Cervi di Yggdrasill

Nella mitologia norrena, Dáinn, Dvalinn, Duneyrr e Duraþrór[1] sono i quattro cervi che vivono fra le fronde di Yggdrasill, l'albero cosmico, brucandone le foglie. All'albero sono associati anche altri animali: i serpenti che ne tormentano le radici, l'aquila e il falco appollaiati sulla sommità, e lo scoiattolo che fa da messaggero fra i serpenti e i rapaci.
I cervi sono citati sia nell'Edda in poesia che nell'Edda in prosa. Il passaggio dell'Edda in poesia in cui se ne parla si trova nel Discorso di Grimnir (Grímnismál):
(NON)
«Hirtir ero ok fiórir, |
(IT)
«Ci sono poi i cervi, quattro |
(Edda poetica - Grímnismál - Il discorso di Grímnir XXXIII) |
Nell'Edda in prosa di Snorri Sturluson, il riferimento ai cervi compare in un passo dell'Inganno di Gylfi (Gylfaginning), molto probabilmente ispirato ai versi dell'Edda in poesia:
(NON)
«En fjórir hirtir renna í limum asksins ok bíta barr, þeir heita svá: Dáinn, Dvalinn, Duneyrr, Duraþrór.» |
(IT)
«Quattro cervi corrono per i rami del frassino e brucano le foglie. Essi si chiamano Dáinn, Dvalinn, Duneyrr, Duraþrór.» |
(Snorri Sturluson - Edda in prosa - Gylfaginning XVI) |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Questa l'ortografia normalizzata. Nei manoscritti Duneyrr si trova anche nelle forme Dvneyrr, Dvnevrr, Dvn Evr, Dvn Æyrr e Dyneyrr; Duraþrór si trova anche nelle forme Dvraþror e Dura Þror[1]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Snorri Sturluson (a cura di Gianna Chiesa Isnardi). Edda di Snorri. Milano, Tea, 2003. ISBN 88-7818-862-X
- Traduzione italiana dell'Edda in poesia, su bifrost.it.
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