Alpi Liguri
Alpi Liguri | |
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Punta Marguareis | |
Continente | Europa |
Stati | ![]() ![]() |
Catena principale | Alpi |
Cima più elevata | Punta Marguareis[1] (2.651 m s.l.m.) |
Massicci principali | Prealpi Liguri Alpi del Marguareis |
Le Alpi Liguri costituiscono il tratto iniziale delle Alpi, a cavallo fra Piemonte, Liguria e Francia (Dipartimento delle Alpi Marittime).
Limiti[modifica | modifica wikitesto]
Secondo la Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino le Alpi Liguri sono una sezione alpina a sé stante (sezione "1") e fanno parte delle Alpi Sud-occidentali. Sono comprese fra il colle di Cadibona (o bocchetta di Altare), che le separa ad est dall'Appennino ligure, e il colle di Tenda[2], che le divide ad ovest dalla sezione delle Alpi Marittime e Prealpi di Nizza.[3]
Secondo la Partizione delle Alpi del 1926 le Alpi Liguri sono un gruppo delle Alpi Marittime e precisamente quello più orientale (gruppo "1a"); non costituiscono quindi una sezione autonoma. I limiti sono i medesimi, ma il Colle di Tenda le divide dall'altro gruppo delle Alpi Marittime, quello delle Alpi del Varo (gruppo "1b").[4]
Nell'Ottocento il limite tra le Alpi Liguri (un tempo anche dette Alpi Ligustiche) e le Alpi Marittime propriamente intese era comunque considerato il Colle di Tenda, in quanto separa una zona di montagne di altezza minore e dalle forme generalmente dolci e ondulate da altre, situate ad ovest del valico, più impervie ed elevate.[5]
Classificazione[modifica | modifica wikitesto]
Un tempo vari studiosi, come ad esempio Pietro Gioffredo, chiamavano Alpi Marittime Orientali le montagne della zona dove oggi vengono collocate le Alpi Liguri[6].
Secondo la Partizione delle Alpi[modifica | modifica wikitesto]
Classificazione secondo la Partizione delle Alpi |
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Nella Partizione delle Alpi, le Alpi Liguri sono considerate un "gruppo" appartenente alla "sezione" delle Alpi Marittime, all'interno della "grande parte" denominata Alpi Occidentali. Nel codice utilizzato, sono il gruppo "Ⅰ-a". Secondo la Partizione, il gruppo delle Alpi Liguri è diviso nei seguenti sottogruppi[7]:
- Sottogruppo del Settepani (Ⅰ-a-1);
- Sottogruppo del Saccarello (Ⅰ-a-2);
- Sottogruppo del Mongioie (Ⅰ-a-3).
Secondo la Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino[modifica | modifica wikitesto]
Classificazione secondo la SOIUSA |
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La recente Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino (SOIUSA), pubblicata nel 2005[8], considera le Alpi Liguri una "sezione alpina" a sé stante e non facente parte delle Alpi Marittime, all'interno della "grande parte" delle Alpi Occidentali e del "grande settore" delle Alpi Sud-occidentali.
La SOIUSA suddivide le Alpi Liguri in due sottosezioni, separate tra loro dal Colle di Nava, a loro volta suddivise come nello schema seguente.
Sottosezione: Prealpi Liguri (1.I)
- Catena Settepani-Carmo-Armetta (A)
- Gruppo del Monte Settepani (1): Bric Quoggia-Monte Alto (1.a); Monte Settepani (1.b); Bric dei Pinei-Rocca Roluta (1.c); Bric Gettina (1.d)
- Gruppo del Monte Carmo (2): Monte Carmo di Loano (2.a); Spinarda-Sotta (2.b)
- Gruppo Galero-Armetta (3): Monte Galero-Monte Armetta (3.a); Pizzo Castellino (3.b); Rocca delle Penne (3.c)
Sottosezione: Alpi del Marguareis (1.II)
- Catena del Saccarello (A)
- Gruppo del Monte Saccarello (1): Monte Saccarello (1.a); Monega-Carmo di Brocchi (1.b); Monte Guardiabella (1.c); Monte Moro (1.d); Ceppo-Bignone (1.e); Monte Pietra Vecchia (1.f)
- Catena Marguareis-Mongioie (B)
- Gruppo del Marguareis (2): Marguareis (2.a); Dorsale Serpentera-Cars (2.b); Scarason (2.c)
- Gruppo Testa Ciaudon-Cima della Fascia (3): Testa Ciaudon (3.a); Cima della Fascia (3.b); Monte Pianè (3.c); Bric Costa Rossa (3.d)
- Gruppo Mongioie-Mondolè (4): Mongioie (4.a); Cima della Brignola-Mondolè (4.b)
- Gruppo Pizzo d'Ormea-Monte Antoroto (5): Bric di Conolia-Pizzo d'Ormea (5.a); Monte Baussetti (5.b); Bric Mindino (5.c)
Caratteristiche generali[modifica | modifica wikitesto]
Dal colle di Cadibona il profilo orografico tende a innalzarsi gradualmente, mantenendosi sempre al di sotto dei 1400 m s.l.m. In questo tratto, denominato savonese-finalese, le cime più alte sono il monte Carmo di Loano (1389 m), il monte Settepani (1386 m) ed il bric dell'Agnellino (1335 m).
