Carnevale in Italia

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Johannes Lingelbach, Carneval in Rom

Il Carnevale ricopre un ruolo molto importante nel folclore italiano, tradizionalmente legato alle maschere regionali, ed è festeggiato in moltissime città, alcune delle quali sono note nel mondo proprio per i particolari festeggiamenti che organizzano per questa ricorrenza. In Veneto ad esempio oltre al rinomato e famoso Carnevale di Venezia, è molto conosciuto anche il Carnevale di Malo (VI) con oltre 100 anni di storia dove si può ammirare anche il museo locale della cartapesta.

Maschere carnevalesche delle regioni italiane[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Maschere regionali italiane.

I principali carnevali italiani[modifica | modifica wikitesto]

Soprattutto il Carnevale di Venezia e il Carnevale di Viareggio, ma anche il Carnevale di Acireale ed il Carnevale di Ivrea, hanno una fama che travalica i confini nazionali e sono meta di turisti provenienti sia dall'Italia, sia dall'estero[1].

Carnevale di Venezia[modifica | modifica wikitesto]

Maschera del Carnevale di Venezia
Lo stesso argomento in dettaglio: Carnevale di Venezia.

Nel 1797, con l'occupazione francese di Napoleone e con quella successiva austriaca, nel centro storico la lunghissima tradizione del Carnevale veneziano fu interrotta per timore di ribellioni e disordini da parte della popolazione. Solamente negli altri centri della Laguna di Venezia, come Burano e Murano, i festeggiamenti di Carnevale proseguirono il loro corso, anche se in tono minore, conservando un certo vigore ed allegria. Quasi due secoli dopo, nel 1979, la secolare tradizione del Carnevale di Venezia risorse e nel giro di poche edizioni il Carnevale di Venezia è tornato a ricalcare con grande successo le orme dell'antica manifestazione. Nei vari anni, il Carnevale è spesso dedicato ad un tema di fondo, al quale ispirarsi per le feste e gli eventi culturali di contorno. L'attuale Carnevale di Venezia è diventato un grande e spettacolare evento turistico, che richiama migliaia di visitatori da tutto il mondo.

Carnevale di Viareggio[modifica | modifica wikitesto]

Danza del drago a Viareggio
Lo stesso argomento in dettaglio: Carnevale di Viareggio.

Il Carnevale di Viareggio ha origine nel 1873 ed è uno dei più importanti e maggiormente apprezzati carnevali a livello internazionale. A caratterizzarlo sono i carri allegorici più o meno grandi che sfilano nelle domeniche fra gennaio e febbraio e sui quali troneggiano enormi caricature in cartapesta di uomini famosi nel campo della politica, della cultura o dello spettacolo, i cui tratti caratteristici, specialmente quelli somatici, vengono sottolineati con satira e ironia. È a Viareggio infatti che nasce il primo carro allegorico in carta pesta nel 1925. Ed è qui che vengono realizzati i carri più grandiosi in questo materiale, carri che passano i 20 metri d'altezza realizzati da più di 25 ditte che coinvolgono più di mille artigiani.[2]

Carnevale di Acireale[modifica | modifica wikitesto]

L'antico Carnevale di Acireale vicino a Catania, Sicilia
Lo stesso argomento in dettaglio: Carnevale di Acireale.

Il Carnevale di Acireale, è uno dei più antichi della Sicilia e si svolge ogni anno nella città di Acireale, in provincia di Catania. Tra le sue caratteristiche vi è la sfilata di carri allegorici; in alcuni di essi si utilizzano migliaia di fiori freschi disposti uno a fianco all'altro e perciò sono detti carri infiorati. I carri danno il loro spettacolo anche di notte, attraverso migliaia di lampadine e luci, movimenti spettacolari e scenografie in continua evoluzione durante le esibizioni. I carri infiorati sono tipici anche di diversi carnevali della Costa Azzurra e della Liguria.

Battaglia delle Arance allo Storico Carnevale di Ivrea

Carnevale di Ivrea[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Carnevale di Ivrea.

Lo Storico Carnevale di Ivrea, famoso per il suo momento culminante della Battaglia delle Arance, è considerato uno tra i più antichi e particolari al mondo[3], seguendo un cerimoniale più volte modificatosi nel corso dei secoli. L'intero carnevale rappresenta, sotto forma di allegoria, la rivolta dei cittadini per la libertà dal tiranno della città, probabilmente Ranieri di Biandrate, ucciso dalla Mugnaia su cui si apprestava a esercitare lo ius primae noctis. Fu quell'evento a innescare la guerra civile rappresentata dalla battaglia tra il popolo e le truppe reali che viene rievocata durante il carnevale, dove le squadre di Aranceri a piedi (ossia il popolo) difendono le loro piazze dagli aranceri su carri (ossia l'esercito) a colpi di arance a rappresentare le frecce, mentre tra le vie della città sfila il corteo della Mugnaia che lancia dolci e regali alla popolazione.

