Arado Ar 396

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Arado Ar 396
Descrizione
Tipoaereo da addestramento
Equipaggio2 (pilota ed istruttore)
CostruttoreBandiera della Germania Arado
Data primo volo1943
Dimensioni e pesi
Lunghezza9,29 m
Apertura alare11,0 m
Altezza2,45 m
Peso a vuoto1 643 kg
Peso max al decollo2 060 kg
Capacità combustibile600 L
Propulsione
Motoreun Argus As 411
Potenza600 PS (441 kW)
Prestazioni
Velocità max354 km/h
Velocità di crociera305 km/h
Autonomia600 km
Tangenza7 000 m
Armamento
Mitragliatrici1 MG 17 calibro 7,92 mm

Arado Ar.396 in Уголок неба[1]

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L'Arado Ar 396 era un monomotore da addestramento avanzato ad ala bassa prodotto dall'azienda tedesca Arado Flugzeugwerke GmbH negli anni quaranta.

Derivato dal precedente Ar 96 ne era una variante realizzata in materiali non strategici e venne utilizzato dalle scuole di volo della Luftwaffe nell'ultimo periodo della seconda guerra mondiale.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni quaranta il Reichsluftfahrtministerium (RLM) assegnò alla Arado il compito di realizzare uno sviluppo dell'addestratore avanzato Ar 96, che era fino ad allora utilizzato con successo nelle scuole di volo della Luftwaffe, migliorandone le caratteristiche generali, tra l'altro l'aumento delle prestazioni tramite l'adozione dei nuovi e più potenti motori V12 Argus As 410 da 465 CV (342 kW) che già equipaggiavano la versione B. Al nuovo velivolo venne assegnato, come da convenzione, la designazione ufficiale Ar 296.

L'azienda tedesca in realtà non sviluppò mai questo velivolo ma gli studi preliminari vennero riutilizzati per soddisfare una nuova richiesta, ovvero l'opportunità di ricavare dai due precedenti progetti un nuovo velivolo in grado di essere realizzato, al contrario del modello da cui derivava, con la maggior quantità di materiali non strategici, principalmente legno; al nuovo velivolo venne assegnata la designazione Ar 396.

La produzione in serie venne assegnata agli stabilimenti della Société Industrielle Pour l'Aéronautique (SIPA), nella Francia occupata, che ne iniziò una modesta quantità dal 1943. La produzione venne interrotta l'anno dopo in conseguenza dello Sbarco in Normandia che costrinse le truppe tedesche ed il personale tecnico alla ritirata. Il modello venne quindi destinato agli stabilimenti Avia e Letov, situati nell'allora Repubblica Slovacca, che continuarono a produrlo in pochi esemplari.

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

Gli Ar 396 vennero impiegati essenzialmente nelle scuole di volo della Luftwaffe per la formazione degli equipaggi destinati ai reparti di bombardamento, in particolare per l'addestramento alla precisione del tiro dei puntatori.

Durante le fasi finali del conflitto alcuni esemplari di produzione Avia vennero requisiti da partigiani cecoslovacchi durante la rivolta di Praga ed utilizzati

Versioni[modifica | modifica wikitesto]

Ar 396 V1
prototipo delle versioni A e B.
Ar 396 A
prima versione di serie, biposto da addestramento avanzato.
  • Ar 396A-1
versione monoposto da addestramento caccia.
  • Ar 396A-2
versione disarmata da addestramento strumentale.
Ar 396 B
sviluppo della versione Ar 396 A con prestazioni generali e raggio d'azione maggiorati.

Produzione su licenza e postbellica[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia
versione prodotta su licenza in Cecoslovacchia dell'Ar 96B. Denominazione ceca C.2B.
Bandiera della Francia Francia
produzione della Société Industrielle Pour l'Aéronautique (SIPA)
versione postbellica interamente metallica di produzione francese derivata dall'Ar 396 e realizzata in 30 esemplari.[2]

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia
operò con la versione postbellica Avia C.2.
Bandiera della Francia Francia
Bandiera della Germania Germania
Bandiera della Slovacchia Slovacchia

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Arado Ar.396 in Уголок неба.
  2. ^ (FR) S.I.P.A. S-10, su Aviafrance, http://www.aviafrance.com/. URL consultato il 30 novembre 2009.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Heinz J. Nowarra, Die Deutsche Luftrüstung 1933-1945, Koblenz, Bernard & Graeffe Verlag, 1993, ISBN 3-7637-5464-4.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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