Dopo il colle di San Bernardo di Garessio (957 m), il paesaggio diventa nettamente più alpino e si superano i 1500 m con le vette del monte Galero (1708 m), del monte Dubasso (1545 m), del monte Armetta (1739 m) e del monte della Guardia (1658 m). A ovest del colle di San Bernardo di Mendatica (1263 m) la displuviale principale della catena si eleva rapidamente al di sopra dei 2000 m, fino alla cima del monte Saccarello (2201 m), la più alta del settore imperiese.
A partire dalla cima del monte Saccarello, lo spartiacque si ramifica in più direzioni. La prima si protende dal Saccarello verso sud-est e, dopo la depressione del passo di Collardente (1586 m), si innalza ancora oltre i 2000 m con la cima Marta (2136 m), il monte Grai (2012 m) e il monte Pietravecchia (2038 m). Oltrepassato l'imponente contrafforte roccioso del monte Toraggio (1972 m), decresce rapidamente verso Ventimiglia. La seconda catena si distacca dalla vicina cima Missun (2356 m) e si sviluppa per una decina di chilometri verso est, includendo il massiccio isolato dell'alpe di Cosio (1907 m). Una terza catena si stacca dal gruppo del Saccarello in direzione sud-ovest e, dopo il monte Monega (1882 m), digrada verso il monte Bignone e la costa sanremese.
Lo spartiacque principale è tuttavia quello che delimita la valle del Roja fino al colle di Tenda. In questo tratto, su cui corre il confine amministrativo tra il Piemonte ed il Dipartimento delle Alpi Marittime, si ergono alcune delle cime più alte delle Alpi Liguri: il monte Bertrand (2482 m), la Punta Marguareis (2651 m), la Testa Ciaudon (2386 m) ed il monte Becco (2300 m).
All'altezza della Punta Marguareis si stacca verso est una dorsale montuosa che delimita a nord l'alta val Tanaro e include molte delle cime maggiori della catena, quali il monte Mongioie (2630 m), il Pizzo d'Ormea (2476 m) ed il monte Antoroto (2144 m). Da questa importante linea displuviale, che si sviluppa per quasi 50 km, si distaccano alcune vallate secondarie, orientate da sud verso nord, conosciute come "valli monregalesi": valle Casotto, valle Ellero, valle Corsaglia, valle Maudagna e valle Roburentello[9]. Anche la valle del Mongia, posta più ad est, è considerata parte della Valli Monregalesi.[10] Sulle creste spartiacque tra queste valli si trovano ulteriori cime notevoli, quali il monte Mondolè (2382 m) e il monte Baussetti (2002 m).
Le Alpi liguri sono le sole in cui sia il lato interno dell'arco alpino, volto a nord verso la pianura padana, sia il lato esterno, volto a sud verso il Mar Ligure, sono per la maggior parte situati in Italia.