Re Gnocco al Carnevale di Castel Goffredo

Il Carnevale nel rito ambrosiano[modifica | modifica wikitesto]

Dove si osserva il rito ambrosiano, ovvero nella maggior parte delle chiese dell'arcidiocesi di Milano e in alcune delle diocesi vicine, il Carnevale finisce con la prima domenica di quaresima; l'ultimo giorno di carnevale è il sabato, 4 giorni dopo rispetto al martedì in cui termina dove si osserva il rito romano.

La tradizione vuole che il vescovo sant'Ambrogio fosse impegnato in un pellegrinaggio e avesse annunciato il proprio ritorno per carnevale, per celebrare i primi riti della quaresima in città. La popolazione di Milano lo aspettò prolungando il carnevale sino al suo arrivo, posticipando il rito delle Ceneri che nell'arcidiocesi milanese si svolge la prima domenica di quaresima. In realtà la differenza è dovuta al fatto che anticamente la quaresima iniziava dappertutto di domenica, i giorni dal mercoledì delle Ceneri alla domenica successiva furono introdotti nel rito romano per portare a quaranta i giorni di digiuno effettivo, tenendo conto che le domeniche non erano mai stati giorni di digiuno. Questo carnevale, presente con diverse tradizioni anche in altre parti[non chiaro] dell'Italia[senza fonte], prende il nome di carnevalone[senza fonte].

Il Carnevale nelle regioni italiane[modifica | modifica wikitesto]

Lachera di Rocca Grimalda
Carnevale di Bagolino
Spilla del 1885 con Meneghino e Cecca, le maschere del Carnevale Ambrosiano
Carnevale di Cento
Carnevale di Ascoli Piceno
Festa della Radeca al Carnevale storico di Frosinone
Romiti al carnevale di Satriano
Sartiglia di Oristano
Scene del carnevale di Ulassai

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Si riportano le fonti in lingue straniere che considerano questi quattro carnevali (Venezia, Viareggio, Acireale, Ivrea) come i più noti all'estero (tutti i testi sono consultabili su Google Libri):
    • Claudia Cerulli, Carnevale Italiano - Italian Carnival, Long Bridge Publishing, 2010 (capitolo "Famous carnivals"): Venezia, Viareggio, Ivrea, Acireale;
    • Celia Woolfrey, Martin Dunford, Ros Belford, Tim Jepson, The Rough Guide to Italy (Google eBook), Rough Guides UK, 2013 (capitolo "Festivals"): Venezia, Viareggio, Acireale;
    • Autori vari, Eyewitness Travel Family Guide Italy (Google eBook), Dorling Kindersley Ltd, 01 mag 2014, (pagina 14): Venezia, Viareggio, Acireale, Ivrea;
    • Robert Charles Davis, Garry Marvin, Venice, the Tourist Maze, University of California Press, 2004 (pagina 247): Venezia, Viareggio, Ivrea;
    • Charles L. Killinger, Culture and Customs of Italy, Greenwood Publishing Group, 2005 (pagina 94): Venezia, Viareggio;
    • Pat Bulhosen, Francesca Logi, Loredana Riu, Compact Oxford Italian Dictionary, Oxford University Press, 2013 (pagina 10): Venezia, Viareggio;
    • Paula Hardy, Alison Bing, Abigail Blasi, Lonely Planet Reiseführer Italien, Lonely Planet, 2014 (pagina 31): Venezia, Viareggio, Oristano;
    • Autori vari, Italienisch für Dummies, John Wiley & Sons, 2011 (pagina 231): Venezia, Viareggio, Ivrea, Putignano;
    • Monika Pelz, Italien, Langenscheidt, 2010 (pagina 32): Venezia, Viareggio.
  2. ^ L'arte della cartapesta, su viareggio.ilcarnevale.com. URL consultato il 19 febbraio 2023.
  3. ^ Frugoni Chiara, Medioevo sul naso, editori riuniti, 2001, p. 78
  4. ^ Piero Gualtierotti, Re Gnocco: storia illustrata del carnevale di Castel Goffredo, Castel Goffredo, 1978.
  5. ^ https://www.turismo.marche.it/it-it/Cosa-vedere/Sapori-e-Saper-fare/Il-Carnevale-de-li-Paniccia-/6226

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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