Circuito di Baku

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Circuito di Baku
Tracciato di Circuito di Baku
Tracciato di Circuito di Baku
Localizzazione
StatoBandiera dell'Azerbaigian Azerbaigian
LocalitàBaku
Caratteristiche
Lunghezza6 003[1] m
Curve20
Inaugurazione2016
Categorie
Formula 1
GP2
Formula 2
Formula 1
Tempo record1'43”009[1]
Stabilito daCharles Leclerc
suFerrari SF90
il28 aprile 2019
record in gara
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 40°22′21″N 49°51′11.88″E / 40.3725°N 49.8533°E40.3725; 49.8533
Il circuito di Baku dall'alto
Il circuito di Baku visto dall'alto

Il circuito di Baku (in azero Bakı Şəhər Halqası, in inglese Baku City Circuit) è un circuito cittadino non permanente sito a Baku, capitale dell'Azerbaigian, nella zona della città vecchia.

Il circuito, che viene affrontato in senso antiorario, è sede dal 2017 del Gran Premio d'Azerbaigian, dopo aver ospitato l'edizione 2016 del Gran Premio d'Europa.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La partenza del Gran Premio d'Europa 2016 al circuito di Baku

Il circuito di Baku è stato presentato nell'ottobre del 2014 da Bernie Ecclestone e Azad Rahimov, ministro della gioventù e dello sport dell'Azerbaigian.[2] Nonostante si sia parlato nel dicembre del 2013 di un possibile anticipo del Gran Premio alla stagione 2015 a causa di problemi contrattuali con gli organizzatori del Gran Premio di Corea, l'anno seguente la voce è stata smentita ed è stata confermata la stagione 2016 come debutto per il GP.

Al fine di permettere lo svolgimento delle gare, le strade su cui si snoda il tracciato hanno subito interventi di riammodernamento, come la sostituzione della pavimentazione di sampietrini con una superficie asfaltata.

Il Gran Premio viene definitivamente inserito nel calendario 2016 diramato dal Consiglio mondiale della FIA il 2 dicembre 2015.[3] La decisione di correre il GP nel weekend del 18 e 19 giugno è stata aspramente criticata da una parte del mondo del Motorsport a causa della coincidenza con la celebre 24 ore di Le Mans[4], che significa la perdita di pubblico per la gara di durata e l'impossibilità per i piloti della massima serie di ripetere l'impresa di Nico Hülkenberg, vincitore dell'edizione 2015. Nonostante ciò Jean Todt, presidente della FIA, ha sostenuto la decisione presa dal consiglio definendola come "l'unica soluzione possibile".[5]

L'orario di inizio del GP è stato confermato per le 18 locali anche da parte degli organizzatori, quindi un'ora dopo la fine della gara di Le Mans visto il fuso orario.[6]

Gli organizzatori del Gran Premio, già al termine della stagione 2016, chiesero alla FIA di poter modificare la denominazione della gara in Gran Premio d'Azerbaigian, a partire dal 2017.[7] La Federazione ha concesso il cambiamento del nome, andando quindi a sostituire la vecchia denominazione.

Tracciato[modifica | modifica wikitesto]

La Torre della Vergine, posta vicino alla curva 18
Francobollo celebrativo raffigurante il circuito

Il circuito è stato ricavato nelle strade della capitale in collaborazione con Hermann Tilke ed è stato studiato in modo da mostrare i migliori scenari di Baku a sfondo della gara. Il circuito è lungo 6.003 m (il quarto per lunghezza dopo quelli di Spa-Francorchamps, Jeddah e Las Vegas)[8] e alterna tratti molto veloci a tratti più lenti. Il tracciato è quasi interamente sotto il livello del mare.[1]

Il rettilineo dei box, che si snoda sul lungolago, è lungo 2,2 km, il doppio dei 1.100 m di Monza, ed è preceduto anche da un tratto con curve da affrontare in pieno che permetterà alle vetture di raggiungere velocità molto elevate. La velocità massima registrata dalla FIA finora raggiunta è stata effettuata da Valtteri Bottas (Williams) con 366,1 km/h nel 2016.[9]

Le prime curve, dalla 1 alla 7, sono curve a 90°, mentre più particolare è l'anello che circonda la città vecchia, caratterizzato dalle curve 8, 9 e 10 la cui sede stradale è larga poco più di 7 metri, tipiche dei circuiti cittadini. Questo punto del circuito è stato soggetto a diverse critiche per il rischio di "imbottigliamento" che si potrebbe creare a seguito di contatti o guasti.[8]

I team dovranno quindi trovare il giusto compromesso nel setting delle monoposto per mantenere la velocità in rettilineo e mantenere gestibile la vettura in curve così strette. Anche lo stesso Tilke ha commentato il circuito dichiarando:

