Monte Alpet

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Monte Alpet
Il monte Alpet visto dalla cima Robert
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Piemonte
Provincia  Cuneo
Altezza1 611 m s.l.m.
Prominenza192 m
CatenaAlpi
Coordinate44°15′35.09″N 7°52′41.59″E / 44.259748°N 7.87822°E44.259748; 7.87822
Altri nomi e significatiTrucco Alpet[1]
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte Alpet
Monte Alpet
Mappa di localizzazione: Alpi
Monte Alpet
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Sud-occidentali
SezioneAlpi Liguri
SottosezioneAlpi del Marguareis
SupergruppoCatena Marguareis-Mongioie
GruppoGruppo Pizzo d'Ormea-Monte Antoroto
SottogruppoContrafforte del Monte Baussetti
CodiceI/A-1.II-B.5.b

Il monte Alpet si trova nel territorio dei comuni di Roburent e di Pamparato (entrambi in provincia di Cuneo) e tocca quota 1.611 m s.l.m..[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La croce di vetta

La montagna fa parte delle Alpi Liguri. È collocata sul contrafforte montuoso che divide la Val Corsaglia (a ovest) dalla Val Casotto. Il Colle della Navonera la divide verso sud dalla Cima del Nascio[1], mentre verso nord la costiera perde quota con il Monte Savino e altre cime minori[2], esaurendosi poi nella piana monregalsese.[1]

Ai suoi piedi si estende il comprensorio sciistico di San Giacomo di Roburent-Cardini dalle cui piste si può godere di un panorama, specie osservando in direzione nord, nord-est, ove si spalanca la pianura cuneese con alle spalle le Alpi, dalle quali svetta la cima del Monviso.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel marzo del 1944 il Monte Alpet fornì una zona di rifugio ai partigiani autonomi del comandante "Mauri", che ripiegarono sulla montagna dalla val Casotto, dove avevano subito dure perdite ad opera delle truppe nazifasciste.[3].

Accesso alla cima[modifica | modifica wikitesto]

Il monte Alpet è servito da una seggiovia biposto che dal monte prende il nome[4]; poco sotto si trova la cima Colmè (1.297 m s.l.m.).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d CAI-TCI, Alpi liguri, pag. 453.
  2. ^ Fraternali, carta 1:25.000.
  3. ^ L.Klinkhammer, L'occupazione tedesca in Italia, 1943-1945, pp. 328-329. Le perdite partigiane vennero calcolate dai tedeschi in 283 morti e 246 catturati a fronte di deboli perdite per la Wehrmacht. Dettagli delle operazioni a pp. 575-576.
  4. ^ L'Italia dello sci, Touring Club Italiano, 2004, p. 79. URL consultato il 10 novembre 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Cartografia
Panorama

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]