Superfantozzi

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«Grazie per avermi creato a tua immagine e somiglianza!
In effetti l'onnipotente si era accorto che quella creatura non gli era uscita tanto bene!»

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Fantozzi con la spada Excalibur.
Paese di produzioneItalia
Durata88 min
Generecomico
RegiaNeri Parenti
SoggettoAlessandro Bencivenni, Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Neri Parenti, Domenico Saverni, Paolo Villaggio
SceneggiaturaAlessandro Bencivenni, Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Neri Parenti, Domenico Saverni, Paolo Villaggio
ProduttoreAugusto Caminito
FotografiaCristiano Pogany
MontaggioSergio Montanari
MusicheFred Bongusto
ScenografiaMario Ambrosino
Interpreti e personaggi

Superfantozzi, film italiano diretto da Neri Parenti nel 1986, quinto capitolo della serie di film sul ragionier Ugo Fantozzi.

In questo capitolo appare brevemente per l'ultima volta anche Calboni interpretato da Riccardo Garrone,che dopo questo capitolo non apparirà più.

Il film

Quinto della serie, Superfantozzi conta tra gli attori principali Liù Bosisio, che torna temporaneamente nel personaggio di Pina; dal successivo film della serie restituirà definitivamente il ruolo a Milena Vukotic. Il film sancisce la definitiva metamorfosi della pellicola "fantozziana" da veicolo di humor nero che poteva servire anche per riflessioni sociali alla semplice raccolta di "barzellette sceneggiate", totalmente scollegate le une dalle altre. Il formato epico-storico, del resto, era smaccatamente ispirato a La pazza storia del mondo di Mel Brooks, uscito poco tempo prima.

Fantozzi diventa un personaggio che si autoriproduce senza sosta, dal paradiso dell'Eden fino ai tempi futuri, in una sorta di metempsicosi che genera (quasi) sempre gli stessi risultati. Tormentone del film è la presenza in quasi tutti gli episodi di un oggetto: un manubrio da sollevamento pesi, fatto di pietra e con l'asta di legno (che sarà indicato con P).

Il personaggio fantozziano è sempre sopraffatto in tutte le epoche da ogni sorta di umiliazioni: costretto a subire ordini da altri, certamente più belli e prestanti, ma non certo meno mediocri di lui. Celebre è la frase con cui Dio scaccia Fantozzi e Pina dall'Eden: "Dovrete lavorare con sudore nella fronte e anche per loro", riferendosi ai primi due esemplari di uomo e donna creati prima dei secondi e venuti peggio di quest'ultimi.

Trama

Paradiso terrestre

Dopo aver creato cielo, terra, mari, animali e piante, il sesto giorno Dio crea l'uomo, ossia Fantozzi. Giudicando quest'ultima creazione frutto della sua stanchezza, decide dopo il settimo giorno di creare un altro esemplare, con annessa compagna, più belli e prestanti. Anche Fantozzi desidera una donna ed è così che (dolorosamente) da una sua costola crea Pina. Fantozzi verrà cacciato dall'Eden per aver tentato di cogliere il frutto proibito (qui la mela), su istigazione della bella compagna dell'altro esemplare di uomo. "Andate e moltiplicatevi, il meno possibile", si conclude così, con questa raccomandazione di Dio, l'episodio.

Preistoria

Fantozzi, uomo selvaggio, esce dalla caverna in cui risiede per procurare del cibo per sé e per la sua famiglia, ma dovrà fare i conti con un dinosauro altamente adirato che gli urina addosso. Successivamente inventa l'arco e le frecce, ma sarà sbeffeggiato da Filini, che distruggerà la nuova arma. P viene usato per mostrare l'invenzione della ruota ma viene scambiato da Filini per un'asta da sollevamento pesi per rinforzare gli arti superiori.

Antica Grecia

In questo episodio Fantozzi ripete le gesta epiche di Fidippide, il primo corridore della maratona: deve percorrere a piedi tutti i 42 km e 195 metri che distano da Maratona ad Atene per comunicare la vittoria al "Senato" (portandosi dietro pure un capitello di marmo appiopatogli da Filini). Giunto a Maratona i legionari di guardia non lo aiutano perché se no "verrebbe squalificato" (con un'ironica citazione alle vicende di Dorando Pietri di duemila anni dopo). Appena arrivato ad Atene stremato, si dimentica dell'esito della battaglia e deve rifare tutto il tragitto al contrario per farselo ridire.