Vette[modifica | modifica wikitesto]

Le principali vette delle Alpi Liguri sono:
- Prealpi Liguri
- Monte Armetta (1739 m)
- Monte Galero (1708 m)
- Monte della Guardia (1658 m)
- Monte Dubasso (1545 m)
- Rocca delle Penne (1501 m)
- Pizzo delle Penne (1488 m)
- Monte Carmo di Loano (1389 m)
- Monte Settepani (1386 m)
- Monte Scalabrino (1377 m)
- Monte Spinarda (1357 m)
- Bric Agnellino (1335 m)
- Monte Sotta (1206 m)
- Rocca Barbena (1142 m)
- Alpi del Marguareis
- Punta Marguareis (2651 m)
- Monte Mongioie (2630 m)
- Cima delle Saline (2612 m)
- Cima Pian Ballaur (2604 m)
- Cima Palù (2538 m)
- Cima della Fascia (2495 m)
- Monte Bertrand (2482 m)
- Pizzo d'Ormea (2476 m)
- Cima Seirasso (2436 m)
- Cima di Pertegà (2404 m)
- Bric Costa Rossa (2403 m)
- Testa Ciaudion (2386 m)
- Monte Mondolè (2382 m)
- Cima Missun (2356 m)
- Monte Becco (2300 m)
- Monte Besimauda (2231 m)
- Monte Saccarello (2201 m)
- Punta Mirauda (2157 m)
- Monte Frontè (2152 m)
- Monte Antoroto (2144 m)
- Cima Marta (2136 m)
- Alpe di Cosio e Piano Cavallo (1906 m)
- Monte Monega (1882 m)
- Bric Mindino (1879 m)
Valichi[modifica | modifica wikitesto]
I principali valichi delle Alpi Liguri sono:
Valli[modifica | modifica wikitesto]
Le principali valli delle Alpi Liguri sono:
- Val Bormida
- Alta Val Tanaro
- Val Varatella
- Val Pennavaira
- Valle Arroscia
- Val Lerrone
- Val Merula
- Valle Impero
- Valle Argentina
- Valle Armea
- Valle Corsaglia
- Val Verbone/Crosia
- Valle Nervia
- Valle Roia
- Val Maudagna
- Valle Pesio
- Valle Ellero
- Valle Casotto
- Valle Mongia
Laghi[modifica | modifica wikitesto]
Nelle Alpi Liguri non sono presenti laghi naturali di medie e grandi dimensioni. Esistono alcuni piccoli laghi carsici superficiali sulle montagne delle Valli Monregalesi: il Lago del Pizzo, a nord-est del Pizzo d'Ormea; il Lago delle Moglie, il Lago Biecai ed il Lago Rataira nell'alta val Ellero; i Laghi della Brignola ed il Lago Raschera alle pendici settentrionali del monte Mongioie; il Laghetto del Marguareis sotto l'omonima punta. Fino all'inizio dell'estate si presentano coperti di neve, mentre solitamente verso la fine dell'estate sono completamente asciutti.
Esistono due invasi artificiali: il Lago di Osiglia in Val Bormida ed il Lago di Tenarda, nei pressi di Triora e Pigna.
Rifugi alpini[modifica | modifica wikitesto]

Per facilitare l'escursionismo e la salita alle vette le Alpi Liguri sono dotate di vari rifugi e bivacchi alpini, tra i quali si possono ricordare:
- rifugio Don Barbera
- rifugio Franco Allavena,
- rifugio Piero Garelli,
- rifugio Havis De Giorgio - Mondovì,
- rifugio Silvio Lepanto,
- rifugio Mongioie,
- rifugio Sanremo,
- capanna Saracco-Volante,
- rifugio Valcaira.
Parchi e riserve[modifica | modifica wikitesto]
Le aree naturali protette attualmente esistenti nelle Alpi Liguri sono il parco naturale del Marguareis, in provincia di Cuneo ed il parco naturale regionale di Bric Tana, in Val Bormida, e il Parco naturale regionale delle Alpi Liguri, di più recente istituzione, in provincia di Imperia[11].
Turismo[modifica | modifica wikitesto]
Le Alpi Liguri ospitano numerosi impianti sciistici. Sul gruppo Mongioie-Mondolè sorgono gli impianti del Mondolè Ski, un comprensorio sciistico che unisce le stazioni di Artesina, Prato Nevoso e Frabosa Soprana, per un totale di 130 km di piste per discesa e fondo.
Il comprensorio Parpaiun si sviluppa invece nella zona del monte Alpet e comprende gli impianti di San Giacomo di Roburent e Serra di Pamparato. A nord del Bric Mindino si trovano gli impianti di Viola Saint-Grée, mentre sulla Colla di Casotto, ad est del Monte Antoroto, sorge la stazione di Garessio2000.
Altri impianti sciistici sono il Lurisia Monte Pigna, raggiungibile da una cabinovia dalle Terme di Lurisia, e due skilift e una seggiovia a Monesi di Triora, sul versante nord-orientale del Monte Saccarello. Le Alpi Liguri sono in parte interessate anche dal comprensorio Riserva Bianca di Limone Piemonte.
Data la loro natura carsica, le Alpi Liguri sono ricche di grotte naturali, molte delle quali aperte al pubblico. Nella riviera di Ponente si possono visitare le grotte di Borgio Verezzi e di Toirano. Nelle valli del monregalese è possibile ammirare le grotte del Caudano in val Maudagna nel comune di Frabosa Sottana, le grotte di Bossea in val Corsaglia nel comune di Frabosa Soprana, e la grotta dei Dossi nel comune di Villanova Mondovì.
