno(i)/pilota
5 Bandiera della Germania Mercedes 2014/Lewis Hamilton - 2015/Lewis Hamilton - 2016/Lewis Hamilton - 2017/Lewis Hamilton - 2019/Valtteri Bottas
4 Bandiera dell'Austria Red Bull 2013/Sebastian Vettel - 2021/Max Verstappen - 2022/Max Verstappen - 2023/Max Verstappen
1 Bandiera del Regno Unito McLaren 2012/Lewis Hamilton
1 Bandiera dell'Italia Ferrari 2018/Kimi Räikkönen

Albo d'oro del Motomondiale[modifica | modifica wikitesto]

Anno MotoGP Moto2 Moto3
2013 Bandiera della Spagna Marc Márquez (Honda) Bandiera della Spagna Nicolás Terol (Suter) Bandiera della Spagna Álex Rins (KTM)
2014 Bandiera della Spagna Marc Márquez (Honda) Bandiera della Spagna Maverick Viñales (Kalex) Bandiera dell'Australia Jack Miller (KTM)
2015 Bandiera della Spagna Marc Márquez (Honda) Bandiera del Regno Unito Sam Lowes (Speed Up) Bandiera del Regno Unito Danny Kent (Honda)
2016 Bandiera della Spagna Marc Márquez (Honda) Bandiera della Spagna Álex Rins (Kalex) Bandiera dell'Italia Romano Fenati (KTM)
2017 Bandiera della Spagna Marc Márquez (Honda) Bandiera dell'Italia Franco Morbidelli (Kalex) Bandiera dell'Italia Romano Fenati (Honda)
2018 Bandiera della Spagna Marc Márquez (Honda) Bandiera dell'Italia Francesco Bagnaia (Kalex) Bandiera della Spagna Jorge Martín (Honda)
2019 Bandiera della Spagna Álex Rins (Suzuki) Bandiera della Svizzera Thomas Lüthi (Kalex) Bandiera della Spagna Arón Canet (KTM)
2020 Non disputato
2021 Bandiera della Spagna Marc Márquez (Honda) Bandiera della Spagna Raúl Fernández (Ajo) Bandiera della Spagna Izan Guevara (Aspar)
2022 Bandiera dell'Italia Enea Bastianini (Ducati) Bandiera dell'Italia Tony Arbolino (Kalex) Bandiera della Spagna Jaume Masiá (KTM)
2023 Bandiera della Spagna Álex Rins (Honda) Bandiera della Spagna Pedro Acosta (Kalex) Bandiera della Spagna Iván Ortolá (KTM)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Circuit of The Americas, su formula1.com. URL consultato il 3 novembre 2019.
  2. ^ (EN) Il Texas ospiterà il Campionato del Mondo MotoGP dal 2013, su motogp.com. URL consultato il 4 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2013).
  3. ^ GP Austin, bloccati i lavori, in italiaracing.net, 16 novembre 2011. URL consultato il 22 novembre 2011.
  4. ^ Il Consiglio Mondiale conferma Bahrain e Texas. Sbloccati i lavori ad Austin, su f1web.it. URL consultato il 6 gennaio 2012.
  5. ^ Pasticcio USA, salta il GP di Austin, in italiaracing.net, 18 novembre 2011. URL consultato il 22 novembre 2011.
  6. ^ Bahrein e Stati Uniti confermate nel calendario 2012, in omnicorse.it, 7 dicembre 2011. URL consultato il 7 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2014).
  7. ^ Matteo Nugnes, Austin ha superato l'ultima ispezione della FIA, su omnicorse.it, 26 settembre 2012. URL consultato il 26 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2014).
  8. ^ Simone Peluso, Austin ribattezza curva-1, su formulapassion.it, 19 dicembre 2020. URL consultato il 19 dicembre 2020.
  9. ^ (EN) Formula 1 Emirates United States Grand Prix 2019 − Qualifying Session Final Classification (PDF), su fia.com, 2 novembre 2019. URL consultato il 2 novembre 2019.
  10. ^ (EN) Formula 1 Grand Prix facility by Miró Rivera Architects completes in Texas, su worldarchitecturenews.com, 16 novembre 2012. URL consultato il 10 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2012).
  11. ^ (EN) A Towering Landmark for Formula One Track, su wheels.blogs.nytimes.com, 15 novembre 2012.
  12. ^ (EN) Live Nation to book national touring concerts at circuit amphitheater, su statesman.com, 23 luglio 2012. URL consultato il 10 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2012).
  13. ^ (EN) Austin360 Amphitheater at racetrack set to be Austin area’s largest outdoor venue, su statesman.com, 6 marzo 2013. URL consultato il 10 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2013).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]