Palestina, anni di Cristo

Fantozzi ha una casa sul lago di Tiberiade e coltiva con fatica un piccolo orto. Quando i frutti della fatica cominciano a maturare, l'orto viene distrutto da un'orda di ragazzini venuti ad adorare Cristo (mai inquadrato in faccia) che cammina sulle acque (dopo che egli ha pronunciato le famose parole "Sinite Parvulos Venire Ad Me", ovvero "Lasciate che i pargoli vengano a me"), e dopo Fantozzi viene travolto dalle pietre gettate dagli uomini che stavano per lapidare l'adultera (dopo la famosa frase "Chi è senza peccato, scagli la prima pietra"). Nello stesso periodo storico muore il ricchissimo zio di Fantozzi, Lazzaro. Per la contentezza dell'eredità Fantozzi brucia tutto quello che ha. Come narra il Vangelo, Lazzaro è destinato a risorgere per mano di Cristo e, una volta tornato in vita, come prima azione da risuscitato colpisce il nipote con un poderoso pugno. Infine, dopo essere stato accidentalmente "piallato" dal falegname (Filini) per cui lavora e incaricato di consegnare una croce, viene scambiato per condannato e crocifisso sul Golgota insieme a Gesù e ai due ladroni.

1095-1096, Medioevo

Fantozzi, di ritorno dalle crociate, dopo dodici anni di astinenza sessuale vuole approfittarne con la moglie Pina che però indossa ancora la cintura di castità, privo della chiave della cintura Fantozzi ne chiede una nuova all'amico Filinus ormai fabbro. Di ritorno verso casa urta il risciò della Principessa Melisenda Serbelloni Mazzanti Viendalmaresi e, non venendo punito per l'oltraggio, se ne innamora e decide di partecipare al torneo per ottenerla in sposa. Nei giorni seguenti si comporta in modo strano con la famiglia per poi tentare il suicidio nel lago; il mago del lago gli dà la spada Excalibur, nome che proprio non riesce a pronunciare, per vincere la competizione, a caro prezzo. La moglie Pina, accortasi dei desideri di Fantozzi, gli scambia di nascosto la spada nel torneo. Fantozzi gareggia sotto l'insegna del "pollo arrosto" con un'armatura di oltre 4 quintali. Vedendo che Fantozzi sta per essere ucciso dall'avversario, Pina gli restituisce la spada con la quale si prende la rivincita, l'unica del film, strappando l'armatura del suo avversario pezzo per pezzo e disegnandogli una "F" allo stile di Zorro. Alla fine decide di rifiutare la sposa e tenersi la sua precedente famiglia. All'inizio del capitolo, P è davanti alla porta di casa e Fantozzi ci inciampa sopra.

XIII Secolo

Fantozzi è ridotto sul lastrico per la povertà; Robin Hood gli porta un sacchetto con tante monete. Ovviamente felice, egli corre a casa urlando: "Siamo ricchi!". Immediatamente accorre ancora una volta Robin Hood riprendendogli il sacchetto: "Rubo ai ricchi, per dare ai poveri", replica. P si intravede alle spalle di Fantozzi e cade quando lui batte il pugno sul tavolo.

Rivoluzione Francese, 1789

Durante l'esecuzione di un nobile, la ghigliottina si blocca. Tentando di farla ripartire Fantozzi irrompe sulla piattaforma e smuove la ghigliottina ma rimane evirato.

