Colla della Navonera

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Colla della Navonera
Vista dal lato Val Casotto
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Piemonte
Provincia  Cuneo
Località collegateValle Corsaglia
Val Casotto
Altitudine1 419 m s.l.m.
Coordinate44°14′32.32″N 7°52′44.7″E / 44.242311°N 7.879084°E44.242311; 7.879084
Infrastrutturastrade sterrate e sentieri
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Colla della Navonera
Colla della Navonera

La Colla della Navonera è un valico delle Alpi liguri alla quota di 1419 m s.l.m..[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesetta nei pressi del valico

Il valico è collocato tra i comuni di Roburent e Pamparato, sulla costiera spartiacque che divide le valli Casotto e Valle Corsaglia.[2] Si apre tra la Cima del Nascio (a sud) e il Bric del Lago (a nord, 1501 m)[3]. A brevissima distanza dal punto di valico, sul lato Val Corsaglia, si trova una cappella dedicata alla Madonna della Neve[4] e un edificio utilizzato come casa per vacanze. Un po' più oltre sorge il Rifugio Simonetti Navonera.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il rifugio Simonetti Navonera nel 2023

Durante gli scontri che precedettero la prima campagna d'Italia di Napoleone, la zona del colle faceva parte della linea difensiva costruita dalle truppe piemontesi per contenere l'avanzata dell'esercito francese[5], e fu teatro di scontri tra le armate in campo.[6]

La zona del valico divenne nuovamente teatro di guerra durante la Resistenza.[7] L'edificio, che era stato in precedenza in uso alle guardie forestali, era dedicato alla memoria dell'alpinista Tino Prato, deceduto in mare al principio della II guerra mondiale.[1] Venne poi requisito dalla GAF per farne una caserma, e successivamente occupato dai partigiani dopo l'8 settembre 1943. Il 23 novembre del 1943 venne fatto saltare in aria dagli stessi partigiani, a questo costretti da un accordo che avevano stipulato con il comando tedesco competente per la zona. Dopo lunghi lavori di ripristino realizzati dagli Alpini monregalesi il 28 agosto 2011 la struttura è stata riaperta con la denominazione di Rifugio Simonetti Navonera[8], intitolata alla memoria del generale Giovanni Simonetti.

Accesso al valico[modifica | modifica wikitesto]

Segnalazioni escursionistiche al colle

Si può accedere al valico tramite strade sterrate che lo collegano con il fondovalle della Val casotto e della Val Corsaglia. Dalla Colla di Navonera parte verso sud la mulattiera che, costeggiando le cime del Nascio e Suriot, raggiunge la Colla del Giassetto,[1]da dove è possibile proseguire verso il Monte Baussetti.[4] Nella direzione opposta è possibile arrivare, per piste forestali e sentiero, al Monte Alpet.[1] Per il colle passa anche la Via dei Cannoni, un itinerario ciclo-escursionistico che parte da Roburent e si ispira al percorso delle truppe francesi della fine del Settecento.[9]

Protezione della natura[modifica | modifica wikitesto]

Faggeta nei pressi del colle

La zona attorno al valico nell'Ottocento era interamente coltivata, in prevalenza a prato.[10] Nel XX e XXI secolo il bosco, e in particolare la faggeta, si è molto esteso, e oggi la Colla della Navonera è tutelata da un punto di vista naturalistico dalla ZSC “Faggete di Pamaparato, Tana del Forno, grotta Turbiglie e grotte di Bossea” (cod. IT1160026).[11]

Punti di appoggio[modifica | modifica wikitesto]

  • Rifugio Simonetti Navonera (40 posti letto), costruito nei pressi del colle a 1432 m di quota, in comune di Roburent. Inaugurato nel 2011, è di proprietà dell'A.N.A. di Mondovì.[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d CAI-TCI, Alpi liguri, pagg. 452-453.
  2. ^ IGM, carta 1:25.000.
  3. ^ Fraternali, carta 1:25.000.
  4. ^ a b Il Monte Baussetti, su destination.marittimemercantour.eu, Parc national du Mercantour accesso = 2023-05-17.
  5. ^ (FR) Gabriel Joseph Fabry e Armée. Service historique, Mémoires sur la campagne de 1794 en Italie, Chapelot, 1904, p. 207. URL consultato il 17 maggio 2023.
  6. ^ (FR) Leonce Krebs e Henri Moris, Campagnes dans les Alpes pendant la Révolution: 1794-1796, Nourrit, E. Plon, 1895, p. 123. URL consultato il 17 maggio 2023.
  7. ^ Nuto Revelli, La guerra dei poveri, Einaudi, 1962, p. 447, ISBN non esistente. URL consultato il 17 maggio 2023.
  8. ^ Rifugio Simonetti Navonera, su rifugidelpiemonte.it, Associazione Gestori Rifugi Alpini, Escursionistici e posti tappa del Piemonte, 8 settembre 2021. URL consultato il 17 maggio 2023.
  9. ^ Paolo Roggero, A Roburent una cicloescursione inaugura la via dei Cannoni, in L'Unione Monregalese, 12 settembre 2021. URL consultato il 17 maggio 2023.
  10. ^ Notizie topografiche e statistiche sugli Stati Sardi opera preceduta dalle teorie generali sulla statistiche e speciali alle riconoscenze militari, vol. 1-3, Chirio e Mina, 1847, p. 204, ISBN non esistente. URL consultato il 17 maggio 2023.
  11. ^ AA.VV. (IPLA), Sito IT1160026 “Faggete di Pamaparato, Tana del Forno, grotta Turbiglie e grotte di Bossea” - Piano di Gestione (PDF), su giscartografia.csi.it, Regione Piemonte. URL consultato il 16 maggio 2023.
  12. ^ Rifugi e Bivacchi in Valle Corsaglia, su alpicuneesi.it. URL consultato il 17 maggio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Cartografia

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]