Territorio Britannico dell'Oceano Indiano

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Coordinate: 6°00′S 71°30′E / 6°S 71.5°E-6; 71.5
Territorio Britannico dell'Oceano Indiano
Territorio Britannico dell'Oceano Indiano - Bandiera Territorio Britannico dell'Oceano Indiano - Stemma
(dettagli) (dettagli)
Motto:
(LA) In tutela nostra Limuria
(IT) Lemuria è sotto la nostra tutela
Territorio Britannico dell'Oceano Indiano - Localizzazione
Territorio Britannico dell'Oceano Indiano - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completo Territorio Britannico dell'Oceano Indiano
Nome ufficiale British Indian Ocean Territory
Dipendente da Regno Unito Regno Unito
Lingue ufficiali Inglese
Capitale Camp Justice  (3.250 ab. / 2016)
Politica
Status Territorio d'oltremare britannico
Re Carlo III
Commissario: Paul Candler
Amministratore Kit Pyman
Superficie
Totale 63,17 km²
% delle acque trascurabile
Popolazione
Totale 3.250 ab. (2016)
Densità 58,3 ab./km²
Geografia
Continente Asia
Fuso orario UTC+6
Economia
Valuta Dollaro statunitense
Varie
TLD .io
Prefisso tel. +246
Inno nazionale God Save the King
Territorio Britannico dell'Oceano Indiano - Mappa
Territorio Britannico dell'Oceano Indiano - Mappa
 

Il Territorio Britannico dell'Oceano Indiano[1][2][3] (in inglese British Indian Ocean Territory, abbreviato in BIOT) è un territorio britannico d'oltremare situato nell'oceano Indiano, a metà strada tra l'Africa e l'Indonesia.

Telegramma diplomatico britannico firmato da D.A. Greenhill del 1966, relativo allo spopolamento delle Isole Chagos

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comprende sei atolli dell'arcipelago Chagos che conta più di mille isole di varie dimensioni.

L'isola più grande è Diego Garcia, dov'è presente un'importante base militare anglo-americana. Gli abitanti sono per lo più i militari della base.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Questo territorio appartiene al Regno Unito fin dal 1810 e dal 1965 è stato concesso in parte in uso agli Stati Uniti. L'anno seguente iniziò la costruzione della base militare. Dopo l'indipendenza delle Seychelles nel 1976 molte isole furono cedute al nascente stato e rimasero sotto il controllo britannico solo i sei gruppi di isole più grandi dell'arcipelago Chagos, compresa l'isola Diego Garcia, sede della base navale.

Società[modifica | modifica wikitesto]

L'intera popolazione di queste ultime isole, composta di circa 2.000 persone (detti îlois), fu deportata tra il 1967 e 1973 alle vicine Mauritius o Seychelles. Dopo anni di dispute internazionali per il reclamo da parte di questi due stati e dei vecchi abitanti delle restanti isole, nel 2000 una sentenza dell'Alta corte britannica aveva stabilito l'invalidità dell'espatrio di questi indigeni dalle loro terre, ma nel settembre 2003 ha altresì ribadito lo speciale status dell'isola Diego Garcia, e quindi di fatto mantenuto le restrizioni all'avvicinamento alla zona militare.

Nel giugno del 2004 il governo britannico ha confermato la decisione di impedire indefinitamente il ritorno degli îlois a Diego Garcia.

Il territorio è considerato dai viaggiatori estremi uno dei più difficili da raggiungere al mondo[4] ed il più difficile in assoluto tra quelli nella lista del Travelers' Century Club[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Territorio Britannico dell'Oceano Indiano, su deagostinigeografia.it. URL consultato l'11 gennaio 2023.
  2. ^ Territorio Britannico dell'Oceano Indiano, in Sapere.it, De Agostini. URL consultato l'11 gennaio 2023.
  3. ^ Territorio Britannico dell'Oceano Indiano, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato l'11 gennaio 2023.
  4. ^ (EN) Lawrence Block, In this club, Countries are collectors' items, in The New York Times, 18 maggio 2003. URL consultato il 25 febbraio 2022.
  5. ^ (EN) Peabod, The Century Club, AuthorHouse, 2010, p. 11, ISBN 1449079008.

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