Birmania: differenze tra le versioni
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I parlamentari hanno eletto presidente e vicepresidente di ogni Camera nella sessione inaugurale, con tre dei quattro incarichi andati a militari in pensione. La sorpresa maggiore è stata l'elezione a presidente della Camera bassa del numero tre della giunta Thura Shwe Mann, militare di carriera. |
I parlamentari hanno eletto presidente e vicepresidente di ogni Camera nella sessione inaugurale, con tre dei quattro incarichi andati a militari in pensione. La sorpresa maggiore è stata l'elezione a presidente della Camera bassa del numero tre della giunta Thura Shwe Mann, militare di carriera. |
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La Costituzione del Myanmar prevede che i militari possano designare il 25% dei membri del Parlamento. Oltre al 25% dei militari, la giunta militare che guida il paese asiatico dagli anni Sessanta conta sul 77% dei parlamentari eletti, membri dell'Unione per la solidarietà e lo sviluppo (Usdp), partito filo-giunta.[http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE70U0F420110131] |
La Costituzione del Myanmar prevede che i militari possano designare il 25% dei membri del Parlamento. Oltre al 25% dei militari, la giunta militare che guida il paese asiatico dagli anni Sessanta conta sul 77% dei parlamentari eletti, membri dell'Unione per la solidarietà e lo sviluppo (Usdp), partito filo-giunta.[http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE70U0F420110131] |
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Il 4 |
Il 4 febbraio 2011 è stato eletto il primo presidente civile del paese da quando i militari presero il potere nel 1962, si tratta dell'ex generale e ex primo ministro [[Thein Sein]].[http://www.asianews.it/notizie-it/Thein-Sein-%C3%A8-il-nuovo-presidente-del-Myanmar-20692.html] |
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== Politica estera == |
== Politica estera == |
Versione delle 11:27, 3 ott 2011
Birmania | |
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![]() | |
Dati amministrativi | |
Nome ufficiale | ![]() Pyidaunzu Thanmăda Myăma Nainngandaw |
Lingue ufficiali | birmano |
Capitale | Naypyidaw |
Politica | |
Forma di governo | Repubblica presidenziale, di fatto Dittatura militare |
Capo di Stato | Thein Sein, in carica dal 4 febbraio 2011 |
Indipendenza | 4 gennaio 1948 |
Ingresso nell'ONU | Dal 19 aprile 1948 |
Superficie | |
Totale | 676756 km² (39º) |
% delle acque | 3,06% |
Popolazione | |
Totale | 48698000 ab. (2007) (27º) |
Densità | 72 ab./km² |
Nome degli abitanti | birmani |
Geografia | |
Continente | Asia |
Fuso orario | UTC +6:30 |
Economia | |
Valuta | Kyat |
PIL (nominale) | 93766 milioni di $ (2005) (59º) |
PIL pro capite (nominale) | 1693 $ (2005) (152º) |
ISU (2010) | 0,451 (basso) (132º) |
Varie | |
Codici ISO 3166 | MM, MMR, 104 |
TLD | .mm |
Prefisso tel. | +95 |
Sigla autom. | MYA (BUR) |
Lato di guida | Destra (↓↑) |
Inno nazionale | Kaba Ma Kyei |
Festa nazionale | 4 gennaio, 12 febbraio |
![]() | |
La Birmania (Myanmar in lingua birmana, ဗမာ e မြန်မာ, i/ˌmjɑːnˈmɑ/, nome ufficiale Repubblica dell'Unione della Birmania, in birmano ပြည်ထောင်စု သမ္မတ မြန်မာနိုင်ငံတော်, Pyidaunzu Thanmăda Myăma Nainngandaw, pronunciato [pjìdà̀uɴzṵ θà̀ɴməda̯ mjəmà nàiɴŋàɴdɔ̀]), è uno Stato dell'Asia sudorientale. Occupa parte della costa occidentale della penisola indocinese, è affacciato sul Golfo del Bengala e sul mar delle Andamane e confina da ovest a est con Bangladesh, India, Cina, Laos e Thailandia. Dopo il colpo di stato del 1988, è sotto il regime militare di Than Shwe.
La Birmania è uno dei cosiddetti paesi in via di sviluppo. Ha una popolazione di circa 51 milioni di abitanti, ma l'ultimo censimento affidabile fu svolto nel 1984.
Il 27 marzo 2006, la giunta militare ha spostato la capitale da Yangon a Pyinmana, che è stata ufficialmente rinominata Naypyidaw, cioè "sede dei re".
Nel settembre del 2007 sono cominciate nuove proteste di piazza capeggiate da monaci buddhisti, tese a un cambiamento in senso democratico del regime del paese, e sfociate in gravi incidenti con vittime - tra cui il reporter giapponese Kenji Nagai - [1].
Toponimo
La denominazione di Birmania (che deriva dal nome dello stato in lingua locale colloquiale), legata all'etnia maggioritaria dei Bamar, è come tale sgradita alle minoranze[2] locali, spesso in lotta contro il potere centrale; per questo è stata modificata in Myanmar, nome etnicamente neutro, dopo il colpo di stato del 1988.
Il nome "Myanmar", abbreviazione di "Myanma Naingngandaw" ( in lingua locale), incominciò a diffondersi con l'arrivo dei Mongoli nel XIII secolo, ma non prese mai piede in quanto l'etnia dominante continuò a riferirsi a se stessa ancora con il termine Bamar, al posto di Myanma. Il Mramna in birmano è inoltre la lingua scritta ed è forse questa l'origine del nome attuale.
Solo nel 1989, il nuovo nome venne imposto dalla giunta militare appena arrivata al potere, soppiantando quello precedente di Birmania, nome ufficiale dal 1948 al 1989, come avvenne per Rangoon, ora Yangon, nel tentativo di ingraziarsi le minoranze etniche, quali Karen e Shan, che apprezzavano maggiormente la nuova denominazione.
In molti stati divenne il nome ufficiale dopo alcuni anni, ma comunemente, forse per il fatto che la Birmania non appare molto spesso nella scena internazionale, il nome con cui è chiamata è ancora il precedente. Burma è uno dei due nomi in italiano, ma è poco diffuso. L'Unione europea preferisce usare entrambi i nomi: Birmania/Myanmar.[3] BBC, The Wall Street Journal e The Financial Times, i governi del Regno Unito e degli Stati Uniti d'America usano la denominazione "Burma" per lo stato e "Burmese" come aggettivo.[4][5][6]
Storia
Si pensa che i Mon siano stati i primi individui ad aver abitato le sponde del Fiume Irrawaddy[7]. Nel I secolo a.C., questa zona fu abitata dai Pyu, una popolazione dedita al commercio con Cina e India. Il regno Pyu più potente era Sri Ksetra, che scomparve nel 656. Successivamente il regno Pyu si ristabilì, ma verso la metà del IX secolo furono sconfitti dal regno di Nanzhao[8].
I Birmani, o Bamar, cominciarono a migrare verso la valle dell'Irrawaddy dal Tibet nel IX secolo. Nell'849, stabilirono un regno potente che aveva come capitale Bagan. Durante il regno di Anawratha (1044-1077), l'influenza dei Birmani si espanse molto, addirittura oltre i confini della Birmania attuale. Dal 1100 grandi parti dell'Indocina erano controllate dal regno di Pagan, che è chiamato comunemente come primo impero birmano.
