Castel di Lucio

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Castel di Lucio
comune
Castel di Lucio – Stemma
Castel di Lucio – Bandiera
Castel di Lucio – Veduta
Castel di Lucio – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sicilia
Città metropolitana Messina
Amministrazione
SindacoGiuseppe Francesco Giordano (lista civica Rinnoviamo Castel di Lucio) dal 29-5-2023
Territorio
Coordinate37°53′N 14°19′E / 37.883333°N 14.316667°E37.883333; 14.316667 (Castel di Lucio)
Altitudine753 m s.l.m.
Superficie28,78[1] km²
Abitanti1 226[2] (31-12-2022)
Densità42,6 ab./km²
Comuni confinantiGeraci Siculo (PA), Mistretta, Nicosia (EN), Pettineo, San Mauro Castelverde (PA)
Altre informazioni
Cod. postale98070
Prefisso0921
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT083013
Cod. catastaleC094
TargaME
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona D, 1 914 GG[4]
Nome abitanticastelluccesi
Patronosan Placido
Giorno festivo5 ottobre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castel di Lucio
Castel di Lucio
Castel di Lucio – Mappa
Castel di Lucio – Mappa
Posizione del comune di Castel di Lucio all'interno della città metropolitana di Messina
Sito istituzionale

Castel di Lucio (Castiḍḍuzzu in siciliano[5]) è un comune italiano di 1 226 abitanti[2] della città metropolitana di Messina in Sicilia.

Fino al 1863 il paese si è chiamato Castelluzzo, come si legge sulla carta della Sicilia, anno 1580-85, nella Galleria delle mappe geografiche dei Musei Vaticani.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il centro abitato

Popolato nel periodo normanno da famiglie provenienti dall'Italia continentale e dalla Francia meridionale, l'originario nome era “Castelluzzo” dal piccolo castello che si trovava sulla rocca. Fu soggetto prima a Enrico II Ventimiglia, nella seconda metà del XIII secolo come membro della Contea di Geraci, poi al nipote e successore Francesco I Ventimiglia, almeno dal 1311, data in cui doveva avere la consistenza di un villaggio attorno alla fortezza.[6]

Nel 1267 non risulta citato nel censimento della Chiesa di Cefalù riportato in un diploma di Papa Alessandro III, il che ci fa supporre che se ci fosse stata preesistenza doveva trattarsi solamente di un incastellamento o fortificazione di epoca Saracena. La locale presenza attuale di dialetti gallo-italici, potrebbe pur far supporre una colonizzazione ligure, e una fondazione o rifondazione da parte dei liguri Ventimiglia. Il nome di Castelluzzo si legge la prima volta nel 1271 quando Carlo I d'Angiò lo assegnò (castello o casale?) a Giovanni di Montfort e successivamente nel 1283, in occasione del fodro imposto da Pietro di Aragona al suo arrivo in Sicilia a seguito del Vespro. Castelluzzo contribuì con sei arcieri all'esercito regio. Assunse notevole importanza sotto il dominio dei Ventimiglia per la sua posizione strategica di controllo della vallata del fiume Tusa, essendo collegato visivamente con la torre di Migaido e questa a sua volta con Pettineo. Dal 1480 al 1634 furono molti i Signori di Castelluccio: Matteo Speciale, Nicola Siracusa, i Lercano, gli Ansalone, i Timpanaro, i Cannizzaro e ultimi gli Agraz. Francesco Agraz nel 1726 fu nominato, con diploma di Carlo IV di Sicilia, primo Duca di Castelluzzo, chiudendo così l'epoca baronale. Nel XVI secolo si contarono 1617 abitanti in 346 case, nel XVII secolo l'incremento della popolazione fu lieve, 1695 abitanti e 528 case. Non vi furono variazioni rilevanti nel XVIII secolo.

Dal 2022 la città fa parte del progetto del Primo parco mondiale dello stile di vita mediterraneo insieme ad altre 103 città del centro Sicilia.[7]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 novembre 1979.[8]

«Troncato: il primo d'argento, alla croce patente di rosso, caricata in cuore da un chiodo a forma colma di azzurro; il secondo d'azzurro, alla vacca ferma d'argento. Sotto lo scudo su nastro svolazzante azzurro, il motto in caratteri d'oro: "Salubris Ventus". Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo troncato di bianco e di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Castello dei Ventimiglia (famiglia) edificato nel XII secolo. La rocca domina da più di 350 m la valle, con resti di una muraglia bastionata a sud-ovest.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[9]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
7 giugno 1985 26 maggio 1990 Salvatore Nobile Democrazia Cristiana Sindaco [10]
26 maggio 1990 22 agosto 1992 Angelo Ilario Pulvirenti - Sindaco [10]
22 agosto 1992 13 giugno 1994 Maria Viglianti Partito Democratico della Sinistra Sindaco [10]
28 giugno 1994 25 maggio 1998 Salvatore Giordano Partito Popolare Italiano Sindaco [10]
25 maggio 1998 27 maggio 2003 Salvatore Giordano lista civica Sindaco [10]
27 maggio 2003 17 giugno 2008 Antonino Alberti lista civica Sindaco [10]
17 giugno 2008 11 giugno 2013 Giuseppe Franco lista civica Sindaco [10]
11 giugno 2013 10 giugno 2018 Giuseppe Franco lista civica Sindaco [10]
10 giugno 2018 29 maggio 2023 Giuseppe Nobile lista civica Sindaco [10]
29 maggio 2023 in carica Giuseppe Francesco Giordano lista civica Sindaco [10]

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Castel di Lucio fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.1 (Montagne interne Nebrodi nord-occidentali)[11].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dati Istat 2011, su istat.it. URL consultato il 22 maggio 2014.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, pp. 163-164, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ Cancila, p. 28.
  7. ^ Città di Caltanissetta - Assessorato alla Crescita Territoriale; Patto di Comunità: Primo Parco mondiale, policentrico e diffuso, dello Stile di Vita Mediterraneo - Albo Pretorio: delibera n.136/2020 del 30/10/2020, su Città di Caltanissetta. URL consultato il 14 aprile 2022.
  8. ^ Castel di Lucio, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 1º giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2023).
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  10. ^ a b c d e f g h i j http://amministratori.interno.it/
  11. ^ GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato il 21 maggio 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Orazio Cancila, Castelbuono medievale e i Ventimiglia, Palermo: Associazione Mediterranea, 2010.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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