Passo Pordoi

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Passo Pordoi
Il passo Pordoi visto dal Sass Pordoi
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Trentino-Alto Adige

  Veneto

Provincia  Trento

  Belluno

Località collegateCanazei
Arabba
Altitudine2 239 m s.l.m.
Coordinate46°29′04.92″N 11°50′09.96″E / 46.4847°N 11.8361°E46.4847; 11.8361
Altri nomi e significatiPordoijoch (tedesco)
Jouf de Pordoi (ladino)
Infrastruttura delle Dolomiti
Pendenza massima15%
Lunghezza12 km
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Passo Pordoi
Passo Pordoi

Il passo Pordoi (Pordoijoch in tedesco, Jouf de Pordoi in ladino) è un valico alpino delle Dolomiti posto a 2.239 m s.l.m. al confine fra Veneto e Trentino-Alto Adige, situato tra il Gruppo del Sella a nord e il gruppo della Marmolada a sud.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il passo Pordoi in inverno

Congiunge Arabba, frazione del comune di Livinallongo del Col di Lana in Val Cordevole nella provincia veneta di Belluno, con Canazei, comune della Val di Fassa in provincia di Trento. Lungo la discesa verso Canazei ci si può collegare con il passo Sella, deviando a destra dopo 6,5 km e salendo per 5,5 km, per raggiungere la Val Gardena.

L'Alta via n. 2, che parte da Bressanone e arriva fino a Feltre, attraversa il passo Pordoi.

Dal Passo si ha il più rapido accesso al gruppo del Sella (la cui maggior elevazione è il Piz Boè, 3152 m) per mezzo della funivia prodotta dalla Hölzl che, con un unico balzo, raggiunge i 2950 m s.l.m. del Sass Pordoi, lo sperone più meridionale del Gruppo del Sella.

Nel versante veneto del passo si trova un ossario che raccoglie, in una tomba comune, i resti di 454 caduti germanici e di 8582 austro-ungarici caduti nel corso della Grande Guerra, provenienti dai vari cimiteri di guerra. Nei ripiani esterni sono invece tumulati, in tombe singole o combinate, i resti di 849 caduti tedeschi della Wehrmacht della Seconda guerra mondiale, provenienti dai cimiteri ubicati nella zona di Belluno.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Sci alpino[modifica | modifica wikitesto]

La zona intorno al passo è sede di numerosi impianti e piste da sci, che fanno parte del Sellaronda e del comprensorio sciistico del Dolomiti Superski.

Alpinismo[modifica | modifica wikitesto]

Il Sass Pordoi, ubicato subito a nord del passo, è famoso in ambito alpinistico per le vie di arrampicata storiche che sono state create su di esso: una fra tutte la "via Maria", creata dalla guida Tita Piaz negli anni trenta.

Ciclismo[modifica | modifica wikitesto]

Monumento in onore di Fausto Coppi sul Passo Pordoi.
Ciclisti scalano il Pordoi dal versante di Arabba durante la Maratona delle Dolomiti 2008

Pur non avendo pendenze e difficoltà impossibili (pendenza media poco superiore al 6% da entrambi i versanti), è famoso tra i cicloamatori sia per la bellezza del territorio in cui è immerso, sia perché è stato scalato fin dagli anni '40 dal Giro d'Italia. Inoltre è uno dei passi (insieme a Sella, Gardena e Campolongo) compresi nel Sellaronda e nella Maratona delle Dolomiti, gara di granfondo ciclistica.

Dal 2006 è anche teatro della cronoscalata amatoriale valida per l'AmaTour (la Coppa del Mondo Cicloamatori): la Arabba - Passo Pordoi[1].

Giro d'Italia[modifica | modifica wikitesto]

Il Passo Pordoi è uno degli storici passi dolomitici percorsi svariate volte dal Giro d'Italia, e negli anni è stato teatro delle imprese dei campioni del passato (vi si trova infatti anche un monumento a Fausto Coppi). È stato scalato per la prima volta nel 1940, ed inoltre, dal 1965, anno di istituzione della Cima Coppi, è stato per ben 14 volte il passaggio più alto della competizione, l'ultima delle quali nel 2022. Per 4 volte è stato sede di arrivo di tappa, nelle edizioni 1990, 1991, 1996 e 2001.