Verso la fine del 1200, i Mongoli sotto Kublai Khan invasero il regno, ma nel 1364 i Birmani ristabilirono il loro regno ad Ava[9]: in questo periodo la cultura birmana era in un'età dorata. Tuttavia, nel 1527, gli Shan saccheggiarono Ava. Nel frattempo, i mon si erano ristabiliti a Pegu (Bago), che si era trasformata in un centro commerciale e religioso importante.
I Birmani fuggiti da Ava fondarono il regno di Toungoo nel 1531, sotto Tabinshwehti, che riunificò la Birmania e fondò il secondo impero birmano. A causa della crescita dell'influenza europea in Asia Sud-Orientale, il regno di Toungoo si trasformò in un centro commerciale importante. Ma le ribellioni e la mancanza interna di risorse necessarie per controllare le nuove acquisizioni imperiali portarono alla rovina del regno di Toungoo.
Anaukpetlun, che aveva espulso gli invasori portoghesi, fondò una nuova dinastia ad Ava nel 1613. La ribellione interna dei mon, che furono aiutati dai francesi, condussero alla rovina del regno nel 1752. Alaungpaya stabilì la Dinastia di Konbaung e costruì il terzo impero birmano durante il 1700.[10]
La Dinastia Qing della Cina, spaventata dalla crescita dell'influenza birmana, tentò di invaderla quattro volte dal 1766 al 1769 senza successo. I monarchi successivi persero il controllo di Ayutthaya[11], ma conquistarono Arakan e Tenasserim. Nelle guerre Anglo-Birmane (1824-1826, 1851-1852 e 1885-1886), la Birmania fu sconfitta dai britannici e si trasformò in una provincia dell'India britannica, dalla quale si distaccò nel 1937.
Durante la seconda guerra mondiale la Birmania divenne una parte importante nel teatro asiatico sudorientale. Dopo i successi iniziali, i giapponesi fecero una campagna in Birmania, nel 1942 (invasione giapponese) e i britannici furono espulsi dalla maggior parte del territorio. Ma gli alleati reagirono e nel luglio 1945 ripresero il paese, con l'aiuto dell'AFPFL (Lega per la libertà delle persone antifasciste), guidato da Aung San.
Nel 1947, Aung San divenne vicepresidente del Consiglio esecutivo della Birmania, in un governo transitorio. Tuttavia, nel luglio 1947, alcuni rivali politici assassinarono Aung San e parecchi membri politici. Il 4 gennaio 1948, la nazione si trasformò in una repubblica indipendente, conosciuta come Unione della Birmania, con Sao Shwe Thaik come primo presidente e U Nu come primo Primo Ministro[12]. Ma, puntualmente, con l'indipendenza, arrivarono anche le richieste, avanzate dalle minoranze (chin, kachin, karen, mon e shan) di uno Stato Federale, e portate avanti con una guerriglia contro lo stato, che rispose con una feroce repressione. Diversamente della maggior parte delle altre ex colonie britanniche, la Birmania non divenne membro del Commonwealth.
Nel 1961 U Thant, allora rappresentante permanente della Birmania alle Nazioni Unite e Segretario precedente al Primo Ministro, fu scelto come segretario generale per l'ONU; era il primo presidente non occidentale che dirigeva tutta l'organizzazione internazionale. Il governo democratico fu destituito nel 1962 da un colpo di stato militare condotto dal Generale Ne Win. Tra i gruppi d'opposizione alla dittatura militare birmana, il più importante è stato il Partito Comunista di Birmania, che è stato legale solo per tre anni (1945-1948). Schieratosi con i cinesi al momento della scissione del movimento internazionale, il CPB ha avviato una guerriglia che è durata fino agli anni '90, quando la repressione militare costrinse i vertici del partito a scappare in Cina.
Nel 1988, dopo le rivolte studentesche (rivolta 8888)[13], che provocarono migliaia di morti, Ne Win si dimise, e fu proclamata la legge marziale, mentre il generale Saw Maung organizzò un altro colpo di stato. I programmi per le elezioni dell'Assemblea popolare furono finiti il 31 maggio 1989. Nel 1990, si tennero per la prima volta in 30 anni le elezioni libere. Il NLD (Lega Nazionale per la Democrazia), il partito di Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la pace nel 1991, e figlia di Aung San, porta alla Assemblea Costituente 392 membri, su un totale di 485, ma lo SLORC (Consiglio di restaurazione della legge e dell'ordine di stato), spalleggiato dall'Esercito, si rifiuta di cedere il potere, rovesciando l'assemblea popolare, e arrestando Aung San Suu Kyi, e altri leader dell'NLD. Successivamente si cambiò il nome Birmania in Myanmar. Da allora comincia un periodo molto difficile per Aung San Suu Kyi, che, rimessa in libertà nel 1995, viene nuovamente arrestata nel 2000, liberata nel 2002, e nuovamente arrestata nel 2003. Viene definitivamente liberata il 13 novembre 2010.
Il Partito Comunista di Birmania ha annunciato che non boicotterà le elezioni del 2010 nonostante queste non mettano in discussione l'autorità dell'esercito. Infatti il 25% dei seggi spetterà, nonostante le votazioni, alle forze armate della Birmania e solo il restante 75% potranno essere conquistati tramite votazioni.Inoltre molte posizioni chiave e dipartimenti saranno anch'essi riservati ai rappresentanti nominati dalle Forze Armate. Perciò le elezioni del 2010 non possono cambiare la natura del regime militare in Birmania.
Nonostante questa valutazione critica i comunisti non intendono boicottare le elezioni. "Non dobbiamo lasciare tutti questi seggi parlamentari senza confronto e arrenderci alle manipolazioni dell'esercito come essi desiderano." Quanto alla possibilità di partecipazione diretta del CPB, Po Than Jaung ricorda che al partito non è concesso di operare legalmente, benché questa richiesta sia stata avanzata sin dalle elezioni del 1990. Il partito si rifiuterebbe di operare sotto un altro nome. "Il CPB si presenterà solo con il proprio nome. Non abbiamo intenzione di cambiare il nome del nostro partito", ha dichiarato il dirigente comunista a Mizzima. Per il CPB l'unico modo per abbattere l'ordine militare Birmano è la rivoluzione.
Il 27 marzo 2006, la giunta militare ha spostato la capitale nazionale da Yangon verso un luogo vicino a Pyinmana, ufficialmente chiamato Naypyidaw, che significa "la sede dei re".[14]
La giunta militare ha annunciato che nel maggio 2008 ci sarà un referendum costituzionale e nel 2010 elezioni, definite da tutto il mondo (UE e USA in testa) una vera e propria farsa, dato che hanno anche determinato l'esclusione della storica eroina della democrazia Aung San Suu Kyi. Il partito LND afferma di non aver mai visto la bozza di riforma della costituzione, e pertanto invita alla cautela visto che la giunta aveva annunciato ben 40 anni di governo. [15] Il 9 novembre 2010 la giunta militare ha dichiarato che l'Union Solidarity and Development Party ha ottenuto l'80% dei voti. Il 13 novembre le autorità hanno rilasciato la leader democratica Aung San Suu Kyi.
