Alexis Ponnet
Alexis Ponnet | ||
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Informazioni personali | ||
Arbitro di | Calcio | |
Professione | Dirigente d'azienda | |
Attività nazionale | ||
Anni | Campionato | Ruolo |
1972 - 1989 | Jupiler League | Arbitro |
Attività internazionale | ||
1975 - 1989 | UEFA e FIFA | Arbitro |
Alexis Ponnet (Bruxelles, 9 marzo 1939) è un ex arbitro di calcio belga.
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
Riconoscibile per la chioma completamente canuta, Ponnet è stato uno dei più apprezzati fischietti europei e mondiali degli Anni Ottanta, come confermato dal fatto che per ben due volte (1987 in seconda posizione e nel 1988 in terza posizione) è finito sul podio secondo la classifica stilata dalla IFFHS relativamente al miglior arbitro dell'anno. Di professione direttore commerciale nella propria azienda, il belga vanta un passato da ex calciatore; poi dal 1964 si dedica solo all'arbitraggio, debuttando nel 1972 nella prima divisione e dal 1975 viene elevato al rango di internazionale.
Ha arbitrato la finale di Coppa UEFA 1979-1980 tra Borussia Mönchengladbach e Eintracht Frankfurt e, a fine anno, nella finale di Supercoppa europea tra Nottingham Forest e Valencia. Nel 1983 dirige, per la seconda volta, una finale di Supercoppa europea (Aston Villa-Barcellona), che gli viene affidata in seconda battuta, dopo la rinuncia dell'italiano Paolo Casarin, sospeso in patria per alcune dichiarazioni non autorizzate[1] e, nel 1985, ottiene la direzione della seconda finale di Coppa UEFA Real Madrid-Videoton.
Nel 1987, a seguito del veto opposto dalla Federcalcio tedesca al nome dell'italiano Luigi Agnolin (che non era stato apprezzato in occasione di Austria-Germania Ovest), dirige la finale di Coppa dei Campioni tra Bayern Monaco e Porto;[2] risale al 1982 la prima partecipazione al Campionato mondiale di calcio: in Spagna arbitra Polonia-Camerun e Spagna-Inghilterra e, nel 1986, dirige Danimarca-Germania Ovest. Nel 1984, al Campionato europeo di calcio in Francia, dirige Spagna-Romania, mentre nell'edizione successiva, nel 1988, dirige la semifinale URSS-Italia. Vanta anche la direzione in ben tre semifinali di Coppa dei Campioni (nel 1981, 1983 e 1989), tre semifinali di Coppa delle Coppe (nel 1980, 1984 e 1986) e una semifinale di Coppa UEFA (nel 1979).
Chiude l'attività sui campi l'anno successivo a 50 anni. Divenuto dirigente arbitrale, sarebbe stato attivo nella Commissione Arbitrale di UEFA e FIFA (collabora in quest'ultimo organismo con gli ex arbitri Paolo Casarin e Károly Palotai, prima di essere destituito nel 1994, per volontà dell'allora Presidente FIFA João Havelange).[3]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ El Mundo Deportivo, 29 gennaio 1983, http://hemeroteca.elmundodeportivo.es/preview/1983/01/29/pagina-37/1090092/pdf.html?search=ponnet%20casarin.
- ^ El Mundo Deportivo, 13 maggio 1987, http://hemeroteca.elmundodeportivo.es/preview/1988/01/29/pagina-27/1162185/pdf.html?search=ponnet%20anderlecht.
- ^ HAVELANGE ' NON SILURAI CASARIN' - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 18 marzo 2023.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- worldreferee.com, http://www.worldreferee.com/ .
- Edición del Monday 7 June 1982, Página 24 - Hemeroteca - MundoDeportivo.com, su hemeroteca.mundodeportivo.com.