Di seguito i 41 passaggi al Giro d'Italia (in grassetto le edizioni in cui il Pordoi è stato Cima Coppi):[2][3]

Anno Tappa Primo in vetta Versante scalato
1940 17ª: Pieve di Cadore > Ortisei Bandiera dell'Italia Gino Bartali Arabba
1947 17ª: Pieve di Cadore > Trento Bandiera dell'Italia Fausto Coppi Arabba
1948 17ª: Cortina d'Ampezzo > Trento Bandiera dell'Italia Fausto Coppi Arabba
1949 11ª: Bassano del Grappa > Bolzano Bandiera dell'Italia Fausto Coppi Canazei
1950 9ª: Vicenza > Bolzano Bandiera della Francia Jean Robic Canazei
1952 11ª: Venezia > Bolzano Bandiera dell'Italia Fausto Coppi Arabba
1953 19ª: Auronzo di Cadore > Bolzano Bandiera della Svizzera Hugo Koblet Arabba
1954 20ª: San Martino di Castrozza > Bolzano Bandiera dell'Italia Fausto Coppi Canazei
1955 19ª: Cortina d'Ampezzo > Trento Bandiera della Spagna José Serra Gil Arabba
1958 17ª: Levico Terme > Bolzano Bandiera del Belgio Jean Brankart Canazei
1961 19ª: Vittorio Veneto > Trento Bandiera dell'Italia Vito Taccone Arabba
1966 20ª: Moena > Belluno Bandiera dell'Italia Franco Bitossi Canazei
1967 20ª: Cortina d'Ampezzo > Trento Bandiera della Spagna Aurelio González Arabba
1970 20ª: Dobbiaco > Bolzano Bandiera dell'Italia Luciano Armani Arabba
1971 18ª: Lienz > Falcade Bandiera dell'Italia Marino Basso Arabba
1975 20ª: Pordenone > Alleghe Bandiera della Spagna Francisco Galdos Canazei
1977 17ª: Conegliano > Cortina (Col Drusciè) Bandiera della Svizzera Ueli Sutter Canazei
1979 17ª: Pieve di Cadore > Trento Bandiera dell'Italia Leonardo Natale Arabba
1983 20ª: Selva di Val Gardena > Arabba Bandiera della Spagna Marino Lejarreta Arabba
1984 20ª: Selva di Val Gardena > Arabba Bandiera della Francia Laurent Fignon Arabba
1986 21ª: Bassano del Grappa > Bolzano Bandiera della Spagna Pedro Muñoz Canazei
1987 16ª: Sappada > Canazei Bandiera della Francia Jean-Claude Bagot Passo Sella
1989 14ª: Misurina > Corvara in Badia Bandiera dell'Italia Roberto Conti Canazei
1990 16ª: Dobbiaco > Passo Pordoi Bandiera dell'Italia Maurizio Vandelli (1º passaggio)
Bandiera della Francia Charly Mottet (arrivo)
Passo Sella (1º passaggio)
Canazei (arrivo)
1991 17ª: Selva di Val Gardena > Passo Pordoi Bandiera dell'Italia Franco Vona (1º passaggio)
Bandiera dell'Italia Franco Chioccioli (arrivo)
Canazei (2 volte)
1992 14ª: Corvara in Badia > Monte Bondone Bandiera dell'Italia Claudio Chiappucci Arabba
1993 14ª: Corvara in Badia > Corvara in Badia Bandiera della Spagna Miguel Indurain (1º passaggio)
Bandiera dell'Italia Franco Vona (2º passaggio)
Canazei (2 volte)
1996 20ª: Marostica > Passo Pordoi Bandiera dell'Italia Mariano Piccoli (1º passaggio)
Bandiera dell'Italia Enrico Zaina (arrivo)
Canazei (2 volte)
1997 19ª: Predazzo > Falzes Bandiera della Colombia José Jaime González Passo Sella
2001 13ª: Montebelluna > Passo Pordoi Bandiera della Colombia Freddy González (1º passaggio)
Bandiera del Messico Julio Alberto Pérez Cuapio (arrivo)
Canazei (2 volte)
2002 16ª: Conegliano > Corvara in Badia Bandiera del Messico Julio Alberto Pérez Cuapio Canazei
2006 19ª: Pordenone > Passo San Pellegrino Bandiera dell'Italia Fortunato Baliani Canazei
2008 15ª: Arabba > Passo Fedaia Bandiera dell'Italia Emanuele Sella Arabba
2016 14ª: Alpago (Farra) > Corvara in Badia Bandiera dell'Italia Damiano Cunego Arabba
2017 18ª: Moena > Ortisei Bandiera dell'Italia Diego Rosa Canazei
2022 20ª: Belluno > Passo Fedaia Bandiera dell'Italia Alessandro Covi Canazei

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

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Vista dal Passo Pordoi verso Est (Veneto): Belvedere, Porta Vescovo; in fondo Livinallongo del Col di Lana, le Tofane, il gruppo del Nuvolau, il gruppo Croda da Lago-Lastoi de Formin ed in parte celati dalle nubi il Sorapis e l'Antelao

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sito ufficiale dell'Amatour
  2. ^ CyclingCols - Passo Pordoi, su cyclingcols.com. URL consultato il 20 giugno 2019.
  3. ^ Giro d'Italia (Ita) - Cat.2.UWT, su memoire-du-cyclisme.eu. URL consultato il 10 giugno 2019.

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