Geografia
La Birmania confina a ovest con Bangladesh e India, a nord-est con la Cina e a Est con la Thailandia e con il Laos. È grande 678.500 km² ed è lo stato più grande dell'Indocina[16] È grande il doppio dell'Italia, poco più grande dell'Afghanistan e poco meno dello Zambia. È attraversata dal tropico del Cancro.
Morfologia
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/ef/Burma_topo_en.jpg/290px-Burma_topo_en.jpg)
Il territorio può essere diviso in cinque parti dal punti di vista fisico: le montagne del nord, quelle dell'ovest, l'altopiano dell'est, il bacino centrale e la zona costiera.
Al nord le vette sono aspre ed elevate e si innestano direttamente nell'Himalaya, di cui costituiscono l'estremo contrafforte. Nella zona occidentale invece le catene sono meno elevate.
A est si estende l'altopiano di Shan, arido e incolto nella sua parte settentrionale, ricco di foreste tropicali in quella meridionale. Verso ovest l'altopiano scende a strapiombo mentre verso Sud esso si prolunga in rilievi che formano la zona costiera del Tenasserim.
La zona costiera procedendo da nord verso sud presenta coste alte e frastagliate, bagnate dal golfo del Bengala; seguono il delta dell'Irrawaddy e le pianure costiere che si affacciano sul golfo di Martaban. Infine nella parte più meridionale le coste ridivengono alte e rocciose.
Idrografia
L'idrografia è dominata dal fiume Irrawaddy, che si estende per circa 2.200 km, e che attraversa il Paese da Nord a Sud; navigabile per circa 1450 km, sfocia con un ampio delta, di 9 diramazioni, nel golfo di Martaban, dove sbocca anche il Sittang. Il grande delta del fiume, costituisce un territorio ideale per la coltura del riso, tale da potere soddisfare l'intero fabbisogno del Paese, mentre il fiume stesso rappresenta un'importante via di comunicazione, attraverso la quale viaggiano tuttora le merci, specie legni pregiati, ed esotici. Il territorio è attraversato anche dal Salween, che è più lungo dell'Irrawaddy (quasi 2850 km), ma scarsamente navigabile, a causa della ridotta profondità, e lungo il quale il pregiato legno teak viene convogliato dall'altopiano dello Shan fino ai porti, e che attraversa la Birmania solo nel suo ultimo tratto; poi abbiamo il Chindwin, la cui percorribilità dipende ampiamente dalla stagione delle piogge, e che è il principale affluente dell'Irrawaddy, dove confluisce all'altezza di Mandalay. Infine, vi è il fiume Mekong, che segna il confine col Laos.
È bagnata dal Mar delle Andamane e dal Golfo del Bengala, quindi è stata investita dallo tsunami del 26 dicembre 2004, che ha provocato 61 morti. Non ci sono laghi di notevole importanza.
Clima
Il clima dipende dal regime monsonico sulla costa, con temperature abbastanza alte e piogge abbondanti durante la stagione estiva. Durante la stagione invernale i venti portano temperature fredde e secche, mentre d'estate portano il caldo e l'umidità. Raramente, la Birmania è attraversata dai cicloni tropicali; nel 2008, il ciclone tropicale Nargis provocò più di 80 mila morti.
Nelle pianure centrali e sull'altopiano il clima è di tipo continentale, con scarse precipitazioni. Sulle coste le piogge raggiungono anche 5000 mm annui.
Media di temperature e precipitazioni a Rangoon [17] | |||||||||||||
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Mese | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | |
Temperatura massima media (°C) | 32 | 34 | 36 | 37 | 33 | 30 | 29 | 29 | 30 | 31 | 32 | 31 | |
Piogge (mm) | 5 | 3 | 8 | 15 | 206 | 61 | 8 |
Flora
Il paesaggio vegetale della regione birmana rispecchia fedelmente le condizioni ambientali che caratterizzano questo grande Paese tropicale interposto a nord tra le alteterre tibetane e del bacino dello Yangtze Kiang e a sud le regioni monsoniche e sub-equatoriali, attraversato da grandi arcate montuose che si spingono fino al mare e che racchiudono nelle estese conche interne tipici ambienti naturali floristici. Il fattore più spiccato della distribuzione e del differenziamento floristico è dato dal regime delle precipitazioni, salvo sui rilievi al disopra dei 2000 m. È da notare inoltre che molte zone del Paese sono ancora semispopolate e non soggette all'opera distruttiva e modificatrice dell'uomo per cui la vegetazione spontanea non ha subito gravi manomissioni. Si tratta quindi di una regione appartenente a una particolare provincia floristica di transizione alla cui formazione hanno contribuito elementi floristici indiani, cinesi e indonesiani. Grosso modo, quindi, si possono distinguere quattro tipi di flora nell'insieme del Paese:
- Le zone di alta montagna, dove prevalgono le conifere e dove sono presenti anche le querce e altre forme di vegetazione che si riscontrano pure nelle zone temperate.
- Le zone che ricevono più di 2000 mm di pioggia all'anno, dove si sviluppa la tipica foresta tropicale sempreverde che non conosce stagioni e che spesso si trasforma in vera e propria giungla; prevalgono qui il bambù, il mango, vari tipi di dipterocarpacee dal fusto grosso e alto, varietà di palme, piante resinose, ecc.
- Nelle zone dove le precipitazioni si mantengono a un livello tra i 1000 e i 2000 mm l'anno si stabilisce il tipico bosco dei Paesi battuti dai monsoni, caratterizzato dall'alternarsi di una stagione verde rotta dalla caduta di foglie; questo tipo di vegetazione è il più diffuso in Birmania: vi hanno un ruolo dominante gli alberi d'alto fusto e dal legname pregiato come il teak (Tectona grandis), il pyinkado (Xilia dolabriformis), il cosiddetto «albero dell'olio» (Hopla) e altri tipi di cedralacee, pterocarpacee e piante resinose; spesso il bosco si trasforma in savana, con il prevalere del bambù, delle felci e di una tipica erba alta birmana, l'alang-alang (Imperata arundinacea).
- Nelle zone con precipitazioni inferiori ai 1000 mm l'anno la foresta tropicale vera e propria lascia il posto alle radure e alla boscaglia di arbusti.
Le foreste (conifere, teak, pyinkado, querce, castagni, mango, bambù, ecc.) coprono circa i due terzi dell'intero territorio birmano e nelle zone più calde, specialmente nell'ampio delta dell'Irrawaddy e lungo le coste, esse assumono l'aspetto tipico della foresta a mangrovie. Assai comuni, in queste zone, sono tutte le varietà tropicali di palme, alcune delle quali riescono a sviluppare altezze fino ai 30 m.
Fauna
Ricchissima ed estremamente varia è la fauna birmana, favorita dal clima tropicale e dalla presenza di enormi estensioni di foreste e boschi. Tra i mammiferi, i più comuni sono il famoso bufalo selvatico (saing), che viene cacciato anche a scopo alimentare, la tigre, il leopardo, il cervo, il daino e, nelle zone occidentali, lo sciacallo e l'orso tibetano. Molto diffusi sono alcuni tipi indigeni di buoi selvatici, che vagano in libertà per le foreste (gaur, gayal, banteng); lungo i fiumi s'incontra spesso il rinoceronte, mentre sempre più raro è l'elefante.