«Abbiamo realizzato un circuito stradale molto impegnativo, in termini di ingegneria e progetto, e che si sviluppa sull'interessante atmosfera urbana di Baku, con la sua grande combinazione di storia e stile del XXI secolo. Il centro storico, il lungomare e l’imponente Parlamento si combinano per fornire uno sfondo perfetto alla nuova pista. Ovviamente i circuiti cittadini presentano dei limiti, ma siamo stati in grado di integrare alcune caratteristiche uniche, in modo da assicurare una gara affascinante. Ci sarà per esempio un tratto stretto in salita lungo le mura della città vecchia che premierà precisione e coraggio, come un tratto in accelerazione di 2,2 km a fianco del lungomare che vedrà velocità molto elevate (si stimano 340 km/h, ndr) in modo da creare uno spettacolo incredibile per gli appassionati in pista e a casa.[10]»

Il record assoluto del circuito è di 1'40"203 stabilito da Charles Leclerc su Ferrari durante le qualifiche del Gran Premio d'Azerbaigian 2023.[11]

Albo d'oro della Formula 1[modifica | modifica wikitesto]

Anno Pilota Scuderia
2016 Bandiera della Germania Nico Rosberg Bandiera della Germania Mercedes
2017 Bandiera dell'Australia Daniel Ricciardo Bandiera dell'Austria Red Bull
2018 Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera della Germania Mercedes
2019 Bandiera della Finlandia Valtteri Bottas Bandiera della Germania Mercedes
2020 Non disputato
2021 Bandiera del Messico Sergio Pérez Bandiera dell'Austria Red Bull
2022 Bandiera dei Paesi Bassi Max Verstappen Bandiera dell'Austria Red Bull
2023 Bandiera del Messico Sergio Pérez Bandiera dell'Austria Red Bull

Vittorie per pilota[modifica | modifica wikitesto]

vittorie pilota anno(i)/vettura
2 Bandiera del Messico Sergio Pérez 2021/Red Bull - 2023/Red Bull
1 Bandiera della Germania Nico Rosberg 2016/Mercedes
1 Bandiera dell'Australia Daniel Ricciardo 2017/Red Bull
1 Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton 2018/Mercedes
1 Bandiera della Finlandia Valtteri Bottas 2019/Mercedes
1 Bandiera dei Paesi Bassi Max Verstappen 2022/Red Bull

Vittorie per scuderia[modifica | modifica wikitesto]

vittorie team anno(i)/pilota
4 Bandiera dell'Austria Red Bull 2017/Daniel Ricciardo - 2021/Sergio Pérez - 2022/Max Verstappen - 2023/Sergio Pérez
3 Bandiera della Germania Mercedes 2016/Nico Rosberg - 2018/Lewis Hamilton - 2019/Valtteri Bottas

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Baku City Circuit, su formula1.com. URL consultato il 28 aprile 2019.
  2. ^ Formula 1, Ecclestone presenta il circuito di Baku: "Sarà unico", su La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita. URL consultato il 12 febbraio 2016.
  3. ^ Matteo Nugnes, Confermati 21 Gp per il 2016, ma Austin è a rischio, su Motorsport.com, 2 dicembre 2015. URL consultato il 16 dicembre 2022 (archiviato il 16 dicembre 2022).
  4. ^ WEC | Neveu: Concomitanza con Baku è un attacco a Le Mans, su FormulaPassion.it. URL consultato il 12 febbraio 2016.
  5. ^ F1 | Todt: "Impossibile evitare concomitanza Baku - Le Mans", su FormulaPassion.it. URL consultato il 12 febbraio 2016.
  6. ^ F1 | Orario Gp Baku: nessun problema per lo staff, su FormulaPassion.it. URL consultato il 12 febbraio 2016.
  7. ^ Baku chiede di togliere il nome di GP d'Europa, su gpupdate.net, 4 ottobre 2016. URL consultato il 5 ottobre 2016.
  8. ^ a b F1 | Rettilineo e imbuto: a Baku spazio alle esagerazioni, su FormulaPassion.it. URL consultato il 18 febbraio 2016.
  9. ^ (EN) 2016 Formula 1 Grand Prix of Europe – Qualifying Session Maximum Speeds (PDF), su fia.com, 18 giugno 2016. URL consultato il 22 luglio 2020.
  10. ^ F1, ecco come sarà il circuito di Baku, su Autosprint. URL consultato il 18 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2016).
  11. ^ (EN) Formula 1 Azerbaijan Grand Prix 2023 − Qualifying Session Final Classification (PDF), su fia.com, 28 aprile 2023. URL consultato il 28 aprile 2023.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]