Nelle Alpi Liguri, si snoda inoltre, la Via del Sale, che da Limone Piemonte, attraverso il Colle dei Signori e Monesi, raggiunge la Riviera Ligure di Ponente: il percorso, interessante per i paesaggi carsici e la flora del Bosco delle Navette, è adatto anche ad essere percorso in MTB[12].
Negli ultimi anni, in parte a causa della saturazione della ricettività turistico-alberghiera nella riviera ligure di ponente, in parte per la diffusione del cosiddetto turismo enogastronomico, alcune località dell'entroterra imperiese sono diventate meta di turisti, come Triora, Dolcedo, Pontedassio, Dolceacqua, Rocchetta Nervina, Pigna e Apricale.
Parallelamente si è sviluppata la ricettività legata alla valorizzazione delle bellezze paesaggistiche ed all'escursionismo e all'alpinismo: accanto alle classiche mete di villeggiatura come Colle di Nava, Ormea e Garessio, si affiancano oggi le località dell'alta val Bormida (Calizzano, Murialdo, Osiglia e Bardineto) e dell'alta val Tanaro (Briga Alta). Degne di menzione sono Mendatica, in Alta Valle Arroscia, a pochi chilometri della statale Imperia-Nava-Ceva e il Colle del Garezzo, meta panoramica raggiungibile da San Bernardo di Mendatica e dal colle di Nava. Tra le aree più frequentate dagli appassionati dell'arrampicata sportiva c'è il Finalese, che già a partire dalla fine degli anni Settanta poteva offrire moltissime vie di salita di ogni difficoltà[13] .
Sentieri e Alte Vie[modifica | modifica wikitesto]
Lo spartiacque colle di Cadibona - monte Saccarello - Ventimiglia è percorso da 16 delle 44 tappe in cui è idealmente divisa l'Alta Via dei Monti Liguri, per un totale di circa 167 km.
Un tempo esisteva una strada, conosciuta come strada Marenga o via Marenca, che collegava Imperia con gli alti pascoli del Marguareis e il Colle di Tenda[14]. Essa probabilmente, passando per il monte Monega, raggiungeva il monte Saccarello per poi proseguire sullo spartiacque della valle del Roja fino al colle di Tenda. Il primo tratto (Imperia-Saccarello) è oggi percorribile unendo il tragitto di più sentieri, ovvero tramite strade carrozzabili asfaltate, eccetto nel tratto Monesi-Saccarello; il secondo tratto (Saccarello-Limone) ospita tuttora una strada sterrata ex militare costruita prima della seconda guerra mondiale, di cui vi è stato un recente recupero e apertura al pubblico, tramite un regolamento di utilizzo molto ferreo, progetto di recupero finanziato tramite fondi europei, visto l'interesse da parte di 3 Province (Dipartimento delle Alpi Marittime, Provincia di Cuneo e Provincia di Imperia) di 3 Regioni diverse (PACA, Piemonte e Liguria) che mette in collegamento e la sua utilità ai fini turistici.
Un sentiero di particolare interesse è il cosiddetto Sentiero degli alpini, costruito dagli alpini prima della seconda guerra mondiale. Molti passaggi sono stati scavati nella roccia o sono stati costruiti a sbalzo, in modo da rendere possibile il passaggio dei muli in sicurezza[14]. Dopo il conflitto venne abbandonato ed oggi alcuni punti sono percorribili solo grazie all'ausilio delle corde metalliche, anche se negli ultimi anni vi sono stati importanti movimenti franosi che hanno inflitto seri danni al percorso.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ AA.VV., Memorie, Società Entomologica Italiana, 1977, pp. 89.
- ^ Alberto Ferraris e Ivano Vinai, Orografia, in Passi e valli in bicicletta. Piemonte, vol. 2, Ediciclo, 2003, pp. 11. URL consultato il 26 settembre 2018.
- ^ Sergio Marazzi, Tradizionale "Partizione delle Alpi", in Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA, Priuli & Verlucca, 2005, pp. 19, ISBN 978-88-8068-273-8.
- ^ La Partizione delle Alpi è stata utilizzata in numerosissimi testi didattici, e di seguito se ne riportano solo alcuni, a mero titolo di esempio, tra quelli più diffusi delle principali case editrici.