Branchi di scimmie infestano invece ogni zona del Paese, che abbonda anche di rettili, tra cui vanno ricordati il geco, chiamato dai Birmani tauckté per il suono gutturale che è uso emettere. La Birmania è anche un Paese ricco di serpenti, tra cui alcuni velonosissimi come il cobra, che si annidano specialmente nelle zone più calde; essa è anche famosa per i suoi piccoli pappagalli dai colori vivacissimi, assai comuni nelle zone dove più fitta è la vegetazione tropicale; non vanno inoltre dimenticati i pipistrelli, che spesso invadono a branchi anche le città, né le infinite varietà di insetti che pullulano tanto nelle umide zone deltizie quanto all'interno, specialmente nelle savane della conca di Mandalay e dell'altopiano di Shan. Da ricordare, infine, che le acque costiere della Birmania sono ricchissime di pesce, compresi alcuni dei tipi più pregiati, come il bekti, che viene esportato anche in altri Paesi asiatici. Le acque melmose dei delta e del corso inferiore dei fiumi principali sono infestate da piccoli alligatori affini a quelli indiani.
Geografia umana
Popolazione
La popolazione birmana è molto composita, cosa che rende difficile l'integrazione dei vari gruppi etnici. I birmani costituiscono il 69% della popolazione; abbastanza consistente è anche l'immigrazione di commercianti cinesi, pakistani, thailandesi e indiani.
Le "principali etnie della nazione" sono raggruppate principalmente in base a dove si stanzano piuttosto che per le vere differenze etnico/linguistiche, come ad esempio avviene per l'etnia Shan, che include trentatré[18] popolazioni che parlano linguaggi di almeno quattro famiglie diverse[19]
La popolazione ha subito un notevole incremento passando dai 13 milioni del 1921 ai 24 del 1964 ai 44.596.000 del 1993, ai 45.976.000 nel 2001, ai 51.000.000 nel 2006. L'aspettativa di vita è di 58,4 anni per i maschi (dati 2006), e di 64,2 anni per le donne (dati 2006); la mortalità infantile è del 69 per mille (Dati del 2006), che portano la Birmania nella fascia dei paesi a basso sviluppo umano. Quasi il 79% della popolazione vive in villaggi (dati 2005). Grazie all'impegno per l'istruzione l'analfabetismo è stato ridotto al 15,3%.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f1/MyanmarEthnolinguisticMap1972.jpg/200px-MyanmarEthnolinguisticMap1972.jpg)
Gruppo etnico | Numero individui | Percentuale | |
---|---|---|---|
1 | Bamar | 35.190.000 | 68% |
2 | Shan | 4.590.000 | 9% |
3 | Karen | 3.570.000 | 7% |
4 | Rakhine | 2.040.000 | 4% |
5 | Cinesi | 1.530.000 | 3% |
6 | Chin | 1.500.000 | 9% |
7 | Mon | 1.390.000 | 2% |
8 | Indiani | 1.200.000 | 2% |
9 | Altri | 2.040.000 | 2% |
Geografia politica
Divisioni amministrative
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/dd/Myanmar-Divisions_and_States.png/190px-Myanmar-Divisions_and_States.png)
La Birmania è composta da sette divisioni e sette stati. Le divisioni (File:Tain.png Tain) sono popolate prevalentemente da Birmani. Gli stati (File:Pyinè.png Pyinè) hanno particolari minoranze etniche (tra cui Shan e Karen). Stati e divisioni sono divisi in contee, spazi comunali e villaggi. Anche le grandi città come Rangoon e Mandalay non hanno un unico potere centrale che risiede nel comune. Divisioni e Stati:
- Stato Rakhine
- Stato Chin
- Stato Kachin[20]
- Stato Shan
- Stato Kayah
- Stato Karen
- Stato Mon
- Divisione di Sagaing
- Divisione del Tenasserim
- Divisione dell'Irrawaddy
- Divisione di Rangoon
- Divisione di Bago
- Divisione di Magway
- Divisione di Mandalay
Economia
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/b/b1/K1000obverse.png/190px-K1000obverse.png)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/80/Bonchaungyangon.jpg/250px-Bonchaungyangon.jpg)
La sua moneta ufficiale è il Kyat (al 30 settembre 2007, 1 euro = 8,984 kyat[21]). In realta' il cambio ufficiale è completamente diverso da quello del mercato nero. Al 13 ottobre 2009 1 euro è cambiato a 1550 Kyats (qualora si decide di andare in Birmania per un viaggio conviene quindi cambiare euro o dollari direttamente al mercato nero). Raffigurato su tutti i tagli della cartamoneta il "Chinze", la statua tradizionale. Gli altri valori di cartamoneta sono 5, 10, 50, 100, 200, 500, 1000 Kyats e (dal 1 ottobre 2009) anche la banconota da 5000 Kyats
La Birmania è una delle nazioni più povere al mondo, perché nella storia recente ci sono stati ristagno economico, cattiva gestione e isolamento. Il prodotto interno lordo della Birmania cresce annualmente soltanto del 2.9% (il ritmo più basso della regione).
Dal 1948, dopo l'instaurazione del primo governo militare, il Primo Ministro U Nu tentò di fare della Birmania uno stato abbastanza ricco. Il colpo di stato nel 1962 fu seguito da uno schema economico socialista, un programma per far controllare allo stato tutte le aziende, con l'eccezione di quelle agricole.
Nel 1989, il governo birmano ha cominciato a decentralizzare il controllo economico. Da allora si è iniziato a liberalizzare determinati settori dell'economia. Le industrie lucrative delle gemme, la lavorazione del petrolio e la silvicoltura rimangono ancora severamente regolate. Recentemente sono state sfruttate dalle società straniere che si sono associati con il governo per accedere alle risorse naturali della Birmania.
Sotto la gestione britannica, la Birmania era una delle colonie più ricche. Era il più grande esportatore del mondo di riso e durante l'amministrazione britannica era un importante fornitore di petrolio con il Burman Oil Company. Produceva il 75% del teck nel mondo e il paese si credeva sulla via veloce per lo sviluppo.
Oggi[quando?], la Birmania ha delle infrastrutture insufficienti. Le merci viaggiano soprattutto attraverso il confine birmano-thailandese, da dove la maggior parte delle droghe illegali sono esportate. Un'importante "autostrada" è il fiume Irrawaddy. Le ferrovie sono vecchie e rudimentali, con poche riparazioni dalla loro costruzione, nel XIX secolo. Le strade principali non sono normalmente asfaltate, tranne nelle città principali.
Settore primario
Il settore primario occupa il 63%[22] della popolazione attiva e risulta fornire il 57,2%[22] (2000) del prodotto interno lordo della nazione. Il riso è il prodotto agricolo più coltivato e dunque la Birmania è tra i maggiori produttori mondiali (22 milioni di tonnellate il 2005[22]), ma nelle regioni settentrionali, che sono più aride, si coltivano altri cereali (grano, miglio, sorgo), patata, legumi e canna da zucchero. Le terre coltivate sono il 16,7%[22] del totale del territorio, sui 2/3 delle terre arabili è praticata la risicoltura e la meccanizzazione dell'agricoltura è solo agli inizi.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/3d/Baganmyo.jpg/190px-Baganmyo.jpg)
Sulle montagne nordorientali, vicino ai confini con Laos e Thailandia, è diffusa la coltivazione di oppio (da cui si ricavano eroina e morfina) nel cosiddetto Triangolo d'oro. È consistente il patrimonio dato dall'allevamento di bovini e anche la pesca fornisce un buon reddito. Le foreste del Tenasserim, e degli stati Karen e Shan forniscono pregiati legnami, tra cui il teak, di cui la Birmania è il principale produttore mondiale, il bambù e il pynkado. Lungo il litorale del Tenasserim ci sono grandi colture di caucciù.
