Vör

Vǫr è una dèa della mitologia norrena associata alla saggezza. Appartiene alla stirpe degli Asi. Il suo nome deriva probabilmente dall'aggettivo varr, che al femminile fa appunto vǫrr: "accorto", "vigile", "consapevole"[1]. È citata solo nell'Edda in prosa dove Snorri Sturluson la descrive tanto saggia e attenta che nulla le sfugge, nonché in un paio di kenning in poesie scaldiche.
Menzioni[modifica | modifica wikitesto]
IL capitolo trentacinquesimo dell'Edda, il Gylfaginning, fornisce una breve descrizione delle sedici Asinie, le dee della stirpe degli Asi. Vǫr viene nominata dal secondo sovrano:
(NON)
«Tíunda Vǫr, hon er ok vitr ok spurul svá at engi hlut má hana leyna. Þat er orðtak at kona verði vǫr þess er hon verðr vís.» |
(IT)
«La decima è Vǫr; è saggia e indagatrice, e non le si può nascondere nulla. C'è un'espressione secondo cui una donna viene detta vǫr quando diventa consapevole di qualcosa.» |
(Gylfaginning, 35k) |
Nella seconda parte dell'Edda in prosa, lo Skáldskaparmál, al capitolo 75, Vör appare in una lista di 27 ásynjur[2].
Interpretazioni[modifica | modifica wikitesto]
Secondo lo studioso Rudolf Simek è incerto se Vǫr fosse una dea come attestato nell'Edda e che la connessione etimologica tra Vǫr e vǫrr (in norreno "vigile") sia corretta[3]. Nello stesso lavoro, Simek scrive che le dee Sága, Hlín, Sjǫfn, Snotra, Vár e Vǫr dovrebbero essere vagamente definibili come figure "dovrebbero essere viste come divinità protettive femminili", responsabili in "specifiche sfere della vita privata" con chiare differenze fra una e l'altra, quindi il loro ruolo era "simile a quello delle matrone"[4].
A tali osservazioni si aggiunge quelle dello studioso Andy Orchard: "L'interpretazione etimologizzante di Snorri è scarsamente profonda, sicché se ne potrebbe conseguire che non ebbe accesso ad ulteriore materiale" e che i riferimenti a Vǫr in ogni caso rari[1].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Orchard 1997, p.181.
- ^ Faulkes 1995, p.157.
- ^ Simek 1996, p.368.
- ^ Simek 1996, p.274.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Andy Orchard, Dictionary of Norse Myth and Legend, Cassell, 1997, ISBN 978-0-304-34520-5.
- Snorri Sturluson, Edda, traduzione di Anthony Faulkes, Exeter, Everyman, 1995 [XIII secolo], ISBN 0-460-87616-3.
- (EN) Rudolf Simek, Dictionary of Northern Mythology, D.S. Brewer, 1996, ISBN 978-0-85991-513-7.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- "Progetto Bifröst" - L'Edda in prosa, traduzione italiana di Stefano Mazza (Introduzione e Gylfaginning), su bifrost.it.
- (EN) CyberSamurai Encyclopedia of Norse Mythology: Prose Edda - Gylfaginning (Inglese), su cybersamurai.net. URL consultato il 16 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2007).