Gandálfr
Gandálfr è un Dvergr (nano norreno) che nella mitologia norrena, comparve nel poema Völuspá, nonché un re norreno le cui gesta sono descritte nell’Heimskringla.
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il suo nome deriva dalle antiche parole scandinave "gandr" (bastone magico) e da "álfr" (elfo). Può essere tradotto come: "Elfo ingannatore" o "Elfo conoscitore di magie".[1][2] Dunque è uno spirito protettivo che brandisce una bacchetta magica.[3][4]
Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]Compare nella Völuspá, parte dell’Edda poetica alla strofa 12, enumerato nella genealogia dei Dvergar.
Lo stesso nome venne anche utilizzato per il re del Vingulmǫrk nell’Heimskringla, parte dell’Edda in prosa, dove vengono menzionati suo padre, re Álfgeirr e tre figli, Haki, Hýsingr e Helsingr.[5]
I figli di Gandálfr fanno apparizione anche nel mito di Sigfridoː secondo la Norna-Gests þáttr, il re Sigurðr Hringr richiese un tributo a Sigfrido e alla sua gente; quando quest'ultimo si rifiutò, il re gli inviò contro un'armata guidata dai figli di Gandálfr. Sigfrido affrontò il loro alleato, il gigante Starkaðr, che di fronte all'eroe fuggì riportando orribili ferite; secondo il Flateyjarbók, dopo aver perso due denti.
Cultura moderna
[modifica | modifica wikitesto]Dediche
[modifica | modifica wikitesto]Alla figura mitologica è stato dedicato il cratere Gandalfr, sulla luna Callisto.
Letteratura
[modifica | modifica wikitesto]J.R.R. Tolkien, scrittore de Il Signore degli Anelli decise di nominare il suo mago Gandalf, ma inizialmente il nome venne utilizzato per il capo dell'ordine dei nani (in seguito modificato in Thorin Scudodiquercia).[4][6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Snorri Sturluson, Edda, a cura di Gianna Chiesa Isnardi, Garzanti, 2016, p. 134, ISBN 9788811811268.
- ^ Gianna Chiesa Isnardi, I miti nordici, Longanesi, 2022, p. 332, ISBN 9788830410312.
- ^ Tom Shippey, A Companion to J.R.R. Tolkien, John Wiley & Sons, Ltd, 18 aprile 2014, pp. 41–55, ISBN 9781118517468. URL consultato il 24 febbraio 2019.
- ^ a b T. A. Shippey, The Road to Middle Earth, in Critical Quarterly, vol. 24, n. 4, 1982-12, pp. 4–4, DOI:10.1111/j.1467-8705.1982.tb01892.x. URL consultato il 24 febbraio 2019.
- ^ Bruce Lincoln, Between History and Myth, University of Chicago Press, pp. 80–94, ISBN 9780226140926. URL consultato il 24 febbraio 2019.
- ^ Douglas A. Anderson, John D. Rateliff: A Checklist, in Tolkien Studies, vol. 6, n. 1, 2009, pp. 22–26, DOI:10.1353/tks.0.0061. URL consultato il 24 febbraio 2019.