Settore secondario
Discrete sono le riserve petrolifere che si trovano nelle isole costiere e nella zona centrale; un oleodotto unisce per 400 km i pozzi di Syriam e Rangoon. La Birmania ha petrolio per 50 milioni di barili stimati e riserve per miliardi di barili anche se ad alto contenuto di zolfo [23],inoltre ha il più grande quantitativo provato di gas del Sud-Est asiatico, cioè 510 miliardi di metri cubi [24].
Secondo dati 2004 della BP la Birmania ha il 1,37% delle riserve di gas naturale mondiale [25]. Per concretizzare il dato, l'Algeria da cui l'Italia importa più di un terzo del gas naturale, ha il 2,6% di riserve mondiali, la Russia è il paese con maggiori riserve al mondo con il 27% delle riserve mondiali e anche da questo l'Italia importa gas.
Importante è l'estrazione di gas naturale lungo l'Irrawaddy e sulla costa del golfo di Martaban. Si estraggono poi piombo, zinco, stagno e tungsteno. Buoni ricavi dall'esportazione provengono dai rubini(estratti nelle miniere di Mogok) , che in Birmania sono pregiatissimi e sono considerati tra i migliori del mondo. Importante è anche l'esportazione del Teck. Le industrie non sono molto sviluppate. Ci sono stabilimenti tessili, alimentari ma anche industrie pesanti come quelle cementizie, metallifere e belliche.
Settore terziario
La banca centrale è la Central Bank of Myanmar. A Yangon è attiva una borsa di valori. È in crescita il turismo, attirato da un patrimonio artistico di prim'ordine costituito da templi, monasteri e monumenti funerari. Nonostante ciò, meno di 750.000 turisti entrano annualmente nel paese[26]. Aung San Suu Kyi ha richiesto che i turisti internazionali non visitassero la Birmania. I lavori forzati della giunta furono focalizzati alle destinazioni turistiche che furono pesantemente criticate per testimonianza dei diritti umani.
Il turismo è stato promosso da una minoranza di gruppi di pressione al fine di procurare benefici ai cittadini birmani, e per evitare l'isolamento del paese dal resto del mondo. «Crediamo che un misurato, responsabile turismo può creare più benefici che danni. Dato che i turisti sono pienamente consapevoli della situazione e come massimizzare il loro impatto positivo e minimizzare quello negativo, sentiamo che la visita possa essere benefica dopotutto. I turisti responsabili possono aiutare primariamente la Birmania portando soldi alle comunità e alle piccole imprese, e spargendo nel mondo la conoscenza della situazione.» afferma Voices for Burma, un gruppo che promuove la democrazia per lo stato[27].
I principali partner commerciali sono Thailandia, Cina, India, Giappone, Singapore e Malesia.
Città principali
«Mandalay per parlare, Rangoon per vantarsi, Moulmein per mangiare[28]»
- Naypyidaw, la nuova capitale. Abitanti: 100.000 circa.
- Rangoon o Yangon, l'ex capitale, la città più popolosa. Abitanti: 4.500.000.
- Mandalay, città storica, seconda del paese per abitanti. Abitanti: 933.000.
- Bagan, precedentemente Pagan, sito archeologico molto importante.
- Pegu, oppure Bago è una città importante per le sue industrie. Abitanti: 251.000.
- Moulmein, terza città, capoluogo dello stato Mon nota per la cucina. Abitanti: 300.000 circa
- Sagaing, importante centro religioso. Abitanti: 300.000 circa
- Tavoy, o Dawei capoluogo del Tenasserim. Abitanti: 139.000
- Pathein, precedentemente Bassein, pittoresco porto sul delta dell'Irrawaddy. Abitanti: 246.000
- Taunggyi, capitale degli Shan[29]. Abitanti: 185.000
Cultura
![Una donna Kayan](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/03/Kayan_woman_with_neck_rings.jpg/150px-Kayan_woman_with_neck_rings.jpg)
![Una bimba](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/6e/Karen_Padaung_Girl_Portrait.jpg/150px-Karen_Padaung_Girl_Portrait.jpg)
Nella tribù dei Kayan (chiamati anche Padaung) si possono trovare le donne giraffa, conosciute con questo nome per le modifiche fisiche provocate da anelli di bronzo portati fin dall'età di 5 anni. Successivamente gli anelli vengono incrementati di numero e sostituiti con altri di dimensioni sempre maggiori fino a che la pressione non provoca uno slittamento della clavicola e una compressione della gabbia toracica. Diversamente da quanto ritenuto, il collo non è allungato. Molte tribù Kayan nel 1990, a causa di un conflitto con il regime militare birmano, si sono rifugiate in Thailandia.
Sebbene in Birmania esistano svariate culture indigene, quella dominante è principalmente quella Bamar. La cultura Bamar è stata influenzata da quelle degli stati confinanti. Ciò è manifestato nella sua cucina, nella letteratura, nella musica, nel teatro e nella danza. Le arti, soprattutto la letteratura, hanno come tema principale il Buddhismo Theravāda.
In qualsiasi villaggio birmano tradizionale, il monastero è il centro della vita culturale e i monaci sono venerati anche dai laici. Per un ragazzo che diventa monaco si esegue una cerimonia chiamata shibyu ed è il suo più importante rito di crescita. Alla stessa età le ragazze svolgono delle cerimonie in cui si perforano i lobi delle orecchie(File:Nathwin.gif, Nathwin).[30] La cultura birmana è più evidente nei villaggi in cui queste cerimonie si compiono in tutto l'arco dell'anno, specialmente nelle pagode.
Il colonialismo britannico ha introdotto alcuni elementi occidentali, specialmente nell'educazione e negli edifici delle città come Yangon. In seguito all'attività missionaria nelle minoranze Karen e Shan è diffusa la cultura cristiana.[31]
Religione
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d5/Young_monk.jpg/200px-Young_monk.jpg)
La Birmania è un paese multi-religioso. Quella Theravāda è la tradizione buddhista più diffusa, a cui sono stati aggiunte credenze locali. Secondo il governo militare, è praticata dal 89% della popolazione, specialmente fra Bamar, Rakhine, Shan, Mon e Cinesi.[32][33][34]
Il Cristianesimo è praticato dal 4% della popolazione,[32] principalmente presso i Kachin, Chin e i Karen, a causa del lavoro missionario nelle loro rispettive aree. Circa quattro quinti dei Cristiani del paese sono Protestanti, in particolare Battisti della Myanmar Baptist Convention; i Cattolici compongono il resto.