- Grande Atlante Geografico e Storico, edizioni UTET, 1991, tavole 42/43, 92, 101, 184, 202, 236, 246. ISBN 8802044465;
- F. Cassone, D. Volpi, M. Ramponi, F. Dobrowolni, L'Argonauta, edizioni Lattes, 1996 (pagina 59)
- Eduardo Garzanti ed altri, Il libro Garzanti della Geografia, edizioni Garzanti, 1995 (pagina 50);
- Lamberto Laureti, Conoscere le Alpi Istituto Geografico de Agostini di Novara, 1994 vedi Division des Alpes selon Lamberto Laureti;
- G. Pittella (a cura di), Itinerari attraverso l'Italia, edizioni Giunti Marzocco, 1990 (pagina 94);
- Guide rosse del TCI, volumi Liguria, Piemonte, Torino e Valle d'Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli - Venezia Giulia, 'Touring editore;
- Valerio Lugani (a cura di), Meravigliosa Italia, enciclopedia delle regioni, volumi Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, edizioni Aristea (capitoli Il suo aspetto);
- M. Carazzi, F. Lebrun, V. Prevot, S. Torresani, Spazi e civiltà, edizioni Giunti-Marzocco, 1981 (tavola 20);
- Ricciarda Simoncelli, Conoscere l'Italia, edizioni Le Monnier, 1984 (pagina 22);
- Lorenzo Bersezio, I territori dell'uomo, Edizioni De Agostini, 1999 (pagina 143).
- Carlo Griguolo, Chiara Forgieri, Daniela Romagnoli, Il nuovo giramondo, edizioni Paravia, 2014 (pagina 16) ISBN 9788839507532;
- Enrico Camanni (a cura di), Il Grande Dizionario Enciclopedico delle Alpi, in collaborazione con Club Alpino Italiano, edizioni Priuli & Verlucca, 2007. ISBN 9788880683926.
- Sylvain Jouty, Pascal Kober, Dominique Vulliamy, Dictionnaire encyclopédique des Alpes, volume 1, edizioni Glénat, 2006. ISBN 9782723435277.
- ^ AA.VV., Alpi Marittime, Sezione di Torino sotto gli auspizi della Sede Centrale, 1908, pp. 30. URL consultato il 5 luglio 2020.
- ^ pietro Gioffredo, Corografia delle Alpi Marittime, in Storia delle Alpi Marittime, Regio Typographeo, 1839. URL consultato il 2 ottobre 2018.
- ^ Revisione critica delle partizioni del Sistema alpino occidentale
- ^ Alpi liguri e marittime: un po' di chiarezza, Centro meteo ligure - Associazione culturale ligure di meteorologia, 27 settembre 2016. URL consultato il 26 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2018).
- ^ Valli monregalesi, Azienda Turistica Locale del Cuneese. URL consultato il 27 settembre 2018.
- ^ AA.VV., Le valli di Mondovì, in Piemonte (non compresa Torino), Touring Editore, 1976, pp. 279. URL consultato il 27 settembre 2018.
- ^ Storia del Parco, Ente Parco delle Alpi Liguri. URL consultato il 26 settembre 2018.
- ^ Alta Via del Sale - Limone Monesi, www.limoneturismo.it
- ^ Emanuele Perolo, I tempi moderni, in Free climbing. L'arrampicata sportiva, Giunti Editore, 2004, pp. 10. URL consultato il 1º ottobre 2018.
- ^ a b Toni Farina, Dai monti al mare, in cammino nelle Alpi Liguri, in Piemonte Parchi, 14 luglio 2014. URL consultato il 27 settembre 2018.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Centro Studi Unioncamere Liguri, Studio Cartografico Italiano. Alta Via dei Monti Liguri. Genova, 1983.
- Andrea Parodi. Alte vie della Liguria. Arenzano (GE), Andrea Parodi Editore, 2003.
- Andrea Parodi. Laghi, cascate e altre meraviglie. Arenzano (GE), Andrea Parodi Editore, 2003.
- Sergio Marazzi, Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA, Pavone Canavese, Priuli & Verlucca, 2005.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Associazione Turistica Alpi Liguri, su alpiliguri.com.
- Alpi Sud-occidentali, su alpisudoccidentali.altervista.org.
- Parco naturale regionale di Bric Tana, su parks.it.
- Alta Via dei Monti Liguri, su altaviadeimontiliguri.it. URL consultato il 7 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2008).
- Grotte di Bossea, su grottadibossea.com.
- Grotte del Caudano, su grottecaudano.altervista.org. URL consultato il 15 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2007).
- Grotte di Toirano, su toiranogrotte.it.
- Grotte di Borgio Verezzi, su grottediborgio.it.
- Alpi Liguri Outdoor, su alpiligurioutdoor.it.
- CARTOGRAFIA ESCURSIONISTICA 1 : 50000 ALPI LIGURI, su umap.openstreetmap.fr.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 315526423 · LCCN (EN) sh85076953 |
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