Risorgimento

Fantozzi compra una casa direttamente sulle mura di Porta Pia poco prima dell'annessione di Roma all'Italia, annunciando "Oggi, 20 settembre 1870, la famiglia Fantozzi ha finalmente una casa", un attimo prima dell'arrivo dei bersaglieri. Il suo nuovo capufficio Modestino Balabam - un nobile venuto da Torino - coinvolgerà Fillini, Fantozzi, un antenato di Calboni e il resto dei dipendenti in una gara di canottaggio sul Tevere (chiara citazione delle gare sportive presenti nei 2 precedenti film fantozziani). Molti corridori rimangono uccisi e gli unici sopravvissuti sono Fantozzi e Filini che, dopo essersi perduti nella Cloaca Maxima e aver vagato per anni tra le fogne di tutto il mondo, raggiungeranno l'Atlantico. Qui saranno salvati da un nave in viaggio inaugurale, il Tìtanic. P appare sul carro dei traslochi, poi sul divano della casa.

L'invenzione del cinema

Fantozzi assiste alle prime proiezioni dei Fratelli Lumière, e durante la proiezione del filmato L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat è l'unico a non spaventarsi e a non fuggire dalla sala di proiezione, ripetendosi che si tratta solo di finzione; la locomotiva, però, esce dallo schermo e lo travolge. Questa situazione verrà poi replicata nel finale di Le comiche con lo stesso Villaggio e Renato Pozzetto.

Prima guerra mondiale

In volo su un aereo, accompagnati dalla Cavalcata delle Valchirie di Richard Wagner, Fantozzi esegue gli ordini impartitigli dal Barone Rosso, bucando l'aereo con un puntello per un totale di 6 volte (per contare i nemici abbattuti), ma inevitabilmente, la parte dove era seduto si stacca e precipita, mentre il barone continua a volare indisturbato. Da notare che la mitragliatrice montata sul triplano è una MG 42, arma che non esisteva durante la Prima Guerra Mondiale.

America, 1930

Fantozzi emigra in America dove viene quasi subito arrestato per una mini-bottiglia di bevanda alcolica (vietata all'epoca del proibizionismo). P prima si vede sull'auto che porta la famiglia Fantozzi a casa, poi è contro una parete.

Giappone,1945

Il generale dell'aeronautica giapponese, "Bam Balà" (anagramma di Balabam), sceglie il valoroso aviatore "Tozzi Fan" per una missione kamikaze. Deciso a non morire, abbandona l'aereo con cui avrebbe dovuto sfracellarsi contro le navi statunitensi e di imboscarsi in una tranquilla città nipponica fino al termine del conflitto, ma è Hiroshima, su cui verrà sganciata la prima bomba atomica poco dopo il suo arrivo. Da notare che la scritta "Hiroshima" sul segnale stradale in caratteri giapponesi esposta alla fine dello sketch, è stata sistemata al contrario, forse a causa della disattenzione o della noncuranza dei tecnici di studio.

1986

Fantozzi e Filini decidono di saltare il lavoro per andare allo stadio a vedere la partita di calcio Italia-Scozia e, dopo aver ingaggiato, assieme alla tifoseria italiana, una lotta con i tifosi scozzesi che ricorda molto i duelli fra Marina inglese ("impersonata" dagli scozzesi) e pirati (ossia i tifosi dell'Italia). Restano poi intrappolati allo stadio tra le "trincee" nemiche, in quella che più che una partita sembra una autentica azione di guerra commentata da Sandro Ciotti e Claudio Ferretti. Tentano di cavarsela suonando la cornamusa, ma per sbaglio gli vengono fuori le note dell'Inno di Mameli: a quel punto i tifosi scozzesi, inferociti, li massacrano causando loro numerose ferite al volto. Il ragioniere viene filmato dal telegiornale della sera ed il conduttore Enrico Mentana lo bolla come violento e facinoroso. In quel momento Pina sta guardando la TV da casa con il marito malconcio appena rientrato. P è appoggiato accanto alla porta di casa.

Il futuro

Ancora una volta, in un'improbabile casa spaziale, Fantozzi viene obbligato dal suo eterno datore di lavoro a lasciare la propria casa (nel giorno del suo compleanno) perché questi vuole utilizzarla come garçonniere. C'è qui una chiara citazione del film " L'appartamento " di Billy Wilder. Fantozzi decide però di festeggiare ugualmente, compiendo una passeggiata nello spazio, e per rallegrare la moglie e la figlia comincia a dire che è un uomo fortunato, ma proprio allora ha un impatto traumatico con un meteorite. P esce da uno sportello della casa, apertosi per sbaglio.

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