L'Islam, principalmente Sunnita, è praticato dal 4% della popolazione secondo il censimento del governo. Le popolazioni Cristiane e Musulmane sono di fronte a una persecuzione religiosa. Il governo militare ha revocato la cittadinanza dei musulmani Rohingya nel Rakhine settentrionale e ha attaccato le minoranze etniche cristiane. Tale persecuzione è particolarmente evidente nella Birmania orientale, dove più di 3000 villaggi sono stati distrutti negli ultimi dieci anni.[35][36][37]
Lingua e istruzione
In Birmania coesistono quattro dei maggiori ceppi linguistici: Sino-Tibetano, Austronesiano, Tai-Kadai e Indoeuropeo.[38] Le lingue sino-tibetane sono le più parlate. Esse includono Birmano, Karen, Kachin, Chin e cinese. L'idioma Tai-Kadai maggiormente diffuso è lo Shan. Mon, Palaung e Va sono le più diffuse lingue Austroasiatiche parlate in Birmania. Le due maggiori indoeuropee sono il Pāli, la lingua liturgica del Buddhismo Theravāda, e l'Inglese.[39]
La lingua ufficiale è il birmano, appartenente alla famiglia delle lingue sinotibetane. Il sistema di scrittura è formato da lettere circolari o semi-circolari importate dai Mon. Le prime iscrizioni in questo alfabeto risalgono all'anno mille. Anche Shan e Karen usano questi caratteri particolari, anche se aggiungono vari accenti non presenti nella lingua birmana.[40]
La tradizione birmana è sempre stata legata a una scuola piuttosto rigida. Nei villaggi l'istruzione prende luogo nei monasteri. Questo scritto è anche usato per il pali, la lingua ufficiale del Buddhismo Theravāda, quella parte del Buddhismo che unisce la religione e l'istruzione.
Letterature birmane
Non è possibile parlare di letteratura birmana al singolare essendo ciascuna delle lingue principali del paese strumento di una autonoma tradizione letteraria, sia popolare (poesia, fiabistica) che colta. La letteratura religiosa dottrinaria e devozionale legata al Bhuddismo vi ha comunque parte preponderante, almeno fino al XIX sec. Nel XX sec., anche a seguito dell'esperienza coloniale e del contatto con l'Impero Britannico, si sono diffusi i generi "laici" del romanzo, del dramma, della novella. Gli autori contemporanei più noti internazionalmente si caratterizzano come tipici scrittori di denuncia, che tematizzano i problemi sociali e politici del paese. Tra di essi emerge la figura universalmente nota di Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la pace e animatrice dell'opposizione al regime militare, oltre che apprezzata scrittrice.
Bibliografia
- A. Bausani, La letteratura birmana, in A. Bausani, Le letterature del Sud-Est asiatico, Sansoni-Accademia, Milano-Firenze 1970
- G. Ferraro-G. Buscaglino, Fiabe birmane, Arcana, Milano 1989
- Aung San Suu Kyi, Liberi dalla paura, ed. Sperling & Kupfer, 2005, ISBN 888274938X
- Aung San Suu Kyi, Lettere dalla mia Birmania, ed. Sperling & Kupfer, 2007, ISBN 8820042665
- J.G. Ma Ma Lay, La sposa birmana, ed. O Barra O, Milano 2009
- Pascal Khoo Thwe,"Il ragazzo che parlava col vento", ed.Piemme 2008
Cucina
La cucina birmana è stato influenzata dalla cucina indiana, cinese e thailandese. L'ingrediente principale della cucina è il riso. Sono inoltre mangiati noodles e pane. La cucina birmana utilizza spesso i gamberi, i pesci, il maiale e il montone. Il manzo, definito carne tabù, al contrario, viene mangiato solo raramente.
Sono anche usati il curry, quali il masala e i peperoncini rossi. Il Mohinga, considerato piatto nazionale della Birmania, consiste di brodo di pesce-gatto al curry con farina di ceci, vermicelli di riso e salsa di pesce.[41] La frutta tropicale è servita spesso come dessert. Le città importanti offrono una più ampia varietà di cucine tra cui quella Shan, la cinese e la indiana.
Musica
La musica tradizionale birmana è melodiosa, ma senza armonia. Gli strumenti includono un tamburo chiamato pat waing, uno xilofono di bambù chiamato pattala, cembali, flauti, oboe e strumenti a corda, spesso organizzati in orchestre chiamate saing waing.[42] Il Saung, uno strumento a corda con una forma simile a una barca e corde di seta, ha sul "collo" disegnate delle immagini associate alla cultura e alla storia. Dal 1950 anche le canzoni occidentali si sono diffuse con successo, specialmente nelle grandi città.
Società
In Birmania, dal 1993, non sono state eseguite sentenze capitali. Negli ultimi anni si è parlato di un'eventuale e prossima abolizione della pena di morte.
Guerra civile
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/61/Miliziani_birmani_dell%27etnia_Pao.jpg/220px-Miliziani_birmani_dell%27etnia_Pao.jpg)
Quando il regime militare si è instaurato al potere nel 1988, è iniziata una feroce guerra civile. Ogni insurrezione popolare veniva sedata con la forza da parte del regime, ed è in corso un conflitto piuttosto aggressivo tra il governo e il gruppo etnico dei Karen.
Dopo 2 anni di dittatura militare, nel 1990, il partito al governo (NUP) permise libere elezioni, ma poiché vinse il partito (NDL) rappresentato da Aung San Suu Kyi, nell'ottobre dello stesso anno i reparti dell'esercito fecero un'incursione presso la sede NDL arrestando tutti i componenti, tra cui Aung San Suu Kyi,che è stata liberata solamente nel novembre 2010.
L'area più colpita dalle dimostrazioni di violenza dei militari è quella sud-orientale (o Tenasserim); di conseguenza ogni anno migliaia di esuli si muovono verso il confine con la Thailandia, dove sono stati istituiti dei campi profughi.
I rifugiati hanno comunque scarse possibilità di migliorare le loro condizioni di vita, infatti non vi è alcuna fornitura di corrente elettrica e di medicinali, inoltre la maggior parte della popolazione è estenuata da fame e malnutrizione e molti bambini per sopravvivere vengono costretti alla prostituzione o al lavoro forzato. In questo stato le persone sono facile bersaglio di parassiti, vermi e malattie come malaria, epatite e AIDS.
Esercito
Le forze militari della Birmania, dette Tatmadaw, contano circa 500.000 militari. l'esercito si divide in fanteria, marina e aeronautica. Come numero di militari, l'esercito birmano è il decimo al mondo. Le spese militari dello stato non hanno dati certi, ma il Stockholm International Peace Research Institute afferma che il paese è tra i primi quindici stati. Non c'è servizio militare obbligatorio; alla fine del 2000 le Forze Armate Birmane potevano contare su: 126 Carri armati, 65 motovedette, 121 aerei da combattimento. Il servizio militare è volontario e sia maschi che femmine possono svolgerlo dai 18 ai 49 anni.
