Santa Domenica Vittoria

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Santa Domenica Vittoria
comune
Santa Domenica Vittoria – Stemma
Santa Domenica Vittoria – Bandiera
Santa Domenica Vittoria – Veduta
Santa Domenica Vittoria – Veduta
Chiesa Madre di Santa Domenica Vittoria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sicilia
Città metropolitana Messina
Amministrazione
SindacoNunzio Spartà (lista civica Anno Zero - UnProgettoinComune) dal 29-5-2023
Territorio
Coordinate37°55′00.26″N 14°57′45.29″E / 37.91674°N 14.96258°E37.91674; 14.96258 (Santa Domenica Vittoria)
Altitudine1 027 m s.l.m.
Superficie20,16[1] km²
Abitanti855[2] (30-6-2022)
Densità42,41 ab./km²
Comuni confinantiFloresta, Montalbano Elicona, Randazzo (CT), Roccella Valdemone
Altre informazioni
Cod. postale98030
Prefisso095
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT083083
Cod. catastaleI184
TargaME
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Nome abitantisandomenicensi
Patronosant'Antonio abate
Giorno festivoprima domenica di settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Santa Domenica Vittoria
Santa Domenica Vittoria
Santa Domenica Vittoria – Mappa
Santa Domenica Vittoria – Mappa
Posizione del comune di Santa Domenica Vittoria all'interno della città metropolitana di Messina
Sito istituzionale

Santa Domenica Vittoria (Santa Duminica in siciliano) è un comune italiano di 855 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia. È uno dei comuni del Parco dei Nebrodi.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Santa Domenica Vittoria si trova al confine orientale del Parco dei Nebrodi, vicino a dove sorge il fiume Alcantara. Il paese è uno dei migliori punti di osservazione del versante settentrionale dell'Etna nella quale si versano le rare colate laviche del versante nord e nord-est del vulcano. Inoltre, lo scarso inquinamento luminoso rende la zona un punto di osservazione del cielo stellato per fotografi e astronomi amatoriali.

Il paese essendo molto vicino al confine con il lato orientale del Parco dei Nebrodi è uno dei punti di ingresso alle zone picnic è a svariati percorsi. Inoltre essendo attraversato dalla Strada statale 116 Randazzo-Capo d'Orlando un percorso che collega il versante settentrionale dell'Etna con la costa tirrenica del Messinese, attraverso i monti Nebrodi è uno dei percorsi usati dai ciclisti amatoriali e dalle organizzazioni sportive di ciclismo.

Il paese è costruito sulle colline argillose sud-orientali dei Nebrodi, zona soggetta a cedimenti del terreno causati dall'acqua. Un esempio storico di cedimento del terreno è del marzo 1996, quando a causa dell'acqua si verificò uno slittamento del terreno che distrusse parte del tracciato della SS116. A causa di questo tipo di terreno argilloso il paese sta sprofondando a valle. Infatti il paese si trovava a 1080 metri di altitudine, ma a oggi si trova a 1027 metri.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è di origine feudale, risalente al XVII secolo. Cominciò ad esistere con il nome attuale a partire dal 1628, come feudo della famiglia Pagano che lo acquistò dal marchese di Roccella, Michele Spadafora Maniaci.[4]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 ottobre 1987.[5]

«Inquartato: nel primo, d'argento, al cipresso al naturale, nodrito in punta, sostenuto da due leoni controrampanti, di rosso; nel secondo, inquartato, nel I e nel IV, di rosso, alla torre d'argento, murata di nero, fondata in punta; nel II e nel III, d'oro, all'aquila bicipite di nero; nel terzo, di rosso, alla scudetto d'oro, caricato di tre L, di azzurro, poste due, una, le due prime affrontate, accompagnato da otto scudetti d'argento alla banda di nero, posti in orlatura; nel quarto, di azzurro, al giglio d'argento, accompagnato in capo da due stelle di otto raggi, dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di giallo.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa madre di Santa Domenica Vittoria[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa parrocchiale Sant'Antonio Abate

La Chiesa Madre di Santa Domenica Vittoria nota come il nome "Chiesa parrocchiale Sant'Antonio Abate" è il primo edificio culturale e storico del paese e simbolo delle origini feudali del paese e simbolo di Domenico Alliata, 5º principe di Villafranca e di Vittoria di Giovanni, principessa di Ucria, che nel 1776 venne finanziato è trasformarono da originaria "Cappella" in "Chiesa Sacramentale", dotando la nuova costruzione di un piccolo fonte battesimale marmoreo con lo stemma della famiglia che è l’oggetto più antico della chiesa. La chiesa è l'unica chiesa presente nel paese. A pianta longitudinale e con un campanile visibile da tutto il paese, secondo una leggenda, fu il primo edificio di S. Domenica Vittoria e sorgerebbe sopra un'antica grotta dove si dice sia avvenuta la visione di Santa Domenica di Tropea, la prima patrona del paese.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[6]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
7 giugno 1985 26 maggio 1990 Salvatore Paolo Perdichizzi Democrazia Cristiana Sindaco [7]
26 maggio 1990 3 dicembre 1993 Salvatore Paolo Perdichizzi Democrazia Cristiana Sindaco [7]
3 dicembre 1993 31 gennaio 1994 Santi Sturniolo Comm. regionale [7]
31 gennaio 1994 25 maggio 1998 Antonietta Spartà - Sindaco [7]
25 maggio 1998 27 maggio 2003 Salvatore Campione lista civica Sindaco [7]
27 maggio 2003 17 giugno 2008 Costantino Antonio Pinzone Vecchio lista civica Sindaco [7]
17 giugno 2008 8 luglio 2013 Antonio Pinzone Vecchio Costantino lista civica Sindaco [7]
10 giugno 2013 in carica Giuseppe Patorniti Sindaco [7]

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Santa Domenica Vittoria fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.3 (Alto Fantina e Alto Mela)[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dati Istat 2011, su istat.it. URL consultato il 22 maggio 2014.
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Comune di Santa Domenica Vittoria: La Storia, su comunesantadomenicavittoria.gov.it. URL consultato il 28 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2017).
  5. ^ Santa Domenica Vittoria, decreto 1987-10-22 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 7 settembre 2022.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/
  8. ^ GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato il 21 maggio 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rosa Grillo, S. Domenica Vittoria un comune dei Nebrodi : tradizioni e testi di cultura popolare, Accademia delle scienze di Acireale, lettere e belle arti degli Zelanti e dei Dafnici, 1997.
  • Sebastiano Fresta, Santa Domenica Vittoria: Porta dei Nebrodi, Amministrazione Comunale di Santa Domenica Vittoria, 1994.
  • A. Gemmellaro, Il Culto di S. Antonio Abate in Santa Domenica Vittoria, Scuola Salesiana del Libro - Catania, 13 giugno 1958.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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