Galleria fotografica
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Lungo il fiume Irrawaddy, Birmania centrale - 1999
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Monastero di Shwezingon, Bagan - Birmania, 1999
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Lago Inle, Birmania - 1999
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Lungo il fiume Irrawaddy, Birmania Centrale - 1999
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Altopiani di Kalaw - Birmania, 1999
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Mandalay, Monastero di Mahamuny - Birmania, 1999
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Altopiani di Kalaw - Birmania, 1999
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Bagan - Birmania, 1999
Politica interna
L'Unione di Birmania è governata da un regime militare[43]. Eletta nel 1990, l'Assemblea Popolare formò la Coalizione Nazionale per l'Amministrazione dell'Unione di Birmania (NCGUB), che ora è in esilio[44] e opera per la democrazia nello stato comandato da Sein Win, un cugino di Aung San Suu Kyi. Comunque, il NCGUB ha pochissimi poteri ed è bandito in Birmania.[45]
L'attuale capo di stato, il generale Than Shwe, che detiene il titolo di capo del concilio statale della pace, ha tutti i poteri, incluso quello di poter rimuovere ministeri e i loro membri, prende le maggiori decisioni nel piano delle politiche estere. Khin Nyunt era il primo ministro fino al 19 ottobre 2004, rimpiazzato dal Generale Soe Win, malato di leucemia e sostituito nel 2007 da un altro generale, Thein Sein. La maggior parte dei ministeri sono capeggiati da ufficiali dell'esercito, con le eccezioni del Ministero della Sanità, del Ministero dell'Educazione e del Ministero del Lavoro, che sono in mano a civili.
I partiti politici importanti in Birmania sono la Lega Nazionale per la Democrazia e la Lega Democratica Shan, anche se le loro attività sono regolate dal regime. Esistono molti altri partiti, rappresentanti spesso gli interessi delle minoranze etniche. C'è poca tolleranza per l' opposizione politica e molti partiti sono stati proscritti. Il partito nazionale dell'unità rappresenta i militari ed è sostenuto da un'organizzazione totalitaria chiamata l'Associazione di Solidarietà e dello Sviluppo del Sindacato. Secondo parecchie organizzazioni, compreso Amnesty International, il regime ha poca considerazione dei diritti dell'uomo. Non c'è ordinamento giudiziario indipendente in Birmania e l'opposizione politica al governo militare non è tollerata.
Nel 1989, l'esercito birmano represse violentemente le proteste contro la cattiva gestione economica e l'oppressione politica. L'episodio più cruento avvenne l'8 agosto 1988, quando i militari aprirono il fuoco contro rivoltosi in quella che è conosciuta come rivolta 8888. Nonostante gli insuccessi delle rivolte, le proteste del 1988 hanno aperto la strada per le elezioni dell'Assemblea della gente, nel 1990. I risultati dell'elezione successivamente sono stati invalidati dal regime. La lega nazionale per la democrazia, condotta da Aung San Suu Kyi, ha ottenuto più del 60% dei voti e più del 80% delle sedi parlamentari nell'elezione nel 1990, tenuta per la prima volta dopo 30 anni.
Aung San Suu Kyi ha guadagnato l'elogio internazionale come attivista per il ritorno del governo democratico in Birmania, ricevendo il Premio Nobel per la pace nel 1991. È stata condannata agli arresti domiciliari.
La situazione della Birmania è stata riferita al Consiglio di sicurezza dell'ONU per la prima volta nel dicembre 2005 per una consultazione informale. L'ASEAN inoltre ha dichiarato la relativa frustrazione con il governo della Birmania [46] e ha formato il Comitato Inter-Parlamentare per richiamare la mancanza di democrazia nel paese. Un cambiamento radicale nella situazione politica del paese rimane improbabile a causa del sostegno garantito da vicini influenti, in particolare della Cina. Tuttavia si stanno facendo progressi per il processo di democratizzazione.[47]
Risultati dell'assemblea della gente del 1990[48] | ||||
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Partito | Voti | Seggi | % | |
Pop. | Seggi | |||
Lega nazionale per la Democrazia (NLD) | 7,943,622 | 392 | 58.7 | 79.7 |
Lega nazionale democratica Shan (SNLD) | 222,821 | 23 | 1.7 | 4.7 |
Partiti minori (per l'indipendenza di vari popoli) | 1,606,858 | 12 | 12.1 | 2.4 |
Lega democratica Arakan (ALD) | 160,783 | 11 | 1.2 | 2.2 |
Partito per l'unità nazionale (NUP) | 2,805,559 | 10 | 21.1 | 2.0 |
Fronte della democrazia dei Mon (MNDF) | 138,572 | 5 | 1.0 | 1.0 |
Partito nazionale democratico | 128,129 | 4 | 1.0 | 0.8 |
Lega per la democrazia nazionale Chin | 51,187 | 3 | 0.4 | 0.1 |
Congresso dello stato Kachin per la democrazia | 13,994 | 3 | 0.1 | 0.1 |
Partito per la democrazia nazionale | 72,672 | 3 | 0.5 | 0.1 |
Unione nazionale Pa-o | 35,389 | 3 | 0.3 | 0.1 |
Organizzazione democratica per l'unità nazionale Kayah | 16,553 | 2 | 0.1 | - |
Lega delle nazionalità dello stato Kayah per la democrazia | 11,664 | 2 | 0.1 | - |
Partito regionale progressista delle Colline Naga | 10,612 | 2 | 0.1 | - |
Lega nazionale Ta-ang per la democrazia | 16,553 | 2 | 0.1 | - |
Congresso nazionale Zomi (ZNC) | 18,638 | 2 | 0.1 | - |
Tutti i voti (87.7% della popolazione votante) | 15,112,524 | 492 | 100.0 | |
Voti invalidati | 1,858,918 | |||
Voti Validi (72.6%) | 13,253,606 | |||
Votanti eleggibili | 20,818,313 |
Nel novembre 2010 si sono tenute nuove elezioni,definite da tutto il mondo una farsa e alle quali è stato impedito di partecipare alla grande eroina della democrazia Aung San Suu Kyi, che è stata liberata il 13 novembre 2010, dopo le elezioni-farsa appunto.
Il 31 gennaio 2011, più di 600 deputati hanno riempito le due Camere, "Hluttaws", nella sessione d'apertura, con il compito di scegliere il primo presidente civile del Myanmar, la ex Birmania, da quando il colpo di Stato del 1962 ha dato il via a 49 anni di ininterrotta dittatura militare. La giunta militare al potere ha salutato la legislatura come l'alba di una nuova democrazia ma i critici l'hanno invece bocciata come una farsa che lascia al potere gli stessi generali autoritari. E il nuovo governo avrà probabilmente la stessa morsa sui dissidenti del vecchio. I parlamentari hanno eletto presidente e vicepresidente di ogni Camera nella sessione inaugurale, con tre dei quattro incarichi andati a militari in pensione. La sorpresa maggiore è stata l'elezione a presidente della Camera bassa del numero tre della giunta Thura Shwe Mann, militare di carriera. La Costituzione del Myanmar prevede che i militari possano designare il 25% dei membri del Parlamento. Oltre al 25% dei militari, la giunta militare che guida il paese asiatico dagli anni Sessanta conta sul 77% dei parlamentari eletti, membri dell'Unione per la solidarietà e lo sviluppo (Usdp), partito filo-giunta.[2] Il 4 febbraio 2011 è stato eletto il primo presidente civile del paese da quando i militari presero il potere nel 1962, si tratta dell'ex generale e ex primo ministro Thein Sein.[3]
Politica estera
I rapporti esteri della Birmania sono abbastanza difficili. Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a causa del severo e illiberale modo di governare del regime militare instaurato nel 1988. Molte penalizzazioni economiche sono state causate dalle repressioni delle proteste nello stesso anno, dalle instabilità etniche che portano a conflitti fra il governo e i Karen e gli Shan e dalla quasi totale mancanza di democrazia.
L'Unione Europea ha tagliato i commerci con lo stato e ha tolto qualsiasi aiuto economico, tranne quello umanitario. Le sanzioni europee e statunitensi contro il regime militare e le pressioni dei democratici Birmani, hanno costretto molte aziende occidentali a lasciare la Birmania. L'azienda petrolifera Total venne messa sotto inchiesta dalla magistratura belga a causa di denunce sporte nel 2002 da rifugiati birmani « secondo i quali la Total avrebbe utilizzato manodopera forzata fornita dalla giunta militare al potere in Birmania - accusata di crimini contro l’umanità - per la costruzione di un gasdotto.». Più specificatamente «La denuncia è diretta contro l’azienda, il suo ex responsabile Thierry Desmarest e l’ex direttore delle operazioni della Total in Birmania, Hervé Madeo: a loro viene contestato il sostegno logistico e finanziario fornito negli anni Novanta alla giunta militare, che avrebbe a sua volta messo a disposizione manodopera forzata per la realizzazione dei progetti petroliferi.» altre denunce simili vennero fatte anche in Francia da lavoratori birmani[49]. Le società asiatiche, comunque, hanno deciso di continuare a investirvi e ad aprirvi nuove aziende, soprattutto basate sull'estrazione di gas naturale.[50]
L'ASEAN non difenderà la Birmania in nessuna conferenza internazionale conseguente un rifiuto del regime militare di restaurare la democrazia. Nell'aprile 2007 il ministro degli esteri malese Ahmad Shabery Cheek disse che né il suo stato, né tantomeno l'ASEAN avrebbero aiutato il paese e affermò: «Adesso la Birmania deve difendersi da sola se verrà coinvolta in una discussione in qualsiasi conferenza mondiale». Stava rispondendo al capo dell'opposizione Lim Kit Siang. Lim aveva detto che la Malesia dovrebbe giocare un ruolo produttivo nelle iniziative regionali finalizzate a portare un cambiamento in Birmania e far notare la situazione dello stato al Consiglio di Sicurezza dell'ONU.[51]
Note
- ^ WikiNews: Speciale Crisi in Birmania 2007.
- ^ cioè più del 30% della popolazione
- ^ The EU's relations with Myanmar (Burma), su ec.europa.eu, Giugno 2007.
- ^ Birmania sul sito del Dipartimento di Stato americano, su state.gov, 10 febbraio 2008.
- ^ Profilo della Birmania dal Sito del Governo Britannico, su fco.gov.uk, 10 febbraio 2008.
- ^ Profilo della Birmania della BBC, su news.bbc.co.uk, 28 febbraio 2008.
- ^ http://www.albany.edu/~gb661/monhist1.html
- ^ regno stabilito nell'attuale Cina meridionale
- ^ attuale Innwa
- ^ [1]
- ^ Importante regno Siamese
- ^ http://english.dvb.no/e_docs/511947_con.htm
- ^ http://www.ibiblio.org/obl/docs/pyithu_hluttaw_election_law.htm
- ^ news.bbc.co.uk, 26-03-06, http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/4848408.stm .
- ^ Birmania: la giunta militare annuncia un suo «programma democratico», su ansa.it, 10-02-08.
- ^ Se si considera invece l'intero Sud-Est asiatico, lo stato più grande è l'Indonesia, tre volte più estesa.
- ^ Tavole di Rangoon da weather.com, su weather.com, 18 settembre 2008.
- ^ (EN) Myanmar People and Races, su myanmartravelinformation.com, 19 giugno 2009.
- ^ Per esempio, gli Shan parlano una lingua Kradai, i Lahu parlano una lingua Tibeto-Burmana, i Khmu parlano una lingue Mon-Khmer, e gli Yao parlano una lingua Hmong-Mien.
- ^ Conteso dalla Cina
- ^ http://www.oanda.com/converter/classic
- ^ a b c d Paragrafo sull'Economia di MSN Encarta
- ^ http://www.msnbc.msn.com/id/21115513/site/newsweek/
- ^ http://blog.panorama.it/mondo/2007/09/28/birmania-gli-affari-doro-che-i-bonzi-devono-sconfiggere
- ^ http://www.megachip.info/documenti/manuale_energia.pdf
- ^ Le politiche del turismo in Birmania (PDF), su channelviewpublications.net. URL consultato il 20060708.
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- ^ MyanmarMiscellany
- ^ Nonostante ciò la popolazione di Tanuggy è in maggioranza di Bamar
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- ^ a b CIA Factbook - Birmania
- ^ International Religious Freedom Report 2007 - Birmania
- ^ Ufficio degli affari dell'Es Asiatico e il Pacifico - Nota di fondo: Birmania
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- ^ Sulla cui carenza anche di presentabilità mediatica, cfr. Tonkin, Derek, "The 1990 Elections in Myanmar: Broken Promises or a Failure of Communication?", in Contemporary Southeast Asia: A Journal of International & Strategic Affairs, 29, no. 1 (April 2007): 33-54.
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- ^ Birmania, la Total sotto inchiesta in Belgio, su corriere.it, Corriere.it. URL consultato il 15/12/2010.
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- Luciano Magrini, Dalla Birmania alle rovine di Angkor, Milano, Bolla, 1928.
- Robert Reid; Grosberg Michael, Myanmar (Birmania), 5a, Milano, E.D.T., 2006, 8870638693.
- Corrado Ruggeri, Bambini d'oriente, Feltrinelli, 1998, 8871081420.
- Giacinto Cosenza; Davide Ferrario, Kó - Viaggio in Myanmar, Sirai, 2006, Ita/Eng.
- Mariateresa Sivieri, Viaggio in Myanmar. La Birmania dal feudalesimo alla dittatura attraverso il colonialismo, Padova, CLEUP, 2007, 9788861290761.
- Andrew Marshall, Birmania Football Club, Instar, 2004, 884610062X.
- Aldo Pavan, Birmania. Sui sentieri dell'oppio, Feltrinelli, 2007, 8871082184.
- Alessandro Gilioli, Premiata macelleria delle Indie, Rizzoli, 2007, 8817018716.
- Roberta Lodi Pasini e Gabriele Tamburini, Il silenzio e i suoi colori, Messaggerie Libri, 2010.
- Alberto Arbasino, Passeggiando tra i draghi addormentati, Adelphi, 1997, ISBN 8845913341.
Voci correlate
- Sud-est asiatico
- Arcidiocesi di Yangon
- ASEAN
- Indocina
- Impero Britannico
- Triangolo d'oro
- Partito Comunista della Birmania
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Collegamenti esterni
- Scheda di Myanmar dal sito Viaggiare Sicuri - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
- [4] onlus impegnata negli aiuti al popolo Karen
- Aiutare senza Confini aiuto per i profughi della Birmania
- Carta linguistica della Birmania dal sito Muturzikin.com
- (EN) Birmania sul World Factbook della CIA
- Birmania democratica Sito di supporto alle organizzazioni sindacali, politiche e della società civile birmana. Contiene un'ottima sezione di news, sempre in aggiornamento.
- Galleria fotografica del Myanmar